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MURAMASA SENGO - il Tosho delle lame malvagie

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MURAMASA SENGO - il tosho delle lame malvagie


Muramasa è uno dei nomi più famosi nel mondo delle Nihonto, secondo solo a Soshu Masamune.
Molte leggende sono state tramandate nel corso dei secoli, secondo le quali le lame di Muramasa
gridino nella notte reclamando sangue, o che una volta sfoderate taglieranno corpi prima di essere riposte.
La più celebre è la leggenda che racconta di una sfida tra Masamune e Muramasa per vedere chi
dei due era in grado di costruire la spada più tagliente.
Storicamente è improbabile che questi due grandi maestri si siano confrontati,dato che Masamune
avrebbe operato dal 1.288 al 1.328, mentre i primi lavori della scuola Muramasa sono datati 1.501 .
Per lo stesso motivo è credenza errata che quest' ultimo fosse allievo del primo.
La leggenda cita :

Entrambi crearono due spade magnifiche e decisero di metterle alla prova: le due spade sarebbero
stato appese a una sporgenza sopra un fiume, con la punta della lama immersa nell'acqua. La spada
di Muramasa, la Juuchi Fuyu (10,000 inverni) tagliò ogni cosa che incontrava (pesci, foglie, il vento).
La spada di Masamune, invece, la Yawaraka-Te (mano delicata) non tagliò nulla: i pesci e le foglie
passavano, e il vento soffiava dolcemente sulla sua lama. Dopo un po' Muramasa si innervosì con il
suo maestro per il suo disinteresse, ma Masamune la tirò fuori dall'acqua, l'asciugò e la posò nel fodero,
mentre Muramasa lo derideva. Intanto un monaco, che aveva osservato tutta la sfida, e parlò ai due:
"La prima spada è senza dubbio una spada tagliente, ma è portatrice di sangue, una spada malvagia
che non fa differenza fra ciò che taglia. Può essere buona per tagliare farfalle così come teste.
La seconda è notevolmente più tagliente delle due, e non taglia senza motivo ciò che è innocente".
Esistono numerose versioni di questa leggenda, ad esempio una secondo cui la spada di Muramasa
tagliava le foglie, mentre quella di Masamune le riuniva.


Secondo un'altra leggenda Muramasa e Masamune furono invocati per costruire spade per lo Shogun
e le spade, una volta concluse, venivano appese ad una cascata. Secondo una variante di questa leggenda
Muramasa fu ucciso per aver creato spade malvagie.

Queste storie avrebbero il loro fondamento in alcuni sfortunati incidenti che colpirono la casata Tokugawa
in cui erano coinvolte diverse lame di Muramasa.

Nel 1.535 Kiyoyasu, nonno del primo Shogun Tokugawa Ieyasu, fu colpito dal suo seguace Abe Masatoyo.
E' risaputo che Kiyoyasu fù tagliato a metà da una lama Muramasa usata dal suo aggressore.
Nel 1.545 Masudaira Hirotada ( padre di Ieyasu ) fu aggredito ed ucciso da Iwamatsu Hachiya, un suo
seguace che maneggiava una lama Muramasa.
Lo stesso Ieyasu si ferì gravemente con la sua stessa wakizashi che portava la mei di Muramasa.
Quando a Nobuyasu, il figlio di Ieyasu, fu ordinato di commettere seppuku da Oda Nobunaga nel 1.579,
la lama usata dal suo secondo per recidergli il collo era una katana Muramasa.
L' ultimo evento si verificò quando uno dei generali di Ieyasu ( Oda Kawachi no Kami ) infilzò la testa
mozzata di un generale nemico dopo la sconfitta di Ishida e Konishi in Keicho 5. Ieyasu chiese di poter
visionare personalmente la potente lancia, e si tagliò accidentalmente con quella stessa lama.
Si può quasi immaginare quale potesse essere la mei, ed egli dichiarò che quella lama doveva essere stata
forgiata da Muramasa. Così in effetti era e questa lancia sigillò fato delle lame di Muramasa finchè Ieyasu
ne fù interessato.

Alla luce di questi eventi e di quella che pareva essere una maledizione nel casato dei Tokugawa manifestata
dalle lame di Muramasa, Tokugawa Ieyasu ne vietò il possesso.

La risposta a tale misura fu probabilmente prevedibile.
Alcune furono presumibilmente distrutte, ma molte delle lame furono nascoste, e a diverse fu cancellata o
modificata la mei in modo da consentire al possessoredi continuare ad utilizzarle.
Altre vennero raccolte e conservate da chi considerava folle l' imposizione dello Shogunato, ed in alcuni casi
queste pesone vennero scoperte e giustiziate.

In particolare diversi esponenti della resistenza oppositrice al regime dei Tokugawa si misero alla ricerca di
lame Muramasa. Fukushima Masanori ( generale del Toyotomi )possedeva una katana Muramasa e si procurò una yari,
sempre Muramasa.Una tachi Muramasa era posseduta dal suo collega generale Sanada Yukimura.
Questa pratica era abbastanza comune tra le forze dei Toyotomi, il che implicache la storia riguardante il fato
del padre e de nonno di Ieiasu fosse circolata.

Ieyasu prese sul serio il proprio editto, nonostante ci siano testimonianze certe di alcune di queste lame da lui
conservate in privato.
Nel 1.634 a Takanak Ume no Suke Shigeyoshi, il Magistrato di Nagasaki, fu ordinato di compiere seppuku perchè
si scoprì che aveva accumulato al bellezza di 24 lame Muramasa.

Negli anni a venire, quando l' opposizine al clan Tokugawa avrebbe eventualmente rovesciato lo Shogunato,
molte delle figure della resistenza e del governo Meiji avrebbero impugnato le sue lame.
Albert Yamanaka riporta una storia del periodo :

Si narra la storia di un incidente nel castello di Edo.
Nel sesto anno dell' era Bunsei ( 1823 ), Matsudaira Geki avrebbe ucciso tre uomini verso cui serbava
forte rancore e la spada da lui usata era una Muramasa.
Geki stava lavorando con cinque colleghi nella biblioteca di Nishimaru, si destò improvvisamente e,
senza proferir parola, sfoderò la sua spada, al chesi suppone che la testa di Honda volò via staccata dalle sue spalle.
Toda Hikonoshin fece per correre via, ma Geki lo freddò dividendolo diagonalmente con un sol colpo
sferrato all' altrezza della spalla.
A Numata Sakyo fu sferrato un primo colpo alla vita ed un secondo dall' alto verso il basso all' altezza delle spalle.
I tre furono affettati con quattro colpi.
Gli altri, Kami Goro e Mabe Genjuro provarono a scappare ma anche loro furono raggiunti da colpi alla
schiena, anche se alla fine ebbero salva la vita.
Questo episodio è indicativo delle capacità delle lame Muramasa se maneggiate da uno spadaccino di sufficiente bravura.


A causa della loro singolare ed interessante storia nel mondo delle Nihonto, Muramasa e le sue lame
divenirono una costante nei racconti popolari e nel teatro tradizionale.
Ed è per questo che, a distanza di 500 anni da quando il martello di Muramasa cominciò a forgiare,
la sua leggenda è ancora viva.

Più che per la sua singolare reputazione, Muramasa è riconosciuto per alcune peculiarità piuttosto uniche nei suoi lavori.
La prima caratteristica particolare è l' uso frequente di una hamon speculare.
Analizzando le due facce della lama, l' osservatore si può confrontare con una hamon che è quasi
la copia perfetta della faccia opposta.
Muramasa dimostra particolare abilità perchè, a differenza di un pittore che può controllare con facilità un pennello, un Tosho deve guidare la lama nel procedimento di creare la hamon con la difficoltà di un rimorchiatore che traina una nave mercantile !
La hamon risponde ad altre forze che vanno ben oltre le esplicite istruzioni del forgiatore, mentre un pittore ha il pieno controllo mentre dipinge la sua immagine su una tela.

La hamon di Muramasa è solitamente midare-ba, con avvallamenti poco profondi ( quasi a toccare la ha )
tra un assemlamento di forme di gunome.
Ha lavorato nella provincia di Ise nei primi del 1.500, e si dice che i suoi kitae ed hamon colgano alcune caratteristiche
da Nosada e Kanemoto della provincia di Mino.
Date le prossimità e somiglianze di stile, si pensa che avesse degli interscambi ti tecniche con almeno uno
o entrambi questi grandi forgiatori.
L' hamon di Muramasa mostra anche influenze con la scuola Soshu, più in generale il suo stile viene considerato
un mix di Soshu e Mino.

Horimono appaiono tra i suoi lavori, mostrando una relazione con Heianjo Hagayoshi, che è considerato il maestro
della prima generazione Muramasa.

Le altre caratteristiche facilmente identificabili nelle lame di Muramasa è la forma a
" ventre di pesce " ( tanagobara ) del nakago.
Ad opinione di diversi esperti, solo le spade di Hankei hanno un nakago così caratterizzato nello stile
da poter essere immediatamente riconoscibile come lavoro della mano di un particolare forgiatore.

Non è ben chiaro quante siano state le generezioni di forgiatori Muramasa,ci sono diverse teorie in merito,
che vanno da uno a quattro forgiatori.
La teoria generalmente più accreditata parla di almeno tre Muramasa,dei quali Nidai fu il più abile e famoso,
Fujishiro scrive in favore del primo e del secondo in ordine di anzianità come di una generazione che ha sviluppato
il proprio lavoro nell' arco di 50 anni.

Fujishiro lo chiama come Uemonnohjo con il nome Buddista di Myodai, attribuendogli il grado di Sai-jo saku per
il più altro valore qualitativo di forgiatore.
Il suo stile tende ad essere " freddo " e " solido ", con maggior attenzionealla qualità del taglio piuttosto che al fattore estetico.
La sua mei è spesso ridotta a due caratteri, che trasmettono nella loro essenzialità tutta la forza, l' integrità ed il carisma di questo forgiatore.
Per questo chiunque si trovi a maneggiare una sua lama, davanti a tale nome non può far a meno di farsi affascinare.




Fonti originali : http://www.nihonto.ca/muramasa/index.html - http://it.wikipedia.org/wiki/Masamune
Vedi anche: http://www.nihonto.ca/muramasa/ http://www.sho-shin.com/tokai2.htm

muramasa.jpg

mirror.jpg

nakago.jpg

Modificato: da mauri

Ognuno di noi nasconde dentro di sè una scintilla divina, basta saperla cercare.

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Grazie Enrico veramente un bell'articolo.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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affascinante, complimenti per l'articolo! :ok:

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Articolo molto gustoso ^^


Andrea

 

www.taai.it

www.iwamaryu.it

www.aikidogarda.it

www.takemusuaikidokyokai.org

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Bellissimo articolo.

Impressionante la hamon speculare, lascia senza parole.

 

ps. immagino che le lame Muramasa, con questa triste aura che le circonda, non siano affatto ricercate e valutate ... eh eh :devlish:


E quando tornerete a casa dite: Ho sentito cantare un angelo, con le ali di marmo e raso.

Gianni

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Grazie Taito ci voleva!


Le questioni di maggiore gravità vanno trattate con leggerezza

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Complimenti per il bel lavoro! Grazie.

 

Damiano

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Grazie Taito ci voleva!

 

... è stata proprio la curiosità manifestata nel forum nelle ultime settimane,

attraverso richieste di foto o citazioni continue, a spingermi a documentarmi.

C' era già un bell' articolo in giro, ma era stato pubblicato solo sul bollettino.

Col " cerca " si trovavano diverse citazioni sparse, ma mai nulla di esaustivo.

In questo articolo Canadese ho trovato molti contenuti, ma allo stesso tempo

una forma sufficientemente sintetica da non essere troppo pesante, e quindi

ho deciso di tradurlo.

Tra l' altro è il mio primo articolo sul Forum e sono felice di essere finalmente

riuscito a dare il mio contributo anche da questo punto di vista.

Scusate gli errori di ortografia ... la prossima volta controllerò meglio ! :gocciolone:

 

:arigatou:


Ognuno di noi nasconde dentro di sè una scintilla divina, basta saperla cercare.

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Ottimo lavoro Enrico. ;)


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Articolo molto interessante; tra l'altro mi sembra che uno dei Muramasa fece una brutta fine, poichè una notte fu affettato di sorpresa da un samurai che forse voleva provare la spada (facevano anche questo). Mi sembra di ricordare un tanto di Muramasa di collezione francese in uno dei libri di Burawoy.

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complimenti, davvero un bell'articolo, molto interessante

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Articolo molto interessante; tra l'altro mi sembra che uno dei Muramasa fece una brutta fine, poichè una notte fu affettato di sorpresa da un samurai che forse voleva provare la spada (facevano anche questo). Mi sembra di ricordare un tanto di Muramasa di collezione francese in uno dei libri di Burawoy.

 

 

... ne sai sempre una più del Diavolo ... :devlish:

Se hai qualche aneddoto da aggiungere per arricchire l' articolo è ben accetto !!! :cool:


Ognuno di noi nasconde dentro di sè una scintilla divina, basta saperla cercare.

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Taito: Questo è un bell'articolo sarebbe stato idoneo inserirlo sul bollettino nostro NIPPONTO.questo appello è stato fatto molte volte quando avete del materiale di studio,prendete contatto con Stefano Verrina oppure con me (Massimo Rossi).Facendo così arricchiremo anche coloro che pur facendo parte dell'associazione, non frequentano il mondo informatico,nel nostro caso FORUM o SITO I.N.T.K. Grazie ancora per la collaborazione.

Massimo Togishi

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Veramente Enrico lo aveva proposto Massimo, solo che è già stato Pubblicato qualcosa di simile 3 volte sul bollettino, mentre qui sul forum non c'era niente.



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Complimenti per il tuo articolo Enrico, davvero ben fatto ed esaustivo :arigatou:

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Grazie Enrico! Molto molto interessante!

Alcune leggende sono molto note, altre meno, però tutta quella serie di eventi nefasti per i Tokugawa legati alle lame Muramasa non la conoscevo nel dettaglio!

Grazie!!


Alberto

 

"Prega affinchè l'altro non sfoderi, ma alla fine, se non fosse possibile evitarlo, mettilo a morte con un colpo solo, e prega perchè riposi in pace"

"la verità, niente di più sovversivo"

 

Sempre sia lodata la funzione "CERCA"

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Appena avuto un pò di tempo ho letto questo articolo, davvero complimenti Taito, è uno dei casi in cui vien spontaneo dire "ci voleva proprio!". Grazie.

Sarebbe bello inserire nell'articolo altre foto di Muramasa, peccato che in giro non se ne trovino tantissime...


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Molto interessante, bell'articolo! :arigatou:

 

Mi appassionano queste leggende(storia) Giapponese, la prima parte del confronto tra le 2 lame Masamune e Muramasa la conoscevo, ben venga tutto il resto.


HAqDe6c.png

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