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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

betadine

Onna Kunishige (女 國 重)

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Buondì à tout le monde.

Sbirciando sul mangualetto giapponese è uscita fuori "questa".. (si proprio con la a)   e seguendo i suggerimenti di GianLuca, mi chiedo.. Voi ne sapete nulla??

(Perdonate per i molti "condizionali" ma è veramente difficile...)

AKA KunishigeOgen.jpg

(wa, Nihon katanakaji)
".. Mizuta Kunishige Ōtsuki  (che dovrebbe essere il padre) ha svolto un ruolo attivo negli ultimi giorni della nuova spada in Bichu, nella scuola che è apparsa dopo il declino della scuola Sue Aoe, e Otsuki Genkoto Ogen (1733-1808) fu l'unica fabbro femminile in Giappone..
Della scuola Mizuta se ne parla dal tardo 1500 a seguire, quindi verso la fine del Muromachi e l'inizio del periodo Azuki-Momoyama, Keicho era, agli albori dello Shinto, nella provincia di Bichu.
Suo padre morì quando aveva 16 anni e suo zio, Junkuro (
Ban Jūrō), si ammalò pochi anni dopo.. aveva solo 21 anni.
Pertanto, eredita le vestigia della familgia (Kunishige-ha), e continuò l'attività di fabbro, con qualche difficoltà iniziale, ma, si narra che .. si spostò a Chikuzen per la sua formazione.
Era l'epoca da Kan'ei a Kanbun, 100 anni dopo il periodo di massimo splendore per le lame, fu anche un punto di svolta per entrare nella prima metà dell'epoca della nuova spada in meno di 10 anni
..,,

Da una piccola ricerca ..
Nata nel 18° anno dell'era Kyoho (享 保), figlia di Mizuta Denjuro Kunishige (水田 傳 十郎 國 重) di Butchu Shitsuki-gun Ebara-go (備 中 後 月 郡 荏 原 郷), il padre morì quando aveva 16 anni e suo zio Banjuro Kunishige (伴 十郎 國 重) che si prese cura di lei, morì dopo cinque anni. Ha studiato con Chikuzen Nobukuni (筑 前 信 國) ed è diventata una famosa kaji ..
Il suo nome da fabbro era Onna Kunishige (女 國 重). Morì nel 5° anno dell'era Bunka (文化), il suo cognome era Otsuki (大 月).


AKA Kunishige Ogen (國重お源)
1733-1808
A sword smith in mid-late Edo period
Born in the 18th year of Kyoho (享保) era, A daughter of Mizuta Denjuro Kunishige (水田傳十郎國重) of Butchu Shitsuki-gun Ebara-go (備中後月郡荏原郷), The father died when she was 16, and her uncle Banjuro Kunishige (伴十郎國重) who took care of her also died after five years. She studied under Chikuzen Nobukuni (筑前信國) and became a famous female sword smith. Her smith name was Onna Kunishige (女國重). She died in the 5th year of Bunka (文化) era. Her family name was Otsuki (大月).

The icing on the cake is the following oshigata (tracing), which shows a blade that was forged by her (courtesy of NMB member K Morita)


It is signed Otsuki Ogen 大月女源 (ed.—family names), Bitchū Ebara jū Kunishige 備中荏原住國重 (Kunishige, resident of Ebara in Bitchū).

ogen-Kunishige.jpg

 


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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altre info prese qua..  http://mahoroba.city.ibara.okayama.jp/detail_j.php?offset=10&rows=83&

Otsuki Gen.jpg

Ohtsuki Gen
Fonte Otsuki

Le spade Bizen sono famose per le loro particolarità (inteso come caratteristiche costruttive identificabili), ma ci sono anche scuole a Bichu (prefettura occidentale di Okayama) o Aoe (l'attuale città di Kurashiki) e Mizuta 水田 (attualmente Maniwa City Kitabusa, Kitabo).   La "fonte" è nata negli antenati di una delle scuole, Ebara Kunisige o Hagiwara.  All'età di 16 anni, morì suo padre, Denjuro Otsuki, e fu accudita da suo zio, Kanjuro.  Nel tempo Jinbei (Kunishige?, ndβ.) era malato e non poteva lavorare sulle spade e venne seguita da un altro fabbro.. Lei ne fece un lavoro, una spada per sopravvivere alla famiglia. (probabilmente nel senso che da questa professione sosteneva la famiglia, forse economicamente, forse nella tradizione di "essere fabbro")
Sembrava impossibile per una donna forgiare lame e la maggior parte delle sue opere erano lame corte.
Tra questi, i pugnali forgiati all'età di 50 anni erano lavori eccellenti che non potevano essere non considerati come «nuove spade» (o lame della nuova epoca) e venne riconosciuta non solo come spadaccino (fabbro,kaji), ma anche per la sua abilità. 
.. si narra che fosse minuta, ma le braccia erano forti e il corpo era solido e affilato, tagliente nello sguardo.

footer_text.jpg

Centro di proprietà culturale della città di Ihara "Ancient Mahorobakan" 333-1 Iharacho, Ibara-shi, Okayama

(un simpatico video con alcune sue lame e qualche immgine)
>>>>   http://mahoroba.city.ibara.okayama.jp/movie.php?murl=http://www.youtube.com/embed/6KaZSNj8vGM?rel=0

Hawley KUN 1048.jpg
Hawley KUN 1048

Su Yari.jpg

 

oK.jpg

dal "libretto/manga"..  creò uno stile delicato per le donne dopo aver ricevuto una buona guida. 


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È una storia nota. Per alcuni, come Yoshindo, si tratta di leggenda.

Beta, scusa la critica ma queste traduzioni maccheroniche da Google sono davvero fastidiose....meglio arrancare a tradurre in lingua originale che leggere cose tipo “le spade Bizen sono famose per le spade” oppure “...una spada per sopravvivere alla famiglia”.

daje...

ti saluto affettuosamente con la frase: “si prega di chiamare il cormorano”.

Che significa ? Non lo so...è la traduzione automatica delle istruzioni d’uso su una busta di tè verde che ho acquistato in un tempio a Kyoto...

🙃

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Recepito.
... volendo si potrebbe spostare in OffTopic)
Quindi Yoshindo pensa che "lapide" "museo" "stampa" "incisione kanji (
Onna Kunishige 女國重 )" e Mr Hawley abbiano preso un abbaglio o sfruttano una leggenda.. ??

cmq .. tanto per finire la saga... « lei ne fece una lavoro, una spada per sopravvivere alla famiglia.» secondo me significa che voleva fare il fabbro per sostenere la famigila o il suo piccolo casato, anziché ripiegare su altri  lavori..

Questo dovrebbe essere preso da Hawley (che comunque non vuol dire nulla..
Hawley KUN1048.jpg
👿 😈😈


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si prega di chiamare il cormorano

Dei figli del principie Ninighi, due si assumeranno il compito di migliorare la terra.
Hiko-ho-ho-demi e Ho-deri dispongono entrambi di talenti oltremodo preziosi per una terra agli inizi: Ho-deri è in grado di catturare qualsiasi pesce del mare, mentre in montagna Hiko-ho-ho-demi fa centro su qualsiasi capo di selvaggina.    Non si sa perchè essi decidano di punto in bianco di scambiarsi le parti: il pescatore si fa cacciatore, il cacciatore si fa pescatore. E nessuno piglia più un fico secco!

Ho-deri chiede al fratello di restituirgli il suo ottimo amo. Ma Hiki-ho-ho-demi, nei suoi tentativi di pesca, ha smarrito l'amo.
Frantuma allora la spada in mille pezzi, e li offre al fratello affinchè ne ricavi altrettanti ami.  Ho-demi non ne è soddisfatto.
Rivuole il suo amo, quello che pescava qualsivoglia pesce.  Hiko-ho-ho-demi non sa più che cosa fare e si dispera.
E' il kami del Sale marino a venirgli in soccorso: -Imbarcati su questo battello e va a consultare il kami del Mare. Per trovare il suo palazzo, non hai che da seguire la rotta che l'acqua traccerà per te.
Là troverai un pozzo: appostati sull'albero che si trova accanto.

Hiko-ho-ho-demi, ben appostato sull'albero vede sopraggiungere alcune ragazze. Vengono ad attingere acqua.
-Datemi un filo d'acqua ragazze!- chiede loro.
Ammirate, ma senza darlo a vedere, dalla bellezza del giovane, gli porgono una delle giare.
Lui stringe tra identi un gioiello che portava al collo e lo fa cadere nell'acqua..  anzichè scivolare sul fondo, il gioiello si ferma sull'orlo della brocca.
Alle ragazze tutto ciò pare strano.
Riferiranno quel fatto alla loro padrona, la principessa figlia del kami del Mare.
La principessa esce, vede il bel giovane e sente palpitare il cuore.
Sceso dall'albero, Hiko-ho-ho-demi entra nel palazzo del kami del Mare e viene accolto con gioia..
L'anziano kami ha capito di trovarsi dinanzi all'erede di Amaterasu, destinato a diventare il signore della Terra.

Hiko-ho-ho-demi sposa la principessa e vive laggiù, nel mare- per tre anni abbondanti.
Passati i quali, emette un sospiro..  -Perchè sospiri, mio signore?
Hiko-ho-ho-demi s'è ricordato a un tratto di esseri spinto laggiù in cerca dell'amo di suo fratello.  Il kami del Mare convoca allora i pesci.. -Qualcuno di voi ha forse veduto quell'amo?
Uno dopo l'altro, tutti pesci negano. D'improvviso, un lampo di genio..  -L'orata lamenta di avere mal di gola da qualche anno.
Si convoca l'orata, e cosa le trova in gola? L'ottimo amo.
Hiko-ho-ho-demi può così ripartire.  La moglie di Hiko-ho-ho-demi è incinta.
Promette di raggiungerlo sulla terra quando il bambino starà per nascere: mio figlio, in quanto figlio del signore della Terra, non deve nascere in mare.
Prima di ripartire, Hiko-ho-ho-demi riceve in dono dal kami del Mare due potenti gioielli.
Il primo induce del flusso delle maree, il secondo il riflusso.
Hiko-ho-ho-demi viaggia sul dorso di un'enorme pescecane e rimette infine piede a terra... senza perdere altro tempo, rende l'amo al fratello.
Ma costui, forse infuriato a causa della lunga assenza, gli dichiara guerra.


In quell'occasione, Hiko-ho-ho-demi si serve dei suoi gioielli, ma allo stesso tempo minaccia di annegare il fratello, facendogli montare le acque attorno...  effettivamente, Ho-deri sta per essere sommerso.
Vedendosi perduto, implora Hiko-ho-ho-demi.. e questi pone mano al secondo gioiello e fa indietreggiare il mare.
Ho-deri intuisce allora i mirabolanti poteri di Hiko-ho-ho-demi e si sottomette senza indugio.
La principessa del Mare intanto, nel palazzo, sente di essere prossima al parto e chiede alla sorella di accompagnarla nel viaggio che le condurrà in terra.
Ambedue s'imbarcano sul dorso di una tartaruga marina, che trasporta le passeggere verso la riva in un mare di schiuma..  L'imbarcazione sprigiona un raggio che illumina il mare.
Per nulla provata dal viaggio, la principessa parla così al marito, giunto a riceverla sulla spiaggia: -Mio caro signore, qui metterò al mondo tuo figlio. Ma prima di farlo, costruirò la camere in cui nascerà.

In men che non si dica, la principessa costruisce una casetta senza finestre..   Il tetto è di piume nere e leggere, quelle che i cormorani lasciano sulla spiaggia.
-Fatti da parte!- dice a Hiko-ho-ho-demi. - le ragazze dalle mie parti usano assumere, al momento del parto, la sembianza di un essere marino.. Così farò anch'io, ma in quello stato non mi dovrai vedere. Prometti!
Benchè Hiko-ho-ho-demi prometta, la curiosità lo divora.
Strofinando un dente del suo pettine, illumina per un attimo la casa senza finestre dal tetto di piume di cormorano.
A quel punto vede la principessa.. un enorme mostro coperto di squame brillanti che si dibatte a più non posso.
-Ahimè- dice la principessa -non hai mantenuto la parola.  Se tu l'avessi fatto, i nostri figli sarebbero potuti vivere sia in terra che in mare.
Oramai non è più possibile. E io debbo tornare al palazzo di mio padre.

Avvolge allora il bimbo neonato in un abitino fatto di erbe marine e lo affida in custodia alla sorella con cui era venuta a cavallo della tartaruga.. poi si allontana, dispiaciuta di abbandonare così suo figlio.
Si narra che due rocce della costa abbiano assunto la forma dei suoi seni, e siano tuttora umide.. quasi perdessero goccie di latte.
La zia, rimasta con il bimbo, lo protegge dai granchi sbucati dalle rocce e, in mancanza di latte materno, lo nutre con una pappa di germi di grano zuccherato.
La ricetta è stata tramandata, e serve tutt'oggi a preparare certi dolcetti molto apprezzati dei piccoli giapponesi.

Il bimbo, venuto al mondo sotto il tetto di piume di cormorano, cresce.
Giovane adulto, sposa la zia che lo ha nutrito. Dall'unione nascono quattro figli.
Ormai la terra è consolidata ed è unita al cielo, da quando il principe Ninighi vi ha portato i celesti germogli di riso, lo specchio, la spada e gli altri tesori.
Ormai un uomo può diventare l'imperatore.
Sarà il quartogenito del bimbo venuto al mondo sotto il tetto di piume di cormorano ad assumere per primo il titolo.
Nelle cronache, è chiamato Jimmu-tenno.
In Giappone lo si reputa il fondatore della dinastia imperiale che in seguito regnerà sul paese.
L'odierno imperatore è suo lontano nipote, e dunque nipote del principe Ninighi e di sua altezza celeste Amaterasu.
Dunque l'imperatore del XXI secolo, discende direttamente dal cielo e dal tempo in cui il mondo è stato creato da due pescatori celesti, Izanagi e Izanami, la cui intera storia è stata qui narrata.

 

.... quindi.. tutto sommato, quando prepari una tazza di tè e sei affranto, rammenta dentro di te del cormorano (o ricorda del suo tetto di piume) ..e un bagliore illuminerà il momento.

:arigatou:

 

(sicuramente so poco della spada giapponese, ma penso che sia comune aver compreso che un giapponese «dice per non dire e sta in silenzio o fa "una faccia" per affermare.. o lasciarci intendere che ....»)
Col massimo rispetto e con affetto ti saluto, Gianluca san.  (ora penso berrai con più gioia il tuo tè verde comprato in un tempio di Kyoto.

 

p.s.  ora penso sia meglio spostare la discussione in OT
p.s.2  per ora continuo con diletto lo studio del giapponese, ma prometto che in una delle prossime vite mi dedicherò maggiormente allo studio della spada giapponese.. e un pò meno dell'intorno.


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Io non lo metterei in OT. La storia di questa forgiatrice è comunque interessante e la si potrà approfondire. 
Casomai cambierei il titolo, indicando il suo nome, e darei una bella riguardata alle traduzioni.

Nell’occasione dell’evento INTK di Scarperia di qualche anno fa, durante l’intervista a Yoshindo Yoshihara uscì fuori l’argomento, ossia sulla possibilità di una “forgiatrice donna”. La sua risposta fu:”Forse ne è esistita una, ma è leggenda. Nulla vieta che possa esserci in futuro”.

Ignoro le motivazioni di Yoshindo ma è sempre possibile chiedergli ulteriori lumi.

Proverò anche a chiedere in NBTHK.
 

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.. intanto grazie per l'attenzione.

Ho integrato/modificato qualcosa.. per il resto è moooolto difficile.
Tanto per.. confonderci insieme.  Quasi come per la lingua cinese, dove ogni vocale ha cinque modi (o accenti) per essere proferita, ed a ogni variazione corrispondono significati differenti, nella lingua giapponese anche la posizione di "una particella" cambia, se non stravolge del tutto, il senso della frase.  Il già citato caso di "ao" che indica il colore blu o il verde (non tutti i tipi di verde..) -
kanji; あお hiragana - può diventare pallido o inesperto..

La mia pseudo-tutor (non perchè non sia brava, anzi è un super-tutor; son io che frequento poco..)  trova talvolta difficoltà nelle parti che richiamano "temini specifici di una lama" .. dove il sori (反り) è "un ordito o una deformazione" e son io, volutamente, che non interpreto e lascio le frasi "elementari" così come mi escono dalle interpolazioni tra i traduttori e le mie piccole interpretazioni tra kanji o "scritto", lasciando libero il senso (che talvolta pare non esserci).

Comunque, mi fa piacere che l'argomento, tra leggenda e realtà, continui a farci discutere..
ora un buon tè verde ci delizierà la digestione.  
こんばん わ (konban wa, che significa anche .. vabbè, lo scopriremo vivendo..))

     

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Purtroppo le traduzioni automatiche dal giapponese, al di là delle frasi “marinettiane” a volte molto evocative, sono spesso totalmente fuorvianti.

Faccio un esempio. Un paio di anni fa, girellando nei pressi dell’albergo ove alloggiavamo durante uno dei nostri soggiorni a Tokyo, trovai un piccolo ponte ferroviario ormai inglobato dalle costruzioni moderne e una grande targa commemorativa; spinto dalla curiosità utilizzai il traduttore di Google che una volta tanto mi fornì informazioni “ragionevoli”: la targa indicava che quel ponte era parte di una delle cinque antiche strade che collegavano Tokyo a Kyoto, la celeberrima via chiamata Tokaido. Molto entusiasta della scoperta, qualche giorno dopo mostrai, per caso, la foto della targa ad un amico giapponese. Il quale mi disse che...nella targa non vi era alcun riferimento alla via Tokaido. 

Se non avessi fatto la verifica, sarei rimasto convinto di una informazione totalmente errata.

Per inciso, la via Tokaido arriva effettivamente in tutt’altra zona della città, rispetto a dove si trova la targa. Per me resta inspiegabile il motivo per il quale il traduttore la citasse inequivocabilmente, tuttavia...

Quindi occorre avere sempre molta prudenza nel tradurre dal giapponese fidandosi dei traduttori automatici, per evitare castronerie anche notevoli.

 

 

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Vero.

(per chi seguirà i tuoi passi.. Nihonbashi, Chuo, Tokyo)

Hiroshige Nihonbashi bridge.jpg        Nihonbashi_bridge.jpg


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Nel 2015, nel giorno del mio compleanno si svolgeva a New York un'asta di Bonhams che tra i vari.. riportava anche questo yari ... (che di per se non vuol dir nulla, se non aggiungere un altro piccolo tassello a questa storia.)

Kunushige-Edo18.png

Kunishige-Edo Yari.jpg

@@Gianluca.. mi resta la curiosità del ponte che hai citato.. è per caso quello della foto??
Nelle immagini, tanto per.. c'è il Nihon-bashi rappresentato da Hiroshige nelle 53 stazioni del Tokaido e quello più recente del 1912 (+'24)
Questo ponte, rislalente ai primi del 1600 fu ricostrustruito una volta nel 1872, mantenendo l'originale tipologia costruttiva e poi in parte riaggiustato a seguito del grande-terremoto del '23.
La cosa che ancora lo rende famoso è che dal Nihon-Bashi venivano misurate tutte le distanze nel Paese feudale e, lo stesso, segnava l'inizio delle Go-kaido (le cinque strade postali che collegavano a Edo, tra cui il Tokaido che collegava la capitale imperiale a Kyoto.  (un pò come per Piazza Venezia a Roma, o meglio dal Tempio di Saturno nel Foro Romano.)
.. chissà dov'hanno messo quella targa o cosa han riportato su quella che hai incontrato .. :arigatou:

.. e già che ci siamo e che, probabilmente per chi non la possiede, fa sempre piacere vedere oggetti delle terre nipponiche, Vi allego anche il citato catalogo ..
Bonhams, NY15092015.pdf


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questo preso da Sho-Shin ..
MIZUTA KUNISHIGE 
KUNISHIGE(2) TEN-MON (f: KAWANO YODAYU TAMEIYE): MATSUYAMA JU.
OTSUKI-ZABUROZAEMON. Followed his father from BINGO SHIMBO. His swords are a root influence to the MIZUTA.
ITAME HADA. SUGU KO-MIDARE BA and GUNOME-MIDARE in NIE.
BITCHUnoKUNI EBARA JU KUNISHIGE
BITCHUnoKUNI NIIMA JU MIRAZAEMONnoJO KUNISHIGE
KUNISHIGE TOSHIRO EI-ROKU (br: MATAZABURO): EBARA JU.
BITCHUnoKUNI EBARA JU TOSHIRO KUNISHIGE
KUNISHIGE(3) TEN-SHO (br: SABUROZAEMON): OTSUKI SABEI.
Eldest brother of SABUROZAEMON of MATSUYAMA. Moved to ASABE in TEN-SHO.
O-GUNOME MIDARE swings on a NOTARE roll - in NIE.
BITCHUnoKUNI MATSUYAMA JU SABEInoJO KUNISHIGE
BITCHUnoKUNI ASABE JU OTSUKI-ZABEI NYUDO KUNISHIGE
BITCHUnoKUNI AGA-KORI ASABE-SHO JU OTSUKI-ZABEInoJO KUNISHIGE SAKU
KUNISHIGE BUN-ROKU (t: KUNISHIGE 3): SATOJUSUKE. EBARA JU.
student of 3rd generation, OTSUKI-SABEI. Tight NIOI and NIE-DEKI SUGU GUNOME-MIDARE BA with ASHI-IRI.
BITCHUnoKUNI I-BARA JU KUNISHIGE SAKU
BITCHUnoKUNI I-BARA JU SHUSUKE KUNISHIGE SAKU
KUNISHIGE(4) KEI-CHO (f: KUNISHIGE 3): OTSUKI-ZABUROBE. Son of SABEI KUNISHIGE(3).
Known for ARA-NIE DEKI O-GUNOME MIDARE BA. MUNE-YAKI.
This is the start of SHINTO MIZUTA. HO-REKI 1751 has a women taking the mantle and last dying wish of her uncle at MIZUTA. 

 
   See SHINTO MIZUTA
     BITCHUnoKUNI MIZUTA JU KUNISHIGE
     BITCHUnoKUNI ASABE JU OTSUKI-ZABUROBEnoJO KUNISHIGE SAKU
KUNITOMO TEN-MON: ITAME HADA with MOKUME. SUGU GUNOME-MIDARE and NOTARE-MIDARE BA. 
 
Su un altro sito, alla bene e meglio, si riporta che Kunishige Hagiwara Gen Otsuki (1733-1808) sotto l'insegnamento del padre e dello zio abbia preso il posto del marito, lavorando anche presso il Castello di Takatsuki (Ōsaka).  I Kunishige (gen. Otsuki) operarono fino al 1876 (periodo di abolizione, Haitorei.)
(qua .. con una sua lama (poco visibile) http://www.tok2.com/home/ryutaroh/Ibara/OtsukiGen/OtsukiGen2.html)
 
Appagato .. saluto.
(al bisogno.. chiamate il cormorano.)

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Concordo con G.Luca. Quello che si può tentare è usare il traduttore di google da giapponese a inglese (funziona meglio di quello da giapponese a italiano) e poi tradurre in italiano "a mente". Non è garanzia di successo, ma aumenta le probabilità. Testi ben scritti o ben tradotti sono un valore aggiunto per il forum. 

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forse per i testi generici, ma se si scende nel tecnico del mondo nihonto la mia esperienza di jap -> eng è 60% fuffa, 35% di traduzione di orientamento  globale, 5% di traduzione accettabile

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...messa così, è più facile andare a pesca. 
ukai   😉

 


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Tanto per... non sembrar scortese o criptico.. l'espressione «ukai» pare venga usata per dire ""fosse facile"", in quanto ukai sta ad indicare la «pesca col cormorano» (ancora lui.))
Attività milleneria, considerata oggi patrimonio intangibile del Giappone.. specialmente dalle parti di Gifu.
Consiste nel tenere con un laccio al collo dei cormorani intorno all'imbarcazione, uscita all'imbrunire, accendere una torcia e far fare il lavoro sporco al cormorano che, avendo "un laccio al collo", potrà ingoiare solo i pesci più piccoli, lasciando al suo "curatore" (usho) la possibilità di cavar fuoribecco i pesci più grandi.
Quindi, per tornare all'espressione, è tutt'altro che facile andare a pesca se parliamo di "ukai" (al pari dello studio della lingua giapponese).. quindi un paradosso e non uno sberleffo.

p.s. Gian.. concordo anche io con voi.. ma dal mio piccolo (son solo pochi mesi che sto appresso a hira.kata.kan) e al bisogno, l'uso di diversi traduttori, possibilmente in diverse lingue, un pò aiuta.
googl aiuta per "il romanji" che puoi ascotare e "passare" su un audiotraduttore, ma come traduzione scritta.. diciamo che si trova di meglio.   (..gana.kana.ji)
.... e tutto sommato "la scoperta" mi è sembrata interessante, quantomeno curiosa, e questo era il solo modo che avevo per condividere alcune notizie e fare domande.
Poi c'è "il Broschürenprojekt o progetto libretto"... Ma questa è un'altra Storia.

aahh.. dimenticavo "U" è "il cormorano";)


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