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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Danielsan63

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  1. Già, peccato che oggi come oggi falsificare un certificato sia molto più facile che non falsificare la lama. Dal 1948 a oggi, lo stesso NBTHK ha già dovuto correre ai ripari in più di un'occasione.
  2. A vista, la linea di hamon si intravvede abbastanza bene, è in foto che si fatica a farlo risaltare.... Ci ho provato nella terza foto... E' un Suguha stretto.
  3. Seguito il consiglio del panno nero... Ecco qualche foto migliore, a fuoco e con luce naturale : Motohaba = 24 mm. Motkasane = 5 mm. Il resto si dovrebbe vedere dalle foto.... Grazie.
  4. espadrillas in tela cucita.. non riesco ad identificare il boshi, ops.. la punta, se in corda Ma "Corda".. Assolutamente ! Scherzi a parte... Domani ci riprovo con la luce giusta e vediamo cosa viene fuori.
  5. Per la cronaca : Nella foto del kissaki si vede tutta una serie di righe orizzontali che a occhio nudo non si vedono. Nell'ultima foto, le tracce di attività si vedono come fossero dei puntini luminosi. Credo sia un problema di metallo lucido sotto luce artificiale... Sukesada con quei kanji ce ne sono stati molti: Sì, è vero, ma attenzione allo stile delle firme : a parte il nostro, nessun sukesada firma con solo due kanji. In pratica c'è sempre l'indicazione della città e/o della provincia e/o la data... Ma solo i due kanji mai, o almeno io non li ho trovati. Della scuola Shimada non so nulla, però vedo di informarmi perchè Muromachi mi suona molto meglio di Ko-Bizen, e se fosse così per me sarebbe davvero una grande gioia.. Servirebbero foto migliori e magari una politura per essere più sicuri. Per le foto migliori vedo di riprovarci con sole e luce naturale... La politura al più presto ! Non penserai mica che io possa convivere con un dubbio del genere ?
  6. Innanzitutto, grazie a tutti per i preziosi contributi. Esatto. La cosa che più mi incuriosisce è proprio questa : da quanto ci è dato sapere non è mai esistito un'altro fabbro di nome Sukesada che abbia firmato con quei due caratteri, e soprattutto non sono riuscito a trovare nessuno che abbia mai usato quella particolare grafia per il primo kanji al di fuori di Sukezane (teoricamente, suo padre e caposcuola). Naturalmente, anche se è vero che all'epoca era assolutamente normale mantenere in firma il primo kanji della scuola e cambiare solo il secondo, è altrettanto vero che nessuno vietava a un qualsiasi fabbro anche di epoca successiva di svegliarsi una mattina e mettersi a firmare le sue lame in questo modo, magari solo perchè gli andava così e senza essere mai entrato nella storia... Per quanto riguarda la questione fake, anche qui tutto è possibile, tuttavia le poche firme chiaramente riconosciute come false che mi sia mai capitato di incontrare erano tutte di gente molto nota e con uno stile ben definito che spesso si cercava anche di riprodurre a sostegno della truffa, mentre questo Sukesada, a parte l'età, non mi pare sia rinomato per aver fatto dei capolavori o sia mai stato particolarmente famoso, tant'è che una descrizione del suo stile o una sua firma "vera" in giro nemmeno si trovano. Ho anche cercato firme simili che potessero venire facilmente alterate creando quella in questione solo per convenienza, ma anche qui non ho trovato niente se non il fatto che, al contrario, questa di Sukesada sarebbe stata relativamente facile da trasformare in quella di Sukezane (il primo kanji è identico e il secondo facilmente trasformabile), cosa che in effetti avrebbe avuto anche più senso... Inoltre, dato che la lama non è rovinata ma è stata smanacciata abbastanza da rendere le trame appena visibli, resta anche difficile osservare dettagli estetici che potrebbero ricondurre a uno stile specifico (ad esempio, se per caso fosse davvero Ko-Bizen, lo stile sarebbe certamente riconoscibile....) Insomma, visto così neanche a me sembra che abbia le caratteristiche di un lama così datata, e tanto meno credo a babbo natale, però devo dire che in effetti tutto ciò è abbastanza curioso. Di seguito vi posto qualche foto scattata ieri sera col telefonino. (Visto che non possiedo una macchina fotografica decente, portate pazienza)
  7. "Bizen Antiche" ? ... Grande ! Adesso mi sono ricordato dove avevo già visto quel modo di scrivere il primo kanji : Eccolo lì... Questa è la firma di Sukezane (助眞) della Scuola Fukuoka Ichimonji. Partendo da lui ho scovato che Il primo figlio di Sukezane si firmava Sukesada, utilizzando solo quei due caratteri e con la stessa grafia per il primo kanji, quello che condivideva con il padre. Dopo di lui pare non vi siano stati altri sukesada in questa Scuola, e visto che tutti gli altri Sukesada "noti" firmavano scrivendo il proprio nome con 祐定 e dando vita a firme più complesse (essendo piu recenti prevedevano quasi sempre la provincia e spesso anche l'anno), direi che il soggetto dovrebbe essere proprio questo... Tutto ciò dovrebbe avere il suo senso, il problema è che non sono ancora riuscito a trovare un mei orginale di QUESTO Sukesada, per fare un confronto ed escludere così la possibilità di un "elaborato" fake (perchè falsificare la firma di un fabbro sicuramente capace ma così poco conosciuto ? In genere non è più facile trovare gimei con nomi molto più noti e immediatamente riconoscibili ? ) Boh, domani provo con altre ricerche... Proverò anche a postare qualche foto della lama in cui si riesca a vedere qualcosa di più che non un profilo appuntito e qualche riflesso di luce. Intanto grazie, e se a qualcuno viene in mente qualcos'altro, grazie due volte.
  8. Buongiorno a tutti. Avrei bisogno del vostro aiuto per capire il significato della firma in questa foto :: Visivamente sembrerebbe Sukesada però scritto 助貞 e non con i più comuni 祐定 ... I tratti sembrerebbero autentici per grafia e dimensioni e sono assolutamente compatibili con lo stato di usura del nakago, quindi escluderei un tarocco, almeno recente, inoltre presenta un particolare modo di tracciare il primo kanji che mi pare di aver già visto ma non ricordo dove... Sul lato opposto non ci sono altre scritte. L'oggetto è un tantò riemerso dal baule di un vecchio collezionista deceduto: la lama ha il suo filo originale e taglia come un bisturi, però è stata pulita (proprio "pulita" con la U) da qualche genio armato di spazzola e cremine varie che ringraziando Dio non ha fatto grandi danni, per cui si riescono ancora a intravvedere tracce di un Hamon suguha stretto e di una hada con davvero molta attività. Ringrazio in anticipo chi vorrà darmi il suo parere.
  9. Qualche altro esempio (sempre sul ricasso di modelli 25 sicuramente autentici)... Confermo che effettivamente non ci sono su quelle che hanno il logo dell'arsenale sulla coccia.
  10. Eccomi... 2) Purtroppo non ho foto, ma il numero è inciso in una tacca simile e speculare a quella del brevetto e riporta il numero 154432 in numeri arabi. 4) Nonò, non è un'imitazione. E' che ho notato che molte 25 (non tutte, ma specialmente quelle che non erano punzonate anche sulla coccia) presentavano in quella posizione degli ideogrammi diversi fra di loro o, più raramente, sempre qualcosa di simile ma dall'altro lato, proprio sopra la matricola. Credo che si tratti del nome di chi ha effettuato l'ispezione in arsenale o qualcosa del genere, ma non riesco a trovare nulla in proposito... Grazie.
  11. Ciao Sandro, grazie per la tua risposta, ma ogni risposta purtroppo rimanda ad altre domande... Quindi porta pazienza. 1) trattandosi di "brevetto" si suppone quindi che l'oggetto sia stato prodotto da terzia privati, e NON da un arsenale militare, giusto ? 2) Il "numero seriale" che sta sull'altro lato speculare alla scritta "brevetto" potrebbe essere il numero del brevetto ? 3) La VV dentro al rombo quindi identifica SOLO il tipo di materiale ma non la provenienza ? Ovvero, che tu sappia lo stampavano solo per garantire al cliente la provenienza della materia prima ? Ultima domanda : per caso sai cos'è anche questo ( si tratta del ricasso di una vecchia 25 da cavalleria ) ? Grazie e scusa se ti faccio perdere ancora qualche minuto.....
  12. Ciao a tutti. Avrei due domande su questi marchi trovati sulla guancetta di una kyu gunto da Cavalleria modello 19... Sto per acquistare questa spada, e volevo sapere se qualcuno sa a quale arsenale corrisponda il marchio nella foto a sinistra (un rombo con una W all'interno) e quale sia il significato/scopo dei due kanji nella foto a destra. Il marchio è in alto (verso il fondello) e i due kanji sono alla base (vicino alla guardia). Sull'altro lato della guancetta c'è un seriale in numeri occidentali. Grazie.
  13. Esatto. Quella è la spada e quello è proprio il Masatoshi di cui parliamo. Il fatto è che di questa spada sono riuscito a trovare solo quell'immagine del nakago ( è quello che si vede nel link che hai postato), ma non riesco a trovare nessuna immagine della lama. Grazie.
  14. Ciao a tutti. Volevo sapare se qualcuno ha informazioni precise su questa spada e se qualcuno sa dove trovare una buona immagine della lama. Fin'ora ho trovato solo immagini del nakago col tameshi mei, ma della lama, nisba. Grazie.
  15. Danielsan63

    Ciao a tutti

    Caio a tutti. Sono di Milano, sono un appassionato di spade giapponesi in generale ma nello specifico mi interessano ( e cerco di collezionare ) soprattutto Gunto, di ogni razza e tipo. Sono qui per condividere la mia modesta cultura in materia sia con chi ne sa di più che con chi eventualmente dovesse saperne di meno. Un saluto iniziale e un arrivederci sul forum.

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

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