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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Francesco Marinelli

Museo Stibbert - Firenze

Messaggi consigliati

Inauguro questa sezione con uno dei più famosi: Il Museo Stibbert.

 

E' situato a Firenze e si trova nell'omonima via collinare al numero 26.

 

Vi sono esposte armi antiche ed oggetti d'arte. Custodisce anche un'importante collezione giapponese, la più grande al mondo fuori dal Giappone, con molte lame e scenografiche armature appartenute agli ultimi samurai ed acquistate sul finire dell'Ottocento da Federigo Stibbert. E' composta da circa 95 armature complete, circa 380-390 tra katana, lame corte ed in asta, circa 200 elmi, di cui la maggior parte "elmi straordinari", cioè kawari kabuto, circa 850 tsuba e molto altro ancora.

 

Questo il suo sito internet: http://www.museostibbert.it/

 

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Storia
Nato dalle collezioni di Frederick Stibbert (1838-1906), un inglese di madre toscana che qui alla fine dell'Ottocento aveva restaurato e ingrandito la piccola Villa Montughi appartenuta alla famiglia Davanzati creando la sontuosa villa di famiglia, è uno dei più interessanti esempi di eclettismo ottocentesco nonché una celebre dimostrazione di amore verso la città della nutrita comunità inglese che alla fine dell'Ottocento rappresentava una larga fetta della popolazione cittadina.
Stibbert infatti, arricchitosi con il business ferroviario nella madre patria inglese, si era poi stabilito a Firenze e alla sua morte donò la villa, il parco e le collezioni alla città, facendo così nascere un'importante fondazione che aprì la casa al pubblico.
Il museo
La villa stessa è un importante esempio del fantasioso stile ottocentesco, e vi lavorarono alcuni fra i migliori artisti fiorentini dell'epoca, come l'architetto Giuseppe Poggi, i pittori Gaetano Bianchi e Annibale Gatti che eseguirono numerosi affreschi, e lo scultore Augusto Passaglia. In un tripudio di sale neo-gotiche, neo-rinascimentali, eccetera, è disposta la collezione di più di 50 mila pezzi, forse il più importante esempio di museografia ottocentesca in città, con i più svariati oggetti d'arte dai dipinti alle armature, dalle porcellane agli arredi antichi, dai ventagli ai bottoni.
La sezione più impressionante delle collezioni è sicuramente quella delle armature, unica per ricchezza, internazionalità e scenograficità dell'esposizione, ci sono quasi 16,000 pezzi di varie epoche, provenienti per la maggior parte dal centro Europa; ci sono alcuni esemplari di area balcanica, altri di provenienza sarda e pezzi provenienti dal Medio Oriente e dal Giappone.
La raccolta presente nel Museo è in prevalenza del genere da caccia, passione di Frederick Stibbert.
In numerose sale decorate appositamente sfilano come in un ipotetico corteo cavalieri italiani e tedeschi con il completo corredo di armamenti, risalenti per lo più al Cinque e Seicento. I cavalieri turchi ottomani, sistemati in una magnifica sala decorata con incrostazioni moresche, risalgono al XVI secolo, mentre i pezzi della collezione indiana risalgono al periodo fra il XVI e XVII secolo. Custodisce anche una collezione giapponese, la più grande al mondo fuori dal Giappone, con molte lame e scenografiche armature appartenute agli ultimi samurai e acquistate sul finire dell'Ottocento.
Il museo custodisce anche una raccolta di favole, volumi di poesia, canzoni e calendari giapponesi di Takejiro Hasegawa. Questo artista giapponese ha accresciuto l'importanza delle sue produzione grazie alla collaborazione con letterati- Basil Hall Chamberlain, Lafcadio Hearn e James Curtis Hepburn- e illustratori - Eitaku Kobayashi, Shoso Mishima e Yoshimune Arai- di grande prestigio.
Nel 2013 il Museo Stibbert ha ospitato una mostra sul tema delle armature dei Samurai mettendo in risalto i materiali e le tecniche artigianali che permisero di creare queste opere d'arte.
Domenica 16 Giugno 2013 abbiamo organizzato una visita privata, non solo alla mostra stessa, ma anche al padiglione giapponese del museo, con due guide d’eccezione: Francesco De Feo che ci ha guidato tra le lame della mostra, mentre il nostro Presidente Onorario Alberto Roatti, che ha avuto modo di studiare specificatamente le armature dello Stibbert, ci ha guidato nel padiglione giapponese e ci ha aiutato a comprendere i segreti di questi affascinanti oggetti d’arte.
A questo link del nostro sito potrete vedere moltissime immagini in HD della collezione: http://www.intk-token.it/giugno-2013-visita-guidata-al-museo-stibbert/
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Nelle sale del museo Giovedì 5 Novembre 2015 è stato presentato il nostro libro "JAPANESE SWORDS: A journey into the art". Questo l'articolo sul sito: http://www.intk-token.it/firenze-5-novembre-2015-japanese-swords-a-journey-into-the-art/
Abbiamo avuto la fortuna di fare una visita guidata col Dott. Civita, questo il video "tour" della sala giapponese ed a seguire la conferenza sul libro: https://www.youtube.com/watch?v=BIkngz2fODc
Nel 2014 e nel Febbraio 2016 si sono tenute nel museo delle conferenze sulle armature giapponesi, dal titolo "Japanese Legacy". Questo un resoconto sulla manifestazione svoltasi quest'anno dall'amico Markus Sesko: https://markussesko.com/2016/03/19/report-japanese-legacy-ii/

Parte della collezione è da tempo oggetto di una "mostra-tour" negli Stati Uniti, vedi il video:

 

Da Venerdì 11 Novembre la collezione giapponese è esposta negli ambienti dell'ala nord (zona mostre) e visitabile senza necessità di prenotazione. L'allestimento è bello e valorizza molto meglio la relativamente piccola parte delle opere esposte, anche se, come al solito, vi segnalo l'assenza delle targhette con le didascalie.
Le sale della sezione giapponese saranno sottoposte a restauro che terminerà nella Primavera del 2017.
Qualche immagine col nuovo allestimento:
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Sono disponibili molte pubblicazioni riguardanti le collezioni del museo: http://museostibbert.it/page/pubblicazioni-e-bollettini
Naturalmente invito gli amici del forum ad integrare la discussione con ulteriori info e foto, grazie per la collaborazione. :arigatou:
Per le info storiche la fonte è wikipedia.
Modificato: da Francesco Marinelli

"Indiana Jones e la lama perduta"

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L'ultima visita l'ho fatta dopo essere stato a trovare Massimo a Sesto.

Sono ormai trascorsi un paio d'anni e la sezione giapponese era visitabile solo su prenotazione.

L'allestimento era vagamente confusionario.

Grazie Francesco, non vedo l'ora di fare una nuova visita.


 

月の道

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Eccezionali opere en suite del museo con shippō, smalti, probabilmente di scuola Hirata, della quale abbiamo parlato sul topic del museo Chiossone.

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"Indiana Jones e la lama perduta"

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La mostra sopracitata dedicata ai Samurai in tour negli States andrà in: Texas, Georgia, Florida, Tennessee, Wisconsin. Rientrerà a Firenze nel Maggio 2017.


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Che pezzi!! Secondo me lo Stibbert è il piu' bello in Italia tra quelli che ho visto per l'arte giapponese

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Bellissima collezione,peccato che per il momento non sono ancora riuscito a vederla completa!comunque a me hanno detto a novembre che la collezione sarebbe rientrata dagli Stati Uniti a Marzo 2017!

 

 

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Vi segnalo che il Dott. Francesco Civita,curatore della sezione giapponese, si è dimesso, dopo anni di impegno e studi prende il suo posto il Dott. Riccardo Franci, a lui ed al suo staff, in particolare a Tomaso, auguro un buon lavoro!!!


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Inaugurazione delle Sale Giapponesi restaurate e della mostra Robot Fever. Il Samurai nell'era dei Chogokin.

Il Museo Stibbert, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, a partire dal 14 aprile prossimo riaprirà la sezione dellarmeria giapponese completamente rinnovata sia per quanto riguarda gli ambienti e le loro decorazioni che le straordinarie armature dei samurai.
Per celebrare questo importante momento, sarà inaugurata la mostra Robot Fever: il Samurai nell'era dei Chogokin che espone parte degli oggetti più rari e inconsueti raccolti da Stibbert per allestire la sezione giapponese del suo Museo mettendoli a confronto con i moderni robot ideati dai maggiori designers di giocattoli orientali ed americani.
La mostra si configura così come un curioso viaggio nella storia di mondi lontani rivissuti sia attraverso le fantastiche storie partorite dalla fervida fantasia dagli scrittori e dei fumettisti novecenteschi, sia attraverso le opere radunate da un intelligente collezionista, quale fu Frederick Stibbert, che seppe dare forma alle appassionanti leggende legate al mondo cavalleresco europeo e a quello dei samurai giapponesi.

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"Indiana Jones e la lama perduta"

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Dai social del Museo Stibbert eccovi in anteprima le foto delle sale giapponesi ristrutturate:

 

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e della nuova mostra:

 

 

 

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"Indiana Jones e la lama perduta"

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Ieri sera c'è stata l'inaugurazione delle sale e della nuova mostra, con conferenza e visite guidate continue, onestamente non avevo mai visto così tanta gente al museo!!!

Faccio i miei complimenti in particolare a Tomaso François ed a Riccardo Franci per il grande lavoro fatto da settembre ad oggi, i risultati si vedono!

La mostra è ben allestita, perfettamente illuminata e con didascalie per i robot.

Le sale giapponesi sono state ristrutturate, tutti gli affreschi ripresi e non ci sono più le infiltrazioni della pioggia. Cambiati i tendaggi, come saprete la luce diretta del sole non fa molto bene alle opere esposte. Messe le vetrine a norma. L'illuminazione attuale è pessima, peggio della precedente (tranne che per le grandi vetrine con yoroi), provvederanno a migliorarla, posso immaginare che abbiano avuto i tempi ristretti o problemi di budget.

Nel complesso ora è tutto più ordinato, è stata fatta una pulizia straordinaria di tutto e piccoli restauri (non alle lame). Le didascalie sono completamente assenti.

 

In agosto rientrerà la parte della collezione (un centinaio di pezzi) che da anni sono in mostra in America. Così in autunno sarà completato l'allestimento delle sale con tutte le opere esposte.

 

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"Indiana Jones e la lama perduta"

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:arigatou: Noi eravamo presenti, come I.N.T.K. e Italian - Branch - N.B.T.H.K. :prostro:

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Sono stati riscritti da un'amica, che ha iniziato a lavorare nel museo, i questionari di gradimento sia per il museo stesso che per la mostra Robot Fever, tra le varie cose sta provando infatti a strutturare una strategia di comunicazione più efficace.

 

Vi invito a compilare i questionari online, che sono accessibili da qualsiasi device, siccome riguardano l'esperienza di visita, sarebbe opportuno che fossero compilati da chi ha recentemente visitato il museo (più o meno entro gli ultimi 6 mesi):

 

Museo Stibbert - Questionario di gradimento: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSd9tJFaQUjDbL7ypQMJjmAyWoEx9EubSBbDz-oMVL86iZWKEg/viewform?c=0&w=1

 

Robot Fever - Questionario ITA: https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScGAtSFuPH_uHNDDp9przIrfqWr9NOmvTw93zxWUcwkLObBWg/viewform?c=0&w=1

 

Grazie :arigatou:


"Indiana Jones e la lama perduta"

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