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Altura

il club dell' Ukiyo-e

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all'apertura del Club, nei sottotitoli, si ricercava la parte mistica . . . ora inizia ad illumiarsi, vero ??

 

tutto torna, come nel cerchio... è il punto d'origine generante che difficile da trovare, nel cerchio..

 

abbiamo letto, talvolta non facendoci caso, come un piccolo segno cambia completamente la direzione..

 

: un semplice accento ci pone di fronte ad uno specchio che non riflette.

"non ho detto che LA si trova .... (perchè non sa) ma una tegola cadde e ...

"non ho detto che LA' si trova .. (perchè conosce e sa dove cercare)

o "difficile distinguere il morto dal vivo " o "La forza soprannaturale emerge dal guerriero solo se nessuna delle due forze prevale."

Due facce della stessa moneta che con noi portiamo, bene e male, vita e morte, che noi, in equilibrio talvolta precario, lanciamo in aria....

 

e c'è ancora qualche caparbia mente che caparbiamente tende a riportare tutto per terra, a concetti definiti togliendo la "spiritualità", mentre di questa parla.... (certo, il folletto kokoro non si fa stanare, ma è lì..) haha.ah

 

 

Ed ecco la prima visione che ci appare: "il mondo fluttuante" .. ora è abbastanza più chiaro.

 

 

Tutti gli esseri umani hanno un a Miko che ispira senza esserci... mentre per me il destino preferì una vocale.. (hihi), e una Maiko.

 

 

(azzecco sempre quella giusta! ?? è solo un caso!! ooouuuUUaha.ha.ha.ha.ourgh

Buona giornata. :arigatou:


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Anche nel mio lavoro talvolta si ha bisogno di affidarsi a esseri mezzi uomini e mezzi animali.

Sono loro che trasformano la casualità in causalità.

Fu per primo un fisico scozzese dell'ottocento che prese un diavoletto e lo mise a catturare particelle per regolare ciò che noi chiamiamo tutti i giorni "caso". Perché è in questo modo che ci piace chiamare ciò che sfugge alla nostra comprensione.

Un suo collega tedesco, nel secolo successivo, introdusse il principio di indeterminazione che costrinse un po’ tutti ad accettare il dato di fatto che quel diavoletto non si poteva controllare.

Talvolta, nel mezzo della notte, un raggio di luna c’è lo fa scorgere furtivamente.

È solo un attimo.

Puck!


 

月の道

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Suzuki Harunobu (1725-1770), uno dei pionieri dell'ukiyoe a colori.

 

Daruma_harunobu suzuki 1724 1770.jpg

 

Daruma to yūjo-zu (達磨と遊女図)

 

" Coloro che dall'illusione ritornano alla realtà, che meditano sui muri l'assenza dell'io e dell'altro, l'identità di mortale e saggio, e che rimangono impassibili persino di fronte alle scritture, costoro sono in accordo completo e tacito con la ragione.."

 

 

oops..temo di stare nella categoria dei caparbi (non me ne volere beta...) :tioffrounabirra:

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no Gianluca... quel qualcuno era ed è molto più generico.
Quando parlo di spiritualità non penso minimamente ad un concetto religioso e forse neanche soprannaturale (nel senso stretto) .. mi riferisco, come la gatta dice, a quelle casualità o strane coincidenze che troviamo nel nostro cammino, ossia ciò che non comprendiamo o conosciamo.. eppure ci sembra che eravamo già stati là o cè l'avevamo davanti e non lo notavamo.
Un pò come per Galieo, lui si sforzava di spiegare l'ovvio .... ma che fatica farlo accettare.

Ed è un bene che sia così.. pensate che palle una vita piena di certezze ... pensate che palme trovare una lama, avere davanti ... sette o settanta concetti e definire subito chi, dove e quando...
La casualità sviluppa la nostra fantasia e ci fa restare vivi... (regalandoci quel qualcosa in più)


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Gianluca assomiglia un po' a Daruma.

Da quanto leggo, ho l'impressione che Betadine assomigli al suo riflesso nell'acqua.

Quella è in fondo la parte che osserva la Maiko per davvero.


 

月の道

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... a me piace non scordare quando eravamo infanti ed avevamo meno certezze e in ogni gesto trovavamo il bello..

 

(Lo so che non è maggio, ma un pensiero a chi qui ci ha portato è sempre gradito, Buonanotte

 

 

 

Utamro_Circle.jpg

Kitagawa Utamaro (Japanese, ca. 1754–1806) Edo period

Mother and Child, ca. 1793

Utamaro ha composto questa immagine con notevole abilità, creando un movimento circolare attraverso sguardi e gesti.

La madre, seduta dietro uno schermo, fa la linguaccia al suo bambino, quando il bambino risponde al suo riflesso tendendo la mano,

l'altra donna ride e afferra la cintura del bambino.

(o forse la tata fa semplicemente una carezza nel vedere un gioioso gesto d'amore, in attesa del suo.. )


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Le certezze, l'ovvio, concetti noiosi certo, per chi vuole cercare riflessi.

Le certezze servono ai più, gli scienziati le perseguono, financo le anelano, ma c'è una piccola cerchia di impostori, una piccola ridda di illusi (anche qualcuno fra gli scienziati...) che amano trovare il riflesso delle cose certe.

Alcuni di questi impostori, con il tempo diventano dei grandi artisti, illusionisti, grandi ebbasta, altri sognano riconoscendo e percorrendo con piacere quei riflessi.

Le ultime due stampe sono bellissime, nella prima un doppio "autoritratto" dell'artista racconta (e notare come Gianluca lo ha colto) quella ricerca di cui si tratta, la seconda è l'apoteosi dell'innocenza vuole dire a chi la guarda ciò che una madre dice, con gli occhi, ogni volta che guarda suo figlio: "non ci sarà mai nessuno in nessun mondo che potrà darti un'amore eguale".


Antonio Vincenzo

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Scusa Getsu, io sono da autodidatta modesto, un amante della fisica teorica e delle particelle, perché sono cose che fanno sognare.

Ho notato che ogni tanto lanci un sasso nello stagno, sarebbe meraviglioso se invece di divertirti con i sassi, ci portassi con te su un barchino a spiegarci le bellezze del lago. Sono sicuro che ci faresti riempire gli occhi e la mente di emozioni, riuscendo a correlarti con gli argomenti qui trattati... Se vorrai naturalmente :arigatou: A proposito quel Puck non potremmo scorgerlo, che per un attimo!


Antonio Vincenzo

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Da Hideki Yukawa in avanti, la scuola giapponese di fisica teorica è stata una delle più fertili ed interessanti a livello mondiale.

Il motivo è abbastanza evidente per chi conosce anche solo superficialmente la cultura giapponese.

Essa si basa sull'intuizione.

Conoscere, per un Giapponese, vuol dire avere un bagliore della verità.

... Dopo arriva la spiegazione del buon senso, il concetto intellettuale, la logica.

Essa è ridondante, superflua, talora addirittura inopportuna.

Cercherò di spiegare come questa cosa derivi dal fatto che la casta dominante del popolo Giapponese sia stata a lungo la casta guerriera, in omaggio alla richiesta di Altura.

 

Beh, la quantomeccanica è una branca della fisica che funziona "alla giapponese".

Essa è piena di paradossi come la dualità fra onda e particella che caratterizza tanto l'elettrone come il fotone, o come il principio di indeterminazione.

Per giunta si basa su postulati tanto indimostrabili quanto assurdi.

Paradossi che hanno messo in crisi la Scienza dell’Ottocento di matrice cartesiana, fatta di biglie puntuali newtoniane o di onde sinusoidali maxwelliane.

Aut aut, nero o bianco.

Tertium non datur.

Beh, che piaccia o meno, la Natura se ne frega dei modelli logici ottocenteschi di derivazione ellenica e cartesiana e si comporta come le pare a lei.

È stato così necessario inventarsi una nuova matematica, quella degli spazi dì Hilbert, e cominciare a ragionare in termini di onde il cui modulo quadro da' la probabilità di trovare una particella in un determinato punto e con una relariva incerta velocità (o viceversa).

Note all'incirca, beninteso, in quanto l'ipotesi derivante dalla meccanica razionale, di determinare con precisione posizione e velocità di una particella nello spazio delle fasi, è intrinsecamente errata. Ciò non è possibile, per come la Natura è intrinsecamente costituita.

Un koan zen, non diverso dal sentire il suono di una mano.

La meccanica quantistica è un lungo insensato libro di koan.

 

Chi vive nel mondo dei quanti ha imparato ad intuire prima che a ragionare.

Necessità dell'illuminazione.

La matematica arriva dopo.

 

Lo fa anche chi combatte.

Perché se si attende che il processo razionale porti a termine il suo percorso... generalmente non si vive a lungo.

Anche il combattente deve imparare ad utilizzare una qualità presente nel dna dell'uomo ma azzittita dalla società.

Solo facendo il vuoto dentro se stessi è possibile sentire la sottile voce dell'istinto comunicare con il suo strano linguaggio privo di sintassi e di struttura grammaticale.

Oggi invece, la vita ci porta in continuazione a razionalizzare, a muoverci per logica, a pensare per connessioni tra causa ed effetto.

Perché i fisici non hanno potuto spiegare ai figli del secolo dei lumi, che avevano fondato una società basata sul commercio e sul due più due fa quattro, che la Natura si è presa gioco di loro.

I Giapponesi, invece, lo sapevano già perché avevano fondato la loro società sui valori del combattimento.

Fisici e samurai, lontanissimi nel tempo e nello spazio, usano gli stessi strumenti.

 

Ma, in tutta onestà, Altura, siamo fuori tema nel fuori tema in un forum che si occupa dell'analisi di lame giapponesi.

Cosa vuoi che importi che il koan dell’oca nella bottiglia sia la precisa trasposizione dell'effetto tunnel?!?

Sono discorsi che non interessano.

Anche se ho idea che i kaji e i Togishi continuino a lavorare fondamentalmente basandosi su questi principi quantistici.

Essi possono tutt’oggi fare a meno di quei sofisticati strumenti di misura di cui oggi la nostra società dispone, grazie alla meccanica. quantistica.


 

月の道

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.

..


MonkeyBridge.jpg

True Depiction of the Monkey Bridge in Kai Province (Kai no kuni saruhashi no shinsha no zu)

Shôtei Hokuju (Japanese, 1763–1824)

signed: Shôtei Hokuju ga 昇亭北寿画 Edo period


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😂😂😂😂😂

Betadine ha trovato un'illustrazione in tema dell'effetto tunnel!

(Un giorno mi spiegherai come ti vengono)


 

月の道

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telodicosubito

... è che la parte "coscente" in me non è molto presente: lavoro d'istinto, come un bambino quando non ascolta chi dice che " tanto non ci passsa ...

 

 

non ci crederete, e non è importante, ma quasi tutte le "pubblicazioni" (stampe e scritt) sono quasi in ordine con quello che qua esce di giorno in giorno.. un pò aiutato (non possso mentire e spesso agevolo il percorso), ma è tutto lì e fan parte di una ricerca fatta tanti anni fa, quando a Kobe dovevo andare ed oltre ad altri temi appresi, d'approfondire c'erano l'ukyo e i samurai, era tutto già lì, tremilaleghesottoilcielodall'altromillennio.

 

(quando progetto, oltre che avere travagli lunghi e talvolta estenuanti, la prima cosa che faccio è guardarmi intorno... tutto è già là.)

 

 

eppoi son aiutato da una memoria da ... (che non è sempre una bella cosa: il fardello è sempre lì con te)

 

Elephant.jpg

Blind Men examining an Elephant - (Uomini ciechi esaminano un elefante)

Katsushika Hokusai

E-Hon/Books, Volume 8

Hanshibon, 22.8 x 16 cm (9 x 6 5/16 in.) Publication: 1819

Modificato: da betadine

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scusate per l'OT, ma facendo uan ricerca sulla fisica evoluta, rappresentata ad arte..... ho scoperto che ..

 

mi vogliono far decadereee ... (e per più di una volta..) e tutto solo per spiegare la natura di una cosa piccolissimaaa

help me (firmato Beta)

 

GERDA.jpg

Ritardi

Gerda Wegener

(Hammelev, 15 marzo 1886 – Frederiksberg, 28 luglio 1940) è stata una pittrice, disegnatrice e illustratrice danese di origini francesi, nota per i suoi disegni erotici.

Gerda è il primo e il solo esperimento nello studio del rarissimo e ancora mai osservato decadimento doppio Beta senza emissione di neutrini

che può vantarsi del titolo di "esperimento privo di fondo”.

Gerda è una macchina, Gerda è solo un nome nell'universo per conto della scienza, Gerda era una donna bellissima che ha combattuto molti pregiudizi.

(vabbè.. li avevo finiti, domani ne prendo un bel paio di μg, così potete anche invitare a cena i sigg.Protoni e ci lasciate in pace: dopo i titoli, ora, è proprio un attacco alla persona.)


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Bellissima la stampa con elefante, beta.

 

Raffigura un po noi, alle prese con lo studio della spada

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:arigatou:

 

è proprio così: uomini ciechi che guardano....

 

sempre qua stiamo, che si tratti di epoche o forgiatori, dettagli tecnici o visioni di arditi bushi, galleggiamo nella ricerca senza spiegarci "il perchè" di un hammon o di un sori e procediamo "a vista" anche nell'oscura vita che verrà a pararsi innanzi da un giorno all'altro, senza sosta (quasi.... sgrat.sgrat


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Però noi siamo curiosi, vuoi mettere!! Non ci facciamo calpestare dalla vita, la percorriamo inerpicandoci su aspre rupi fino a raggiungere luoghi là (con l'accento) dove nessuno è mai giunto prima!


Antonio Vincenzo

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... quelle sono la concretizzazione delle nostre belle visioni.

 

 

scusami ALtura, se son brusco, come al solito.... ma quei due sciatori travolti la pensavano come te... anche ad Amatrice c'era gente piena di coraggio...

ma la natura vince sempre, la vita vince sempre (come "razza" non come individuo) . . . .

se ciccioKim decide di virare i suoi Hwasong-15.. vaglielo a spiegare che non ti fai calpestare.

 

:popcorn:noi ce la mettiamo tutta l'energia possibile che ci è concesso mettere... oltre.. non so.

 

 

(intimamente è come dici tu, ma almeno non ce lo raccontiamo addosso)

Modificato: da betadine

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... e perdona se mi comporto sempre da nostromo, Comandà

 

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Innovation

By: Segawa Atsuki
Original: Hiroshige Utagawa


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