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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

betadine

Piccola recensione (copiata)

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C’è una missione da compiere a Edo, sostiene il vecchio samurai Watanabe, interpretato dallo stesso Tsukamoto, una missione per riportare la pace, e per questo servono giovani samurai, come il già esperto Tsuzuki, interpretato da Sosuke Ikematsu, ma va bene anche il suo amico/allievo contadino, Ryusei Maeda. Verranno, non aspettano altro mentre si allenano nella campagna nei dintorni di Edo con spade di bastone. Non ci sono problemi di classe, sostiene Watanabe, vanno bene anche i contadini. Magari vanno bene anche i samurai sbandati e ladroni che girano per la campagna.

 

Ma se Watanabe si rivela una macchina per uccidere, Tsuzuki si rifiuta di accettare il ruolo dell’assassino, si rifiuta di uccidere. Sta male, non si vendica, non fa neanche l’amore con la sorella dell’amico, Yu Aoi. Preferisce mangiarsi le mani.. rifiutando qualsiasi violenza contro gli altri. E intanto ...

 

un folle, ma lucido ragionamento, sull'idea di uccidere un uomo..

 

Zan/Killing di Shinya Tsukamoto


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Visto l'enorme successo riscosso dal "film di menare" ..

 

continuo.. informandovi che è reperibile (con sottotitoli in italiano) Sarusuberi: Miss Hokusai - film del 2015 e finito di distribuire l'anno successivo, che narra della terzogenita di secondo letto del maestro Hokusai.. dotata di talento come il padre e come lui testarda e, come spesso accade, questo porterà a scelte talvolta sbagliate ma caparbiamente volute che contribuiranno a formare il percorso della sua giovane vita.

 

L'avevamo già sfiorato nel Club.. (si trovava solo in japnes e engles e forse a qualcuno è scappato o forse non interessa o.. ft.comVpa)

 

Qua di seguito la scheda del Film presentato al Future Film Festival..

Miss Hokusai di Keiichi Hara – Giappone, 2015 (90', V. Originale con sottotitoli in italiano)

Dopo il successo di critica di Colorful, il nuovo film animato del regista Keiichi Hara affronta la storia mai narrata di O-Ei, figlia del pittore Hokusai.

Il poetico ritratto di una donna dallo spirito libero e dall’enorme talento artistico, svelato attraverso il passaggio delle stagioni nella Edo del XIX secolo, l’antica capitale del Giappone attraversata da un periodo di intensi cambiamenti.

 

Vincitore all’ultimo festival dell’animazione di Annecy, Miss Hokusai segna la prima collaborazione tra il maestro Hara e il famoso studio d’animazione Production I.G, fresco del Platinum Grand Prize al 17° FFF per Giovanni’s Island.

 

Media recensione (estrapolata)

Due donne intorno a Hokusai tra società e arte dell'Epoca Edo.
La storia mai narrata di O-Ei, figlia del pittore Hokusai: una donna dallo spirito libero e dall’enorme talento artistico.

Qua entriamo nella bottega del grande autore di ukiyo-e che ci mostra subito i suoi leggendari virtuosismi.. una figura gigantesca, un enorme pennello o un minuscolo chicco di riso.

Il ritratto che Hara fa del grande pittore è quello di un uomo sfatto, disordinato, che vive nell’estremo caos e il punto di vista che viene preso è quello, inedito, della figlia O-Ei; immersi nella rappresentazione stratificata di epoche diverse, Edo e Tokyo, la loro società e soprattutto la loro arte.

Se il protagonista di Colorful si faceva guidare dall’amico nell’evocazione dei trenini e tram di epoche passate, che si materializzavano nella loro immaginazione sostituendosi al paesaggio urbano contemporaneo, qui abbiamo il percorso inverso con la pietra tombale finale della moderna Tokyo, con il suo skyline, con i suoi ponti moderni, che si sostituisce all’antica Edo, con le sue casette, con i suoi tipici ponti curvi di legno. Una Edo che è palesemente ricalcata sulle vedute di Hokusai e dei suoi colleghi dell’epoca, in un tripudio di tutte le possibili rappresentazioni figurative di quel movimento artistico: le illustrazioni della natura, fiori, libellule, mantidi, farfalle, yōkai, demoni, folklore, shunga, cortigiane, i manga e le xilografie.
E la farfalla che entra in una lanterna, proiettando la sua sagoma ingrandita, funge da lanterna magica e da teatro delle ombre, i precursori del cinema e del cinema d’animazione, peraltro molto diffusi nel Giappone di epoca Edo.

Quando il Maestro umilia l’allievo, denigrandolo per la sua scarsa bravura, questi perde il colore e diventa egli stesso un disegno di contorni, in bianco e nero, un manga, per poi afflosciarsi. La dimostrazione della propria consistenza di esseri disegnati, rientra in una tensione e in un’oscillazione tra colore e non colore che Hara segue per tutto il film: le camelie che spuntano, chiazze di colore, dal bianco della neve; tutti gli schizzi, disegni che vengono fatti dai personaggi.. e poi la calligrafia del sutra dipinta sulle mani. E il colore rappresenta il tripudio, il trionfo e la celebrazione della vita.
Miss Hokusai inizia ancora con i fiori cremisi della pianta sarusuberi (la lagerstroemia) e ad un certo punto in una certa situazione arrossisce tra le macchie di inchiostro sul volto.. si colora dell’imbarazzo adolescenziale, nel pieno della vita. E all’opposto il fiore della magnolia bianca, sotto una grande luna altrettanto algida, rappresenta la morte. E un ritratto, coloratissimo, della piccola Onao ne sublimerà la vita.

Qui troviamo la raffigurazione di un mondo di dannati che, solo al completamento della visione del quadro, svela la presenza di un grande Buddha. Nell’estetica del mondo fluttuante, Keiichi Hara rappresenta la transitorietà della vita e la permanenza dell’arte.

 

 

mata na

ps. se non trovate, chiedete.


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Cerco di trovarlo, perché credo sia interessante.

Non sarà facile, per cui se lo hai potresti metterlo da qualche parte (Google driver, dropbox) per qualche giorno e postarci il link.

😉


 

月の道

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C'è un padre che non vuole passare il pennello... malgrado varie incursioni di O-Ei sulle sue opere..

C'è una ragazza geniale e caparbia e un genitore che si ostina a non mollare il ruolo.

 

per noi genitori di bimbette quasi decennali è particolarmente bello... ma è bello a prescindere) e per questo passerò il pennello, ops, la palla a te. (via mail)


Sii immobile come una montagna ...
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Come sempre mi stai rispondendo nel thread sbagliato.

Questo argomento l'ho appena discusso di là.

Ahahahahahahahahah....


 

月の道

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Non è che puoi sempre scindere la materia oscura e metterla in delicate scatole separate, anche perchè ciò che accade dopo è spesso avvenuto prima.

 

Oppure potremmo ipotizzare che la "risposta-evento" sia avvenuta in un diverso "punto" rispetto al "commento-evento" e l'indicazione UTC è puramente casuale.

Ciò è dimostrato dal commento "successivo" alla risposta "anticipata", ovvero, avevo risposto al tuo commento prima che tu lo scrivessi, semplicemente perché mi trovavo in una differente posizione dello spazio R3,1.

Saluti,) Hermann


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...e va bene.

Tratterò le tue risposte come eventi sincronici.

Poi non lamentarti se ci sbattono fuori per abuso di pubblica pazienza.

😂😂😂


 

月の道

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.. spiritoso. salutame a Pauli.

 

(sei tu che mi bacchetti sempre.. avevo scritto due ore prima e mi vieni a dire che l'avevo fatto nel posto sbagliato.. ufffa


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@@Enrico .. ¿riferito a quale dei due?

 

@@Getsu .. forse potrebbero legarci delle coincidenze significative sulla via del Tao.

Modificato: da betadine

Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Concordo.

 

Pare che il progetto sia stato nel cassetto del regista giapponese da oltre 20 anni.

Zan / Killing, 80min.

Un samurai senza padrone, un ronin, cerca di sopravvivere nel turbolento Giappone di metà Ottocento, quando il paese sta attuando una violenta e difficile transizione dal feudalesimo alla modernità. La sua strada si intreccerà con quella di una giovane contadina del suo stesso paese, situato vicino a Edo.

 

In attesa di capire quando – e soprattutto se – verrà distribuito dalle nostre parti (cosa tutt’altro che scontata purtroppo), per ora sappiamo solo che uscirà nei cinema del Giappone il prossimo 24 novembre.. staremo a vedere.


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