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benkei

Dove Posizionare I Menuki

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Prendendo spunto da un altro thread, quello sulla tsuka, kentozazen mi ha fatt oriflettere sulla corretta posizione dei menuki, facendomi cogliere una sottigliezza che credevo prima superflua. Quindi apro questa discussione per sapere esattamente qual è il corretto posizionamento dei menuki, quando viene fatta una tsuka e se ci sono particolari accorgimenti, come l'orientamento che questi devono avere (come ad esempio se si tratta di soggetti particolari, come gli animali)


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Io ho visto che non sono sempre posizionati nello stesso modo. Darò un'occhiata meglio alle mie lame per capire di più, ma se qualcuno spiega se ci sono delle regole, guardo se ci sono errori nelle mie tsuke.

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Una piccola premessa. Il menuki nasce origianariamente -più di mille anni fa- come elemento decorativo il cui scopo era quello di coprire il mekugi. Nel corso del tempo il suo sviluppo ne ha fatto anche un oggetto di utilità pratica, in sintesi è utile per avere una sensazione tattile della corretta impugnatura, secondo alcuni avrebbe anche una qualche utilità nel migliorare la presa ma su questo ho qualche dubbio personale. In ogni caso il menuki in una katrana è posizionato sempre secondo un preciso criterio. In termini di millimerti il suo posizionamento è tuttavia condizionato dalla dimensione del menuki stesso e dal tipo di tsukaito. Comunque un posizionamento corretto è il seguente. Dividete lo tsuka in quattro settori di egual misura. Sul lato omote il menuki occuperà il secondo settore contando dal fuchi, sul lato ura il terzo. Di solito si tende a rispettare una certa simmetria rispetto al centro dello tsuka. Se la lama è katana il menuki è posizionato in modo da essere visto correttamente quando la spada è indossata oppure sul kake, il che significa che col filo in alto il menuki è leggibile (quindi non rovesciato) su ambo i lati. Le raffigurazioni di animali per convenzione dirigono verso la lama , mentre le raffigurazioni vegetali verso il kashira, gli eventuali simboli sono spesso simmetrici ma in caso di asimmetria seguono il concetto delle forme vegetali. Se trovate lame con posizionamento differente può trattarsi di errore o di primo proprietario mancino (questa è una citazione per te Gianfra visto che conosco bene l'abile sayashi che ti ha fatto alcuni koshirae, mio mentore di gioventù :gocciolone: ). :arigatou:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Vorrei ricordare che esistono particolari esempi di koshirae sub-regionali (lontani da Edo ed evolutisi autonomamente come Higo ad esempio) di particolare interesse e storicamente documentati in cui durante il processo dello tsukamae viene omesso il posizionamento dei menuki.

E' il caso di alcuni koshirae prodotti sotto l'influenza dello jigenryu nel feudo di Satsuma in Kyushu.

 

satsuma1w.jpg

satsuma2w.jpg

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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Beh sì certamente, nel caso postato si è omesso anche il same. Comunque è giusto ribadire come da tue parole "alcuni casi" , vi sono esempi di satsuma koshirae senza menuki ed altri con menuki. :arigatou:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Il samegawa tra l'altro pare venisse poco usato anche se esistono esemplari che ne mostrano l'impiego.

Non è molto frequente trovare opere simili appartenenti a regioni lontane dalla mode di Edo.

Infatti,durante l'incontro di Firenze l'O-Sensei Yoshihara mi chiese di mostrargli un mio wakizashi il cui Koshirae era originario del Kyushu e rimase piacevolmente sorpreso nel vedere l'insolito stile impiegato per la sua lavorazione.

E' stato sorprendente scoprire che un uomo dall'enorme conoscenza in materia come Yoshihara,membro della comunità giapponese della spada ,non avesse mai avuto l'occasione di vedere un'opera come quella in mio possesso,per quanto modesta e mal ridotta essa sia.

E' un peccato che molti stili per così dire poco eleganti vengano ignorati (non è il caso dello stile Satsuma naturalmente,oggetto negli ultimi anni di crescente interesse e rivalutazione...Basta farsi un giro nei negozi per farsi un idea :brooding: ),o peggio dimenticati o scartati :polliceverso: .

Ecco alcuni altri esempi di Satsuma Koshirae,all'incontro di Firenze ho conosciuto un socio che possiede una spada con un tachi Koshirae praticamente uguale a quello in foto,mi sembra di ricordare d'averne visto qualcuno anche allo Stibbert...

 

satsuma_koshirae.JPG

Modificato: da shimitsu masatsune

La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

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infatti,durante l'incontro di Firenze l'O-Sensei Yoshihara mi chiese di mostrargli un mio wakizashi il cui Koshirae era originario del Kyushu e rimase piacevolmente sorpreso nel vedere l'insolito stile impiegato per la sua lavorazione.

E' stato sorprendente scoprire che un uomo dall'enorme conoscenza in materia come Yoshihara,membro della comunità giapponese della spada ,non avesse mai avuto l'occasione di vedere un'opera come quella in mio possesso,per quanto modesta e mal ridotta essa sia.

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ricordo questo... beh è la prova che non si finisce mai di imparare...

 

curiosa le forma a polello del kashira...

shimi il nel koshi shastuma sewnza menuki è usata della pelle al posto del samè?

 

ricordo una discussione dove ken aveva provato a "laccare" l'ito.. poi come si è evoluta la cosa? mi interessa perche come stile lo trovo sobrio ed elegante

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Avevo provato a laccare dello ito di pelle scamosciata con risultato deludente.


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shimi il nel koshi Sastuma senza menuki è usata della pelle al posto del samè?

 

Si in quel caso è stata utilizzata della pelle che poi è stata laccata al posto del samegawa.

Il samegawa non è ,in linea di massima, tuttavia sempre utilizzato specie nel Kyushu (questo sotto è un esempio di Higo-Koshirae).

 

index7.jpg

 

L'utilizzo del samè dipende quindi dallo stile dello tsukamaki da adottare per un koshirae, infatti alcune ito-no-maki tachi (e non solo) koshirae a partire dal periodo Azuchi-Momoyama utilizzano fini broccati invece del samè (tuttavia ci sono tachi-koshirae che adottano samegawa ,sovente anche laccato, come quelli del periodo Nambokucho dai quali hanno avuto origine) :arigatou:

 

ATT00007.jpg

Modificato: da shimitsu masatsune

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come mai deludente? l'ito assorbiva troppo?

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Bah non so, forse applicando varie mani... ora che ci penso non ricordo nemmeno quale modello di preciso volessi riprodurre.


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Ken volevi riprodurre qualcosa di simile a questo bel koshirae... :whistle:

 

post_134_1153765417_thumb.jpg

 

In questo esemplare (che non adotta il samegawa ) ad esempio appare subito evidente come i menuki occultino sia il mekugi che il mekugi-ana dello tsuka (nei tipi di aikuchi-koshirae ,come quelli in figura sotto,in cui viene impiegato samegawa per lo tsukamaki accade più frequentemente che sia il solo menuki del lato omote ad occultare il mukugi),inoltre i due menuki sul lato ura e omote in virtù della loro funzione vengono a trovarsi in posizione speculare e quindi rispettivamente simmetrica :arigatou:

 

sw40i.jpg

Modificato: da shimitsu masatsune

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Ah già è vero! Ma che memoria che hai! Sì ecco infatti il risultato mi fece dedurre che la tecnica non era quella. Nella foto qui sopra secondo me non si tratta di uno ito arrotolato, è qualcosa di diverso.


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Proverò a chiedere in giro,dovrebbe trattarsi di qualche tipologia paticolare di pellame, nello Tsuka del Satsuma Koshirae senza menuki,al posto del samegawa hanno impiegato pelle di bue :confused:...


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mi da l'ipressione di un materiale spugnoso...

assomiglia molto al LAMADU... è un fungo da cui si ricava una specie di "pelle"che si usa come asciugatore nella pesca a mosca... ma lo vedo mooolto improbabile...

 

se fosse un "effetto" della laccatura sul legno? cioè senza nessun ito? o magai rattan laccato... come negli yumi? nooooo assurdo...

Modificato: da Matteo

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Non può essere legno perchè non si vede nessuna venatura ed è tutto "spugnoso", impossibile per un legno.

Non è qualcosa di "largo" avvolto sul legno della tsuka perchè non ci sono unioni.

E' una fetuccia di qualcosa avvolta a spirale e incollata alle estremità (non ci sono nodi o fori e non è incastrata sotto in fuchi o kashira).

Propendo per una fettuccia di cuoio (o qualcosa di simile) sagomata con un abrasivo e colorata per immersione in liquido.

E' l'unica cosa che mi viene in mente che possa avere quell'aspetto.

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Anche la fettuccia mi convince il giusto, io sono per una tsuka in legno sagomato a spirale e poi ricoperto da un a sorta di pelle scamosciata sottile sottile tenuta in posizione da un cordino che segua il solco della spirale.

E la giuntura dove sarebbe allora? Io dico sotto.

Modificato: da Kentozazen

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