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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
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Kalokagathia

Hagakure nella vostra vita

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Vorrei sapere le vostre esperienze con l' Hagakure, nel senso; quando avete scoperto questo testo avete cambiato il vostro approccio col quotidiano? Interpretate e vivete in parte i dettami di questo antico testo? Ditemi un po' la vostra se vi fa piacere :) grz

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Ho letto molti libri sulla cultura del bushi, della spada e dello zen .

Oltre ad hagakure anche altri libri sui concetti della guerra, dai classici cinesi come l'arte della guerra e gli strategemmi, fino alle reinterpretazioni anni 80 americane del libro dei cinque anelli.

Dire che ha cambiato il mio quotidiano forse no, ma comunque sono concetti filosofici che una volta conosciuti e compresi, si è liberi di esercitare e fare propri o al contrario mantenerli per semplice cultura.

 

Sinceramente trovo Hagakure molto anacronistico e poco inquadrabile nella nostra realtà, soprattutto per la centralità della figura del Daimyo, che tra noi non è applicabile.

Tuttavia alcuni principi sono davvero profondi e possono portare a riflessioni, soprattutto in relazione al valore della propria vita, al significato del coraggio, al rapporto tra il proprio io e la paura.

 

 

Insomma... in definitiva non vivo certo come dice Tsunetomo, però che abbia fatto miei alcuni concetti di Hagakure non lo escluderei del tutto.



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Ciao Kalokagathia,

Ti rigiro la domanda; Tu hai mai letto un testo filosofico che magari anche in un solo concetto o riflessione o visione

delle cose non diventasse parte di te, spesso consciamente spesso inconsciamente, o che cambiasse magari anche

di poco il tuo modo di vedere, ragionare, e pensare sulle cose del mondo ?

Se poi parliamo di "folgorazioni sulla via di Damasco" o di pilastri sui cui incentrare la nostra vita da quel momento in

poi, allora in questo caso si dovrebbe parlare più di testi religiosi o di filosofia trascendentale di vita anziché di narrazione

riflessiva di una casta nobile di guerrieri cosa di cui tratta appunto l'Hagakure.

Anch'io come Simone credo che l'Hagakure possa essere stato in passato un testo du cui fondare la propria vita ma al

giorno d'oggi penso che sia quasi impossibile che ciò accada ancora.


Giuro sul mio Onore di Cintura Nera; di Preservare anziché Distruggere; di Evitare lo scontro anziché Confrontarmi; di Confrontarmi anziché ricevere del Male; di fare del Male anziché Storpiare; di Storpiare anziché Uccidere; di Uccidere anziché di Morire; di Morire anziché disonorare la mia Cintura.

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Esistono testi che pur avendo preso spunto da questo hanno poi tracciato vie proprie uno di questi è Sole e Acciaio di Mishima sempre dello stesso autore Lezioni spirituali per giovani samurai e ancora La voce degli spiriti eroici, questi testi hanno preso a piene mani da Hagakure ma quanto di questo è compreso da noi Occidentali e quanto è frainteso?


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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per comprendere realmente l'hagakure andrebbe letto per intero e non i pochi stralci che abbiamo, dubito pero che esista una versione completa, anche in lingua inglese, io comunque mishima lo prenso sempre con le pinze.....

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Cosa intendi quando dici lo prendo con le pinze.

Ti riferisci alle traduzioni o a quanto Mishima possa aver compreso dell'Hagakure?


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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mishima è un personaggio strano, personalmente non lo amo molto e delle volte dubito anche della sua "onesta intellettuale", questo però è una mia visione delle cose

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Ok, grazie per il chiarimento.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Hagakure è un testo tradotto come sempre avviene la traduzione, snatura , trasforma , il significato originario. Bisogna sapere che questo testo ha già avuto interpretazioni diverse nel suo paese in epoche diverse, in visione "confuciana", "nazionalista" ecc. Quando Mishima lo cita, lo fà riferendosi alla versione "nazionalista" del testo . Per avere un'idea dei principi di cui si parla è fondamentale "praticare". Definire realmente Reigiki, Makoto, ecc. non è possibile , quando lo è non è il significato originario.

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Che Mishima ragioni da nazionalista è palese anche senza prendere questo testo come riferimento.

Ma perchè, questo testo non è nazionalista?

Potrebbe essere stato scritto anche in una Nazione come l'America?

Perchè pensi che per capire questo testo si debba praticare?

E nel caso, che cosa?


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Non necessariamente, non credo che queti concetti si riferissero ad una idea di Nazione come abbiamo oggi. Può essere adattato al nostro pensiero , questa cosa è generalmente vera per i grandi testi della storia. In tutti i filosofi di ogni tempo troviamo verità inconfutabili , nonostante il processo filosofico sia in evoluzione. Non credo nemmeno sarebbe stato possibile generare un testo simile in America ogni popolo ha sviluppato forme filosofichre culturali proprie , inutile menzionarle qui in un forum dedicato alla Katana. Il globalismo cultiurale è cosa recente per i popoli e neanche per tutti ancora , solo menti più aperte provano a confrontare questi spazi. Le radici culturali rimangono ancorate nelle esperienze dei popoli in profondità , le parole che le enunciano, non sono che evocazioni. (per Mauri: "Alla porta" risuna ad un paracadutista come un tuffo al cuore , non ha lo stesso valore semantico del termine) con questo esempio credo di essere stato esaustivo rispetto alla pratica.

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Praticare è un termine che può essere adoperato per tutto ma non esprime la totalità di un concetto.
E' un praticante anche un religioso ma il termine è usato sia dal semplice credente che dal Santo, certo non risulterà esaustivo in entrambi i praticanti.
Praticare il paracadutismo è certamente "Alla porta" ma solo uno ha aperto quella a 36000 metri d'altezza e solo lui ha superato la barriera del suono, per cui si può ben dire che per lui la pratica è totale, nel resto sono solo parte dei gradini di una scala.
Hagakure trasuda nazionalismo o se vogliamo totalitarismo e non necessariamente nella maniera negativa che questi termini hanno per noi Occidentali, ma questo è.
Certamente non è democratico, non tiene conto del suffragio universale, ma è anche questo.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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La pratica di cui parlo è totale . il Santo ha praticato da religioso, il paracadutista si misura con la "morte" non con l'altezza , questa è solo un dettaglio . In questo consiste la via del guerriero , la spada , la lancia , l'arco sono solo dettagli ,come la quota di lancio come la totalità della pratica religiosa. Il Santo lo è per gli altri , lui si ritiene un religioso. In questo risiede il totalitarismo della pratica , non tiene conto del riconoscimento degli altri. La ricerca spasmodica della morte citata da Mishima in tempi passati è stata criticata definendo "una morte inutile come una morte da cani" . Il totalitarismo o la democrazia non appartengono a questo modo di intendere l'Etica nel Bushido una società a caste non poteva immaginare nemmeno una forma democratica. Tutto questo non riduce la grandezza del Hagakure ai nostri occhi che anzi trova logica nella nostra cultura. La Rettitudine "GI" non si riferisce alla Legge è il fare del proprio senso di giustizia una definizione Confuciana , vista in chiave nazionalistica cambia di forma. Non ne faccio una questione politica , anche se è da questo tipo di lettura che questo testo è stato interpretato nel tempo Mishima ne è esempio.

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Concordo con quello che dici, ed anche per questo nel mio primo intervento parlo di incomprensione, certamente questo testo è stato ed è strumentalizzato a fini politici, Mishima almeno ne ha esaltato la parte che lo interessava per prortare avanti il proprio percorso, penso che la stessa cosa sia avvenuta in Occidente.

E' certamente un bene poter leggere di tutto, il difficile è farne un'analisi veritiera.

Modificato: da mauri

"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Il primo ad affermare che vi sono state diverse interpretazioni del'Hagakure è stato Nitobe , colui che lo ha fatto conoscere all'occidente.

Per l'analisi" veritiera"" credo non richieda solo un'analisi storica ma anche un approcio pratico (per pratico intendo supportato da una pratica di una koryu che non abbia conservato solo il bagalio tecnico, ma anche lo spirito) :arigatou:





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Però la comprensione di ognuno non è legata solo alla pratica anche se questa è tradizionale, difatti tu stesso hai affermato che in Mishima forse non tutto è chiaro, lui penso che abbia potuto leggere una edizione certamente più completa e corretta di quelle che sono arrivate a noi dell'Hagakure, ma il vederne solo alcuni aspetti forse l'ha portato per altri lidi, in quanto a pratica penso che le sue possibilità siano state superiori a quelle che ognuno di noi possa trovare fuori dal Giappone.

Eppure mi sembra che tu sia un po' critico nei suoi confronti, forse la pratica non è tutto.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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La mia critica non è nei confronti di Mishima , lui riporta l'iterpretazione ultima dell'hagakure, la sua è stata una reazione umana da vero giapponese. La sua "ribelione" ,culminata come sappiamo, trae origine "dall'imposizione" di un modello culturale diverso dal suo frutto della storia , questo probabilmente lo ha spinto verso quell'interpretazione che si è utilizzata proprio per giustificare la guerra contro i modelli "barbari". volevo ricordare che in passato a questo stesso testo si erano attribuiti significati diversi , sia in una visione buddista che confuciana. Per quanto riguarda le possibilità di praticare sicuramente ne ha avute più di altri , ma non è certo che le abbia sfruttate .

Non basta essere giapponesi , non tutti i giapponesi sono Mihamoto Musashi . il tempo di Mishima è stato un tempo per i giapponesi particolare, un periodo di grande transizione che sembrava definitivamente risolto, grazie alle gesta di Mishima si creo uno shock nella comunità Nipponica costringendola ad un confronto con i propri valori. Non escluderei la possibilità che Mishima abbia utilizzato proprio questa lettura dell'Hagakure per scuotere le coscenze sapendo che non era l'unica e neanche la più corretta. :arigatou:

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Grazie per queste belle riflessioni, il gesto di Mishima comunque potrebbe essere inquadrato come un kanshi, un seppuku di protesta.

Un qualcosa che forse Tsunetomo non avrebbe approvato in nessun modo nella sua filosofia di rispetto assoluto del Daimyo.



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