Ciao a tutti
Vi segnalo questo sito italiano dove poter avere molte informazioni sul kyudo: www.kyudo.net.
Vorrei brevemente dare una mia modesta risposta ad alcune questioni che quì sono state eveidenziate:
1) Herrigel: purtroppo per quanto poetico possa essere il suo libro da una visione molto semplicistica del kyudo, il kyudo come la spada e tutte le arti marziali, non si possono imparare in pochi anni di pratica, come fece lui (5 anni circa), ma giustamente da studioso cercava qualcosa d'altro, ed infatti andò da un maestro di quest'arte che prediligeva il lato esoterico della via. Il Libro di herrigel è un bel libro, ma il kyudo è un'altra cosa.
2) Il kyudo sta all'arco in compund, come la via della spada sta alla pistola, pratichiamo arti marziali perchè da queste possiamo avere una crescita mentale reale, che ci faccia superare le vicissitudini che la vita ci pone di fronte, con la calma e la tranquillita di un essere superiore. Tutto scorre e che qualsiasi cosa possa accadere nulla possiamo afferrare e fermare, noi da noi stessi, vediamo tutto il resto che scorre, ma normalmente per paura ci scordiamo di questo fatto e ci immergiamo nella vita sparendo nell'oceano delle illusioni, li noi non ci siamo più.
Il kyudo fa parte di questa ricerca, come per la spada i maestri antichi hanno codificato tutte le più piccole sfumature della tecnica, perchè sapevano che uno solo era il "loro" sentiero che conduceva alla perfezione dell'arte e questo sentiero per chi lo percorre con rettitudine e con enorme sacrificio di sè, porta inevitabilmente alla consapevolezza della presenza di se stessi, alla libertà dalle nostre paure.
Solo seguendo nei minimi particolari e scrupolosamente la tecnica lasciataci dai maestro antichi possiamo capire realmente perchè i samurai si ostinassero incessantemente nel mantenere un etica di comportamento inflessibile che non ammetteva deroghe, pur essendo una classe privilegiata che avrebbe potuto godersi la vita, tra baldorie e sollazzi.
Ma ovviamente questo è solo il mio parere
ciao e alla prossima