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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Francesco Marinelli

Mostra Samurai in Sardegna

Messaggi consigliati

Buongiorno a tutti,

 

per la felicità degli amici sardi vi segnalo la mostra “La Via del Samurai. Bushidō” che si terrà dal 26 gennaio al 21 luglio nel museo de Sa Corona Arrubia, con opere proveniente dalla collezione del Museo Stibbert di Firenze.

 

mostra.jpg


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Chissà, se ci portano anche la Kaminari? :basito:

:omg:

 

Scherzi a parte mi auguro che sarà un'ottima iniziativa per diffondere la cultura dell'arte giapponese anche in Sardegna


"Indiana Jones e la lama perduta"

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ci andrò sicuramente con gli amici del bonsai club Sardegna :ok:

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lo farò, se me la faranno usare. L'utima volta, ma era in quel di Tokyo e dintorni, fu un peso inutile

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bushido.jpg

samurai-dettaglio.jpg

samurai-4.jpg

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Foto dell'inaugurazione di ieri:

 

inaugurazione.jpg

Qui l'intero album del museo:

https://www.facebook.com/pg/museosacoronarrubia/photos/?tab=album&album_id=1965842683511432

 

Pagina Fb:

https://www.facebook.com/bushidolaviadelsamurai/

 

 

@Rob hai avuto modo di andarci?


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Foto dell'inaugurazione di ieri:

 

attachicon.gifinaugurazione.jpg

Qui l'intero album del museo:

https://www.facebook.com/pg/museosacoronarrubia/photos/?tab=album&album_id=1965842683511432

 

Pagina Fb:

https://www.facebook.com/bushidolaviadelsamurai/

 

 

@Rob hai avuto modo di andarci?

non ancora, dovrei andare sabato prossimo

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"Indiana Jones e la lama perduta"

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Grazie Francesco

 

una buona occasione per far due passi in Marmilla.. "il cuore pulsante della terra sarda", con una istallazione di Terry Gilliam.

(già da sola varrebbe il senso del viaggio, poi arms and armour del Giappone e.. se si arriva a fine febbraio si fa un salto a Mamoiada per il carnevale)

un porceddu, unu casu e na pattada ed un'altra foto nel libro dei ricordi.


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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La location della mostra è sicuramente suggestiva, situato nella Marmilla, alle pendici della Giara su una altura immersa nel silenzio che sovrasta il vento e il gracidio discreto di corvi in lontananza. Mi hanno accompagnato i miei nipotini di 4 e 3 anni che si sono comportati egregiamente, incuriositi dalle suggestive armature e dalle maschere da guerra. La penombra illuminava le sale espositive e le opere erano protette da teche ben illuminate. Sottofondo, una discreta musica rimandava a recenti rappresentazioni di filmografia occidentale sul Giappone e i suoi guerrieri. Forse avrebbero potuto anche tralasciare questo tocco coreografico ma i visitatori non ne sembravano disturbati.
A parte questo piccolo appunto, direi trascurabile, ho potuto notare un impegno notevole nel rimanere attinenti alla storia reale e alla sua valorizzazione con una esposizione che procedendo dal percorso creativo mitologico religioso del Giappone con la conseguente nascita della stirpe divina che avrebbe popolato le isole del sol levante, passava discretamente attraverso i vari periodi storici, Nara, Heian ed epoche successive, osservate e trasposte attraverso il succedersi delle innumerevoli stirpi guerriere, i samurai, che ne forgiarono gli eventi fino all'editto imperiale dell'ultimo terzo del XIX secolo che ne sanci la fine. Una ambientazione simile mi ha ricordato la qualità espositiva del Nezu Museum visitato a Tokyo e quindi onore al curatore e ai collaboratori della struttura museale di Sa Corona Arrubia, veramente impeccabili nella proprietà del linguaggio figurativo e attinenza descrittiva di storia, costumi e in particolare del senso profondo della via, il Bushido, costantemente presente nella esposizione delle guide. Un profondo rispetto per la storia di quel popolo è la sensazione che sono riusciti a trasmettere ai visitatori presenti.
Detto questo, passando all'analisi tecnica delle opere esposte, ho osservato delle pregevoli e ben conservate armature, splendidi kabuto, pregevoli mempo, tsube di grande qualità che tutti i visitatori dello Stibbert hanno già avuto modo di apprezzare. Quello che mi ha deluso un pò sono state proprio le lame, sia per il limitato numero che per la qualità: a parte una Kanemoto di terza o quarta generazione datata fine 1500 con un hamon sambon sugi e koshirae shinshinto, bisognosa di una politura d'urgenza, le altre lame si presentavano in uno stato di conservazione penoso per una collezione tra le più cospicue al di fuori del Giappone , quale lo Stibbert rappresenta. Manca, è lampante, una attenzione alla conservazione e valorizzazione delle spade, assolutamente non all'altezza delle restanti opere in esposizione. Il museo di provenienza non l'ho visitato e non posso dire se qui è stato inviato un campione di lame secondarie, e nemmeno mi è sembrato che durante il passaggio tra le teche i visitatori abbiano percepito lo stato di degrado, per fortuna direi, perchè non erano all'altezza del contesto. Le opere più rappresentative del bushido, erano anche quelle più modeste qualitativamente. Ruggine, abrasioni, punte spezzate, lame di ignota fattura, rimaste come furono scoperte allora da quello straodinario collezionista ottocentesco che viaggiava per il Giappone dell'epoca in cerca di tesori ancora non conosciuti in occidente.









IMG_20190302_181148.jpgIMG_20190302_181234.jpgIMG_20190302_181337.jpgIMG_20190302_181354 - Copia.jpgIMG_20190302_181431.jpgIMG_20190302_181406.jpgIMG_20190302_181419.jpgIMG_20190302_181455.jpgIMG_20190302_181504.jpgIMG_20190302_181510.jpgIMG_20190302_181528.jpgIMG_20190302_181519.jpgIMG_20190302_181536.jpgIMG_20190302_181548.jpgIMG_20190302_181554.jpgIMG_20190302_181211.jpgIMG_20190302_181329.jpgIMG_20190302_181107.jpgIMG_20190302_181122.jpgIMG_20190302_181129.jpgIMG_20190302_181113.jpg

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Grazie Rob per il bel servizio.

La collezione Stibbert è talmente ampia che occorrerebbe una manovra di governo per restaurarla e manutenerla.


 

月の道

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Sempre un piacere Roberto leggerti e vedere le tue foto/video!

 

Per quanto riguarda le condizioni delle lame al Museo ne siamo purtroppo tutti ben coscienti.. questo un vecchio topic del nostro forum a riguardo: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=4656


"Indiana Jones e la lama perduta"

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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