Innanzitutto grazie perchè la discussione, molto stimolante, mi ha aiutato a fare chiarezza anche riguardo al mio pensiero.
A cosa servono le arti marziali oggi, e perchè le pratichiamo?
Secondo me il fine ultimo è lo stesso di quando si facevano per la guerra ovvero migliorarci come persone in ogni nostro singolo aspetto.
L'unica differenza è che questo miglioramento oggi non deve essere messo contro alcuno ma al servizio degli altri.
La spada si inserisce in tutto questo come attrezzo del nostro miglioramento, e vi garantisco che anche l'attrezzo nell'allenamento può fare la sua differenza.
Parlo da praticante di aikido, chi lo ha fatto si rende conto di quale differenza ci sia tra un allenamento con una persona e un allenamento con un oggetto. Quella cosa che i giapponesi chiamano Ki, ovvero l'energia vitale che scorre in noi, esiste eccome (o perlomeno si sente) e nella pratica con i compagni la "sensibilità" che riceviamo dall'altro ci aiuta immensamente nel migliorare il nostro allenamento e ci aiuterà immensamente se mai quell'addestramento lo dovremo mettere in pratica (non sto parlando di menare).
Il lungo preambolo per dire che non è un caso se la spada veniva considerata più un' entità che un oggetto, e all'impregnare del proprio Ki una lama veniva dedicata tutta la vita di un Tosho.
Potremo noi avere cura e rispetto delle lame come ce l'avevano i veri samurai e nel contempo usarle per la pratica?
No, ma ci possiamo provare e in questo sta la nostra sfida e il nostro essere degni della lama che si possiede.
Non è la lama che taglia ma lo spirito di chi la impugna.