Klaus 0 · Inserito: 4 giugno 2018 Perdonate l'ignoranza, ma ho notato che talvolta il nakago delle spade, anche molto pregiate, hanno più di un foro... Anche tre o più... Mi sono spesso chiesto come mai potesse succedere e mi sono dato la risposta più semplice: forse per adattare diverse tsuka nel corso dei decenni.. Però, mi chiedo: ma... forse per gli antichi proprietari la lama non era la parte più importante della spada? E allora perché non forare la tsuka, per adattarla al ferro, piuttosto che forare il codolo della lama? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
getsunomichi 0 · Inserita: 4 giugno 2018 La lama era la parte più importante della spada. Il codolo meno. Per cui esso si riadattava, tagliandolo o forandolo, in base all'uso che il possessore desiderava farne, o anche semplicemente in base alla moda del momento storico. Oggi che è così importante assegnare un autore ed un periodo alla lama, l'atteggiamento è diventato moooolto conservativo. 月の道 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
betadine 0 · Inserita: 4 giugno 2018 (modificato) (generalmente, nel tempo le lame subiscono degli accorciamenti del codolo... per tanti motivi, non ultimo quello estetico; perciò quando questo avviene: o-suriage - piccolo accorciamento, il foro, ana, viene riposizionato) I'm sorry .. ho postato una frazione dopo. Modificato: 4 giugno 2018 da betadine Sii immobile come una montagna ...ma non trattare le cose importanti troppo seriamente. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Klaus 0 · Inserita: 5 giugno 2018 Grazie. Chiarissimo! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Manuel Coden 0 · Inserita: 5 giugno 2018 o-suriage - piccolo accorciamento, O-suriage è "grande accorciamento" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Enrico Ferrarese 5 · Inserita: 5 giugno 2018 a proprosito di riadattamenti del codolo. tralasciando momentanemente suriaghe, osuriaghe e machiokuri, c'è una regola di base da rispettare per la corretta distanza tra machi e mekugiana? possibile siano 4 dita? nel caso è una distanza dettata da quale necessità empirica? strutturale? per lasciar spazio nell'impignatura ai menuki? INTK Database Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Manuel Coden 0 · Inserita: 5 giugno 2018 Ovviamente deve cade in un punto che sia di facile accesso, quindi tra gli intrecci del itomaki, non sotto ad un menuki ed ad una distanza "piacevole" tra menuki e fuchi, di conseguenza la zona finisce per essere piuttosto ristretta Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Enrico Ferrarese 5 · Inserita: 5 giugno 2018 quindi il discorso delle "4 dita" non è sbagliato. ho chiesto perchè ho visto più di un kaji calcolare con 4 dita appunto il punto dove fare il mekugiana. INTK Database Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Manuel Coden 0 · Inserita: 5 giugno 2018 Diciamo che dipende anche dalle tue dita Comunque pressochè la distanza è quella, poi su una lama nuova gli si fa il koshirae attorno, quindi millimetro più o millimetro meno cambia abbastanza poco Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
getsunomichi 0 · Inserita: 5 giugno 2018 In genere se lo tsuka è fatto ad arte, se ne viene fuori in modo abbastanza agile, millimetro più millimetro meno. Ma è chiaro che se si ridisegna la geometria con un accorciamento, occorre purtroppo bucare nuovamente. Credo, però, di non aver mai visto più di tre o quattro buchi. Anche su nakago antichi. Cosa dicono le persone più addentro? 月の道 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Enrico Ferrarese 5 · Inserita: 5 giugno 2018 nemmeno io ho mai visto più di 3 o 4 ana, anche se a volte nei nakago piu lunghi si può eseguire un secondo ana vicino al nakagojiri per maggiore stabilità senza dover modificare per forza il nakago INTK Database Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 5 giugno 2018 Questo il nakago di una mia katana: 5 mekugi ana di cui 2 tappati col piombo e considerate che è o suriage, quindi credo che l'originale non sia neanche presente! "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Klaus 0 · Inserita: 6 giugno 2018 Grazie. Però mi chiedo pure: è noto che talvolta le spade sono gimei, dunque hanno firma falsificata. Questo significa che anche nel passato la firma delle nagako era importante... E allora mi chiedo... ma... queste modifiche venivano fatte anche a scapito delle firme? Alcune firme possono essere andate perse con gli accorciamenti? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Manuel Coden 0 · Inserita: 6 giugno 2018 Grazie. Però mi chiedo pure: è noto che talvolta le spade sono gimei, dunque hanno firma falsificata. Questo significa che anche nel passato la firma delle nagako era importante... E allora mi chiedo... ma... queste modifiche venivano fatte anche a scapito delle firme? Alcune firme possono essere andate perse con gli accorciamenti? a tal proposito ti consiglio di leggere questo http://www.ksky.ne.jp./~sumie99/suriage.html Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Klaus 0 · Inserita: 6 giugno 2018 Grazie: chiarissimo ed utile! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
GianC.B. 0 · Inserita: 7 giugno 2018 In realtà il fatto di "buttare via" la mei quando si accorciava una lama è un fatto molto più comune di quanto non si creda... fondamentalmente non è vero che il nakago era considerato meno importante della lama, ma è vero che la firma in se era ritenuta meno importante del forgiatore. Se, accorciandole, hanno buttato via le mei di lame di Mitsutada e Nagamitsu credo renda bene l'idea di quanto poco gli importasse- per i nuovi iscritti, i due forgiatori che ho citato sono considerati superiori (e non di poco) anche al famosissimo Masamune. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Klaus 0 · Inserita: 20 giugno 2018 Mi chiedo una cosa: i samurai facevano polire le lame? Nello stesso modo e con gli stessi criteri? Anche all'epoca c'erano pochi e pregiati togishi? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
getsunomichi 0 · Inserita: 20 giugno 2018 I togishi ci sono da che ci sono le lame. Perché per tagliare... tocca affilare. Ma è ovvio che le lame sono oggi oggetti d'arte e i criteri che guidano la mano dell'artigiano vanno ben al di là di della mera affilatura funzionale. Proprio di recente si è chiuso un post dove si è cercato di spiegare quanto sia oggi più articolato il lavoro di un uomo il cui compito è più vicino a quello del restauratore che dell'arrotino. La bellezza è l'armonia di una lama oggi non sono più secondari rispetto alla macchia di ruggine o al tagliente del filo e anche l'evidenza dell'hammon oggi è diventata una sorta di arte a sè che probabilmente un tempo lasciava maggiormente indifferenti. 月の道 Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti