Bingo, Fine periodo Kamakura – Primo periodo Nambokucho Mumei, XIV secolo
NBTHK Tokubetsu Hozon Token - NBTHK Tokubetsu Kicho Kodogu
Nagasa [lunghezza]: 62,7 cm
Sori: 1,8 cm, motohaba: 2,8 cm, sakihaba: 1,8 cm
Sugata [configurazione]: Shinogi-zukuri, iori-mune, curvatura koshi-zori leggera con chu-kissaki. Kitae [motivo della forgiatura]: itame
Hamon [linea di tempra]: suguha [dritta]
Hataraki [attivitá]: piccoli ashi, yo e kinsuji.
Boshi [punta]: komaru con leggero midare-komi e piccolo kaeri [ritorno sul mune].
Horimono [incisioni] futasuji-bi [due scanalature parallele] su entrambi i lati.
Nakago [codolo] o-suriage con due fori e finale kiri; tracce di kiri yasurime [finitura orizzontale]. Origami: La lama e’ accompagnata da un certificato della Societa’ per la Conservazione della Spada Artistica Giapponese (Nihon Bijutsu Token Hozon Kyokai) come “Spada specialmente meritevole di essere conservata” (Tokubetsu Hozon Token), datato 8 agosto 2002.
Koshirae
Seconda metà del periodo Edo.
Saya [fodero]: laccato nero con riflessi marroni.
Fuchi-kashira: incrostati con navi in oro su un fondo di shakudo nanako, con oche sotto la luna. Tsuba: lavorata ed incrostata in oro con paesaggio marino su fondo shakudo nanako,Origami: La montatura e’ accompagnata da un certificato della Societa’ per la Conservazione della Spada Artistica Giapponese (Nihon Bijutsu Token Hozon Kyokai) come “Montatura specialmente preziosa” (Tokubetsu Kicho Kodogu), datato 28 marzo 1965.
La scuola Mihara é strettamente legata geograficamente alla provincia di Bingo, oggi parte meridionale della Prefettura di Hiroshima. Si individuano tre fasi nella produzione di questa scuola, una antica (Ko-Mihara), una successiva (Chu-Mihara) e una piú tarda (Sue-Mihara o Kai- Mihara). La scuola fu fondata, secondo la tradizione, nei primi anni del XIV secolo da Masaie, originario probabilmente della provincia di Bizen o di Bitchu, ma che quasi certamente passó per Yamato, dove assorbí i tratti stilistici che ispirarono la scuola da lui fondata. Sotto forti influenze della tradizione Yamato, infatti, il gruppo di spadai della scuola Ko-Mihara operò tra la metá del periodo Kamakura a tutto il Nambokucho; i primi lavori presentano generalmente un hamon chu-suguha, con ko-midare o itame. Altre caratteristiche tipiche delle lame Ko-Mihara sono uno shinogi pronunciato con un largo shinogiji, un jigane chiaro e komaru boshi. É inoltre comune la presenza di hiraniku.
Le lame firmate sono molto rare, la maggior parte opera di Masahiro, figlio di Masaie. La qualita’ delle opere Ko-Mihara e’ generalmente considerata elevata e molti esemplari sono presenti nel Juyo-Token Zufu.
Le montature sono della seconda parte del periodo Edo, lavorate in shakudo nanako, e riportano paesaggi marini incrostati in oro. Questo tipo di lavorazione rimanda immediatamente alla scuola Goto, che produsse autentiche opere di oreficeria dalla fine del XVIII secolo a tutto l’Ottocento. I menuki, sempre di scuola Goto, sono ancora in shakudo e oro, e rappresentano dei karashishi, i leoni della mitologia cinese.
La saya è in lacca scura con striature marroni che appaiono quando il fodero è illuminato. Questo bellissimo effetto è descritto nel certificato che accompagna il koshirae come “colore nero cicala”.