Vai al contenuto

Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Altura

il club dell' Ukiyo-e

Messaggi consigliati

.. alcune curiosità sulla bella storia di Getsu... (Lo sciacallo rubò del cibo in una casa)

 

Un’antica storia buddista (e quindi di origine indiana, come detto) nota come Śaśajâtaka che, con molte varianti, è diffusa in tutto l’Oriente.

Pare però che le più antiche tracce scritte della leggenda risalgano al Chu Ci, un'antologia cinese di poesie composta durante la dinastia Han.

I poeti dell’epoca Han chiamavano il coniglio lunare "Coniglio di Giada" (玉兔) o "Coniglio d'oro" (金 兔), perciò le tre espressioni sono considerate equivalenti. Non a caso il coniglio è uno dei 12 segni dello zodiaco cinese (anche se talvolta viene identificato anche con un altro animale, il gatto).
Nella variante della leggenda riportata, la vicenda si sarebbe svolta nel giorno di Uposatha o della Luna Piena (il sacro giorno buddista dedicato alla carità e alla meditazione). In Cina si ritiene che il coniglio sia un compagno della divinità lunare Chang'e e per lei produca un elisir per l’immortalità pestando gli ingredienti nel suo mortaio, e infatti viene ricordato nella festività dedicata alla Luna e alla dea Chang'e , la Festa della Luna o Festa di Metà Autunno che ricorre il quindicesimo giorno dell’ottavo mese lunare del calendario cinese; in quell’occasione la gente si ritrova con i propri familiari e amici ad osservare la luna gustando frutta e dolci, bruciando incensi ecc. ecc..

Nel folklore giapponese invece il coniglio pesta del mochi, la tradizionale pasta di riso che essendo di buon augurio si consuma durante le festività.
Della leggenda del coniglio lunare esistono varie versione giapponesi, tra cui qualla dello Tsuki no Usagi [月の兎], in cui il nostro eroe alla fine muore…

 

Il nome stesso del racconto, inoltre, ricorda una delle parole sanscrite per indicare la Luna, शशाङ्क (ʃaʃaŋka-), che letteralmente significa "(ciò) il cui segno (अङ्क-, aŋka-) è una lepre (शश-, ʃaʃa-)”.

 


rabbit.jpg

tratto da: insidetheobsidianmirror.com

(meglio applicare la nuova direttva EU)

:arigatou:


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

la luna rappresenta sempre il lato ura.

Quello meno visibile.

Ora, grazie alle precisazioni di Beta, abbiamo finalmente gli elementi per coglierlo.

 

Lo zodiaco cinese è composto di 12 segni, in un ciclo di 12 anni. Il nostro è pure di 12 segni, ma uno per mese.

O, come direbbero i nipponici, uno per luna.

È dunque chiaro che la luna scandisce la nostra vita come una clessidra e che noi, anche se meno delle donne, siamo tutti soggetti in modo occulto all'influenza della luna.

Come ogni elemento della Natura.

Un'influenza occulta, per questo meno controllabile di quanto invece avviene alla luce del sole.

 

Nella storia, lo avrete notato, ci sono quattro animali, ma il coniglio scuote la sua pelliccia tre volte, prima di isolarsi.

È un caso che tre per quattro faccia dodici?

 

Beh se ci facciamo caso, ogni tre lune, abbiamo una delle quattro stagioni.

Del resto anche la vita dell'uomo è divisa in quattro stagioni.

La Primavera della fanciullezza, l'estate della giovinezza, l'autunno della maturità ed infine l'inverno della vecchiaia.

In continuità, la luna scandisce il nostro ritmico graduale passo dall'una all'altra.

Una lenta è ciclica trasformazione che è la nostra storia.

Come i quattro elementi aristotelici necessari a creare una Nihonto, fluiamo con continuità dall'aria, al fuoco, all'acqua, alla terra.

Nasciamo teneri e flessibili e ci trasformiamo in elementi più formati e rigidi, fino a trasformarci in terra.

Certamente la scimmia è birichina e si muove nell'aria da un albero all'altro, come un bimbo, lo sciacallo è un animale forte e focoso come un giovane, ma non scaltro e navigato come una lontra.

Ed il coniglio?

Il coniglio si porta con se la saggezza è la tranquillità della vecchiaia.

È disposto a donarci la sua compassione e a sacrificarsi per gli altri, andando serenamente incontro alla sua fine.

Ma il coniglio non è anche morbido e tenero come un neonato?

Il leprotto non è l'amico dei bimbi. Quello che a primavera porta le uova pasquali?

 

Beh, è qui il segreto della storia.

Il coniglio non muore.

Il coniglio risorge dalle ceneri come l'araba fenice.

Il coniglio finisce sulla luna a preparare l'elisir di lunga vita.

La vita non finisce, essa è in stretta relazione con la morte ed in quel ciclo scandito dalla luna, che avviene per l'eternità.

Il coniglio è la Trasformazione.

Giada è Oro, in Oriente come in Occidente, i suoi attributi.

Il metronomo della Luna segna un tempo davvero terribile e inesorabile per chi non guarda In faccia per davvero quel coniglio.

 

 

 

Laudato sii, o mio Signore.

Per Sora luna

 

Per frate vento e per l'aria

Per frate focu

Per sora acqua

Per matre terra

 

Per nostra sora morte corporale.


 

月の道

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

(sei arrivato alla conclusione giapponese.. anche dalla tua casa esce del fumo, talvolta)

 

Tsuki no Usagi [月の兎] .. infatti dopo la "morte terranea" del coniglio, questi viene mandato sulla luna per trasmettere "la linea di misericordia del deserto del coniglio" fino alle generazioni successive. Un'ombra affumicata può essere vista intorno, dall'aspetto di un coniglio e sembra che il mese del mese, di quando il coniglio si è bruciato, sia fumo.

 

(preso da qua: 月のうさぎ"は巨大隕石の跡 - NHK NEWS WEB、2012年10月30)

"Moon Rabbit".. una traccia di un enorme meteorite - NHK NEWS WEB, 10.30.2012


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Vedete, il Giapponese raramente fa le cose a caso. Esiste un personaggio moderno che si richiama a questo mito.

Si chiama proprio Tsukino Usagi.

Certo, è scritto con ideogrammi diversi, ma ai Giapponesi piace maledettamente giocare coi suoni della loro lingua, che permette di convogliare molteplici informazioni, come se fosse un'onda di probabilità.

Il personaggio si definisce così

 

La luce che racchiude tutte le altre… La sovrana dell'universo che ha il potere invincibile… L'astro immortale… Il Messia che porta la rinascita dalla distruzione, colei che detiene il potere della vita eterna.

 

Si tratta ovviamente di una donna, poiché alle sole donne è dato il privilegio e l'onere di dare la vita.

 

...i nostri bimbi la conoscono col nome di Sailor Moon.

[emoji23][emoji23][emoji23]

 

Inviato dal mio SM-A520F utilizzando Tapatalk


 

月の道

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Caro Getsu, questo tuo intevento diurno scopre (finalmente) il tuo lato omote.. illuminato. (dovrei dire celeste, considerato che lì hai una sedia)

si, talvolta anche da tua casa esce fumo.. ma è incenso
e nella serie engles, si chiama Serena (ispirata alla dea greca della Luna, Selene - Serenity)
e non a caso la "sua" gatta si chiama Luna.

:arigatou:non è un grazie.. E' proprio un inchino!
ii


Hai liberato anche l'ultimo nodo, l'ana no gramma, parata/colpo da seiza, non ho più fili : game, set, partita o meglio: Ippon.
Dovresti cominciare a pensare di tornar dalla montagna. _ :arigatou:_
Odango (in viaggio fan piacere)


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

-

..

Hoku.JPG

da: Cento poesie per cento poeti

K.H.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

"i racconti della Balia"

Sangi Takamura

Wata no hara
Yasoshima kakete
Kogi idenu to

.

Hito ni wa tsugeyo
Ama no tsuri bune

Ono no Takamura

Sui campi del mare
ho remato
per ottanta isole

.

Dillo a tutte le donne che si tuffano
ecco che arriva la mia barca

.

(trans. Jane Reichhold)

Si narra che sia stato composto da Takamura dopo essere stato esiliato a Oki.

Nella semplicità della "narrazione" (pittorica) si potrebbe notare "la personificazione" (della barca da pesca), e nella sua richiesta (impossibile) leggiamo «una dichiarazione di impotenza..»

(sulla condizione della donna.)

 

traduzione "letterale":

On fields of the sea
I've been rowed out toward
Eighty Islands
fishermen on the boats
tell this to all the people

.

Sui campi del mare
Ho remato verso
Ottanta isole
pescatori sulle barche
racconta questo a tutte le persone

.

参議篁

わたの原
八十島かけて
こぎ出ぬと

.
人には告げよ
あまのつり舟


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Hokusai descrive una scena di donne che praticano la pesca subacquea (ama) che pescano l'abalone (awabi).
Sulla roccia scoscesa, tre ama riposano mentre diverse donne allegre si tuffano nell'oceano, con i piedi e le braccia che emergono dalle ondulazioni.
Anche se gli uomini potevano anche essere subacquei, tradizionalmente erano le donne che si immergevano, aiutate da uomini che li aspettavano in barca per raccogliere il pescato. In stile tradizionale, i sub sono nudi fino alla vita.
Hokusai interpretò il poema di Ono no Takamura (802-852), consigliere personale dell'imperatore.
Quando la missione di Takamura in Cina come ambasciatore fallì a causa di un tifone, fu criticato ed esiliato in una delle 80 Isole.
Due anni dopo, fu perdonato e gli fu permesso di tornare a Kyoto.

Quando lasciò l'isola, scrisse un coraggioso poema d'addio: "Wada no hara": Attraverso il largo, largo mare Yasohima kakete che remava ho esposto il kogi-idenu verso le sue numerose isole; hitoni wa tsugeyo in tutto il mondo proclamano ama no tsuribune le barche dei pescatori.
La nave di Takamura con il suo albero è vista in lontananza. (da "100 poets, One Poem Each", 1/18/2005)
Ogura Hyakunin Isshu o "Cento poesie di cento poeti per la residenza del distretto di Ogura", fu compilato da Fujiwara no Teika (1162-1241) nel tredicesimo secolo. Gli fu chiesto di realizzare l'antologia di poesie da suo figlio, Fujiwara no Tame'ie, che potrebbe anche essere stato coinvolto nel suo completamento. Composta da membri della famiglia imperiale e cortigiani di alto rango dal settimo al tredicesimo secolo, i poemi sono waka, letteralmente "canzoni giapponesi", una forma di poesia di corte composta da trentuno sillabe disposte in cinque righe di 5, 7, 5, 7, 7 sillabe ciascuna.
Waka era la forma dominante di poesia di corte in Giappone all'epoca, una posizione che mantenne fino all'avvento dell'haiku nel diciassettesimo secolo.

L'opera di Teika sarebbe diventata la più importante raccolta di poesia classica giapponese per i secoli a venire, rimanendo influente anche nell'era moderna. Katsushika Hokusai (1760-1849) si dedicò alla letteratura per ispirazione durante la sua lunga carriera, iniziando con stampe surimono di lusso, commissionate privatamente, progettate per club di poesia.
Fu anche un prolifico illustratore di libri, fornendo immagini per una vasta gamma di opere dalla narrativa giapponese contemporanea ai classici cinesi. Durante il periodo di punta della pubblicazione su stampa su legno negli anni '30, Hokusai produsse due serie di stampe a foglio singolo dedicate ai poeti, True Mirrors of Poetry, una serie verticale che includeva poeti giapponesi e cinesi, e Cento poesie spiegate dalla balia, una serie orizzontale in cui ogni foglio illustrava una delle poesie nella Ogura Hyakunin Isshu.
Insieme alla serie leggermente precedente, Trentasei vedute del Monte Fuji, la serie dei Cento Poemi è considerata l'apice del lavoro di Hokusai come disegnatore di stampe su legno. Tuttavia, la serie dei Cento Poemi, che sarebbe stata la serie di fogli singoli più ambiziosa di Hokusai, fu interrotta dalla carestia del Tenpö della metà degli anni 1830 e mai completata. Si sa che solo ventotto stampe (ventisette a colori e una in solo impronte digitali) sono sopravvissute. L'Accademia ha la fortuna di avere un set completo delle stampe che sono state completate dalla serie dei Cento Poemi, donata da James A. Michener. In concomitanza con la grande mostra speciale Hokusai's Summit: The Trentasei Views of Mount Fuji, nella Gallery 28 dal 23 settembre 2009 al 3 gennaio 2010, tutte le ventisette delle stampe a colori della serie di The Hundred Poems sono state esposte in questa galleria.

Dopo il 1830, Hokusai distolse la sua attenzione dalle stampe su foglio singolo, sebbene continuasse a produrre libri e a perfezionare le sue capacità pittoriche fino alla fine della sua vita. Di conseguenza, la serie dei Cento Poemi, anche se incompleta, rappresenta l'ultimo grande risultato di Hokusai, presentato in questo modalità.

È interessante notare che Hokusai si preoccupò sempre più del simbolismo del numero cento nei suoi ultimi anni e, dopo il suo primo tentativo fallito di produrre cento stampe per la serie dei Cento Poemi, completò un centinaio di illustrazioni monocromatiche del Monte Fuji in tre volumi di libri, stampati su legno, (chiamati Cento viste del monte Fuji), e cominciò a "timbrare" i suoi dipinti con un grande sigillo che si leggeva hyaku, o "cento". Aspirò a diventare centenario e a quel punto predisse che la sua arte sarebbe stata "divina". Purtroppo è deceduto undici anni prima del suo obiettivo, ma ha raggiunto l'immortalità come uno dei più influenti grafici della storia, il cui lavoro continua a ispirare gli artisti di tutto il mondo oggi.
(da "One Hundred Poems by One Hundred Poets", 10/08/2009-11/22/2009, Museo di Honolulu)


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

 

...... Il problema è che chi li vende non ne sa nulla ed io non ho una conoscenza così apporfondita per capire se si tratta di originali autografi o di ristampe. Proprio in merito a questo mio problema, sono alla ricerca di libri o articoli in cui viene spiegato in maniera approfondita il processo di stampa di un ukyo-e soprattuto per quanto riguarda i sigilli di censura e dell'autore. Qualcuno di voi ha dei suggerimenti in merito?

 

.. avendo ritrovato un manualetto, approfitto della richiesta di Jama, per condividre vecchi merletti sepolti..

(probabilmente aiuta anche fuori dal mondo fluttuante.|. :arigatou:

 

 

Ukiyo-e_manualiArteOrientale4.pdf

 

(ora sarò costretto a cercare almeno gli altri tre..ahahhah)


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

 

.. avendo ritrovato un manualetto, approfitto della richiesta di Jama, per condividre vecchi merletti sepolti..

(probabilmente aiuta anche fuori del mondo fluttuante.|. :arigatou:

 

 

attachicon.gifUkiyo-e_manualiArteOrientale4.pdf

 

(ora sarò costretto a cercare almeno gli altri tre..ahahhah)

Grazie mille per la condivisione! Ottima lettura :)

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
.. trentuno sillabe disposte in cinque righe ..

 

31 => 3+1 = 4 elementi in cinque righe..

________

1 fuoco _

2 acqua

3 aria

4 terra

5 _______


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

(danke) ad esser gentili non si sbaglia mai... ma qua son partiti per ben tre volte separati. ahahhh

 

Stasera vedrò cosa trovo nel baule e rimedierò a questo tris di ringraziamenti.

 

 

Inviato dal mio Telephon utilizzando Diton.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

(intanto ringrazio chi ha pulito il tris di invii..)

"Dieci, ...anche solo cinque anni ancora e avrei potuto davvero diventare un vero artista!"

Questa è frase incisa in tutti "quelli" a cui Hokusai ha scavato qualcosa nell'anima.

 

In tarda età, un vecchio pazzo per la pittura .. si definiva (e di recente ho letto che dovrebbe aver avuto anche un leggero ictus, C.J.Holmes: Hokusai, Parkstone International - 2014;ndr) o comunque ha mollato i freni donandoci una serie di opere geniali e mature, svincolate (leggasi: liberate) da tutto ciò che si era costruito nella sua lunga carriera.

 

"Dall'età di sei anni ho avuto la mania di disegnare le forme delle cose.

Quando sono arrivato ai cinquanta avevo già pubblicato un universo di disegni,

ma non vale la pena di occuparsi di tutto quello che ho fatto prima dei settant'anni.
A settantatre ho imparato qualcosa delle forme della natura, degli animali, di piante, di alberi, uccelli, pesci e insetti.

Quando ne avrò ottanta si vedrà un reale progresso.

A novanta avrò inciso profondamente la mia arte nel mistero della vita.
A cento sarò un artista meraviglioso.

A centodieci tutto ciò che ho creato, un punto, una linea, sarà vivo come mai prima.
A tutti voi che vivrete a lungo come me, prometto di mantenere la mia parola.

Scrivo tutto questo durante la mia vecchiaia.

Mi sono chiamato Hokosai, ma oggi mi firmo: Il vecchio disegnatore pazzo".

- Hokusai -

Hokusai_1760-1849.jpg


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

„Anche se da fantasma

me ne andrò per diletto

sui prati d'estate.“

da Hokusai. Il vecchio pazzo per la pittura (1760-1849)

 

 

Qua di seguito potrete ammirare non solo "l'apparente ovvio", ovvero l'acqua prima di cadere, ma ampliare la visione sino al più piccolo particolare

(andando sul sito del MetMuseum, clikkando sulla foto e poi +++)

 

 

Amida Falls.jpg

 

The Amida Falls in the Far Reaches of the Kisokaidō Road (Kisoji no oku Amida-ga-taki)

From the series: A Tour of Waterfalls in Various Provinces (Shokoku taki meguri)
Zen Hokusai Iitsu hitsu - ca. 1832 (sempre lui, ma su questa si firmava così)

 

https://www.metmuseum.org/art/collection/search/60027296


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Visto che ti piace ti racconto qualcosa...

Un viaggio alle cascate in tutte le province: La cascata di Amida sulla strada Kisokaido
(Shokoku Taki Meguri: Kisoji no oku Amidagataki)

Gli uomini si godono un picnic su un picco proteso sopra le cascate dell'Amida, così chiamato per la forma del santificato dal quale emergono le cascate. Si pensa che assomigli all'occhio tondo del Budda Amida.

firmato zen Hokusai Iitsu hitsu, con sigillo del sigaro della censura, sigillo dell'editore Eijudo (Nishimuraya Yohachi)

 

Il ns. buon Giuseppe Piva scrive:

Il Buddha Amitabha (Amida Nyorai in giapponese) ha un’espressione serena, con gli occhi bassi sotto le sopracciglia arcuate e un sorriso soddisfatto appena accennato. I capelli sono disposti in file formate da piccoli odango che coprono anche lo ushnisha, la protuberanza sulla testa. Il drappeggio della veste del Buddha ricade dalle spalle al grembo fino ad adagiarsi sulle gambe.
I seguaci del Budda Amida rimasero un gruppo esiguo fino al periodo Kamakura (1185-1333), durante il quale la divinità divenne popolare grazie alle nuove sette della Terra Pura votate a portare il buddismo alla popolazione umile e analfabeta. La salvezza della gente comune era uno degli scopi fondamentali di queste sette, privilegiando una fede pura e semplice a complicate e artificiose dottrine.
Si crede che Amida Nyorai presieda il Gran Paradiso Occidentale e si dice che quando un devoto muore egli stesso discenda per riportare il fedele nella Terra Pura. Le mani, generalmente, sono atteggiate nel gesto (mudra) tipico di Amida che accoglie gli spiriti dei fedeli defunti.

 

Il Museo di Boston le vende (su art paper) a prezzi accessibilissimi: http://www.mfashop.org/hoiamfa.html


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

😂😂😂

In genere sono io che cerco gli aspetti spirituali, laddove essi sono invece nascosti.

Stavolta mi tocca invece farti notare che gli uomini a lato godono dell'immagine di qualcos'altro.

Certamente connesso con madre natura, col dare la vita e con Amida dell'Amore.

È che invece di schiacciare i più bisogna schiacciare i meno...


 

月の道

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy