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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Knight

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  1. Knight

    Obi

    Ciao, sto cercando un kaku obi per iaido o meglio ken-jitsu..Abito vicinoa Milano, mi sai indicare il negozio di cui parli?
  2. Knight

    Cose Da Film?

    Ciao Maestro! vedo che il campione del mondo Alberto Leonardi ha risposto su questo forum, ne sono lieto... vedo altresì diverse risposte meditate e pacate... Il dialogo e la passione per queste discipline mi fan sempre incontrare persone intelligenti.. Beh, se il mio maestro si è presentato, lo farò anch'io. Sono FONTANA FILIPPO, 2° dan di ju-jitsu e istruttore della medesima arte, insegno presso la palestra Yama Arashi di Piacenza e da un anno atleta agonista di musical forms. Ho conseguito un titolo italiano, un secondo posto sempre in coppa Italia e un terzo posto in una coppa mondiale..di recente convocato in Nazionale WAKO dal D.T. Alberto Leonardi e dal suo vice Maurizio Valsesia. Gareggio coi kamas nelle musical forms hard style weapon, ma ora passerò alla katana. Ho fatto Vale Tudo e kick boxing, nonchè diversi stage e lezioni tra cui Lao Long Dao, Silat, Katori Shinto Ryu ecc... faccio arti marziale da quando ho 16 anni e ho 30 anni. La mia ass. di ju-jitsu è l'ass. scuole ju-jitsu arte e cultura che ha sede a Brescia. ah, dimenticavo, anch'io sono arbitro internazionale WAKO di musical forms (siamo in 3 in Italia, non è difficile sbagliarsi). Quanto alla miglior tecnica di difesa da strada, io ricordo sempre volentieri il mio primo compagno di ju-jitsu...egli, fiero delle proprie abilità nel combattimento, soleva ripetere che per lui, un buon diversivo, era rifugiarsi sotto una macchina! Quanto all'amico Sandro, assolutamente, come già fai, è indispensabile imparare i trick in sicurezza e con le assistenze adeguate da parte dei tuoi istruttori o compagni...il mortale (o back flip) da soli, è altamente sconsigliabile! anche perchè, la componente psicologica, nel salto indietro, è l'80%...saprai che il backflip è decisamente più facile del frontale o dell'aerial, eppure lì gioca una componente psicologica pazzesca e se c'è qualcosa che ti fa paura, rischi di romperti tutto..Quindi, agite sempre in sicurezza... Ah, volete una chicca? guardate questo sito : www.ludosport.org un'accademia jedi a Milano!! ahah...per me son mitici...ecco, questa non è un'arte marziale, è un gioco, ma dev'essere troppo divertente!! Beh, io sono un fan di star wars..forse dovevo aprire una nuova discussione a riguardo
  3. Knight

    Cose Da Film?

    un'utlima risposta per Sandro.. ho appena visto le foto sul tuo blog...beh, complimenti, sono splendide..quindi 6 tu quello che si allena in combattimento col bokken? che figata...il nostro Sokè non è d'accordo, in quanto, finchè non impariamo alla perfezione i kata, niente combattimento simulato...(mi ero preso una bella strigliata qualche anno fa quando l'avevo proposto). Personalmente non conosco il tuo stile, ho avuto modo di conoscere il Katori Shinto Ryu..ed è magnifico!!! Anche solo lo studio dei loro kata ti insegna a combattere da subito..per me la lezione con il maestro che ho citato sopra, è stata formidabile! Beh, complimenti, continua così
  4. Knight

    Cose Da Film?

    wow! Grande Sandro, son felice di sentire questo e comunque, non volevo dire che tutti denigravano la "cosa", avevo visto il tuo intervento e anche quello di Mirco che eran ben appropriati...e quanto agli altri, beh, liberi di dire, volevo solo informare.. Dove ti alleni? di mio puoi trovare qualcosa nel sito che avevo linkato...nei mondiali WAKO di Salsomaggiore..io uso i kamas..ma io sono uno che è sì in nazionale, ma non campione del mondo. Penso che farà un intervento il mio maestro di forme, che troverai sempre su www.fighter-arts.net è quello che spiega il backflip, fa la sua forma ecc..ecco, in Italia abbiamo lui come vero grande campione e anche un altro ragazzo, proprio nell'uso della katana, ma che non è nella mia stessa federazione (non faccio nomi, non sono autorizzato e non mi sembra il caso, se vogliono, interverranno)...io per ora mi posso fregiare di un titolo italiano e un terzo posto in una coppa del mondo. i miei trick migliori...penso siano il jack knife, 720 cheat, aerial, gainer...ma anch'io penso di passare alla katana, d'altronde da noi per dare la nera, occorre conoscere il ken-jitsu, mi basta modificarlo... sono a tua disposizione per qualsiasi cosa sulle forme, e a chiunque naturalmente voglia interessarsi. L'aerial ti viene bene? è stato il mio primo "trick" (metto le virgolette perchè è comunque considerato un movimento di ginnastica e quindi non dà tanti punti) un anno c'avevo messo!! Anche per me nacque così, tanto per spingermi oltre e vedere il mio corpo se riusciva a fare certe cose...infatti ho iniziato verso i 26 anni, molto tardi si è soliti dire, ora ne ho 30..l'anno scorso il debutto ed in un anno soltanto, la passione mi ha permesso di gareggiare nelle gare più importanti e iniziare a girare il mondo per seguir la mia passione... P.S. ciò che mi fa definire quell'atleta un marzialista è la sua abnegazione, la volontà e l'impegno che avrà messo in quella ferma che ha creato, se dovessi limitare un marzialista al saper imitare un kata...beh, forse non ci sarebbero neanche così tante cinture nere e prendo dentro la mia stessa associazione...non si può giudicare una musical form solo dall'aspetto tradizionale..per quello c'è il traditional o le gare di kata nel karate e via dicendo...
  5. Knight

    Cose Da Film?

    grazie dell'invito, provvederò... Quanto all'Haidong Kumdo, è un modo di usar la katana un po' spettacolare e strano in effetti, che non conosco, ma non c'entra un tubo con le forme..anche se uno è liberissimo di gareggiare con noi portando qualsiasi stile...si dà il caso che ci siano gare di categoria "traditional"...dove tutti voi trovereste posto. Quella che già nell'era Edo si facesse...ma cosa c'entra? e poi cosa? alludi al teatro? Sì, va beh, c'era il teatro che rappresentava le arti marziali...ma ti posso garantire che noi, a livello pecuniario, non guadagniamo alcunchè quanto ai due che combattono con questo modo di dimostrare (un'altra assurdità), ma chi l'ha detot che se io dovessi combattere userei sti volteggi? io quando dimostro la mia arte, dipende da cosa mi è chiesto: difesa personale? ok, tecniche rapide ed essenziali; ad un collega di ju-jitsu? tecniche che sono più tradizionali o che dimostrano come la scuola lavora; pubblico? qualcosa di più spettacolare, un kata particolare... Quanto ad arte marziale: beh, vorrei proprio vedere perchè ad esempio la Capoeira non dovrebbe essere un'arte marziale: rammenterei voi che arte marziale è l'arte del Dio Marte, ossia Dio della guerra, qualsiasi studio portato avanti dai nostri antenati dedicato a questo ambito, il combattimento e la guerra, pertanto è arte marziale... Non c'è solo il Giappone che faceva guerra, ahimè. è certo che se uno non ha mai visto un'arte che non sia la sua...tanti auguri.. noi del ju-jitsu o ancora di più, ju-jutsu, dovremmo rabbrividire solo a sentir parlare di aikido e judo, nostri derivati....o anche quelli del ken-jutsu nei confronti di iaido e kendo... ah, dimenticavo...l'incoscienza di chi maneggia le armi..o mamma mia e se cade? Beh, le musical forms sono uno sport estremo e l'atleta rischia molto di più la vita con un salto mortale che se gli cade l'arma...tuttavia, l'arma è finta, pesa a mala pena un kg..i quadrati di gara sono 10x10 (a parte negli USA), c'è distanza tra l'atleta e la giuria, non parliamo del pubblico..i movimenti però, sono provati e riprovati milioni di volte..l'arma..non viene lanciata nel pubblico, ve lo assicuro..santo Dio, ma qualcuno di voi, avrà pur provato a fare una volta la tecnica ad una velocità reale?? e quei ragazzi di cui parlavate che si allenano coi bokken? Il loro primo pensiero andrà a non prenderlo sulle dita o a far bene la tecnica? Io a quelli ossessionati dal farsi male, consiglio sempre di fare altro, purchè che non sia un'ARTE MARZIALE! va beh, non condivido certe opinioni, ma darei la vita affinchè le possiate esprimere...
  6. Knight

    Cose Da Film?

    Buona serata a tutti, mi presento in questo forum per la prima volta e per puro caso (dato che stavo cercando un'hakama bicolore e non so come è venuto fuori questo link). Sono un marzialista come voi e studio ju-jitsu tradizionale da 12 anni (il mio stile), oltre aver fatto anche, anni addietro, Vale Tudo, Kick boxing e provato stage con i più svariati grandi maestri, anche di Katori Shinto Ryu (a Padova, ad Higan, qualcuno di voi c'era il 1 Aprile 2007). Beh, da qualche anno sono anche un esponente delle XMA, come vengono chiamate comunemente in USA, anche se ciò non è del tutto vero, in quanto per lo più vengono chiamati trickster i praticanti di questa "cosa",come invece la chiamate voi. Scrivo in quanto ho notato un abisso di ignoranza in materia da parte vostra e, visto che come marzialista, rispetto gli altri "colleghi" e non di meno i punti di vista altrui, mi limiterò a cercare di spiegare i fatti e non buttar lì commenti a mo del peggior giornalismo all'italiana. Anzi tutto la "cosa" era una competizione di Musical form. Le musical form nascono negli USA per creare coreografie cinematografiche, come giustamente avete intuito, mediante l'utilizzo degli aspetti più spettacolari delle arti marziali. Col passare del tempo, associandosi allo sport di combattimento kick boxing, esse son divenute un vero e proprio modo di gareggiare interstile (mai sentito parlare manco di questo?). Chi gareggia nelle musical forms è un atleta che deve dimostrare conoscenza e preparazione in tantissimi aspetti: atletico-agonistico: preparazione atletica per una stimolazione corporea a livello anaerobico per una gara da almeno 1'30", equilibrio perfetto, buona percezione del proprio corpo nello spazio...pertanto una costante preparazione atletica; psicologico: una gara di musical form prevede un forte impatto emotivo, sul tatami si è soli a dimostrare il meglio di sè, occorre quindi una lunga preparazione di studio anche a livello di memoria muscolare; ogni movimento deve diventare conseguenza dell'altro e in gara non c'è il tempo di pensare: "oddio e ora che ci metto?" recitativo:dallo studio della mimica facciale ad ogni gesto enfatizzato..naturalmente, il gesto, se anche efficace, guadagna più punti. (una forma senza Kiai perde in partenza, per non parlare dell'importanza della respirazione); da ultimo le due più importanti: acrobatico:occorre uno studio costante dell'acrobatica. Si parte dalla ginnastica artistica e si arriva ai confini più estremi di detti movimenti: i tricks che sono questi movimenti di calcio o pugno enfatizzati da avvitamenti o salti mortali...vi garantisco che il calcio "540", come giustamente citato da Mirco, se vi arriva, la testa, la stacca...per non dire del "720"..tirato in gara e portato a punto da un esponente della nazionale italiana di kick boxing. Pertanto sono movimenti efficaci che, vi posso altresì garantire, occorre tantissimo tempo per imparare. Fare un "aerial" o ruota senza mani, necessita di uno studio forse più approfondito che ad estrarre la katana o almeno ci si avvicina. marziale: per prima cosa, come istruttore, io non faccio accedere allo studio delle musical forms chi non provenga da uno stile tradizionale, premesso questo, occorre un costante studio del propria stile tradizionale che può provenire da area Giapponese (per gli stili hard) o altre parti del mondo (per gli stili soft, si veda ad esempio, WUSHU o CAPOEIRA. se guardiamo nella storia delle nostre arti, vediamo che molti gesti acrobatici venivano studiati, si pensi alle forbici al collo, sapevate che venivano utilizzate dai guerrieri vietnamita per disarcionare i cavalieri?mah). Beh, è indispensabile non scostarsi mai dalla tradizione, occorre conoscerla e sentirla dentro. Ricordiamo che, mentre le musical forms sono un modo di gareggiare, lo stile dell'atleta è uno solo di solito o perlomeno lo deve conoscere in modo via via approfondito. Per non parlare di chi porta in gara un'arma. Occorre uno studio attento di certi movimenti e poi enfatizzarli, mostrare un maneggio pressochè perfetto dell'arma tant'è che chi gareggia in hard style weapon sa benissimo che per prima cosa i giudici osserveranno la padronanza di muoverla in ogni situazione. Certo, la forma che avete visto vi sarà parsa un muovere un pezzo di ferro in aria, non si vuole essere efficaci al 100%, tuttavia la lama era rivolta verso l'avversario, altrimenti, le nostre spade si piegherebbero o addirittura spezzerebbero data la loro fragilità...o semplicementi, non prendi punti.. Le katane per musical forms vengono fatte in una lega di acciaio nata per la costruzione di velivoli, estremamente leggere,ma non per questo denigrabili...altrimenti anche il bokken non è una spada vera, non trovate? Ma nessuno si sognerebbe mai di dare dell'incapace ad un marzialista che si sta allenando con un kata di bokken.. Tutto questo per concludere: le musical forms sono soltanto un modo di gareggiare, coreografico e certamente è di tutto rispetto chi sostiene: "non le approvo" perchè sono un tradizionalista. Posizione conservatrice,ma di tutto rispetto. Esse si distinguono dalla tradizione che però deve far parte del bagaglio culturale dell'atleta. Ciò che non è rispettoso, è dire che questo atleta sia un povero pazzo o una persona che vuole fare tutto e subito...anni, tantissimi anni occorrono per creare un buon atleta di musical forms, sacrifici, spese, superare la paura..per avere il tanto desiderato premio: AVER SUPERATO I PROPRI LIMITI. Ciò che non tollero è che qualcuno possa dire che lo facciamo per avere la pagnotta, non è assolutamente così, voi marzialisti dovreste sapere benissimo che non esiste il nemico, ma solo noi stessi. Noi agonisti di musical forms siamo molto più felici quando in palestra impariamo un'acrobazia nuova, la gara è solo il momento di dimostrare a noi stessi che ce l'abbiamo fatta a fondere tutti quegli aspetti di cui sopra...è la nostra forma...tutti i nostri limiti che volevamo superare, siamo riusciti a batterli! Noi alle gare, siamo i primi che dimostriamo grande rispetto per l'avversario, da qualsiasi nazione provenga e facciamo il tifo per chiunque, perchè è arte, è l'uomo che gioca con la propria natura e scherza con la fisica...questo è fare musical forms per me. Bene, mi auguro di esser stato chiaro e aver risolto qualche dubbio in merito, resto a disposizione per ogni chiarimento e vi lascio un paio di link sui quali potrete conoscere qualcosa delle altre arti marziali o anche della vostra: www.fighter-arts.net . Oppure per gli USA, www.sportmartialarts.com Amici tradizionalisti puri, il mondo delle arti marziali è estremamente vario e questo non è un male, non chiudetevi, ma dialoghiamo...vi lascio con un aneddoto di un maestro che mi auguro abbiate avuto la fortuna di conoscere, si tratta di Keiichi Sugiyama, uno degli allievi del M. Minoru Mochizuki. Egli, alla fine della lezione, ci radunò in cerchio. Vi era chi proveniva dal ju-jitsu come me, numerosi dall'aikido, altri addirittura dal ninjitsu e ci disse dell'importanza che le arti marziali dialoghino tra loro. Egli immaginò di creare come un altissima colonna, in cima della quale vi erano due contendenti, e auspicava che le nostre arti dialogassero insieme al fine di trovare tecniche che in quella situazione avrebbero dato la vittoria all'uno o all'altro. è un grande esempio per me dell'importanza di un'evoluzione costante senza ignorare una solida base di tradizione. Beh, con questo ho concluso, P.S. quando facevo Vale Tudo, vi posso garantire che senza tecnica, non si poteva vincere, ho battuto kick boxer col doppio del mio peso solo perchè non conoscevano certe tecniche di ju-jitsu..quindi, non denigrate anche il Vale Tudo, non esiste un'arte marziale depositaria dell'assoluta efficacia o bellezza o..ciò che volete..se no, la faremmo tutti. P.P.S. la Hakama bianca e nera significa la costante ricerca dello yin e yang..auguri a tutti

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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