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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

DarkStilgar

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  1. fatto ho ripostato di l? l'articolo tradotto sopra... direi che per? ora lo elimino qui che non ha pi? senso di esserci. intanto edito. poi provvedi tu a cancellarlo se vuoi.
  2. "Classificazione storica dei Wakizashi e della tassonomia del nihon-to basata sulla lunghezza delle loro lame e funzioni/scopi" I. La semantica del wakizashi nel contesto storico: la definizione funzionalista. Il termine"wakizashi" é composto da due parole: (a) "waki" - un avverbio per modificare il verbo e il gerundio; significa "lato" "secondario"; (b)"zashi (sahi)" - un gerundio originato dal verbo "sasu" che significa "inserire" (es. come in "sashikomi-togi"). In questo contesto significa "da inserire nella cintura(obi)", che si può tradurre con "indossare"(una spada che non é un "tachi" perchè tachi usa un altro verbo "hake" per indicare "indossare"). [Nota. Il verbo "sasu" significa indossare una spada divenne comune solo alla fine periodo ko-to, quindi dall'inizio del periodo shin-to. Questo perchè prima era diventato comune l' uchigatana e preferita dai samurai quale spada "da tutti i giorni", i samurai nel periodo ko-to erano soliti "indossare" tachi (ma non uchigatana) "appendendola a lama in giù dall'obi". Durante questo tempo (e ancora oggi) il verbo "haku" veniva indicato per "indossare" un tachi. Questa connotazione del verbo "haku" é la stessa che in indossare pantaloni, gonne, hakama , ecc, qualsiasi cosa da indossare appendendola alla linea della vita in giù. A Ogni modo, a causa della popolarizzazione dell'uchigatana, i samurai iniziarono a "indossare" l'uchigatana (ma non il tachi) "inserendola nell'obi per lo più a lama in alto" (ma a volte a lama in giù come nel caso di alcune uchigatane del primo periodo Momoyama). Quindi il verbo "haku" "indossare una spada" veniva utilizzato ancora solo per i tachi. D'altra parteil termine "sasu" "indossare una spada" veniva utilizato solo per le altre spade esclusi i tachi.] Per questo motivo, il termine "Wakizashi" *originariamente* significava "qualsiasi spada da indossare (nella cintura) nel lato opposto alla spada primaria". In questo senso, la parola "wakizashi" prima del periodo shin-to, aveva implicato solo a) lo scopo/utilizzzo della spada ( lato/periferico/rimpiazzo) e b)il modo in cui venivano indossate ("essere inserite nell'obi"): Non implicava la loro lunghezza (Ogasawara 1994a) né il modo in cui erano costruite. In breve, il fatto che il termine "wakizashi" vennisse a indicare na categoria di spade più corte della spada primaria era *solo una conseguenza* poichè la "spada primaria" dei samurai era quasi sempre una spada lunga (tachi o uchigatana) e una spada "secondaria/periferica" veniva a essere obbligatoriamente una spada più corta. Storicamente, la comparsa improvvisa del termine "wakizashi" per indicare un "gruppo stabilito di spade con un preciso intervallo di linghezze (misurate come distanza tra ha-machi e kissaki)" che erano comunemente e ufficialmente (dopo che lo shogunato Togukawa emise un ordine esecutivo) indossate dai samurai, é un fenomeno relativamente recente. Infatti solo dopo l'inizio del periodo shin-to, quindi per lo più nel periodo post Muromachi e nell'epoca Edo. Prima di ciò, quando la spada primaria dei samurai era il tachi (ko-to per quelle prima del periodo Muromachi) per lo più indossavano diversi tipi di spade secondarie quali "yoroi-doshi"(da inserire nell'obi), Chiisa katana(da inserire nell'obi) e koshi-gatana (per lo più inserita nell'obi ma a volte appesa a esso) (Ogasawara, 1994b). [Nota. Per la classificazione accademico storica di "chisa-gatana" e la sua relazione a "koshi-gatana" e "tanto," vedere Ogasawara, 1994a e 1994b.] Durante questo antico periodo, il termine "wakizashi" non presupponeva alcuna lunghezza ufficiale prestabilita (misurata come ditanza tra ha-machi e kissaki). Poichè esiste un documento storico che descrive Oda Nobunaga indossare (inserendo nell'obi) un set di dai-sho, é stato tra le ere tenbun attraverso il periodo Eiroku (circa 1532 fino al 1569) che indossare una coppia di dai-sho uchigatana - katana e wakizashi - divenne pratica comune nella classe dei samurai. Di nuovo, fino a periodi più tardi, non vi era una lungheza specificata a rigor di legge per tachi, katana, wakizashi e tanto in Giapppone. (vedere Ogasawara, 1994a per maggiori informazioni.) Sin da dopo la fine del periodo Muromachi, i regnanti del Giappone (Hideyoshi Toyotomi, Iyeyasu Tokugawa) iniziarono a emanare una serie di ordini esecutivi per regolamentare coloro che erano autorizzati a portare quale tipo di spada basandosi per lo più sull'ascrizione di proteggere il potere, lo status e il prestigo della casta dei samurai. Quindi fu durante il tardo periodo Momoyama che delle specifiche lunghezze per le lame iniziarono a diventare criteri ufficiali(legali) per assegnare diversi tipi di spade in categorie specifiche quali katana, wakizashi, tanto, etc. A ogni modo, fino a molti anni dopo la fine della guerra civile giapponese (circa 1600) queste vecchie leggi che regolavano i portatori di spada non venivano sempre seguite dalle persone. Questo avveniva in parte perchè molte di queste vecchie leggi avevano definizioni variabili di katana, wakizashi e tanto in termini delle loro lunghezze. Come risultato all'inizio del periodo Edo (primi del 1600) c'erano ancora alcuni chonin (cittadini), persone comuni e bande di yakuza ceh portavano apertamente un lungo wakizashi (chiamato "Ō-wakizashi") che era virtualmente equivalente come lunghezza alla proibita katana (Iiyama, 1995; Kokubo, 1993). II. Controllo civile e calssificazione di Nihon-to nelle leggi feudali: la definizione basata sulla lunghezza. Più di quattro decadi dopo che Togukawa Iyeyasu aveva riportato la pace e l'ordine in nella società giapponese, lo shogunato Togukawa aveva anche emanato alcuni ordini per proibire alle classi di chonin dal portare spade lunghe. Uno di questi ordini era Dai-sho katana no Sumpou oyobi tohats futsumoh no Sei [L'Ordine Riguardo Dai-Sho Katana e Pettinatura] emanato nel luglo, Shoho 2 (a.d.1645). Questa legge specificava anche la massima lunghezza della lama (di nuovo in termini di distanza tra ha-machi e kissaki) di una katana come 2 shaku, 8 o 9 sun (= 84.84cm - 87.87cm), e la lunghezza del wakizashi come da 1 shaku 8 sun a 9 sun (= 54.54cm - 57.57cm) (Kokubo, 1993; Ogasawara, 1994b).Quindi in Marzo, Kanbun 8 (a.d 1668) lo shogunato Togukawa ancora una volta emise Muto Rei, [Decreto di divieto delle spade], un ordine esecutivo per proibire fermamente alle classi comuni di portare/indossare qualsiasi spada più lunga del "ko-wakizashi" (small wakizashi) a meno che specificamente permesso dal governo (Iiyama, 1995). In accordo con Muto Rei, "ko-wakizashi" é definito come una spada la cui lama deve essre più corta di 1 shaku 5 sun (= 45.54cm). [Per maggiori informazioni su che tipi di spada (in termini di lunghezza) i chonin (cittadini comuni) fossero autorizzati a portare, vedere Takeuchi, 2003.] III. Specificazioni Burocratiche sul nihon-to tra i samurai. Per quanto diguarda la lunghezza legale delle spade da indossare per i samurai di classe elevata quali spade quali Lord daimyo e hatamoto con posizioni esecutive nello shogunato quando fanno comparsa nel castello di Edo in visita ufficiale, lo shogunato Togukawa emise un ordine per specificare la lunghezza di katana e wakizashi così come i dettagli specifici del kanagu per fornire il loro paio ufficiale di daisho. Secondo Bakugi Sanko [il corrispondente per le leggi ufficiali dello shogunato] scritto da Matsudaira Shungaku, un damyo del tardo periodo Edo e l'ultimo Lord della prefettura di Fukui (anche cugino dello shogun), la lunghezza legale delle spade indossate da saurai di alto lignaggio nel castello di Edo erano a) 2 shaku 3 sun (=69.69cm) per la katana e b) 1 shaku da 6 sun a 7 sun (=48.48cm to 51.51cm) come set ufficiale per lo shogunato Tokugawa (Ogasawara, 1994a). [Nota. Come i pù? sanno già, anche quei samurai di alto rango non erano autorizzati a portare una katan all'interno del castello, ma dovevano indossare un wakizashi.] IV. L'emergere di una calssificazione accademica del Nihon-to. A causa di quegli ordini esecutivi emanati dallo shogunato Togukawa, nel mezzo del periodo Edo, la tipologia del nihon-to basata sulla lunghezza ufficiale delle lame era ormai ampiamente accettata presso i letterati di nihon-to. Ad esempio, Arami mei zukushi [una guida completa delle più nuove lame mei], una guida integrale al nihon-to pubblicatanel periodo Edo, già classificate con una divisione basata sulla lunghezza di "chu-wakizashi (wakizashi di taglia media)" fino a 1 shaku 8 sun 9 bu (=45.237cm) e "oo-wakizashi (grande wakizashi )" fino a 1 shaku 9 sun 9 bu (=60.297cm) e "katana" fino a 2 shaku (=60.6cm) o più lunga (sempre in termini di distanza tra hamachi e kissaki). Da qui, in combinazione con la designazione legale del "ko-wakizashi" nel sopramenzionato Muto Rei, la classificazion ufficiale (sia legale che accademica) del nihon-to in base alla lunghezza della lama era stata stabilita quasi completamente nel periodo Edo come segue: (a) tanto - più corto di 1 shaku (= 30.3cm); (b) wakizashi - da 1 shaku (= 30.3cm) a 1 shaku 9 sun 9 bu (= 60.297cm); ma più specificamente (i) ko-wakizashi (small wakizashi) da from 1 shaku (= 30.3cm) fino a 1 shaku 4 sun 9 bu (= 45.147cm); (ii) chu-wakizashi (wakizashi di taglia media) da 1 shaku 5 sun (= 45.45cm) a 1 shaku 7 sun 9 bu (= 54.237cm), e (iii) oo-wakizashi (grande wakizashi) - da 1 shaku 8 sun a 1 shaku 9 sun 9 bu (= 60.297cm); (iiii) katana - 2 shaku (=60.6cm) e più lunga. V. La classificazione del nihon-to nel Giappone moderno. Oggi le leggi che regolano il nihon-to in Giappone seguono per lo più quelle della tradizione del periodo Edo che ha classificato legalmente i nihon-to in specifiche categgorie di katana wakazishi e tanto in base alla lunghezza delle loro lame (misurata come distanza tra Hamachi e Kissaki). L'unica semplificazione della classificazione legale odierna in Giappone é che nn ci sono specifiche divisioni tra le categorie di wakizashi quali "ko-wakizashi", "chu-wakizashi" e "oo-wakizashi" come specificato precedentemente. Inoltre, a partire dall'adozione del sistema metrico decimale nel 1981, il tradizionale sistema di unità di misura di "shaku," "sun" e "bu" non viene più utilizzato; quindi la designazione legale di tanto, wakizashi, e katana tramite la loro lunghezza oggi per la legislazione giapponese é come segue(Ogasawara, 1994a): (a) tanto - 30cm o più corto; (b) wakizashi - più lungo di 30cm (incluso il cosiddetto "sun-nobi tanto") ma più corto di 60cm; © katana (inclusi i tachi, sia "ubu" che "suriage") - più lunga 60cm. [sempre in termini di distanza tra ha-machi e kissaki.] VI. Legale vs. Accademico: coesistenza della doppia classificazione nel Giappone moderno. Come nota collaterale, quello che confonde molti collezionisti di nihon-tosia in Giappone che altrove é il fatto che la classificazione dei nihon-to basata sulla lunghezza di lama (misurata come distanza tra ha-machi e kissaki) non corrisponde sempre con la designazione accademica dei nihon-to che che sono spesso basati su a) il modo in cui la spada era originariamente previsto fosse indossata (tachi vs. uchigatana) e b) sli scopi per cui si doveva usare la spada (yoroi-doshi, ko-dachi, sun-nobi tanto, etc.). Ad esempio, quello che i collezionisti e i letterati chiamano "sun-nobi tanto" basato sulla classificazione b) sopra é oggi *legalmente* classificato dal ministero di Giustizia in Giappone come "wakizashi" in base alla lunghezza a) sopra. Ora, anche più disorientante per i più é che al giorno d'oggi diversi organi governativi giapponesi (Ministero della giustizia e ministero de beni culturali) usino simultaneamente entrami i tipi di "classificazioni ufficiali" basate sulla lunghezza della spada e sul modo di indossarla (la sopra minzionata classificazione a)) o gli scopi per cui la spada veniva usata (la sopramenzionata classificazione b)). Per esempio la designazione ufficiale del Ministero dei beni culturali del giappone per il nihon-to tesoro nazionale"Bizen Ichimonji Suke zane" del periodo Kamakura (ufficialmente posseduta e indossata da Tokugawa Iyeyasu) é "Tachi, Suke zane" riportato sul Certificato di Tesoro Nazionale (perchè ha un "tachi mei"): a ogni modo questa lama in particolare ha un "uchigatana koshirae" in cui Tokugawa Iyeyasu stesso indossava questa spada come un uchigatana (by inserendola nell' obi come in "sasu") (Ogasawara, 1994a). In breve, a seconda della forma, lunghezza e scopo delle lame sia la classificazione "legale" (strettamente basata sulla lunghezza) che "accademica" (basata sia sulla lunghezza che su funzione e scopi) sono contemporaneamente in uso nel Giappone moderno. La sua piuttosto disorientante tassonomia é ben esemplificata nella designazione ufficiale dei nihon-to dai diversi organi governativi...l Bibliografia: Iiyama, Yoshiaki. (1995). "Edo jidai no tohsoh to fuzoku." ["The customs and sword furnishings in the Edo period."] In Shibata, Mitsuo, Shibata Mitsuo no Token Handbook. [The Handbook of Japanese Swords by Mitsuo Shibata.] Pp. 120-125. Tokyo, Japan: Kogei Shuppan. ISBN 4-7694-0094-2. Kokubo, Kenichi. (1993). Zukan Tohsoh no Subete. [The Complete Book of the Japanese Sword Furnishings, Illustrated.] Tokyo, Japan: Kogei Shuppan. ISBN 4-7694-0094-2. Ogasawara, Nobuo. (1994a). Nihon_to no Kansho Kiso Chishiki. [The Fundamental Knowledge of Japanese Sword Appreciation.] Tokyo, Japan: Shibun Do. ISBN 4-7694-0053-5. Ogasawara, Nobuo. (1994b). Nippon no Bijutsu 1, No. 332: Nihon_to no Koshirae. [The Art of Japan 1, No. 332: The Koshirae of Japanese Swords.] Tokyo, Japan: Shibun Do. Takeuchi, S. Alexander. (2003). "Was chonin class in Edo period allowed to wear/carry swords?" In Dr. T?s Nihon-to Random Thoughts Page. University of North Alabama, Florence Alabama, USA. http://www2.una.edu/Takeuchi/DrT_Jpn_Cultu...honin_sword.htm
  3. posto il mio anche in nihon token allora o hai gi? spostato tu yama?
  4. edit: ho rimosso da qui e postato l'articolo tradotto in nihon token come "Classificazione storica dei Wakizashi e della tassonomia del nihon-to basata sulla lunghezza delle loro lame e funzioni/scopi"
  5. Dall'inglese se serve posso dare una mano...copatibilmente con gli impegni di universit?..... ditemi cosa serve e vedo che riescoa fare.
  6. prevedo appena finisco la sessione di esami... altrimenti non studio pi? ^_^ appena sono fuori vedo di guardarmelo con calma.... anche perch? mi ispira
  7. Non ho ancora avuto tempo di vederlo... sigh..... devo proprio decidermi... appena finisco la sessione di esami lo faccio.....
  8. in molte arti marziali la base ? la caduta..... le prime volte ti tocca prenderle... d'altronde il modo migliore per imparare spesso ? capire sulla propria pelle... io nn avevo mai imparato tanto quanto nel periodo in cui il mio maestro di judo aveva deciso che gli piacevo come uke (si scrive cos???) e che gli piaceva farmi volare di qua e di l?... Per quanto riguarda il pensarci prima di usarle ? ovvio che un arte marziale nn deve essere usata a sproposito sia essa judo akido karate o qualsiasi altra.. ma ? anche vero che se il maestro nn ? 'na scarpa totale ti viene insegnato il modo di comportarsi e che nn ? bello utilizare le proprie capacit? se nn ? strettamente necessario..
  9. A me personalmente dal punto di vista difensivo il judo nn ? mai servito... sar? anceh che nn sono un fuscello e non "ispiro" caos.... ma a parte qesto la cosa che credo mi sia servita di pi? sono le ukemi(spero di averlo scritto giusto... se ho toppato amen)... ho evitato di farmi male cadendo almeno 2-3 volte perch? sapevo come farle.... Cmq un arte marziale, come ha gi? detto P4nd4_77 ? una filosofia di vita... di certo non ? un vado perch? mi voglio difendere... certo pu? piacere pi? o meno ma di certo lo scopo ultimo non ? imparare a difendersi... poi se capita di usarle amen..
  10. Nache io ho un dubbio.... considerando che la chisa katana varia tra i 55 e i 60 e il wakizashi tra i 30 e i 60 cm.. come si distinguono i due? perch? se nn ricordo male anche i wakizashi sono delle"katane" solo un po' pi? corte..
  11. DarkStilgar

    Stilgar

    Provveder? ^_^ preparer? una bella rece di kenshin quanto prima ^_^
  12. Io ho pratcato per vari anni judo.. poi ho smesso a causa di mancanza di tempo.... cmq mi piacerebbe prima o poi riprendere...
  13. DarkStilgar

    Stilgar

    Mi iscrivo anche io... mi interessa l'argomento eanche se nn sono troppo esperto.... sono per? un appassionato di anime e manga.... salve a tutti ^_^

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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