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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Giuseppe Piva

Ko-mihara Tachi

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KO-MIHARA TACHI

Bingo, Fine periodo Kamakura – Primo periodo Nambokucho Mumei, XIV secolo

NBTHK Tokubetsu Hozon Token - NBTHK Tokubetsu Kicho Kodogu

Nagasa [lunghezza]: 62,7 cm

Sori: 1,8 cm, motohaba: 2,8 cm, sakihaba: 1,8 cm

Sugata [configurazione]: Shinogi-zukuri, iori-mune, curvatura koshi-zori leggera con chu-kissaki. Kitae [motivo della forgiatura]: itame

Hamon [linea di tempra]: suguha [dritta]

Hataraki [attivitá]: piccoli ashi, yo e kinsuji.

Boshi [punta]: komaru con leggero midare-komi e piccolo kaeri [ritorno sul mune].

Horimono [incisioni] futasuji-bi [due scanalature parallele] su entrambi i lati.

Nakago [codolo] o-suriage con due fori e finale kiri; tracce di kiri yasurime [finitura orizzontale]. Origami: La lama e’ accompagnata da un certificato della Societa’ per la Conservazione della Spada Artistica Giapponese (Nihon Bijutsu Token Hozon Kyokai) come “Spada specialmente meritevole di essere conservata” (Tokubetsu Hozon Token), datato 8 agosto 2002.

Koshirae

Seconda metà del periodo Edo.

Saya [fodero]: laccato nero con riflessi marroni.

Fuchi-kashira: incrostati con navi in oro su un fondo di shakudo nanako, con oche sotto la luna. Tsuba: lavorata ed incrostata in oro con paesaggio marino su fondo shakudo nanako,Origami: La montatura e’ accompagnata da un certificato della Societa’ per la Conservazione della Spada Artistica Giapponese (Nihon Bijutsu Token Hozon Kyokai) come “Montatura specialmente preziosa” (Tokubetsu Kicho Kodogu), datato 28 marzo 1965.

La scuola Mihara é strettamente legata geograficamente alla provincia di Bingo, oggi parte meridionale della Prefettura di Hiroshima. Si individuano tre fasi nella produzione di questa scuola, una antica (Ko-Mihara), una successiva (Chu-Mihara) e una piú tarda (Sue-Mihara o Kai- Mihara). La scuola fu fondata, secondo la tradizione, nei primi anni del XIV secolo da Masaie, originario probabilmente della provincia di Bizen o di Bitchu, ma che quasi certamente passó per Yamato, dove assorbí i tratti stilistici che ispirarono la scuola da lui fondata. Sotto forti influenze della tradizione Yamato, infatti, il gruppo di spadai della scuola Ko-Mihara operò tra la metá del periodo Kamakura a tutto il Nambokucho; i primi lavori presentano generalmente un hamon chu-suguha, con ko-midare o itame. Altre caratteristiche tipiche delle lame Ko-Mihara sono uno shinogi pronunciato con un largo shinogiji, un jigane chiaro e komaru boshi. É inoltre comune la presenza di hiraniku.

Le lame firmate sono molto rare, la maggior parte opera di Masahiro, figlio di Masaie. La qualita’ delle opere Ko-Mihara e’ generalmente considerata elevata e molti esemplari sono presenti nel Juyo-Token Zufu.

 

Le montature sono della seconda parte del periodo Edo, lavorate in shakudo nanako, e riportano paesaggi marini incrostati in oro. Questo tipo di lavorazione rimanda immediatamente alla scuola Goto, che produsse autentiche opere di oreficeria dalla fine del XVIII secolo a tutto l’Ottocento. I menuki, sempre di scuola Goto, sono ancora in shakudo e oro, e rappresentano dei karashishi, i leoni della mitologia cinese.

La saya è in lacca scura con striature marroni che appaiono quando il fodero è illuminato. Questo bellissimo effetto è descritto nel certificato che accompagna il koshirae come “colore nero cicala”.

tok13 Ko Mihara fuchi (1).jpg


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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ti ho inserito qui l'html della tua pagina web

 

Per quanto riguarda Mihara non ho trovato quasi niente a parte alcune lame che erano su ebay.



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Alcune cose sono già inserite io comunque riporto tutto ciò che ho.

"La scuola Mihara"

La scuola Mihara , nella provincia di Bingo, è stata fondata da Masaie.

I forgiatori di questa scuola furono attivi dall'inizio dell'era Showa (1312-1317).

Il lasso temporale va quindi dalla fine del Kamakura sino alla fine del Muromachi.

La scuola è divisa in tre sub categorie. I forgiatori attivi nel Nambokucho sono chiamati Ko-Mihara; il lavori del del primo Muromachi sono Chu-Mihara; ed il tardo Muromachi è Sue-Mihara.

Le lame Chu-Mihara sono molto rare.

 

KO-MIHARA:

I più grandi e famosi maestri furono Masaie e Masahiro; altri appartenenti Masamitsu, Masakiyo, Masanobu, Masahiro (stesso nome del primo ma differente mei)

Sugata: Alto shinogi ed ampio shinogi-ji

Jihada: Jigane biancastro con hada in ko-mokume miscelato con o-hada.

Hamon: Chu-suguha e ko-midare di consistenza nioi. Hamon vigoroso con comparsa di nie. In alcuni casi compaiono anche ko-midare in nie deki e hoso-suguha.

Boshi: Sempre ko-maru con lungo kaeri.

 

SUE-MIHARA:

Masachika, Masaoku, Masazane,Masamori, Masayoshi, Masamune, Masanobu e Masanori forgiarono lame in stile Ko-Mihara e Chu-Mihara. Alcuni di questi forgiatori ponevano nella mei la frase "Bungo no kuni Mihara ju kai" (residente di Mihara, provincia di Bungo) , questi forgiatori sono definiti come "Kai Mihara". Alcune scuole minori sono nate dalla Sue-Mihara durante il Muromachi : la Hokke Ichijo, la Tomo e la Tatsubo.

Sugata: Sori poco profondo, mune kasane sottile e alto shinogi.

Jihada: jigane abbastanda duro. Hada in spigoloso ko-mokume con aree lisce in sumigane

Hamon: stretto chu-suguha composto da linee di nioi. Talvolta gunome. Occasionalmente koshi no hiraita midare simile alle oper di alcune Sue-Bizen, oppure yahazu come nelle Sue-Seki. Tuttavia in questi casi le irregolarità sulla linea di tempera sono assai meno visibili che nell Sue-Bizen e nelle Sue-Seki.

L'hamon è molto regolare ed uniforme sull'intera lunghezza.

Boshi: Ko-maru con un lungo kaeri, due differenti kaeri sono individuabili: takitoshi e tora-no-o

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Grazie. In effetti sono le stesse informazioni che avevo trovato anche io... certo che se ci fosse qualche libro in più in lingue comprensibili non sarebbe male...


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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Eh già :glare:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Datemi una decina di anni che mi laureo e poi ve li traduco!)

 

Fun


Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

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Nel mondo della TO-KEN accadono cose strane:ci sono lame di qui poco si sente parlare,poi in contemporanea

esce fuori l'oggetto di discussione, come per sempio le lame della scuola KO MIARA.

Nel bollettino che verrà pubblicato a dicembre,ci sarà un articolo su un Katana della scuola KO MIARA (probabile Masaie) che ho polito a luglio.Per ora invio alcune foto; Visto l'argomento non possiamo fare kantei,sarebbe

troppo facile.

TOGISHI

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Questa lama è Koto Nonbokucho o kissaki con shirake utsuri stupendo.

Veramente raro da vedere nelle lame di tradizione YAMATO.

Ho lasciato nel munoichi quello che è stato di un forte imatto (piccolie tacche

sullo HA) Vederla dal vero è veramente un capolavoro

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Bellissima :ohmy:...O-Sensei Sama questa lama ha un jigane bellissimo e dei chikei enormi !! ... :arigatou:

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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le immagini mi ingannano o questa lama è ENORME?

Davvero bello il jigane, semplice, regolare e austero con particolari ricchissimi.

 

Togishi con tutti questi capolavori ci vizi..



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Ciao Marco, sul forum non vengono fatte valutazioni economiche, ma sappi che tutto è relativo, ci sono un'infinità di parametri da valutare.

Di base ti potrei rispondere che vale quanto viene chiesto dal venditore.

 

Scusami la curiosità, cosa ti ha colpito di quella lama di Goami Hideyuki?

 

P.S Sarebbe gradita la presentazione nell'apposita sezione del forum. :arigatou:


"Indiana Jones e la lama perduta"

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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