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Aiki no kokoro

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  1. niente di più vero.. ..e completamente d'accordo con quanto scritto sopra
  2. Come sempre hai dato una risposta veramente perfetta. Ti ringrazio. Come mai nel tempio non sono ben visti gli occidentali? grazie
  3. Ah ok.. quindi sono due scuole diverse, e quella legata all'aikido è il Kashima Shinto Ryu. Grazie sei stato molto gentile
  4. Buona giornata a tutti, So davvero poco su questa scuola di kenjutsu, anzi direi assolutamente niente. Però durante qualche ricerca su informazioni di Aikido, mi compariva sempre davanti questo nome (kashima shin ryu o kashima shinto ryu). Cosa sapete dirmi riguardo questa scuola?? e soprattutto, come mai la trovo sempre insieme all'aikido?? eppure non mi sembra che O'Sensei praticasse questa scuola. Mi piacerebbe sapere qualcosa di più. grazie saluti a tutti
  5. lo so yatoshi, infatti sono stato molto fortunato:laugh: jumyo mi fa piacere che la pensi cosi e sicuramente ne gioverà ai tuoi allievi
  6. certo, si chiama Enzo Virgili, ma te sei allievo di Corallini Sensei?
  7. questa domanda è un pò complessa visto che il mio Sensei non ha mai parlato di stili o diversità. parlava sempre e solo di aikido. Dal suo maestro (Paolo Corallini) posso dire che praticava Iwama Ryu ma quello che ci insegnava era un pò diverso. però per risponderti alla domanda direi Iwama ryu, con uno scarso uso delle armi, rispetto quello che si prevede realmente nell'Iwama
  8. salve a tutti. oggi voglio affrontare l'importanza di avere buoni compagni di studio all'interno del proprio dojo. Voi mi chiederete perchè?? Perchè i miei primi 3 anni di Aikido sono stati solo un'illusione. I miei compagni assecondavano troppo le tecniche, perfino quando la tecnica era completamente sbagliata loro cadevano a terra dicendo "bravo, è riuscita benissimo". Io da principiante, mi sentivo fiero del mio lavoro, finchè non venne un signore sulla cinquantina, con 20 anni di Aikido alle spalle. Stranamente, con lui le tecniche non riuscivano, e allora iniziai a chiedermi il perchè. Ne parlai con lui e mi disse che i miei compagni assecondavano troppo l'esecuzione del waza, portando così l'illusione di essere riuscito ad eseguirlo bene. Così iniziai di nuovo a praticare aikido con un' ottica completamente diversa. Spero di non avervi annoiato con questa storia, tuttavia serviva per farvi capire bene cosa intendo dirvi con questo mio post. Il concetto che voglio porvi è, quanto considerate importante il lavoro di Uke (colui che subisce il waza)? Molte persone preferiscono sempre partecipare alla tecnica come sh'te( colui che la esegue), forse perchè ritenuto più figo, forse perchè è la parte che risalta all'occhio di colui che guarda, invece, al contrario, molto spesso l'uke ha la nomina di colui che viene usato come "manichino", come la parte passiva della tecnica, in termini poveri, colui che prende le mazzate. Io invece credo che anche uke deve partecipare come parte attiva, come parte viva del waza. Questo perchè penso che prima di essere un buon sh'te bisogna essere un buon uke. Perchè si deve studiare la tecnica anche da uke, e credo che studiando il waza da entrambi le parti si arrivi ad una comprensione superiore dello stesso, e di conseguenza da una migliore esecuzione ne deriva anche un miglior insegnamento. Vedo anche molti Sensei che si limitano a praticare sempre e solo in sh'te, perchè credono che ormai si è arrivati ad un livello abbastanza alto da non dover più "prendere mazzate". Inoltre, se ho una visione di uke così passiva, di certo neanche mi impegno nello svolgerlo, in modo che la tecnica di sh'te finisca in due modi: primo, assecondandolo troppo, dando l'illusione della tecnica riuscita, o secondo, impiegando troppo contrasto nella tecnica, rendendone difficile per sh'te l'esecuzione. Comunque in entrambi i casi, nulla di produttivo. Ho voluto porvi questa riflessione perchè credo sia molto importante in tutte le scuole di arti marziali (anche se qui vi ho presentato tutto secondo un punto di vista aikidoistico), quindi vorrei sentire vostre esperienze personali o semplicemente vostri pensieri a riguardo. Quanto scritto è semplicemente una mia riflessione, non voglio nè offendere nè attaccare nessuno, quindi siate liberi di rispondere come volete, credo che un forum sia un ottimo modo per scambiare idee, quindi non sarò sulla difensiva E scusatemi se ho scritto male o troppo precipitoso. Non ho grandi doti di scrittura. Aiki saluti a tutti
  9. Aiki no kokoro

    ciao a tutti!

    grazie a tutti per il benvenuto, molto gentili. Sandro, ho saputo che eri a questo forum grazie al topic della tennen rishin ryu , altrimenti non avrei mai saputo che eri tu. Mi fa piacere che ci sei, e mi fa piacere di aver trovato finalmente un bel forum sul Giappone e le sue arti.
  10. ciao a tutti, è il mio primo post dopo la presentazione. Io ho praticato karate goju ryu per 6 anni, poi ho passato due anni di "sfogo" in sport da combattimento, quali kick boxing e muai thai per arrivare poi all'Aikido, che pratico da 7 anni e mezzo, solo negl'ultimi mesi sono passato all'Aikido Yoshinkan di Gozo Shioda.
  11. Aiki no kokoro

    ciao a tutti!

    Salve a tutti, mi presento. Sono Gustavo e vengo dalla provincia di roma, amo le arti marziali giapponesi e sono appassionato di cultura nipponica. Pratico Aikido da 7 anni, quasi 8. inoltre ho praticato per un pò di tempo anche la Tennen Rishin Ryu (con il qui presente Sandro), ma per motivi di disponibilità ho dovuto smettere a mio dispiacere, ma spero di tornaci molto presto. Mi sono registrato a questo forum con l'intenzione di accrescere il mio bagaglio personale su tutto ciò che riguarda il Giappone, e per avere buoni scambi di opinione con persone preparate come lo siete voi.

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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