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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Altura

il club dell' Ukiyo-e

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Grazie Betadine.

L'immagine non è di uno di quelli che sto tenendo sott'occhio, ma di un Hiroshighe acquistato da un negozio di antiquariato giapponese di firenze (che tutti nel forum conoscono) del quale ho il certificato di autenticità.

Il passepartout copre circa 3 mm del bordo della stampa.

 

In merito alle due stampe di Kuniyoshi trovate presso un antiquario di Roma (non specializzato in antiquariato giapponese), dalla mia analisi sembrano originali, ma, come precedentemente detto e come da te giustamente sottolineato, non sono un esperto ed ho molte lacune che non mi permettono di dire con certezza che lo siano. Inoltre, non essendo l'antiquario in grado di fornire nessun tipo di dettaglio, stavo cercando il modo di studiare queste opere non tanto per arrivare ad una valutazione reale (so benissimo che mi servirebbero anni di studio approfondito e non è detto che arriverei a livelli buoni di affidabilità) quanto almeno a capirne un po' di più (oltre che per una mia passione personale, ovviamente).

 

Intanto cerco i siti di cui hai parlato.

 

Grazie mille!

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Zio, dici di avere una passione per questa forma di arte, mi domando cosa aspettavi a palesarti?!.

Intanto il posto che hai scelto per postare è quello giusto. Benvenuto nel club :ciaociao:, Fa piacere sapere che altri amici godono di questa passione.

Hai visto la personale di Hiroshige alle Scuderie del Quirinale? Be posso dirti che la stampa (la tua stampa) non era presente fra le 200 stampe originali del maestro prvenienti da Boston, e ciò depone a tuo favore sull'originalità dell'opera, riesci a raccontarne i tratti?, la sto studiando e ti sapro dire se vuoi le mie impressioni.

Tieni in buon conto di quel che ti dice Betadine, lui è una specie di guru dell'Ukiyo ne conosce le profondità e le profondità come saprai nascondono tesori inimmaginabili.


Antonio Vincenzo

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Non esageriamo.... comunque conosco il luogo fiorentino.
Invece, per gli appassionati di possesso, da Artelino, ancora per pochi giorni (6 per l'esattezza) c'è un'asta molto interessante.
Lì potrete visionare anche diversi Kuniyoshi.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Ciao Altura, grazie per il benvenuto.

Sfortunatamente il tempo che ho a disposizione è quasi pari a zero, tra lavoro e famiglia (ho un piccolo uragano di un anno e mezzo) mi risulta estremamente difficile dedicarmi, anche per poco, alle molte passioni che ho.

Quando posso mi immergo nel forum e cerco di apprendere il più possibile in merito a nihonto, ukiyo-e ed a molti altri argomenti trattati.

La mia è una passione dettata dal mio amore per l'arte e per il Giappone, che (causa il poco tempo di cui sopra) non ho la possibilità di approfondire a dovere. Il livello dei vostri interventi è ben al di spora delle mie conoscenze

per questo mi limito ad "ascoltarvi" in silenzioso rispetto.

La personale alle scuderie non sono riuscito a visitarla ed ogni volta che ci penso mi scende la lacrimuccia.

Le tue impressioni in merito alla stampa di cui ho postato l'immagine saranno più che gradite. Le mie non avrebbero alcuna base se non quella puramente personale di qualcosa che "mi piace".

 

Grazie ancora!

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(dedicata a voi due)

..

attachicon.gifWadaSanzo-JapaneseVocations.jpg

Artist: Wada, Sanzo (1883-1967) - 和田三造

Title: Sword Sharpener

Series: Japanese Vocations in Pictures - Series 1

Property/Collector: Ross Walker

e

il maestro mi perdoni..

attachicon.gifTogishi san.jpg

ps... non chiedetemi di far nomi, please, sapete chi siete e cosa fate. Shuhari

 

Grazie molto carina. Arigatoo gozaimashita. :arigatou:

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Allora, andiamo per ordine, la tua stampa Zio non fa parte di una serie, stazioni, vedute ecc. molto probabilmente è un'opera iniziale del maestro, seppe in seguito fare di meglio nel definire soggetti e paesaggi, la policromia era di là da essere completamente utilizzata, si nota comunque l'abilità nel scegliere ed adoperare i blu, i celesti e gli inizi dei grandi azzurri nei quali, a mio modesto parere divenne uno dei migliori nell' utilizzo, (io in un post precedente lo paragonai a Piero della Francesca).

Due i colori principali il blu e il grigio sfumato in tante gradazioni, quasi noioso, ma ad un tratto ecco il rosso che tinge i pantaloni di uno degli astanti, bello, un colpo di teatro. Da notare anche l'albero principale potato a non dover crescere in altezza, come i nostri contadini ben fanno quando potano gli ulivi nell'inverno, sembrano fronde disegnate al contrario.

Beta, ho dato un'occhiata ad Artelino e mi sono innamorato di una stampa

 

 

 

non trovi che i germani reali siano bellissimi?

immaginavo di toccarli e sentivo la morbidezza delle piume e le zampine? Sembrano appena uscite dalla manicure!

68024g1.jpg


Antonio Vincenzo

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Perbacco non avevo visto le foto di Massimo e Francesco, anche loro sono bellissimi ma vi giuro che non ho provato a toccarli :arigatou:


Antonio Vincenzo

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Stavo notando che i due germani, sicuramente un maschio e una femmina, stanno davanti ad una luna piena, come a reclamare la mia attenzione.

Stavo anche considerando che due sono anche un maestro ed un allievo, intenti allo studio delle Nihonto.

E mi è venuta una domanda da porre a Massimo.

 

Forse che dopo tanti anni dedicati alla bellezza delle lame giapponesi, per l'eccellenza occorra completare la propria formazione tecnica con l'insondabile sensibilità, la bellezza e l'intuito femminile?

E se è così, da dove diavolo si va a pescare?!?


 

月の道

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(ho aggiunto solo le date di Narihira)

Altura..Altura.. o Antò (a parte che i germani o meglio il germano mi pare abbia delle intenzioni ben precise con la germanina che tenta di darsela ad ali levate..)

(perdona Getsu, stavo scrivendo, ma ugualmente riesco a irrozzire ogni tuo intervento.. sugli occhi della piccola mi concentraiiì : ))

 

La Stampa di Jama, pur non essendo parte della serie più venduta: Fifty-three Stations of the Tōkaidō, fa parte della serie Vertical Tokaido ed è stata stampata da molti soggetti e risale, come correttamente citato, al 1855.

Period: Edo Period - Ansei
Date: 1855
Medium: Woodblock print (Nishiki-e); ink and color on paper
Signed: Hiroshige hitsu (lower left)

Quella postata in particolare mi appare un pò virata sui blu e non son riuscito a "collocarla", ma si sa che il tempo fa la sua parte e fotografo e luci il resto.

Comunque qua potrete ammirarla in tutto il suo splendore (clikkando si allarga su dettagli da microscopio) https://www.freersackler.si.edu/object/FSC-GR-705.40/

(non fate caso ai viraggi.. tra i vari galleristi ne esistono dal giallo al cupo verde. Dobbiamo cambiar modo di guardare e lasciarsi trasportare.)

 

La cosa che più dovrebbe intrigarci sta nel titolo..

The Ancient Site of the Iris Field at Yatsuhashi Village near Chiryu, no. 40 from the series Pictures of the Famous Places on the Fifty-three Stations (Vertical Tōkaidō) ovvero L'antico sito del campo dell'iris nel villaggio Yatsuhashi vicino a Chiryu, ...

Lo spunto sta nella biforcazione della strada dove sostano i pellegrini in prossimità di un pino e un piccolo santuario in prossimità della 40a stazione sulla strada Tōkaidō (quella con i cavalli) e in questa si da maggior rilievo all'antico campo di iris del villaggio Yatsuhashi.

Il giardino Yatsuhashi Kakitsubata in stile kaiyu si trova nel parco del tempio di Muryojuji e ha circa 30.000 piante di iris e ben 16 stagni. Da fine aprile a fine maggio si organizza il festival dei fiori Shiseki Yatsuhashi Kakitsubata Matsuri. (Iris Festival di Shiseki Yatsuhashi).

Mentre in molte parti del mondo c'è solo il nome "iris" per ogni fiore di quella famiglia di specie, le "iridi" del Giappone hanno nomi distinti. Le più popolari sono "hana-shobu", con le sue sfumature gialle vicino la base di petali, la "ayame", con i suoi intricati disegni a petalo, e la "kakitsubata", con le sfumature biancastre e delicate.

Durante il festival si tengono anche una serie di eventi culturali tradizionali giapponesi, tra cui una cerimonia del tè su larga scala, letture di poesie haiku, danze tradizionali giapponesi e spettacoli di arpa giapponese Tao Koto.

Il giardino è anche famoso per essere il luogo in cui il poeta del periodo Heian, Ariwara no Narihira - (在原業平; 825 – 9 luglio 880), ha composto l'haiku "Kakitsubata" utilizzando le cinque lettere iniziali di Ka-Ki-Tsu-Ba-Ta per ogni verso.

Karakoromo
Kitsutsu narenishi
Tsuma shi Areba
Harubaru kinuru
Tabi o shi zo omou

 

Il mio abito cinese,
A lungo indossato in tutta comodità,
Così come la moglie che ho.
Dopo aver fatto tanta strada insieme
Medito su questo viaggio.


Kakitsubata (Iris laevigata)

tratto da "Ise Monogatari" - (The Tales of Ise, cap.9)

 

Si narra che Ariwara no Narihira, un grande poeta del IX secolo, stava passando il Ponte Yatsuhashi un giorno nel suo lungo viaggio; guardando i fiori Kakitsubata e dopo aver scritto l'haiku, pensando a sua moglie, chiesero:

Bene, spero che tu non sia troppo confuso. Quale ti piace di più?
Shobu, Hana-Shobu, Ayame, Kakitsubata !! !
..e Narihira rispose, "Beh, non so quale sia Ayame e quale sia Kakitsubata!" (Questa è la risposta giusta nella cultura giapponese.)

 

Il codice per Iris è "messaggio, buone notizie, affetto, ecc." Iris, la dea dell'arcobaleno era il messaggero di Era... e quindi.. Spero che questo mese riceverai un messaggio felice. Una speranza nel momento della scelta.

 

Brava tua moglie, nella scelta.

 

 

p.s. scusate se mi son dilungato, ma dopo tutti quei complimenti... me so divuto impegnà.


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ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Il 11/9/2018 alle 00:07 , getsunomichi ha scritto:

Stavo notando che i due germani, sicuramente un maschio e una femmina, stanno davanti ad una luna piena, come a reclamare la mia attenzione.

Stavo anche considerando che due sono anche un maestro ed un allievo, intenti allo studio delle Nihonto.

E mi è venuta una domanda da porre a Massimo.

 

Forse che dopo tanti anni dedicati alla bellezza delle lame giapponesi, per l'eccellenza occorra completare la propria formazione tecnica con l'insondabile sensibilità, la bellezza e l'intuito femminile?

E se è così, da dove diavolo si va a pescare?!?

intanto scusatemi se mi intrometto nella risposta (come al solito), ma credo che la parte femminile c'è già.

E' la Spada .. la Nihonto .. la Lama .. che coccolata da sapienti mani indica il percorso da seguire: è già tutto lì, nulla da aggiungiure, anzi..
E' solo "un messaggio" difficile da comprendere, che necessita di attenzioni, pazienza, caparbietà e, con passione, Lei si donerà completamente.

 

Certo è, che Lei non si farà mai possedere completamente.. è Lei che, come in altri lidi, si prestava al gioco del "dare o non dare", ma alla fine tutti gli altri son scomparsi e Lei è ancora qui, sempre in scena, mai sfacciata e ancora amata.

Ste femmine... sempri lì, che si nun c'erano abbisognava inventarle.

 

in fondo in fondo, se ci pensate, dopo lo sforzo fatto per uscire, il primo contatto alieno che abbiamo è con una lama (anzi due) ..zac


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Zio Jama, se sei appassionato nutriti, questa è cultura, grazie Betadine, ho letto tutto con estremo interesse e stasera lo rileggo.


Antonio Vincenzo

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basta miele, però... altrimenti diventiamo un forum di uncinetto e marmellate.

io sono un semplice appassionato dei lavori manuali, non certo un gallerista/collezionista.. cerco solo di troavere un filo che poi li intreccio con i miei altri.
ascolto, quello si : il battito

Allora HIroshige è saggio e vecchio, siamo del 1855, morirà pochi anni dopo.

(ripercorriamola..Venticinque anni prima, 35anni, siamo nel 1832 è tempo di carestia, anzi sarà la grande carestia Tenpo.

.. Utagawa o Andō, percorre per intero la strada del Tōkaidō e nei due anni succesivi, completa la Serie delle 53 Station Tokaido road in cinquantacinque stampe (si, le 53 stazioni in 55 stampe.. perche tutto ha: una fine + un inizio + 53stazioni = 55 stampe) che resta la Serie più venduta al mondo (dato apparentemente di marketing, ma che andrebbe letto invece come "divulgativo")

 

Come già detto, come per molti artisti... si rivede, si ritorna sui propri passi, si matura, ci si confonde o semplicemente si hanno altre visioni o meglio ci ricordiamo di "cose a cui non avevamo dato il giusto peso", non ci avevamo fatto caso, andando così di corsa... e allora ecco che troviamo altre opere con lo "stesso nome" (che poi così non è... ma tralasciamo).

Kuniyoshi lo adorava, tant'è che fa "una sua" delle 53 stazioni, schernendolo per quanto l'ammirava e, nel '48, nelle sue stazioni ci mette i suoi amati gatti... (55 gatti per 53 stazioni, anche loro non scappano alla "Legge")

Qua, in quest'opera si nota la maturità dell'artista.. non servono più molti particolari o la definizione dei colori; ora, prossimo alla morte (1858, ndr) gli interessano "i concetti" e lui è anche prossimo al suo bivio ed in questo rivede il suo viaggio di mezza vita.. e imprime un aspetto "più nascosto" (non servono virtuosismi, è tutto lì, lo è sempre stato..) ora sa: bisogna togliere. (l'albero e le sue radici, la fede, il bivio e l'iris.speranza)

Come per la Lama, nulla c'è da aggiungere, o meglio, devi aggiungerci "La tua vita" per saper togliere quel poco che offusca la bellezza.. l'anima.
Togliere quel velo quando sull'altare ti sposi e (rimbecillito.. ops, emozionato) ti sembra di guardare per la prima volta la tua amata.
(di fatto era vero: ti stavo guardando per la prima volta di quelo preciso minuto, meu amor.... scusate son tornato sul sito dell'uncinetto)

Togliere i pregiudizi (bisogna leggere bene questo discriminato termine: pre-giudizi, ovvero tutto quanto pensiamo di aver appreso - ci scherniamo sempre se ci accusano di avere pregiudizi.. ma chi? io?? -- è certo che ho pre-giudizi, è certo che ho qualche idea.. siamo "noi" che usiamo il temine in altro senso; sempre noi che erroneamente giudichiamo gli altri e non noi. Penso sia buono avere dei pregiudizi, basta che al tempo stesso siamo pronti a rimuoverli o, quantomen, modificarli).

Tutto alle ortiche, chiudi gli occhi e guarda.

 

Zanshin sta nel togliere (anche nel caso della vita) .... Kokoro il respiro chiamala anima se vuoi... o chiamami Aquila (JohnBelushi)

E' io che si deve impegnare a trovare in se queste cose.. sono già lì (sembra proverbio rumeno davanti cassonetto..

ma dobbiamo cercare di non smettere) ahahahha

 

ps... nel pseudo-lapsus inizial sta la chiave, il mio fardello: troavere ... non mi accontento di trovare (e non è bello, lo so.)


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DIrei che questo mio intervento si possa tranquillamente saltare.. :arigatou:

 

@@XX, se posso (al pari di recenti puntualizzazioni sulla politura).. la tua analisi completamente toppata per epoca, raccolta e commento (bastava partire dalla data e risalire all'età, non di giovinotto) lascia intravedere i tuoi rigidi schemi di valutazione dell'arte troppo fuorvianti (al pari di un gallerista che valuta un'opere per cmq e col moltiplicatore delle mostre).

................................................................................................................. om

 

e ricorda che puoi tranquillamente mandarmi a..FCLo"

Modificato: da betadine

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Vedi Beta io qui sono un allievo, e nelle analisi vado dove mi porta il cuore, il "docere" non mi interessa, per cui semplicemente analizzo delle sensazioni...le mie.

Spero di non essere fastidioso o noioso e se cado ci siete voi, so… di non essere un "pari" per queste lande ma ti prego lasciami almeno il piacere di leggerti/leggervi, e, se puoi ogni tanto concedimi l'illusione della tua stima naturalmente senza esagerare!

P. S. sono sardo e permaloso ma non traspare e allora ne approfitto.


Antonio Vincenzo

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Siamo tutti allievi. Ti facevo solo notare che la tua analisi è stata frettolosa: giovane, nessuna serie, col tempo migliorò.. giudizi quantomeno azzardati, per un allievo.

Non ho colto le sensazioni.. ma sono io che debbo scusarmi per completa mancanza di reigi.. e di ciò mi rammarico . namasté

 

Riprendiamo la retta via

 

 

 


73fe5f0fd23632a4d395fdb46e8dffb3.jpg

Tsukioka Yoshitoshi

1839-1892

One Hundred Aspects of the Moon: Jade Rabbit - Sun Wukong
(Tsuki hyakushi: Gyokuto- Songoku)

signed Yoshitoshi with artist's seal Taiso and seal carver's seal Enkatsu to the publisher's seal of Akiyama Buemon and sealed Kokkei-do, dated Meiji nijuninen jugatsu toka (Meiji 22, 10th month, 10th day), 1889

obanate-e 37.2 by 25.2 cm

La scimmia è Songoku (Sun Wukong, nella letteratura cinese), la scimmia che ha raggiunto l'immortalità rubando pesche dal giardino dei cieli. Indossa un abito foderato d'oro e porta un bastone con la punta d'oro che usa come arma. Il coniglio rappresenta il coniglio di giada, che i giapponesi vedono nei segni della luna. Yoshitoshi sembra essere unito nel gioco.


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Questa stampa mi ricorda una vecchia fiaba indiana... che come tutte le fiabe indiane è poi migrata in Cina e da lì in Giappone.

La storia del coniglio della luna.

In Oriente il coniglio è considerato un animale, saggio, tranquillo, paziente e socievole.

In Cina è addirittura una segno zodiacale che identifica persone con queste qualità.

Proprio per queste qualità, il coniglio è anche considerato un animale che tiene in gran conto il bene degli altri, l'incarnazione dell'altruismo e della generosità, capace di spirito di sacrificio per il prossimo.

Qualcuno potrebbe vederci uno spirito di carità Cristiana, ma vi assicuro che questa doveva essere la prima qualità di un Samurai.

 

Beh, la storia è presto raccontata.

C'erano una lontra, uno sciacallo, una scimmia e un coniglio.

Vivevano in buona armonia e un giorno si misero a discutere su cosa avrebbero offerto se l'indomani, giorno di luna piena, si fosse presentato un monaco Pellegrino. Così al mattino di buona lena, ognuno si mise in cerca del suo cibo preferito.

La lontra trovo un pescatore cui astutamente sottrasse qualche pesce mentre non controllava.

La scimmia si impossessò di qualche mango di un albero di un contadino.

Lo sciacallo rubò qualche altra cosa di cui si cibava (non mi ricordo).

Ma il coniglio si cibava solo di erba.

Ognuno era fiero di quanto aveva recuperato per il pellegrino, tranne il coniglio.

Alla sera, insieme alla luna piena, il caso volle che il pellegrino si presentasse davvero al consesso dei quattro.

Egli disse che era in un lungo pellegrinaggio per raggiungere un tempio in cui doveva pregare per tutti gli esseri senzienti.

Dunque chiedeva ospitalità.

La lontra per prima offri il suo pesce, ma gentilmente il pellegrino rifiutò, come fece ad uno ad uno con tutti gli altri.

Infine giunse al coniglio.

Il coniglio disse che purtroppo non si nutriva che d’erba, ma che il pellegrino avrebbe comunque avuto di che nutrirsi.

Dopo essersi scosso tre volte, per eliminare dalla sua pelliccia qualche insetto che era pur sempre un essere vivente, egli salto nel fuoco senza pensarci due volte, per cibare il pellegrino con la sua carne.

 

In quel momento il pellegrino rivelò la sua vera identità divina.

Fece risorgere il coniglio e per il merito del suo altruismo e del suo spirito di sacrificio, egli sarebbe per sempre stato visibile sulla luna stessa.

I Giapponesi, nei giorni di luna piena, mostrano tutt'oggi ai loro figli il coraggioso coniglio che seppe sacrificarsi per il bene comune.

Il coniglio è là, seduto sulla luna, dove tutti possono vederlo.

Il suo compito è quello di preparare dei dolcetti di riso.

Talora, però, questi dolcetti portano con se una magia: donano l’immortalità.

 

La stampa mostra probabilmente il Monaco pellegrino che ha rivelato la sua natura e sta portando il coniglio sulla luna.

Ma quando guardò quella luna, io penso che questo mite coniglio non è l'incarnazione dell'ennesimo Buddha.

Invece è l'incarnazione di San Francesco.

Un uomo che ha appoggiato a terra le armi del guerriero, decidendo di sacrificare con coraggio e mitezza la sua vita al bene di ogni essere vivente, uomo o animale, perché è in essi che si rispecchia l'immagine di Dio.


 

月の道

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Bellissimo racconto, molto bella la stampa, la morale della retta via. Quanti esempi ci donano le filosofie per seguirla, ciò che invece è sempre rimasto è una umanità sorda e cieca. Non devi scusarti Beta, hai ragione tu, anche quando dici di aver usato poco "reigi" nel farlo, il mio trattare gli argomenti d'impulso è sbagliato e superficiale, un difetto che dovrò correggere. Grazie a tutti


Antonio Vincenzo

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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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