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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Massimo Rossi

Una shinshinto di Chikanori

Messaggi consigliati

Il boshi è particolare, la hada che entra nello hamo e continua nel monouchi. Forgiatura raffinata.

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Massimo, è la lama di Chikanori vero?

Oggetto bellissimo, la politura è sensazionale. Il boshi sembra proprio un'onda di risacca.... e tutto l'hamon sembra 'ribollire'. :arigatou:

Un gran bel ritrovamento !

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Maurizio; Penso sia lo stesso, è stato allievo di NAOTANE ed è rimasto al servizio della famiglia Mito, ha appreso anche la tecnica di Rekko, la hada lo dimostra,è un misto tra Naotane e Rekko.

Gianluca; Si è quella che hai visto.

Ha dei bellissimi chikei e il nie è ben distribuito. Sono sempre del parere che nello Shinshinto ci sono stati artisti molto bravi.

DSC_0036.JPG

 

DSC_0018.JPG

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Ho trovato queste due che non mi sembrano molto simili ed anche quella postata da te almeno dalle foto presenta un' hamon molto più "frastagliato" perchè queste diversità?

Era uno sperimentatore?

 

L'hamon del boshi invece almeno nella prima è proprio molto simile, anche se in quella postata da te ha una lettura superiore:

 

Blade%20(75).jpg

 

seconda:

 

katana8.jpg


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Questa ha un gunome abbastanza coodrinato con del midare in NIOI luminoso e NIE ben distribuito ci sono alcuni anni di differenza fra le due. In questa,era già autonomo iterpreta molto la TOKUDEN

DSC_0001.JPG

 

DSC_0017.JPG

 

DSC_0015.JPG

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Meravigliosa... :sbav: una spada splendida Massimo, grazie per le foto! :arigatou:


"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) - "tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero"

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Il boshi è particolare, la hada che entra nello hamo e continua nel monouchi. Forgiatura raffinata.

lama(ancora da polire) con ha-hada forse ancora più "estremo".

 

hamon.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

 

purtroppo essendo molto ossidata non si riesce a vedere bene l'hada se non in controluce, ma si capisce che ji-hada e ha-hada sono due fenomeni leggermente differenti.

ps. le immagini si possono caricare direttamente tramite il sito? se la posto su imageshack me la riduce... la foto era molto più grande e visibile.

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lama(ancora da polire) con ha-hada forse ancora più "estremo".

 

hamon.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

 

purtroppo essendo molto ossidata non si riesce a vedere bene l'hada se non in controluce, ma si capisce che ji-hada e ha-hada sono due fenomeni leggermente differenti.

ps. le immagini si possono caricare direttamente tramite il sito? se la posto su imageshack me la riduce... la foto era molto più grande e visibile.

Puoi fare delle fato e postarla quando sarà polita.

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"la politura è sensazionale."

posso, non per polemica ma come spunto di riflessione, sapere su cosa basi la definizione di "politura sensazionale"?

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posso, non per polemica ma come spunto di riflessione, sapere su cosa basi la definizione di "politura sensazionale"?

 

Beh, ho utilizzato l'aggettivo nella sua accezione più classica: qualcosa che 'suscita impressione o stupore'.

Ho avuto il privilegio di tenere in mano questa lama e la politura mi ha impressionato: una delle rare volte che mi è capitato di vedere tutti i dettagli di una lama come 'perfettamente a fuoco', e contemporaneamente senza una spiacevole sensazione di 'artificiosità'...come se il metallo fosse 'nato naturalmente' così, incredibilmente definito in tutte quelle sue caratteristiche che noi amiamo esaminare. Mi rendo conto di non essere molto 'tecnico' in questo giudizio, ma meglio non saprei spiegartelo.... :arigatou:

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G.Luca, non conosco la tua esperienza, non so quante e quali lame abbia visto, da chi erano polite, ecc quindi su quello non posso esprimermi. diciamo comunque che in questa lama c'è "di più" da vedere, la ha hada è merito del forgiatore e non del politore... io la lama purtroppo non l'ho vista, mi sono fatto una mia idea esclusivamente dalle foto...

G.

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Ognuno di noi esprime apprezzamenti e concetti che sono personali, l'esperienza personale è un'altra cosa, ma quanto è quantificabile?

E' in tutti uguale o alcuni apprendono di più?

Partendo dal presupposto che i geni abbiano altro da fare che disquisire su un forum, cosa altro c'è da dire oltre ad un esclamazione di meraviglia.

A livello personale sono convinto che un forgatore possa vedere ed apprezzare una lama meglio di una qualsiasi altra persona preparata in maniera teorica.

Ma in questo, anche se in parte minore di un forgiatore, un politore è certamente più preparato di ognuno di noi che sul forum esprimiamo questi nostri dubbi o la nostra meraviglia.

Sul forum le sole persone che si sono cimentate in maniera sistematica in questa visione più che teorica sono a quanto sò solo tre di cui uno almeno per età è da considerare agli inizi, tutti gli altri possono solo dire: mi piace, non mi piace, ma solo a livello di stomaco.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Mauri, il discorso è interessante(è un po' il punto a cui volevo arrivare) ma mi spiace, non sono d'accordo con le tue conclusioni. l'esperienza non è direttamente quantificabile(non ti appare un punteggio sulla fronte) ma l'esperienza va ad influire sulla nostra conoscenza, sul nostro gusto e questi sono quantificabili, o meglio, definibili eccome! rispetto, chiaramente, la tua idea, ma non sono sicuro che un forgiatore, o meglio, tutti i forgiatori per partito preso abbiano un privilegio nell'osservare le lame... se ci pensi, le due tecniche di politura che conosciamo noi(kesho e sashi-komi) sono entrambe moderne(1800), i grandi forgiatori del passato, quelli "inarrivabili" non hanno mai visto con precisione cosa riuscivano a produrre, semplicemente perchè non c'era modo di vederlo... le loro produzioni erano, permettetemi l'irriverenza, a "stima". la loro tecnica migliorava nel tempo perchè s'accorgevano che modificando alcuni parametri si migliorava la qualità delle lame, non certo perchè notavano un aumento dei nie o della qualità dell'utsuri.

quanto al discorso politore, beh, per certi versi la lama in certi momenti la vede solo il politore, a meno che non documenti fotograficamente i vari stadi, ma nella conoscenza della lama in sè e anche, perchè no, della tecnica che ci sta dietro non penso ci siano grossi problemi anche per un appassionato. nel senso che giudicare la qualità di una politura è possibilissimo anche per un non politore, basta conoscere l'argomento e quali sono i parametri di valutazione che non sono "soggettivi". a volte, anche in politura si compiono scelte di carattere soggettivo o in termini di gusto o in termini di "scelta del male minore", ma sono casi estremi.

i commenti di pancia sono i "mi piace/non mi piace" senza altre spiegazioni, quando le espressioni sono motivate possono essere motivo di discussione(intesa in senso positivo e non da tifo calcistico) ma non sono più solo "commenti di pancia" di simpatici dilettanti... giusti o sbagliati che siano... e su questo si può sempre argomentare.

quanto ai tre politori iscritti al forum ho avuto il piacere di vedere lavori eseguiti da tutti e tre e anche il più giovane è tutto fuorchè un dilettante.

G.

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G.Luca, non conosco la tua esperienza, non so quante e quali lame abbia visto, da chi erano polite, ecc quindi su quello non posso esprimermi. diciamo comunque che in questa lama c'è "di più" da vedere, la ha hada è merito del forgiatore e non del politore... io la lama purtroppo non l'ho vista, mi sono fatto una mia idea esclusivamente dalle foto...

G.

Naturalmente, come in ogni campo in cui la maestria e la tecnica raggiungono livelli molto elevati, ci sono dei parametri comunemente accettati, messi a punto dai più esperti del settore, cui ci si attiene per formulare un giudizio. Sicuramente non mi sento di essere così esperto nel padroneggiare questi parametri da poter fare dei confronti o poter formulare giudizi di valore 'assoluto' ; posso però altrettanto con sicurezza valutare quando un lavoro mi suscita una particolare impressione, e questa valutazione 'sale' nella misura in cui l'oggetto esaminato mi permette di fare un passo avanti nella conoscenza di un argomento, piuttosto che fondarsi su questioni 'di pancia'. Per me avere in mano una bella lama è già un privilegio, quando mi si 'svela' con facilità e ricchezza di dettagli è un autentico regalo. Per bene svelarsi è ovviamente essenziale un'adeguata politura. Se, come mi auguro, avremo modo di conoscerci ed incontrarci, avendo la possibilità di confrontare dal vivo delle lame di qualità (poichè le foto sono spesso, a mio parere, fonti non affidabili), sarò lieto di attingere alla tua esperienza per apprezzare con competenza certi dettagli tecnici delle politure che magari al momento mi sfuggono. :arigatou:

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Mauri, il discorso è interessante(è un po' il punto a cui volevo arrivare) ma mi spiace, non sono d'accordo con le tue conclusioni. l'esperienza non è direttamente quantificabile(non ti appare un punteggio sulla fronte) ma l'esperienza va ad influire sulla nostra conoscenza, sul nostro gusto e questi sono quantificabili, o meglio, definibili eccome! rispetto, chiaramente, la tua idea, ma non sono sicuro che un forgiatore, o meglio, tutti i forgiatori per partito preso abbiano un privilegio nell'osservare le lame... se ci pensi, le due tecniche di politura che conosciamo noi(kesho e sashi-komi) sono entrambe moderne(1800), i grandi forgiatori del passato, quelli "inarrivabili" non hanno mai visto con precisione cosa riuscivano a produrre, semplicemente perchè non c'era modo di vederlo... le loro produzioni erano, permettetemi l'irriverenza, a "stima". la loro tecnica migliorava nel tempo perchè s'accorgevano che modificando alcuni parametri si migliorava la qualità delle lame, non certo perchè notavano un aumento dei nie o della qualità dell'utsuri.

quanto al discorso politore, beh, per certi versi la lama in certi momenti la vede solo il politore, a meno che non documenti fotograficamente i vari stadi, ma nella conoscenza della lama in sè e anche, perchè no, della tecnica che ci sta dietro non penso ci siano grossi problemi anche per un appassionato. nel senso che giudicare la qualità di una politura è possibilissimo anche per un non politore, basta conoscere l'argomento e quali sono i parametri di valutazione che non sono "soggettivi". a volte, anche in politura si compiono scelte di carattere soggettivo o in termini di gusto o in termini di "scelta del male minore", ma sono casi estremi.

i commenti di pancia sono i "mi piace/non mi piace" senza altre spiegazioni, quando le espressioni sono motivate possono essere motivo di discussione(intesa in senso positivo e non da tifo calcistico) ma non sono più solo "commenti di pancia" di simpatici dilettanti... giusti o sbagliati che siano... e su questo si può sempre argomentare.

quanto ai tre politori iscritti al forum ho avuto il piacere di vedere lavori eseguiti da tutti e tre e anche il più giovane è tutto fuorchè un dilettante.

G.

l‘esperienza và a influire sulla nostra conoscenza, ma sempre in rapporto alla nostra intelligenza, che non ha una base di partenza comune per tutti e tanto meno un punto di arrivo.

Le tecniche di politura delle lame hanno raggiunto picchi di eccellenza notevoli nel periodo da te identificato, ma questo almeno dal mio punto di vista è già un fattore di decadenza che ha portato l’apparire a livelli superiori all’essere.

Quando le lame avevano una loro funzione d’utilizzo primaria la loro funzione sociale veniva data per scontata e non aveva bisogno di essere mostrata.

I grandi forgiatori inarrivabili sapevano benissimo cosa stavano producendo in rapporto all’utilizzo del loro prodotto tanto è che erano già inarrivabili quando erano ancora in vita e non dopo il 1800 quando abbiamo potuto vedere le loro lame polite in maniera magistrale.

La qualità in rapporto a nie e usuri è un parametro moderno che niente ha a che vedere con l’eleganza di una lama o la sua praticità d’utilizzo, ha sicuramente una sua funzione nella stima di quest’ultima, ma è più un problema di mercato.

Per un appassionato conoscitore è possibile giudicare una politura,però limitandosi ad un fattore estetico, il politore che l’ha realizzata la giudica anche da un punto di vista delle difficoltà affrontate e da quanto queste sono state da lui risolte.

Il mi piace viscerale deve tener conto di tutti i parametri citati sopra ma non sempre è obiettivo, senza contare che nella maggior parte dei casi diventa difficile spiegare ad altri le proprie sensazioni.

Per quanto riguarda il più giovane dei nostri politori iscritti al forum, se l’avessi considerato un dilettante, anche per rispetto agli altri due non l’avrei inserito nel gruppo.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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