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Manuel Coden

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Che riguarda Manuel Coden

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    Uomo
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    Pordenone

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25643 lo hanno visualizzato
  1. Manuel Coden

    Amante del Giappone

    Benvenuto, ti consiglio questa lettura come prima introduzione a questo mondo
  2. Manuel Coden

    Provenienza

    一貫斎源友宏作 Ikkansai Minamoto Tomohiro saku
  3. I torokusho non sono certificati, bensì carte di registrazione delle lame, vengono rilasciati dall'ufficio di polizia locale e se la lama viene esportata devono essere riconsegnati all'ufficio preposto
  4. Manuel Coden

    Cinesata da esercizio

    Ciao Paolo, premetto che questo forum, come da regolamento, riguarda le lame giapponesi tradizionali, non ci occupiamo di repliche quindi ho spostato la conversazione in off-topic. Per quanto riguarda la tua idea di utilizzare questa lama per pratica, vista la qualità pessima dei componenti te lo sconsiglio caldamente. C'è un rischio molto elevato possa ferire te o chi ti sta attorno, ho sentito fin troppe storie finite male con repliche di questo livello. Se vuoi una lama da pratica ci sono iaito, anche usati, a prezzi ragionevoli.
  5. Manuel Coden

    Maltempo...come state?

    Da me tutto bene, ha colpito molto meno del previsto
  6. Manuel Coden

    Abbiate pietà di me

    Benvenuto, La buona notizia è che sembra una lama originale giapponese, da quello che intravedo della firma potrebbe essere firmata "Bizen Osafune Sukesada" che la collocherebbe alla fine del 1500, la cattiva notizia è che la corrosione appare molto estesa, soprattutto in punta, il che potrebbe non renderla più restaurabile Anche i due fornimenti (tsuba e fuchi) appaiono danneggiati dalla corrosione
  7. La cosa che salta immediatamente all'occhio è il nakago, quello della tua lama è raffazzonato alla bene e meglio, in tutte le lame giapponesi, pure quelle fatte in maniera non tradizionale durante la 2a Guerra Mondiale, è fatto con cura e precisione. I fornimenti della montatura sono di scarsa qualità e totalmente privi di dettagli, puoi vedere questa per un esempio di come dovrebbero essere https://www.dawsonsauctions.co.uk/auction/lot/94-a-wwii-japanese-army-officers-type-98-katana/?lot=42310&sd=1
  8. Da quello che si vede sembra una replica di una shin-gunto, probabilmente realizzata in Cina o Pakistan, erano piuttosto comuni durante quegli anni.
  9. 黒田正宗 Kuroda Masamune è una meito nota...peccato sia un tanto https://meitou.info/index.php/黒田正宗
  10. Manuel Coden

    Pietre preziose

    Per rispondere velocemente, ora l'hai visto 😁 https://bunka.nii.ac.jp/heritages/detail/559629 Diciamo che sono abbastanza rari, di solito i pochi esempi sono o prima del Muromachi o del tardo Edo. La ragione principale direi per il loro aspetto opulento che stona con l'estetica del guerriero (non a caso di solito sono montature da corte usate dai nobili)
  11. Partiamo dal dire che quella nella foto non è un type 95 ma una Shin-gunto type 98. Le type 95 non hanno nulla a che vedere con le nihonto, hanno lame fatte a macchina, senza alcun hamon. Discorso diverso per le type 98 che possono conservare al loro interno di tutto, da lame di famiglia antiche a lame coeve fatte tradizionalmente a lame coeve fatte in maniera non tradizionale. Per quanto riguarda la reperibilità, tutte le lame militari sono relativamente facili da trovare negli USA in quanto un gran numero è stato preso come souvenir dai soldati americani nel secondo conflitto mondiale.
  12. Quello che si trova nel link da te postato non ha nulla a che vedere con le nihonto, in questo forum non ci occupiamo di repliche ma solo di lame fatte in maniera tradizionale in Giappone. Il consiglio che ti posso dare è quello che viene dato a chiunque si approcci a questo mondo, spendi in libri e vieni agli incontri, così sarai in grado di apprezzare a pieno una nihonto e non avrai bisogno di nessuno che ti dica cosa comprare perché lo capirai da solo
  13. Seppur diverso ricorda quello del clan Maeda

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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