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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

VanillaIce

Il Kung Fu

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Parte 1 - Introduzione al Kung Fu

E' difficile dare un significato preciso al termine Kung Fu in quanto composto da ideogrammi che hanno in se molteplici significati.

 

Kung = Sacrificio, Duro Lavoro, Fatica, Sudore, Potenza

Fu = Uomo, Tigre

 

Quindi da questi si pu? dedurre che Kung fu sta per:

 

Uomo Lavoratore, Duro Lavoro, Arte da Sudare, Sudore, Grande Volont?, Grande Fatica, Volont?, Arte che si Conquista con Fatica, Sacrificio, Potenza e Potente Tigre.

 

Da qui c'? il detto:

 

"Il Kung Fu non si pu? apprendere per colpo di fulmine o per raccomandazione, ma bisogna sudarselo fino all'ultimo giorno".

 

Kung Fu, ? comunque un termine moderno, nato intorno al 1900, in passato c'erano svariati termini fra i quali il piu antico conosciuto ? Chuan Fa (Movimento del Pugno), poi c'? Kong Shou a cui il Karate fa riferimento in quanto vuol dire Mano Vuota.

Ci sono anche termini di origine taoista come Shou Feng e di origine buddista Ken Fut o Shou Fut.

 

Il Kung Fu ? un insieme delle arti marziali nate e sviluppatesi in Cina nell'arco di 5000 anni, in realt? fu l'India a sviluppare le prime tecniche e i primi rudimenti di combattimento, ma con il tempo questi non ebbero un grosso sviluppo.

Da sempre questa arte marziale non viene applicata solo nel combattimento, ma anche nella vita quotidiana diventando una vera e proprio filosofia, con l'apprendimento del Kung Fu si impara a formare lo spirito e il carattere oltre che il fisico.

 

"Il movimento del corpo ? il mezzo per arrivare allo spirito"

 

Il Kung Fu ? indubbiamente legato alla filosofia del Tao.

tao.gif

I cinesi anticamente per rappresentare la vita disegnavano un cerchio, questo venne diviso in due da una esse per indicare il movimento, la fluidit? e non la rigidit?. Per rappresentare le diversit? di queste due parti, una venne colorata di bianco e l'altra di nero e vennero chiamate rispettivamente YANG e YIN, per indicare che ogni cosa non ? di una cosa sola, ma contiene anche un po dell'altra, venne inserito un cerchio nero nella parte bianca e uno bianco nella parte nera. Si cre? cos? il simbolo del Tao (simbolo della vita).

 

Letteralmente tradotti i termini delle due parti vogliono dire:

 

Yang = Positivo, Luce, Giorno, Sole, Pace, Maschile, Espansione, Cielo, Espirazione, ecc.

Yin = Negativo, Buio, Notte, Luna, Guerra, Femminile, Contrazione, Terra, Inspirazione, ecc.

 

Sono quindi elementi opposti ma che si completano, uno ha bisogno dell'altro.

La filosofia del Tao ? stata inserita successivamente a quella dello Yang e dello Yin, grazie a Lao Tse, creatore del Tao Te King.

 

Un altro concetto fondamentale da capire per comprendere il Kung Fu nella sua essenza ? il Ch'i, ovvero la nostra energia interna, l'Energia Vitale.

In principio eravamo energia, siamo energia e viviamo grazie all'energia.

Il Ch'i ? molto legato alla respirazione, in quanto un punto importante in cui esso scorre ? proprio all'altezza dell'addome fino ad arrivare alla bocca e al naso.

Attraverso la respirazione siamo legati all'universo e al mondo esterno, assorbendo durante il giorno l'energie che vengono trasformate in energia vitale dal nostro organismo.

 

Grazie a stili interni e anche esterni, il Ch'i pu? essere risvegliato, potenziato e riequilibrato.

 

Fondamentalmente ci sono due categorie di stili, quelli esterni (Wai Chia) e quelli interni (Nei Chia)

 

Gli stili esterni richiedono un grosso sforzo fisico e una buona prepaparazione atletica, il principio di azione che adoperano questi stili ? basato sul movimento veloce e potente che si ottiene grazie alla contrazione muscolare e l'espirazione (Keng).

"Come Il Fulmine Viene Seguito Dal Tuono".

 

Negli stili interni non c'? invece alcuno sforzo fisico, alcuna contrazione e non c'? bisogno di una grossa preparazione atletica, questi stili prediligono la morbidit? di movimento, accompagnando la tecnica con la respirazione (Chi Kung).

Alcuni degli stili interni adottano movimenti lenti, altri veloci e sciolti, mantenendo il principio del rilassamento.

Molti stili interni sfruttano l'energia dell'avversario a loro sfavore, come ad esempio accade nell'Haikido.

"Come Le Nuvole Spostate Dal Vento".

 

Alla scuola esterna fanno parte i seguenti stili:

-Wing Chun

-Tan Lang

-Shaolin

-Choy Lee Fut

-Hung Gar

 

Alla scuola interna fanno invece parte i seguenti stili:

-Tai Ch'i Chuan

-Pa Kua

-Hising I

Nella seconda parte scriver? un po di storia vera e propria, da dove nasce e come si ? sviluppato.

Spero vi sia piaciuta questa prima e parte, e che sopratutto sia leggibile ^^, per qualsiasi chiarimento postate tranquillamente.

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bellissimo lavoro vanilla, molto interessante :21: !

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vanilla, sapevi che i cinesi chiamano il karate: kung fu giapponese?


Eloy

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E pensare che il karate non è veramente giapponese, anzi, è un'AM molto più cinese che giapponese.. :vecchiocinese:


Nel disegno tracciato dall'invisibile nastro divino, tutte le costellazioni crolleranno a una a una con estrema eleganza. D'allora in poi le stelle dimoreranno nella nostra anima, e forse torneranno ancora quei giorni in cui gli uomini erano dolci e meravigliosi come gli Dei.

 

Yukio Mishima

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E pensare che il karate non è veramente giapponese, anzi, è un'AM molto più cinese che giapponese.. :vecchiocinese:

Scusa non concordo Yukimura, il karate moderno è giapponesissimo, il fatto che molte tecniche siano mutuate dalle antiche tradizioni marziali della Cina non sigifica molto, anche le prime jokoto Giapponesi somigliano molto alle spade cinesi ma poi i giapponesi hanno sviluppato tecniche e stili assolutamente indigeni, le prime forme Okinawa-te e Naha-te si sono evolute in Karate. Molti aspetti del Giappone hanno origine nella vicina terra cinese, ma si sono poi sviluppate autonomamente in modo così esclusivo da definirne una originalità totale sia nella tecnica sia nella filosofia di base.

:ichiban:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Scusa non concordo Yukimura, il karate moderno è giapponesissimo, il fatto che molte tecniche siano mutuate dalle antiche tradizioni marziali della Cina non sigifica molto, anche le prime jokoto Giapponesi somigliano molto alle spade cinesi ma poi i giapponesi hanno sviluppato tecniche e stili assolutamente indigeni, le prime forme Okinawa-te e Naha-te si sono evolute in Karate. Molti aspetti del Giappone hanno origine nella vicina terra cinese, ma si sono poi sviluppate autonomamente in modo così esclusivo da definirne una originalità totale sia nella tecnica sia nella filosofia di base.

:ichiban:

 

In realtà non è proprio così (almeno riferendoci alla stragrande maggioranza delle scuole). Il karate è una tradizione prettamente okinawense, con fortissime radici nel sud della Cina, in particola modo nel Fujian. I testi scritti che documentano tali relazioni risalgono circa al 1300, se non ricordo male, e fanno riferimento agli scambi culturali che Okinawa, regno indipendente rispetto al Giappone, ebbe con la Cina e che continaurono per diversi secoli. Stili come l'Uechi Ryu o il Goju-Ryu attingono moltissimo dalla boxe cinese, per fodnersi con le forme oriunde del luogo (tode, sempre se non ricordo male). Lo stesso vale per molti altri stili praticati ancora oggi. Esiste anche una parziale commistione di alcuni kata tra il karate e il kung fu cinese (l'esempio più famoso è forse il Kingai Ryu del Maestro Matayoshi e lo stile della Gru Bianca (Bae he quan, mi sembra di ricordare). Le forme di karate con tradizione giapponese sono sicuramente molte di meno e di moderna nascita. Una tra tutte, vale la pena di ricordare il Wado Ryu del Maestro Otsuka. Io ho trovato molto interessante e lo consiglio "Storia del Karate" di K. Tokitsu, dove tutti questi elementi vengono spiegati con chiarezza, completezza e semplicità


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Il buon Benkei ha risposto per me.. :arigatou:


Nel disegno tracciato dall'invisibile nastro divino, tutte le costellazioni crolleranno a una a una con estrema eleganza. D'allora in poi le stelle dimoreranno nella nostra anima, e forse torneranno ancora quei giorni in cui gli uomini erano dolci e meravigliosi come gli Dei.

 

Yukio Mishima

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hanno ragione contemporaneamente sia ken che benkei...

e vero che il karate nasce dalla "collaborazione" cinese e okiwanese... ma poi "quello moderno" si è sviluppato in giappone

 

io do ragione ad entrambi... visto che entrambi hanno dato informazioni giuste

Modificato: da Matteo

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Gli spaghetti italiani non sono cinesi perché non è dalla cina che abbiamo imparato a farli...che io sappia almeno..

Cmq non ho detto che il karate è cinese, ho detto che è più cinese che giapponese. Certamente se si guardano lo Shotokan moderno, o il Wado Ryu, non si può dire che non siano giapponesi...il Wado ha preso molto dal Jujutsu, lo Shotokan addirittura dal kendo (non parlo chiaramente di tecniche, ma di interpretazione...per fare un esempio, il movimento lineare in avanti e indietro..)... Però, se si guardano invece gli stili antichi, che da tradizionalista io considero il karate propriamente detto, hanno molte più somiglianze con certi stili di kung fu meridionali che non con le AM tipicamente nipponiche, come Jujutsu, aikido, kenjutsu (per quest'ultimo parlo di spostamenti più che altro).

Anzi, le AM che invece sono proprio giapponesi, si distinguono abbastanza bene dalle logiche del karate: movimenti circolari contro movimenti lineari, condizionamento (ovvero irrobustimento) di certe parti del corpo usate per colpire, cosa tipica del karate e del kung fu, ma meno delle AM propriamente nipponiche...

Il karate è un po' come il Ramen :gocciolone: ...il Ramen è un piatto cinese, che con l'andare del tempo è stato reinterpretato ed è diventato giapponese, ma è chiaro a tutti che non è vera cucina giapponese...il karate è lo stesso..


Nel disegno tracciato dall'invisibile nastro divino, tutte le costellazioni crolleranno a una a una con estrema eleganza. D'allora in poi le stelle dimoreranno nella nostra anima, e forse torneranno ancora quei giorni in cui gli uomini erano dolci e meravigliosi come gli Dei.

 

Yukio Mishima

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Forse devo aver capito male io...Cosa intendete per "stili moderni"? CIoè, quali sono?


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Secondo me il ramen è vera cucina giapponese :gocciolone:

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Non entro nel merito , mi fermo dove son giunto restando convinto di quanto asserito e facendo notare che il karate moderno è principalmente figlio di Funakoshi sensei ed il suo sviluppo è prettamente nipponico,grazie anche ad una stretta collaborazione con Jigoro Kano, nessuno nega le influenze cinesi ma rifiuto a priori quantificazioni del genere "più cinese che giapponese" che trovo insensate oltre che false. Anche riguardo alle caratteristiche dei movimenti...beh ci sarebbe da dire tanto ma non mi va.

Che sia nato ad Okinawa lo sanno anche i sassi, ma mi pare che in pochi conoscano l'origine del termine karate che nella pratica originaria di Okinawa aveva altri nomi e probabilmente palesava maggiori evidenti influenze cinesi.

Poi scusate ma tanto per capirci cosa vuol dire il karate "propriamente detto"? Cioè lo shotokan non è karate propriamente detto?

Origini cinesi. Il kanji ha origini cinesi, lo zen ha origini cinesi, la nihonto ha origini cinesi dunque queste cose sarebbero più cinesi che giapponesi?

Inoltre l'origine del Okinawa-te (questo è il termine autentico) è data da una miscela di stili ed insegnamenti provenienti dalla cina per i rapporti commerciali di Ryukyu con il continente e dal giappone per la dipendenza di Ryukyu dalla signoria di satsuma a partire dal 1609.

Nel citato testo di Kenji Tokitsu (grazie benkei) si spiega chiaramente come lo sviluppo del karate segua percorsi assai complessi la cui origine non può essere attribuita in predominananza ad una parte piuttosto che all'altra. In particolare si fa notare che solo nel 19° secolo il karate esce dall'ambito della leggenda per entrare in quello dalla conoscenza storica grazie alla figura di Sokon Matsumura il quale aveva studiato discipline di combattimento sia cinesi che giapponesi , ed al quale si deve la prima codificazione delle tecniche in un corpo unico ed organico.

Cito inoltre dallo stesso testo: Certuni avanzano l'ipotesi che essi (gli abitanti di okinawa) avessero già sviluppato forme di combattimento a mano nuda e con il bastone, e avessero trovato nel contributo (quindi mero contributo) dei cinesi una possibilità di perfezionamento. L'opposizione , da lungo tempo stabilita ad Okinawa, tra to-de -arte cinese del combattimento e Okinawa-te ci fa supporre l'esistenza di una pratica autoctona di Okinawa."

E poi via via con altri ulteriori approfondimenti tesi a sostenere l'indipendenza tecnica del okinawa te dalle arti cinesi.

Il karate moderno , consolidatosi nel periodo della seconda guerra mondiale è giapponesissimo. Sviluppato nella forma e nella filosofia su radici culturali ben precise che ben poco hanno a che vedere con le tecniche cinesi.

Non ho particolare competenza con Wado Ryu, Shito Ryu ecc. Ma sfido chinque a rilevare una parentela diretta tra lo Shotokan el discipline cinesi nelle forme e nelle tecniche. Non trovo nemmeno corretta la distinzione secondo cui le discipline cinesi si orientino sul consolidamento delle parti del corpo mentre quelle prettamente nipponiche no. E' una distinzione che mi pare sommaria ed insensata.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Ad ogni modo credo che sia innegabile che se dovessimo mettere su una bilancia e "pesare" l'influenza, sicuramente il braccio con l'etichetta "influenza cinese farebbe almeno l'80% del lavoro. Purtroppo è invalso ancora il concetto di Shotokan (del dopo Funakoshi, lui era ancora un Okinawa old style) = karate, ma non è così. Giusto andando a memoria, senza aprire libri possiamo dire che gli stili di karate che hanno avuto forti influenze cinesi sono:

 

Uechi Ryu

Goju Ryu

Shito Ryu

Shotokan (almeno il primo Shotokan)

Shorin Ryu

Kingai Ryu

Altre varie piccole scuole

 

Di influenza giapponese, gendai budo

 

Shotokai

Wado Ryu

 

 

Di origine giapponese e poi ulteriormente modificate

 

Kyokushin kai

 

Credo che il bilancio vada da sè. Per chiunque volesse avere un'idea chiara e storicamente molto dettagliata delle influenze cinesi e giapponesi nel karate, mi sento di consigliare "Storia del Karate" di Kenji Tokitsu. Le prima 60 pagine sono proprio su questo argomento


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Ho appunto riportato parte delle prime pagine che tendono a dire esattamente il contrario.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Ho appunto riportato parte delle prime pagine che tendono a dire esattamente il contrario.

..... :brooding:

Non è vero sigh. C'è una forte influenza cinese nella formazione del karate originario lo so, lo ammetto, mi scuso.

:ichiban:

...mi son comportato da sciocco, volendo difendere una posizione a tutti i costi, scusate ancora....... ma il karate a prescindere dalla sua origine resta una disciplina GIAPPONESE!!!!!!!!!!!!

BANZAAAAAAAAAAI


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