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mauri

Un damasco ? Ma come definirlo!

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Utilizzo questo momento di calma sul forum per postare alcuni particolari di un damasco.

Come si potrebbe definire questa tramatura?

Si può definire tramatura?

 

P1010012.JPG

 

P1010009.JPG


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Secondo me è l'incrocio di diversi tipologie di hada atte si ad ottenere quell'effetto visivo, anche se però non saprei dire come definirlo.

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Secondo me è l'incrocio di diversi tipologie di hada atte si ad ottenere quell'effetto visivo, anche se però non saprei dire come definirlo.

posso dire che il primo sembra un 300 strati e il secondo di 500.

in base alla tecnica di forgiatura possiamo definire il tipo , ma a prima vista sembra un damasco classico,cambia solo il numero di strati.


Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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Giuseppe non penso si possa parlare di hada,tra l'altro le due immagini fanno parte della stessa lama.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Giuseppe non penso si possa parlare di hada,tra l'altro le due immagini fanno parte della stessa lama.

be allora ne 300 e 500 strati,sarà stata una forgiatura non omogenea a rendere diversa la trama del damasco.

a volte un lato è sempre diverso dal altro,pero non ho capito se le due foto appartengono allo stesso lato della lama.


Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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posso dire che il primo sembra un 300 strati e il secondo di 500.

in base alla tecnica di forgiatura possiamo definire il tipo , ma a prima vista sembra un damasco classico,cambia solo il numero di strati.

Come si può sapere se è a 300 o 500 strati?

nel caso tu avessio ragione, questa quanti strati dovrebbe avere?

presa dall'articolo: Come riconoscere un autentico acciaio damasco

post-974-1263544703,4548.jpg

 

Preso da: http://www.nipponto....ds/KT113451.htm


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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credevo che le prime due immagini di damasco erano di un pezzo che avevi forgiato tu oppure acquistato da un forgiatore e di solito sanno pezzo per pezzo quanti strati (teorici) ci stanno in un pachetto. cosi se ci azzeccavo potevi dirmi se si oppure no.

anche io ho forgiato qualche paccheto di damasco e un po' mi accorgo se gli strati sono solo 100 oppure 500.

poi se si usano tecniche diverse di forgiatura per un risultato estetico non riesco piu a capire sempre orientativamente.

Come si può sapere se è a 300 o 500 strati?

nel caso tu avessio ragione, questa quanti strati dovrebbe avere?

 

presa dall'articolo: Come riconoscere un autentico acciaio damasco

 

post-974-1263544703,4548.jpg

 

Preso da: http://www.nipponto....ds/KT113451.htm


Tutta una vita non basta ad un artista per dare alla luce le opere che si trovano nella sua mente.

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ma ...è una nihonto?


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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ma ...è una nihonto?

 

 

Non è una nihonto.

Solo una lama in damasco non trattata con acidi o altro.

Naturalmente parlo delle prime due immagini la terza è una nihonto.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Inserita: (modificato)

In tal caso "trama" o "tessuto" direi che sono termini adeguati per definirne la texture.

...non di certo "hada"...

per meglio definirlo lo chiamerei "damasco" come del resto fai tu.

la domanda da porre forse è la seguente:

Esistono studi approfonditi o tradizioni consolidate su lame persiane, danesi, turche ecc... che offrano una classificazione di tali texture secondo tipologia?

Onestamente non lo so.

Se è vero come dice Vincent che su queste strutture si può fare un conto sommario degli strati e indicarli come 300/500... questo potrebbe essere un modo per classificarli.

Nella nihonto con 500 modesti strati :whistle: non si fa nemmeno un kogai, le ribattiture vanno da 12 a 15 con un conseguente numero di TEORICI strati ben superiore...solitamente.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Inserita: (modificato)

Anche io avevo espresso il dubbio di chiamarlo "hada" ma è pur vero che a parte lo hamon che nella terza immagine si legge malissimo, ed è comunque così in tutta la lama, è sufficente guardarsi il post da dove è stato preso per rendersene conto, non vedo differenze sostanziali nella tessitura, forse anche in questa katana presa in considerazione non si dovrebbe parlare di hada.

Voglio dire, può essere che usando ferro già trattato (purificato) alcuni forgiatori non utilizzino più le dodici quindici ripiegature della stessa barra ma ne facciano molte meno, che poi portano a vedere questa tessitura?

Modificato: da mauri

"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Un libro interessante sul "damasco" è il seguente:

"Scienza e mistica del damasco contemporaneo" di Ivano Comi (giugno 1994) - Casa Editrice G. Stefanoni srl - Lecco

Io lo acquistai da "Tuttostoria" nell'aprile 2005 per euro 45,00.

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Inserita: (modificato)

Ultimamente è uscito anche Damascus di E. Albericci F. Galizzi e L. Pizzi Rizzo editori fatto molto bene,ha un doppio testo in Italiano e in Inglese.

Modificato: da mauri

"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Nella mia modesta conoscenza dell'argomento damasco, sapevo che si parla propriamente di damasco quando la trama è data da strati alternati di due diversi metalli o leghe (come nel caso di due acciai a diverso tenore di carbonio), saldati insieme e ribattuti più volte.

 

Nelle nihonto invece si ha un acciaio superficialmente omogeneo (nel senso che le disomogeneità sono solo a livello molecolare) e l'hada deriva si dalle ribattiture effettuate, ma si produce durantre la tempra (questo punto lo prendo per buono da un post di Yamaarashi se non sbaglio, ma ancora non mi è chiaro).

 

Nel caso di nihonto ho sempre trovato improprio l'uso del termine damasco


Gisberto (ex nick Koala)

 

Persevera nell'addestramento come se fossi una spada che deve essere forgiata con il più puro dei metalli. (Takuan Soho)

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Deriva dalle ribattiture: si.

Si produce durante la tempra: no.

 

Quello che si vede bene come effetto nel damasco è la differenza di colore che due acciai a diverso contenuto di carbonio prendono quando sono trattati con l'acido ferrocloridrico. Uno diventa nerastro, l'altro rimane grigiastro.

 

spear point raindrop damascus-curly maple Ward photo 175.JPG

 

Nelle spade giapponesi invece, un unico blocco di acciaio viene ripiegato su se stesso varie volte; in un unica direzione da la hada masame in varie direzioni da mokume o itame.

La ripiegatura nella nihonto ha lo scopo di diffondere le impurità dell'acciaio per creare una struttura dalle caratteristiche di resistenza omogenee. Quello che si vede e si chiama hada non è la differenza di colore tra uno strato e l'altro, ma i punti di saldatura per diffusione tra uno strato e l'altro.

 

Nihonto_mixed_jigane.jpg

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E' proprio questo il problema, le foto che ho postato si riferiscono, le prime due ad una lama in damasco non trattata ad acido o altro ma lavorata fino a come la vedete senza passaggi chimici, la terza foto si rifericse ad una katana che avevo postato nella discussione: Come riconoscere un autentico acciaio damasco

Simili a questa ce ne sono altre due,sempre nello stesso post. (ultimo intervento)

La mia domanda era appunto se usando un acciaio industriale magari con carbonio all'1/100 avessero fatto meno piegature per non andare soto le soglie di carbonio consigliate 0,5/100- 0,7/100 in fin dei conti la trama o pelle nell'acciaio si ottiene anche senza piegature avviene durante il processo di rinvenimento e si esalta con la politura.

Più di un articolo dice che se si prende una lama originale e la si lucida tramite lappatura quello che si vede è simile a un acciaio industriale.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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in fin dei conti la trama o pelle nell'acciaio si ottiene anche senza piegature avviene durante il processo di rinvenimento e si esalta con la politura.

 

???

 

Più di un articolo dice che se si prende una lama otriginale e la si lucida tramite lappatura quello che si vede è simile a un acciaio industriale.

 

beh è ovvio.

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