Vai al contenuto

Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Accedi per seguirlo  
Funboy

Bonsai!!

Messaggi consigliati

Un pò di storia:

 

bonsai.jpg

 

Il termine bonsai deriva dal giapponese bon (vaso) e sai (pianta) e con questo termine si è soliti indicare una forma d'arte, che consente di coltivare alberi dalle dimensioni ridotte, nel rispetto dei canoni e delle proporzioni degli esemplari che si possono ammirare in natura.

Il Bonsai nasce circa 2300 anni fa in Cina come pratica di scultura nel tempo di piante miniaturizzate in vaso. La maggior parte dei bonsai cinesi si ispiravano a miti e leggende quindi cercavano di ricreare figure di draghi ardenti, serpenti arrotolati uccelli magici e animali mitologici. Le forme che i bonsai assumono, provengono dall'immaginazione del 'proprietario' piuttosto che dalla realta'. Non si tratta quindi di realizzare una copia in miniatura di un albero ma di guidarlo verso forme e stili immaginari.

Per rintracciare l'origine della coltivazione bonsai vera e propria si deve partire da un'antica quanto famosa leggenda cinese, la quale racconta che il poeta Guen-Ming, nel IV secolo dopo Cristo, si ritirò a vita privata per dedicarsi alla coltivazione di crisantemi in dei contenitori, dando così inizio alla coltivazione delle piante in vaso con scopi non solamente estetici.

L'evoluzione verso l'arte bonsai oggi conosciuta si ebbe con la diffusione in Cina, alcuni secoli più tardi, dell'arte del Pen-jin, attraverso la quale venivano riprodotti veri e propri paesaggi con tanto di uomini, animali ed ovviamente piante.

 

Con i secoli tali pratiche si radicarono profondamente nella cultura cinese e nel 1300 la coltivazione seguiva già degli stili ben codificati.

 

 

300w.jpg

 

 

Le origini della coltivazione di piante in vaso sono antichissime e risalgono per lo più alle esigenze dei popoli nomadi e semi-nomadi del medioriente, ma non solo.

Anche nell'occidentale Roma imperiale, per fini puramente estetici, si coltivavano piante in vaso dalle dimensioni ridotte, tanto che ne parla persino lo scrittore latino Plinio il Giovane. In questi casì però non si può parlare di bonsai nel senso stretto della parola perchè si tratta di fenomeni totalmente svincolati dalla filosofia che sottostà alla coltivazione bonsai vera e propria.

 

L'ingresso dei bonsai in Giappone avvenne casualmente, infatti alcuni esemplari furono portati in dono nella terra del sol levante da ricchi commercianti cinesi.

 

Il bonsai entra nella cultura giapponese durante il periodo di Kamakura (1185 - 1333) per mezzo del Buddhismo Zen - che si andava diffondendo in tutta l'Asia.

Anche l'arte del Bonsai ebbe nello zen giapponese la sua migliore evoluzione: non venivano piu' rappresentati animali mitologici ma vennero delineati stili ben precisi, dai piu' semplici ai piu' complessi.

L'arte del Bonsai divenne un'arte di pensiero, meditazione ed evoluzione , cosi' come tutto cio' che e' Zen. Dai monasteri , il bonsai entro' a far parte delle case dell'aristocrazia giapponese come simbolo di prestigio e onore.Per i giapponesi, il bonsai rappresenta una fusione di credenza antica con le filosofie orientali dell' armonia fra l' uomo, l' anima e la natura.

 

In un rotolo giapponese antico del periodo di Kamakura, è scritto: " Per apprezzare e trovare il piacere in alberi conservati in vaso stranamente curvati occorre amare la deformita'". Il fatto che questa sia da intendersi come istruzione positiva e non negativa, e' dimostrato dalla storia: entro il XIV secolo il bonsai effettivamente è stato indicato nei testi come forma altamente raffinata di arte tipica di monasteri e aristocrazia..

 

Il Bonsai viene mostrato in cerimonie ed eventi speciali solo a monaci e all'elite giapponese . Si trasforma in una parte importante di vita giapponese e per questi vengono addirittura progettate speciali mensole e portavasi pregiati per permetterne l'osservazione e la coltura.

 

Nel diciassettesimo e diciottesimo secolo, le arti giapponesi hanno raggiunto il loro apice. Il Bonsai si è evoluto ancora ad una comprensione e ad un perfezionamento molto più alti della natura stessa . Il fattore principale dell'arte del bonsai divenne la "rimozione" delle parti della pianta anche importanti per guidarne la crescita verso la simbologia e lo stile desiderato.La riduzione della pianta agli elementi essenziali ed all' ultimo perfezionamento era molto simbolica della filosofia giapponese di quel tempo - essenziale, minimalista e intimista cosi' come indicato dai giardini giapponesi del famoso tempio di Roan-ji .

 

In quei tempi l'arte del bonsai era pubblica , non piu' solo dell'elite e dei monaci.

 

Con il tempo, l'arte del bonsai ha cominciato a sviluppare stili differenti. Gli artisti di Bonsai hanno introdotto altri elementi culturalmente importanti nelle loro colture di bonsai : la roccia e perfino piccole costruzioni e personaggi (stile bon-kei-kei) .

 

Verso la fine del periodo Edo fu aperto, con enorme soddisfazione della classe nobile, il primo vivaio dedicato esclusivamente ai bonsai. Nella prosperità generale gli studi, le arti e le lettere fioriscono ed è proprio nell'attività di pensiero che si annidano i germi del male che dovevano corrodere alle basi il potere e fare crollare lo shogunato, portando alla restaurazione dell'autorità imperiale.

Nel periodo Ten Mei (1781-1788) si cominciò a tenere ogni anno, presso il Maruyama no Ryou, a Kyoto, una mostra di bonsai di pino. I partecipanti, provenienti da cinque province e da vari distretti, concorrevano con un paio di esemplari ciascuno.

Durante i periodi Bunka e Bunsei (1804-1829) si ha maggiore gusto per le piante con foglie, mentre in epoca precedente era diffuso il gusto per i bonsai con fiori con predilizione per azalee e camelie. Furono stampati numerosi libri sull'argomento, quali Somoku Dodate-Gusa (1818), Somoku Kihin Kagami (1824), Somoku Kinyoshu (1829) e Kinseiju Fu (1833).

Durante il periodo Meiji si cominciò a diffondere una forma di associazionismo e alcuni bonsaisti scrissero pubblicazioni sull'argomento. Noto fino ad allora con il nome Hachi-ue, e in seguito denominato Hacinoki, soltanto durante questo periodo fu chiamato bonsai.

Nel 1892 a Tokyo si tenne il Concorso Artistico di Bonsai, cui fece seguito la pubblicazione di tre volumi "Bonsai artistici nella pittura" (Bijutsu Bonsaizu); per quell'occasione furono esposti alberi ispirati allo stile del "pino classico", sistemati in vasi di coccio opaco.

Nella prima meta' del 1900, dopo più di 230 anni di isolamento globale, il Giappone si è aperto al resto del mondo. La parola Bonsai si è diffusa grazie ai viaggiatori che hanno visitato il Giappone . Sono nate mostre a Londra, Vienna e Parigi nella seconda parte del secolo: In particolare l'esposizione Universale di Parigi del 1900 ha aperto gli occhi del mondo all'arte del bonsai.

 

I giapponesi hanno imparato sfruttare molto rapidamente l' interesse modiale verso questa forma di arte, aprendo scuole dedicate solamente allo sviluppo, addestramento, coltivazione e quindi esportazione di alberi di bonsai.

Le piante utilizzate sono di specie sempre piu' ampie per adattarle ai diversi climi modiali destinatari dei bonsai.

 

Il Bonsai oggi riflette il gusto internazionale e non piu' solo tradizionale giapponese.

 

Nel Giappone oggi, il bonsai è comunque fortemente visto come simbolo della loro coltura e dei propri ideali.

Il nuovo anno non è completo a meno che il tokonoma - il luogo speciale in ogni casa giapponese usata per la mostra degli ornamenti e dei beni preziosi posseduti - sia riempito con un bonsai 'sbocciante' di prugna o di albicocca.

 

2_2.jpg

Modificato: da Funboy

Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Grazie Fun Boy! :ok: ...


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Grazie Fun, interessante!

ottimo modo per iniziare a fare 4 chiacchere su un 'altro campo della cultura giapponese.



Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

bravo filippo!! :laugh:


....se il tuo cuore è forte....anche la tua spada sarà forte.....

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
:glare: Chi ha parlato?chi è filippo?chi è stato? :glare:

Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
:glare: Chi ha parlato?chi è filippo?chi è stato? :glare:

...??...azz...ho beccato il clone!! :hehe:


....se il tuo cuore è forte....anche la tua spada sarà forte.....

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Praticamente la maggior parte degli alberi e arbusti può essere educata a bonsai. Sono da escludere, o comunque sono usate pochissimo, le piante che hanno foglie o fiori molto grandi, (le foglie si possono ridurre, entro certi limiti, con opportune tecniche mentre i fiori rimangono pressochè invariati nelle dimensioni) come tigli, platani, ippocastano, ecc. e le piante a rapido accrescimento, pioppi, salici, ecc.

In genere, per tradizione ma anche perchè si prestano molto bene all'educazione a bonsai, le specie più utilizzate sono, tra le conifere, i pini, i ginepri, gli abeti, i cipressi, ecc. e tra le latifoglie gli aceri, alcuni prunus, ecc.


"Bellezza, gioventù e fascino cominciano ad appassire quando appaiono la prima volta.

Attraverso le prime foschie della primavera, scorgiamo il Ponte d'Autunno"

----

mai confrontarsi con un imbecille, ti trascina al suo livello e ti batte con l'esperienza

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Anche molte varietà di meli vanno bene :

 

e gli immancabili ciliegi :

IMG_0712_Visualizzazione_Web___Grande.jpg

IMG_0711_Visualizzazione_Web___Grande.jpg


La spada giapponese si apprezza come una bella donna : per le forme, la pelle ed il profumo.

 

Carlo

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Che belli... :ohmy:


La vittoria è di colui,

ancor prima del confronto,

che non pensa a sè

e dimora nel non-pensiero della grande origine.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Un mio amico che li coltiva per hobby e non per commercio li cerca già bonsai in natura. Non so spiegarvi meglio i tipi, ma dovreste vedere che roba. Già piccoli e sviluppati come (quasi) le foto che avete postato e tuttu naturale. Naturalmente poi ci vogliono tantissime ora di lavoro per impostarli meglio, ma i risultati sono sorprendenti. Ultimamente si è fatto costruire una serra con automatismi nelle finestre e nella distribuzione dell'acqua.

Se posso farò qualche foto e la posterò.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

questo topic mannaggia l'ho visto soltanto adesso , complimenti filippo!!

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
Un mio amico che li coltiva per hobby e non per commercio li cerca già bonsai in natura. Non so spiegarvi meglio i tipi, ma dovreste vedere che roba. Già piccoli e sviluppati come (quasi) le foto che avete postato e tuttu naturale. Naturalmente poi ci vogliono tantissime ora di lavoro per impostarli meglio, ma i risultati sono sorprendenti. Ultimamente si è fatto costruire una serra con automatismi nelle finestre e nella distribuzione dell'acqua.

Se posso farò qualche foto e la posterò.

eheh...quelli sono i miei preferiti!! quelli trovati già nani magari perchè cresciuti in qualche fessura o per altri motivi di disagio :smile:


....se il tuo cuore è forte....anche la tua spada sarà forte.....

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Bel topic! :ok:

Però vedo che è fermo da un bel pò..

 

Io da qualche anno dedico un pò del mio tempo alla cura dei bonsai, sono completamente autodidatta, nel senso che ho iniziato spulciando vari siti e imparando quel poco che potevo, ma la cosa mi ha preso abbastanza!

 

Sto impostando alcuni alberelli, non ne ho comprati già formati perchè non mi andava di spendere dei soldi senza prima averci fatto il callo, e comunque, anche se ci vuole tanta tanta tanta tanta pazienza :pinch: , partire da uno yamadori (pianticella raccolta in natura) o addirittura da seme (ebbene si...ho provato anche questo!! ) è sicuramente più divertente e spero mi regalerà delle belle soddisfazioni!

 

Spero che qualcuno condivida questa passione!

 

Suguni mata! :hiya:

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Anche a me piacciono tantissimo i bonsai. Ne ho 3 una Carmona microfilla, un Pinus e un Ligustrum. Se volete informazioni sui vostri bonsai in questo sito ci sono tutte le schede tecniche delle varie speci e anche molti accessori: http://www.crespibonsai.com/CBStoreB2C/Store/Home.asp

Questa è la foto del mio Ligustum che ho da quasi 6 anni:

Mio_Ligustrum.jpg


skilledlogo.jpg"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Scusate il vaso. Diciamo che non è un vaso proprio da Bonsai :gocciolone: Ma è l'unico che ho trovato dalle mie parti. Ad aprile 2008 lo rinvaso e gli compro un vaso su internet da crespi bonsai :ok:


skilledlogo.jpg"Hana wa sakuragi, hito wa bushi" (花は桜木人は武士) che tradotto significa "Tra i fiori il ciliegio, tra gli uomini il guerriero".

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

bellissimi i bonsai solo che anno una cura smaniosa...ma anche l'albero di ciliegio può diventare un bonsai??

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
Accedi per seguirlo  

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy