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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

betadine

il Samurai e la sua formazione

Messaggi consigliati

:arigatou:

 

Lo sapevate che.. ad esempio ho letto (e non riesco a ritrovar dove) che un samurai doveva anche saper nuotare (e bene, vista "la sua divisa"

qua un estratto della "sua formazione"

(anche se leggendo qua e la, viene inserito tra i testi anche "il libro dei cinque anelli" e questo farebbe supporre che "l'educazione" del samurai sia cominciata +/- nel periodo Edo) .... tornando alla fonte:

 

Le materie principali di studio:

Etichetta (Reishiki)
Classici cinesi (Myokyo)
Legge (Myoho)
Calligrafia (Sho, Shodo)
Matematica (San)
Composizione e retorica (Monjo, Mongaku)
Poesia cinese (Shigaku)
Poesia giapponese (Kagaku)
Piani e strategia (Shusai)
Teoria politica (Shinshì)
Divinazione (Inyo)
Calendaristica (Koyorni)
Astrologia (Temmon)
Musica (Gagaku)
Medicina e farmacia (Tenyaku)
Composizione di fiori (Ikebana)
Cerimonia del the (Chado)
Alimentazione (Shòjin Ryòri)
Erboristeria (Kampo Yaku)
Meditazione (Zazen)
Arti marziali (Bu jutsu)
Imposizione delle mani (TeaTe)

I CLASSICI CINESI (MYOKYO)

1. Libri dei Documenti (Shu Ching o Shang, Shu, Shokyo o Shosho)
2. Libro dei Mutamenti (I Ching o Choù i, Ekikyo o Shueki)
3. Annali della Primavera e dell'Autunno (Ch 'un Ch 'iu, Shunju)
4. Testo dei Rituali:
a) Libro del Grande Apprendimento (Ta Hsuen, Daigaku)
b) Dottrina dei Mezzi (Chung Yung, Chuyo)
5. Classici dei Canti (Shing Ching o Mao Shih, Shikyo o Mosht)
6. Prima sezione degli Annali della Primavera e dell'Autunno
7. Seconda edizione degli Annuali della Primavera e dell'Autunno
8. Cerimonie e Riti (I Li, Girai)
9. Rituali di Chou (Chou Li, Shurai)
10. Miscellanea (Lun Yu, Pongo)
11. Mencius (Meng Txe, Moshi)
12. Classico della Pietà Filiale (Hsiao Ching, Kokyo)
13. Dizionario etimologico (Erh Ya, Jiga)

 

... e rispetto a quanto sopra scritto (.. ) a pensar bene circa "il periodo dell'educazione" mi viene da riflettere su quanto scritto da alcuni circa "il nostro Musashi" (a volte -secondo me- giudicato un pò troppo frettolosamente .... e sopratutto giudicato ( ¿? chi sono io per giudicare ... dal mio ruolo di osservatore ¿? )

 

e questo pensiero mi sorge quando leggo che "la via del guerriero" (Bushi - Do) .. questa sorta di codice comportamentale venne messo per iscritto da Tsuramoto Tashiro che raccolse le regole del monaco/samurai Yamamoto Tsunemoto (1659-1719) nel famoso testo Hagakure, che significa "all'ombra delle foglie"... quindi.. forse.. conosciuto nel 1690 e pubblicato solo nei primi del '900 .... mentre Musashi Miyamoto (宮本武蔵) parrebbe nato a Miyamoto nel 1584 e morto a Higo il 19 maggio 1645 . . . .. avendo vissuto - quindi - senza alcun testo di riferimento .. diciamo così per dire "ad uso"!!!??!!!

 

Pensate invece che i Libri dei Documenti (Shu Ching o Shang, Shu, Shokyo o Shosho) sono "composti" da un Vecchio Testo e da un Nuovo Testo (a qualcuno dovrebbe ricordare qualcosa .....) mentre quello dei Mutamenti è per così dire un "testo propiziatorio" (una sorta di oracolo o libro "del divino") e visto che di Confucio parliamo, è molto probalile che in un qualche momento della sua vita siano stati letti dal nostro Musashi.

 

concludo, solo per ora (... speravate che finisse così facilmente la jattura nell'avermi accettato nel vostro gruppo) con una frase dell'Hagakure:

" Un soldato dovrebbe seguire internamente la via della carità ed esternamente quella del coraggio;

quindi il monaco impari dal soldato il coraggio e il soldato impari dal monaco la carità ".

 

quindi un'esortazione ad imparare ... e non tutti superano l'esame a pieni voti.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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in riferimento al nuoto (ho ritrovato tutto!) ..

.. c'èranno vere e proprie discipline da seguire ... nuoto "semplice" e combattimento in acqua e nuoto con yoroi

 

Molte battagli tra clan o altri eserciti avvennero per mare o comunque avevano il bel loro da fare in acqua.

E mentre nelle fasi di "approccio" l'assalto o la difesa avveniva scagliando "una pioggia" di frecce, spesso dopo gli arrenbaggi lo scontro diventava per così dire tradizionale (con spada e lancia)... ma c'era sempre il rischio di cadere in acqua e considerato che il bushi generalmente indissava la sua yoroi (armatura ... che pesava +/- 12/14 kg) non solo doveva saper bene nuotare, ma doveva anche saperlo fare nella sua bella armatura.... idem con variante quando gli scontri avvenivano in prossimità di fiumi o torrenti o laghi e paludi... dal semplice attacco alla complessa fuga era necessario sapersi muovere su qualsiasi terreno (ed anche l'acqua rientrava "nell'elenco dei possibili terreni di scontro") .... così come - e ci dovrebbero essere anche diverse illustrazioni - durante gli sbarchi i malcapitati venivano assaliti da guerrieri in acqua, che a loro volta se la sarebbero vista con aitanti tuffatori in procinto di sbarcare.

"Lo sviluppo del nuoto in Giappone risale a tempi antichi. Quando Izanagi no Mikoto scese alla provincia di Hyuga 700 anni prima dell'adesione della Jimmu al trono, si dice che faceva il bagno in acqua... e nei tempi antichi ci sono stati molti miti riguardanti il nuoto. Il nuoto in seguito divenne una sorta di arte militare ed è stato usato in tempo di guerra, in fiume e mare. La piscina era naturale per i giapponesi come camminare, perché il Giappone è circondato dal mare e in molt zone ci sono molti fiumi, torrenti, laghi e paludi. Nel periodo Tokugawa variarono i modi di nuotare nel fiume o in mare.

Le differenze di profondità e di correnti dei fiumi hanno dato luogo a distinti stili di nuoto."

 

Sommariamente, ma vedremo in seguito altre specifiche, le tecniche di nuoto si dividevano in:

oyogijutsu -> arte o tecnica del nuoto e combattimento

suieijutsu -> la disciplina dell'acquaticità, del saper nuotare o attraversare corsi d'acqua indossando un'armatura

katchu gozen oyogi ... questa sembrerebbe simile al suiei-jutsu

 

Tutto ciò verrebbe codificato dal Kobori-ryu (anticamente ryu-Kobo)
Questo stile è uno stile di nuoto giapponese, con enfasi sul combattimento in acqua e superamento di ostacoli acquatici.

Questo stile è stato creato intorno al 1700 da Muraoka Idayu Masafumi nel Golfo Tenjin sulla Shirakawa.

 

Il Kobori ryu è un sistema molto pratico di nuoto, sviluppato in modo che i guerrieri possano liberamente essere in grado di muoversi in acqua per impegnarsi nel lavoro o per combattere.

La formazione per lo sviluppo comprende un quattro criteri: 'Ichi: soku, Ni: SUI, San: tan, Yon: Gei' (tradotto letteralemente - One: gambe, due: acqua, Tre: budella, Four: arte).

Il primo di questi criteri, suggerisce che lo sviluppo di una buona salute è fondamentale, la seconda che la padronanza di nuoto dovrebbe essere raggiunto, il terzo che il coraggio deve essere coltivata e il criterio finale riguarda le arti marziali.

 

L'aspetto "Tosui" di Kobori ryu comporta una tecnica di movimento delle gambe circolare che permette al proponente di percorrere l'acqua, mantenendo la parte superiore del corpo fuori dall'acqua (mentre indossa l'armatura).

Ciò ha permesso alla bushi Higo, se necessario, a combattere con spade, frecce di fuoco (tachi oyogi shageki) e moschetti, in acqua o mentre attraversava un fiume. Kobori ryu è a volte indicato come Katchu Gozen Oyogi (nuoto in armatura) e anche, intempi recenti, per rappresentare Suijutsu .. un'arte raffinata e armonica.

Tecniche speciali della scuola sono le tecniche fondamentali Tachi Oyogi (nuoto verticale, eseguita con una caratteristica azione di calpestio) e Taguri Oyogi (nuoto hand-over-hand).

Ulteriori tecniche comprendono Geioyogi (performance/arte nuoto), Teishin nuki Oyogi (tecniche di spinta delle onde), Yasumi Oyogi (tecniche per riposare in acqua).

Altre competenze includono Haizen Oyogi (la presentazione di cibi e bevande, mentre si nuota), Ippyoshi Oyogi, Katate Oyogi, Katchu Gozen Oyogi (la pratica del nuoto in stile Gozen Oyogi in armatura), Soroi Oyogi, Suiken (uso della spada durante il nuoto), Suikyu (tiro con l'arco, mentre si nuota), Suisho (la pratica della calligrafia durante il nuoto), Sakenomi Oyogi (servire e bere la porzione di sake mentre si nuota), Tachimochi Oyogi (nuoto mentre impugna una spada), e Ukimi Sho (la pratica della calligrafia in galleggiamento), Suijyu (sparare durante il nuoto).

 

Fonti: la curiosità .. partendo da "I segreti dei samurai" di Ratti e Westbrrok e passando per "Swimming in Japan" di Shigeo Sagita (1935) e per diversi appunti scritti da Natan Scott del NIhontoClub e infine tanto altro materiale "on the net".


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ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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qua invece alcune notizie sul citato Hagakure (notizie miscelate dalla rete)

 

 

Hagakure

è una delle opere letterarie più significative tramandateci dal Giappone, pubblicata nel 1906 ma composta due secoli prima.

Il titolo Hagakure significa letteralmente "nascosto dalle foglie" o "all'ombra delle foglie"; il titolo completo era Hagakure kikigaki, "annotazioni su cose udite all'ombra delle foglie".

L'opera trasmette l'antica saggezza dei samurai sotto forma di brevi aforismi dai quali emerge lo spirito del Bushidō (la Via del guerriero) con la differenza di rivolgersi al Samurai solitario (rōnin) che può venire a trovarsi, per una serie di vicissitudini che non dipendono dalla sua volontà, senza un Signore da servire. Questa peculiarità attrasse lo scrittore e drammaturgo Yukio Mishima che vedeva nel periodo storico da lui vissuto il riproporsi di questa situazione che viveva con profonda sofferenza.

Hagakure è una raccolta di principi morali ma anche di consigli pratici, norme comportamentali, notizie storiche ed episodi esemplari di valore. Alcuni sono di natura assai spicciola (Come reprimere uno sbadiglio o Come licenziare un servo) e di semplice etichetta, altri invece costituiscono il nucleo del Bushidō cioè di quell'insieme di principi che costituì per secoli l'etica di tutto il popolo giapponese.

L'autore Yamamoto Tsunetomo fu al servizio del daimyo Nabeshima Mitsushige (1632-1700) del feudo di Saga in un'epoca di pace e di inizio della decadenza dei samurai. Quando il daimyo morì, Yamamoto divenne monaco buddhista e si ritirò in monastero dove compose, aiutato dall'allievo Tashiro Tsuramoto, l’Hagakure, l'opera sullo spirito e il codice di condotta del samurai.

L'opera ebbe ampia diffusione e dopo la pubblicazione subì la strumentalizzazione del militarismo giapponese della prima metà del XX secolo al punto che i Kamikaze portavano con sé questo testo come ultimo compagno di morte.

Il tema principale del testo è la morte, non come semplice estinzione della vita, piuttosto nel senso psicologico dell'eliminazione dell'io.

 

Hagakure fu considerato un libro fondamentale e profondamente ispirante da Yukio Mishima.

Egli, nell'estate del 1967, cioè tre anni prima del suo clamoroso seppuku, scrisse un commento ai primi tre volumi dell'opera.

Questo libro, edito in Italia col titolo: La via del samurai, Bompiani 1987 costituì, oltre che un interessante approfondimento sull'opera, un vero e proprio testamento spirituale di Mishima.


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altro libro menzionato è Il libro dei cinque anelli (五輪の書 Go Rin no Sho)

 

.. esso venne scritto da Miyamoto Musashi, si dice in una grotta, dove il samurai giapponese si isolò completamente da mondo, fino alla stesura completa del libro.

Gorin (cinque anelli) è un termine buddista che indica i quattro elementi dell'universo:

chi (la terra), mizu (l'acqua), hi (il fuoco) e kaze (il vento) + ku (il vuoto)

.. l'essenza dei fenomeni nell'universo.

Ku è un concetto tipico del buddismo secondo il quale tutti i fenomeni di questo mondo nascono da soli, indipendentemente, non sono provocati da cause esterne, il fenomeno esiste per se stesso. Il motivo per cui si usa la parola rin (anello) per indicare questo concetto è dovuta al fatto che rin essendo curvo e privo di spigoli simboleggia la verità perfetta.

 

Conosciuto anche come Il libro degli elementi o Il libro dei cinque elementi, è la sintesi di tutta la sua esperienza.

Il libro della Terra tratta in generale l'arte della spada; quello dell'Acqua descrive specificamente le tecniche della scuola fondata dall'autore; quello del Fuoco le tecniche di combattimento; quello dell'Aria le tecniche delle altre scuole; il libro del Vuoto, l'ultimo, espone le conclusioni filosofiche dell'insegnamento: una volta raggiunto l'apice della tecnica si devono dimenticare le regole e agire con la più grande e spontanea istintività.

L'insegnamento è in linea con le massime della filosofia zen.

L'opera è divisa in cinque parti, con riferimento agli elementi costitutivi dell'universo secondo la cultura Taoista, parla della via del guerriero (“bushido”), ma in realtà tutto ciò che viene detto può essere applicato a chiunque come Musashi cerca di spiegare all’inizio dicendo che ci sono tante vie diverse: la via del contadino, la via dell’artigiano, la via del Buddha, la via di Confucio… la via del guerriero è per lui quella che meglio permette il perfezionamento di un uomo ed è quella a cui ha dedicato tutta la vita, tuttavia anche chi non è un samurai può trarre comunque giovamento dai sui insegnamenti cercando di traslarli nella vita diversa che il lettore vive, .. in cui i nemici non saranno soldati e le armi non saranno spade.

Tuttavia Il libro dei cinque anelli (五輪の書) più che un manuale di strategia, è un libro filosofico scritto nella forma di un manuale di strategia, come già aveva fatto Sun Tzu in Cina con “L’arte della guerra” molti secoli prima, venendo poi imitato da tanti altri, sebbene con molto minor successo, e Musashi dice di scriverlo perchè “si dice che la via del samurai è la doppia via del pennello e della spada”. (almeno così si narra).

 

Nell'introduzione, Musashi dice:

siamo nei primi dieci giorni del decimo mese nel ventesimo anno di Kanei ..

il che fa datare il libro al 1645. Un paragone quasi obbligato, è confrontare questo con l'Hagakure, altro testo relativo all'etica dei samurai, posteriore di 70 anni (1716), scritto da Yamamoto Tsunetomo.


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... e per chi volesse approfondire ancor di più

 

 

L'arte della guerra (Sūnzǐ Bīngfǎ, 孫子兵法) è un trattato di strategia militare attribuito, a seguito di una tradizione orale lunga almeno due secoli, al generale Sunzi (in cinese: 孫子; pinyin: Sūnzǐ; Wade-Giles: Sun Tzu), vissuto in Cina probabilmente fra il VI e il V secolo a.C.

Importante è stato il ritrovamento di un manoscritto in lingua originale scritto su un rotolo di bambù intorno al III secolo a.C.

Si tratta probabilmente del più antico testo di arte militare esistente (VI secolo a.C. circa).

Sono tredici capitoli, ognuno dedicato ad un aspetto della guerra.

Ebbe una grande influenza anche nella strategia militare europea.

È un compendio i cui consigli si possono applicare, al pari di altre opere della cultura sino-giapponese, a molti aspetti della vita, oltre che alla strategia militare. Ad esempio all'economia e alla conduzione degli affari.

Il libro è tuttora usato per la conduzione e strategia di molte aziende di tutto il mondo. Infatti ciò che tratta non è solo la guerra in sé ma anche gli aspetti collaterali, che lo avvicinano molto alla ricerca operativa, branca della matematica sviluppatasi nel dopoguerra per risolvere problemi decisionali in guerra e poi spostata all'uso civile; da notare le affinità anche con la moderna teoria dei giochi.

Unendone la lettura al complementare studio delle filosofie orientali è possibile, se non comprendere appieno, almeno intuire alcuni aspetti di culture le quali, per chi vi si accosta la prima volta, sembrano del tutto aliene.


"Il più grande condottiero è colui che vince senza combattere"

 

 

Sembra poi che molti grandi personaggi del passato tra i quali Napoleone Bonaparte, Mao Zedong e il Generale Douglas MacArthur siano stati influenzati o abbiano tratto espressamente ispirazione dalla lettura di questo libro... ( ...... )

 

..
http://www.sunzi.it/Sun%20Tzu%20%28Sunzi%29,%20L%27arte%20della%20guerra.pdf


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(da marinaio .. le tecniche del nuoto le trovo interessanti e fondamentali a prescindere dall'uso della spada) :tristissimo:


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