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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Massimo Rossi

Tra sashikomi e hadori

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Due tanto con politura diversa Sashikomi e Hadori. Il sashikomi di Naoki san e bellissimo la lama che vidi a tokyo mi lasciò senza parole. D'altra parte la scuola di Fujishiro Sensei è ad alto livello in Giappone e i suoi allievi vengono selezionati con molta professionalità. Mi ha detto che vuole tornare a Firenze per lavorare insieme e visitare un'altra parte dell'Italia. Ha in mente una bella cosa per l'Associazione. Devo definire con Naoki il programma. lo faro a marzo quando vado in Giappone.

 

DSC_0020.JPG sashikomi

 

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DSC_0042.JPG Hadori

 

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"Sashikomi" ? In verità pensavo che una finitura così, con lo Hamon sbiancato, si definisse come "Hadori"

 

 

Sashikomi 2.JPG

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No lo hamon diventa biancastro quando Sashikomi è fatto a regola d'arte. Vedi come è netto lo habuchi. L'altro tanto è in Hadori. Mi spiegava Naoki che un Sashikomi così richiede più lavoro in quanto ci sono più passaggi nella finitura, ed il risultato è questo. Anche la Hada si evidenzia come se fosse un Hadori.

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Hadori è realizzato con la apposita pietra concava, passata sull'hamon per evidenziare le caratteristiche. Il sashikomi invece è una finitura realizzata stendendo appositi oli a base di ossidi di metalli.

Entrambe le finiture hanno pro e contro, se l'hadori evidenzia in modo drastico l'hamon rispettando il colore naturale della hada, il sashikomi è in un certo senso più "neutrale" .

La linea dell'hadori infatti, può seguire più o meno regolarmente l'hamon.

A seconda delle caratteristiche del disegno della tempra e a seconda dello stile del politore, può essere molto aderente all'habuchi e seguirlo molto fedelmente (un lavoro di precisione per niente banale) o a volte, specialmente se il disegno è molto frastagliato, comprendere più vette, unendo il disegno in gruppi, o ancora, seguendo il disegno in modo molto largo, per rendere uniforme un hamon poco coeso.

Un interpretazione che sta tutta al togishi, alla sua abilità e alla sua sensibilità artistica.

Il sashikomi invece è un trattamento che interessa tutta la lama, che dal punto di vista diretto lascia meno interpretazione all'artigiano politore, non influisce sulla forma percepita dell'hamon e lascia ben visibili, "al naturale" le caratteristiche più delicate come l'habuchi, gli hataraki scuri nell'hamon etc.

Il principale difetto invece del sashikomi è, specialmente in caso di jittetsu scuri, che il contrasto prodotto dall'olio utilizzato, se da una parte migliora l'hamon, oscura molto la hada e gli hataraki presenti in essa.

In generale il sashikomi è come un velo che può contrastare una o l'altra cosa, produce l'effetto che potete vedere in un televisore variando i controlli della luminosità e contrasto.

Chiunque si sia mai messo a regolare finemente un televisore, capisce bene che può sembre una stupidaggine ma invece non lo è per nulla.

 

Tornando alle foto di Massimo, siamo di fronte a un lavoro in sashikomi così ottimo che l'habuchi è così ben evidenziato da sembrare un hadori molto preciso.

Paolo probabilmente si è ingannato perchè nei lavori in sashikomi che producono questo effetto, la hada passa nettamente in secondo piano, mentre qui la vediamo ancora molto ben evidenziata.

 

Davvero congratulazioni a Naoki quindi per un lavoro eccelso, e vi anticipo che ultimamente, anche Massimo sta assorbendo i suoi segreti...



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Questi passaggi se non gli vedi fare dai maestri che tramandano agli allievi è difficile arrivarci ci sono alcuni passaggi che un autodidatta non fà.Non tutti svelano le sue tecniche, (giustamente ) gli anni di studio e le tecniche sperimentate sono un loro bagaglio che riferiscono soltanto agli allievi. Naoki è uno di loro, nonostante la sua giovane età è molto avanti, però devo dire, con me è stato molto generoso " do ut des "

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Hai capito perfettamente, così quando è tornato in Giappone si era ingrassato di due Kili :popcorn:

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Colgo la palla al balzo per inserire alcune immagini (perdonate la qualità non eccelsa) della 'lama da studio' che custodisco, polita, a mio parere magistralmente, da Massimo in sashikomi.

Le immagini della lama prima della politura sono qui

 

http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=7127

 

giusto per avere un termine di paragone.

 

Ed ecco, dopo la politura:

 

IMG_5860.JPG

 

IMG_5859.JPG

 

IMG_5857.JPG

 

IMG_5851.JPG

 

IMG_5849.JPG

 

 

Posso dire che adesso la lama è davvero comprensibile in tutte le sue caratteristiche; l'hamon ha l'aspetto di una linea fiammeggiante e finalmente sono riuscito a capire e a vedere distintamente i nie. Anche gli hataraki si vedono bene (purtroppo non nelle foto!) , come pure non si è persa assolutamente la 'trama' della hada. Davvero una buona 'palestra' per imparare ad esaminare una lama.

Un bellissimo lavoro, Massimo, grazie !

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Questa lama è un esempio di come in certi casi l'hadori potrebbe essere troppo coprente o troppo vistoso.

L'hamon della lama di Gianluca è molto complesso, con colori diversi in alcuni punti, fusioni tra hataraki e hamon, un habuchi molto evidente in alcuni punti e molto sfumato in altri, tobiyaki, yo e altre inclusioni perlitiche più complesse, molto molto variegato, in alcuni tratti sembra addirittura hitatsura e mi pare anche qualche forma di utsuri (forse shirake vicino allo shinogi).

 

Immaginando di fare un hadori, otterremmo una grande massa sbiancata alta come tutto l'hiraji, che di sicuro prenderebbe dentro tutte queste caratteristiche in un bel minestrone e di certo non renderebbe giustizia alla favolosa complessità artistica di questo hamon.

 

Questa era sicuramente una lama da sashikomi, e oserei dire, da buon sashikomi.

Congratulazioni a Massimo Rossi per un lavoro davvero favoloso, malgrado sia fuori dal suo solito stile in hadori. E aggiungo anche che dal vivo la lama è ancora meglio definita che nelle foto qui sopra.



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Peccato che le foto non rendono bene, però si vede come lo habuchi è denso anche la hada di questa lama è vigorosa. Gian hai un bella Token.

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Davvero una bella lama da quel che si può vedere da queste foto, rispetto alla vecchia politura in hadori è tutta un'altra cosa :thumbsup:

Massimo, la mia lama l'hai polita in hadori o sashikomi?

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Davvero una bella lama da quel che si può vedere da queste foto, rispetto alla vecchia politura in hadori è tutta un'altra cosa :thumbsup:

Massimo, la mia lama l'hai polita in hadori o sashikomi?

 

La tua è in hadori.

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