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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Navy

Rikugun Jumei Tosho gendaito?

Messaggi consigliati

Salve a tutti; chiedo la cortesia di un vostro parere su questa lama che mi è stata proposta. Mi viene descritta come una gendaito prodotta nel ‘44 da un maestro associato al programma RJT (notare la presenza della stella), il cui nome dovrebbe essere Abe Hiroaki. La parte iniziale dell’iscrizione è una dedica ad una divinità shintoista (Takeyoriwake?). Il koshirae, militare, è del cd “tipo 03” o “44”, con same in celluloide e una saya decisamente non convenzionale, priva tra l’altro dell’ashi.

Le misure di base della lama sono:

 

Nagasa: 67 cm

Sori: 1.7 cm

Motohaba: 3.3 cm

Sakihaba: 2.4 cm

Kissaki: 4.5

Nakago Nagasa: 21.5 cm

Kasane: 0.7 cm

Allego alcune foto che spero siano sufficienti per poter valutare questa katana, nonché per consentire di tradurre le iscrizioni presenti sul nakago.
Ringrazio anticipatamente coloro che vorranno intervenire condividendo la loro esperienza.

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Non ti posso aiutare molto con la traduzione in quanto i kanji in corsivo sono ancora più difficili da leggere di quelli "standard", però non ho trovato nessuna informazione riguardo un forgiatore gendaito di nome Hiroaki, probabilmente era poco noto oppure aveva iniziato a lavorare verso la fine della guerra.
Quello che ti posso dire è che le lame con lo stampo del Rikugun Jumei Tosho (RJT) dovevano sottostare a standard qualitativi e realizzativi, e quindi di solito sono di discreta qualità, qui maggiori informazioni a riguardo http://www.militaria.co.za/articles/RJT_Info.pdf

La lama che ci mostri sembra ben realizzata e si vede qualche attività, sebbene nulla di straordinario

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Ciao Manuel; anzitutto grazie per l’intervento e per il link: conosco il sito ma non avevo visionato questo interessante documento.

In effetti anch’io non ho trovato nulla a proposito di Hiroaki, non è presente nella lista dei maestri spadai associati al programma RJT:

https://www.japaneseswordindex.com/gendai2.htm

né in altri elenchi del periodo Showa.

A occhio sembra una spada di buon livello, ovviamente se valutata secondo i parametri propri delle lame prodotte nel periodo bellico, progettate e costruite per un effettivo uso sul campo di battaglia. Da qui la sugata poco elegante e le geometrie importanti, per non parlare poi del koshirae (in questo caso alquanto particolare, fuori dai canoni standard). Però curata nei dettagli, a cominciare dalla mei e dalla finitura del nakago.
Mi interessa il tuo parere in merito: se interpreto bene, pur non essendo una lama di pregio, è comunque da considerarsi una nihonto?

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C'è qualche discussione in merito a queste lame RJT se siano o meno nihonto a tutti gli effetti, da quello che vedo su quella da te postata direi che a mio parere si tratta di una nihonto, nel senso realizzata in tamahagane e con tutti i crismi

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... tanto per aggiungere qualche nozione tradotta.. (poi vi do anche i riferimenti.. .. e perdonate se alcuni termini o parti non son ben definite.)

 

 

La procedura di certificazione e test per RJT Schmiede (fucina o forgiatura, nel senso di produzione)

Per la certificazione, il fabbro ha dovuto forgiare diverse spade, le cui specifiche sono state riassunte in un manuale.

Questo manuale di più pagine è stato diviso in articoli e descritto in dettaglio il processo di forgiatura e progettazione.

George Trotter e K. Morita San, nel corso di decenni di ricerca e collezionismo hanno messo in luce molti dettagli delle spade RJT.

page-9-rjt.jpgQuesto è dichiarato nell'articolo (1). (Fonte - George Trotter e K. Morita)
1. La forma e la lunghezza dovrebbero essere un equilibrio tra eleganza e potenza.

La capacità di taglio deve essere molto buona e dovrebbe trovare la sua espressione soprattutto nell'hira-uchi e nel mune-uchi.

La lama deve essere dura ma leggera in modo da non piegarsi o rompersi.

Al punto 7, la curvatura (Sori), la larghezza, lo spessore e la lunghezza e la relazione tra le sezioni della lama tra loro sono descritte in dettaglio mediante diagrammi.

Vi sono altri 11 punti secondari in cui ogni aspetto della lama è stato descritto in dettaglio.

COme per il contenuto di carbonio durante l'Ha-Ko dovrebbe essere mantenuto allo 0,5% -0,7% e la sua deviazione non dovrebbe essere superiore allo 0,05-0,25%, a seconda della composizione.

 

""L'articolo (4) descrive la rimozione della carica della lama.""

questo probabilmente dovrebbe indicare una sorta di prova di tenuta/resistenza..non sono riuscito ad interpretarlo meglio.. Artikel (4) beschreibt die Abnahme der Klingencharge. ..

La casualità, la struttura e l'accettazione individuale della qualità sono state esaminate su base casuale.

Il test di taglio si basava su una stuoia di paglia di riso da 2 mm avvolta nel diametro di 100 mm con un tubo interno in acciaio morbido da 2 mm, trovato/rilevato nel diametro di 10 mm (simulazione ossea).

Non era consentito danneggiare il tagliente, né la lama doveva piegarsi o rompersi.

 

L'articolo (5) esamina l'ispezione delle lame da parte dell'ispettore ordinato dall'esercito.

Nel dettaglio, è stata testata la conformità con i punti di certificazione generali in termini di equilibrio, aspetto (Sugata) e peso.

La lama non doveva presentare difetti.

Non potrebbero esserci Hagire (rottura del tagliente), Yakiware (delaminazione) o Jiganekizu (errore tra Hamon e Ji-Hada). Ciò avrebbe portato all'esclusione della lama, il che avrebbe comportato una perdita monetaria per il fabbro.

Per impostazione predefinita, "lo smalto" (hada) doveva essere progettato in modo tale che le caratteristiche della lama descritte nelle istruzioni fossero visibilmente visibili.

Il fatto che in ogni lotto una lama sia stata distrutta ed esaminata microscopicamente nella struttura e nella composizione dimostra gli elevati requisiti di qualità richiesti dall'esercito.

 

Purtroppo non ci sono prezzi esatti per ciò che è stato pagato per queste lame.

Una lama standard da Showa a Koshirae (come prodotta, ad esempio, nelle fabbriche di spade di Seki) è stata stimata in 80 yen.

Mancano anche le informazioni su quale ufficiale abbia ricevuto una lama tradizionale o se potesse comprarla dall'esercito.

Nell'ultima sezione del manuale, c'era una nota vincolante che ogni piccola deviazione nella progettazione, nel metodo di forgiatura o nella tempra, che doveva essere approvato, e poteva portare alla perdita di licenza in caso di non conformità. Complessivamente, il manuale conteneva 60 pagine.

 

* * *

Ciò è avvalorato dalla corrispondenza tra Chris Bowman, Bruce Pennington e George Trotter che informa sull'andamento del Programma RJT.

Chris Bowman: "Il programma RJT era molto più di un insieme di regole e regolamenti che specificavano i parametri di progettazione delle lame della spada, stabiliva anche le procedure per accettare e partecipare al programma, il test di accettazione e gli obblighi del fabbro fissa.
So che l'esercito aveva fabbricanti di armamenti e maghi paga che costruivano le lame per il programma. Ad esempio, il Tokyo Dai Ichi Rikugun Zoheisho aveva diversi fabbri. C'erano arsenali simili in cui i fabbri RJT erano impiegati a Kokura e Osaka. Viceversa, come sospettavi giustamente, c'erano amministratori dell'esercito che supervisionavano gli ispettori sul campo che eseguivano i turni per ispezionare e raccogliere le spade del fabbro. Ad esempio, in un negozio di fabbri fuori, Enomoto Sadayoshi, un fabbro RJT che lavorava a Mishima Shizuoka, mi disse che Yoshihara Kuniie (il capo supervisore del fabbro nell'arsenale di Tokyo e ispettore di campo per il programma) arrivò e ispezionò la produzione mensile di Sadayoshi. Le lame che soddisfacevano gli standard sono state punzonate con una stella, raggruppate e portate a Tokyo da Yoshihara. Immagino che le cose abbiano funzionato in questo modo in tutto il paese ".

George Trotter: "Anche se sapevo che c'erano alcuni fabbri nell'attuale sistema dell'esercito, ma penso che questa sia stata la prima volta che ho letto un rapporto di prima mano da un ex fabbro RJT sul sistema di "tour mensile" e sull'ispezione in loco. e sul sono abbastanza sicuro che il sistema RJT dell'esercito abbia utilizzato i gruppi di rete esistenti di fabbri regionali, come la NIHON TOBU TANREN TOKOGYO KUMIAI (Associazione degli Spadaccini del Nord-Est), che comprendeva circa 40 fabbri/fucine delle regioni a nord-est di Tokyo. C'era un'altra associazione nella regione di Aizu-Wakamatsu con circa una dozzina di fabbri, e ciò è riportato in un libro intitolato "GUNTO KUMIAI SHIMATSU" (Gunto Association Management).

... a memoria i membri di questo gruppo sono stati forniti di materiale e hanno fatto spade nella loro regione e gli ispettori arrivarono e presero le spade, disse Chris.

Non posso dire se ci fosse un quartier generale RJT a Tokyo, ma penso che ci fosse più di un ufficio da qualche parte nel quartier generale, con un cartello che diceva "RJT Office" sulla porta.

Chris Bowmen: "All'esterno dell'Arsenale dell'esercito, come menzionato in precedenza, l'esercito non ha addestrato i fabbri, l'esercito ha fornito una serie di specifiche e il protocollo di prova per l'inclusione nel programma e i richiedenti hanno presentato 2 lame per i test. Se le lame passavano, venivano ingaggiati dal loro governatore della prefettura e dall'esercito e rifornite di «tamahagane e carbone».

Ogni fabbro poteva candidarsi - il fabbro compilava la domanda e presentava due lame per il test".

 

* * *

 

HONTANREN-TO (Spade veramente forgiate)

Hontanren-to è la delimitazione decisiva per Showa-to e serviva a distinguere le lame forgiate (Gendai) tradizionalmente da quelle forgiate non tradizionalmente (Swowa) .. generalmente olio).

 

 

 

Qua potrete trovare maggiori informazioni ed avere una panoramica, anche visiva, sulle tecniche di produzione, sui metalli, fabbri ed altro.

http://www.schmucker-info.net/#Das_Zertifizierungs_&_Pr%C3%BCfverfahren_f%C3%BCr_RJT_Schmiede

 

 

N.B. il presente materiale viene condiviso esclusivamente per lo studio e, nel caso, siete pregati di fare sempre riferimento "al sito madre": «von Ch.Schmucker, collection». Grazie

Dieses Material wird ausschließlich für die Studie geteilt und bezieht sich bitte immer auf "die übergeordnete Site". dank

Ce matériel est partagé exclusivement pour l'étude et se réfère toujours à «le site de la propriété». Merci

This material is shared exclusively for the study and always refers to "the property site". Thanks

 

 

 

P.S. mi chiedo il perchè dei due buchi ... e perché monta/montano due pioli (mekugi) ?


Sii immobile come una montagna ...
ma non trattare le cose importanti troppo seriamente.

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Salve a tutti; chiedo la cortesia di un vostro parere su questa lama che mi è stata proposta. Mi viene descritta come una gendaito prodotta nel ‘44 da un maestro associato al programma RJT (notare la presenza della stella), il cui nome dovrebbe essere Abe Hiroaki. La parte iniziale dell’iscrizione è una dedica ad una divinità shintoista (Takeyoriwake?). Il koshirae, militare, è del cd “tipo 03” o “44”, con same in celluloide e una saya decisamente non convenzionale, priva tra l’altro dell’ashi.

Le misure di base della lama sono:

 

Nagasa: 67 cm

Sori: 1.7 cm

Motohaba: 3.3 cm

Sakihaba: 2.4 cm

Kissaki: 4.5

Nakago Nagasa: 21.5 cm

Kasane: 0.7 cm

Allego alcune foto che spero siano sufficienti per poter valutare questa katana, nonché per consentire di tradurre le iscrizioni presenti sul nakago.

Ringrazio anticipatamente coloro che vorranno intervenire condividendo la loro esperienza.

Come ha detto Manuel la mei è difficile da tradurre, però guardando le foto che hai postato, la lama sembra di ottima qualità.

La firma, se fatta dall'autore è molto bella è un corsivo di cui bisogna essere abili ad incidere la mei così.

Il Koshirae dovrebbe essere della Marina Nipponica (un po particolare con il saya in urushi ishime ). Molto interessante

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Intanto grazie per gli interventi: molto interessante il lavoro di traduzione fatto da betadine, che tra gli altri cita alcuni tra i maggiori esperti di spade militari giapponesi. Se guardate le foto del nakago (non particolareggiate), sul mune si intravedono in effetti dei piccoli punzoni, che sono appunto quelli apposti dagli ispettori dell’esercito che, come menzionato, avevano in carico la bottega del maestro associato RJT (in genere Seki o Na, per arsenale di Nagoya). A proposito dei 2 mekugi ana, fu un miglioramento costruttivo richiesto dall’esercito, per rendere più resistente e stabile la tsuka, a similitudine delle lame d’arsenale prodotte per i sottufficiali. Altro “upgrade” è la seppa (nera) che va a contatto con l’habaki: questa presenta un “labbro” che ha funzione di guarnizione contro la polvere e l’umidità quando la lama è riposta nel fodero. Questo tipo di koshirae è stato introdotto attorno al ‘42, allo scopo di velocizzare la produzione (vedasi tsuka ito semplificato) rinunciando agli orpelli (vedasi same artificiale), ma al contempo rendendo più adatto alla guerra lo strumento che tutti gli ufficiali, di qualsiasi arma, portavano al fianco con estremo orgoglio. Certo è meno elegante dei koshirae mod. 94 o 98, ma ciò non indica necessariamente una qualità inferiore della lama custodita all’interno, anzi! Leggo che con una frequenza sorprendente spesso il koshirae Tipo 3 ospita una lama di qualità superiore, quantomeno una gendaito in luogo delle più comuni showato.

E i vostri pareri mi indirizzano al procedere con la trattativa: sebbene il maestro Hiroaki non sia conosciuto, questa potrebbe essere la mia prima nihonto in tutto e per tutto.

P.S. Un grazie speciale al sensei Rossi, che tante volte ho importunato per avere consigli e pareri, e che pazientemente mi ha sempre concesso il suo aiuto.

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Grazie a te, per la condivisione e per le informazioni.

 

A questo punto.. trascrivo alla bene e meglio anche la restante parte, riguardante la classificazione (Hontaren-to)

 

 

HONTANREN-TO

Hontanren-to è la demarcazione, il confine, decisiva per Showa-to. Serve a distinguere dalle lame Gendai tradizionalmente forgiate da quelle Showa (forgiatura non tradizionale).

Hontanren-to sono Nihonto genuine sotto tutti gli aspetti in cui tutte le influenze, come l'uso di acciaio industriale, l'uso di un martello a vapore o l'indurimento in olio sono state deliberatamente evitate.

La produzione di una tale spada segue il metodo tradizionale di prima della fine del sistema feudale giapponese e riflette sui valori del samurai.

A sinistra è l'Hamon di un Gendai-to, a destra uno Showa-to temprato nell'olio.

Chiaramente lo Hamon temprato "in acqua" mostra chiaramente la «matrice di perle» formata dai diversi processi di raffreddamento nella struttura reticolare, irregolarmente pervaso da perlite e martensite.

Si chiama attività nell'Hamon, che viene descritto e interpretato nella varietà di forma o consistenza.

Al contrario, la lama temprata in olio non presenta strutture diverse. Tutto sembra uniforme e strutturato. gendai-to_showa-to.jpg

Particolare attenzione dovrebbe essere prestata, nella valutazione di una lama, alla Hada e alla sua struttura.

I diversi schemi sono come le impronte digitali delle singole scuole.

Per la forgiatura Gendaito, la conservazione della tradizione nella forma e aspetto della lama era di grande importanza.

Non di rado, i tesori nazionali sono stati copiati in modo molto dettagliato e questo si ritrova anche guardando la hada.

Diverse lame mostrano anche fluide transizioni da una struttura all'altra, mostrando l'abilità e la qualità ottenuta nelle spade moderne.

Le lame di Nagamitsu con il loro prominente Mokume Hada sono molto interessanti da studiare, mentre le spade Yamagami (Akihisa) mostrano un raffinato Masame Hada e illustrano la loro nobile aspirazione.

 

L'esempio seguente mostra gli Hada (schemi) più comuni.

hada.jpg

 

La pubblicazione di George Trotter, con informazioni di Chris Bowmen, descrive tre casi per spadai/fabbri autorizzati dall'esercito.

1. Spadai realizzati per conto di un fabbro autorizzato (il Nakago era cesellato con il nome del fabbro e il logo del fabbro). Questi erano ad esempio: Tokyo Hohei Kosho: Yokoyama Sukekane, Morioka Masayoshi; Tokyo No 1 Army Workshop: Yoshihara Nobushiro, (Akihiro, Kuniiye una stessa persona); Osaka Kosho: Gassan Sadakatsu, Sadakazu (nidai), Sadashige, Masakiyo; Kokura Kosho: Hakuryushi Tadataka, Taira Sadashige, Kanenobu; Kyuheikisho (laboratorio di ristrutturazione): Yoshihara e altri.

2. Fabbri e produttori di spade indipendenti incaricati di forgiare spade. Questi .. con la firma del fabbro e una stella a cinque punte (Star Stamped).

3. L'esercito specifica il fabbro RJT che ha disegnato (prodotto) le spade con una firma (mei), una data e una stella a cinque punte (Star Stamped).

Queste erano le spade di Rikugun Jumei Tosho.

In sintesi, un RJT sul Nakago dovrebbe mostrare quanto segue:

1. Tosho Mei e logo timbro come "saka", "na" ecc. ("non so cosa sia".. ecc.)
2. Lame con Mei e stella a cinque punte su un lato (Ura)
3. Lame di Mei (Ura), data e stella a cinque punte del Rikugun Jumei Tosho (Omote)
Tutti questi produttori di lame erano noti per la massima qualità.

Anche i fabbri Jumei Tosho fabbricarono spade senza "Star Stamp", ma alcuni con un numero di contratto sul Nakago (Mune).

 

Qui la suddivisione per lunghezza.

Ha-Watari

Kurze Klingen 2,0 - 2,1 shaku (60,6 - 63,6cm) peso 731,3 - 768,8 gr (lame corte)

Mittlere Klingen 2,1 - 2,2 shaku (63,6 - 66,7cm) Peso 768,8 - 806,3 gr (lame medie)

Lange Klingen 2,2 - 2,3 shaku (66,7 - 69,7 cm) Peso 806,3 - 843,8 gr (lame lunghe)


Le dichiarazioni sopra riportate si applicano esclusivamente alle spade RJT (Star Stamp).
(Sul sito sopra riportato alcune particolari Gendai-to)
Come già detto, tutto il materiale, gentilmente concesso per lo studio, è di proprietà e diritto de: Her Ch.Shmucher. Grazie

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Quindi .. probabile lama lunga, appartenere alla Cat.2, con mei e stella sul lato ura, ovvero realizzata da un fabbro indipendente, autorizzato.

 

(¿ ma il nome attribuito a questa mei, te lo dice il proprietario ?¿hai provato a farti fare una traduzione/verifica ?)

 

 

Comunque.. visto che "la scimmia ti è saltata al collo", ti posto anche un altro articolo dove si parla dei "timbri" e dei vari arsenali.

Nella peggiore delle ipotesi, nel senso che sia arci-noto, confido in qualche nuevo aficionados che non conosca tale thread.

Buona lettura.. http://www.militaria.co.za/articles/Stamps.pdf


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Leon Kapp è uno tra gli studiosi che, negli ultimi anni, ha approfondito questo specifico argomento.

Nel suo libro Modern Japanese Swords: The Beginning of the Gendaito era, pubblicato nel 2015, ha inserito molte foto di Gendaito perfettamente polite (cosa rara) dalle quali si possono evincere dettagli interessanti.

 

Per quanto riguarda il materiale utilizzato per realizzare queste lame, come già detto in molti altri topic, occorre essere prudenti. Nel periodo bellico il tamahagane era raro e i forgiatori hanno usato gli espedienti più diversi per ottenere comunque buoni risultati usando materiali alternativi. In realtà quello del materiale di partenza impiegato a quei tempi, argomento sul quale si sprecano le più disparate teorie, è un fattore di importanza relativa; la spada stessa è sempre il miglior testimone de sè, in barba a tutte le possibili colonne di carta stampata prodotte e alle nostre supposizioni conseguenti.

:-)

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La traduzione della mei fornita dal proprietario è: “Shinmyo Takeyoriwake Abe Hiroaki Tsukuru Kore”; che si traduce in: “Miracolosa Takeyoriwake, Abe Hiroaki ha fatto questa (spada)”. Questa lettura della mei mi è stata confermata da un madrelingua giapponese.

Io ho cercato la corrispondenza dei kanji, e con un certo sforzo interpretativo ottengo qualcosa di simile, sebbene non trovi alcuna coincidenza nei kanji 6, 7 ed 8 (dall’alto): mi mancano in sostanza Abe e Hiro.

Takeyoriwake é una divinità scintoista, protettrice della provincia di Kochi, sull’isola di Shikoku. In questa provincia erano (e sono) attivi alcuni produttori di lame, verrebbe quindi da ipotizzare che Hiroaki san fosse un fabbro residente in quell’area, ma rimango nel campo delle speculazioni...

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Grazie… tienici aggiornato sull'evoluzione e.. valuta bene l'accosto che ti appresti a fare, sottotenente.


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Grazie… tienici aggiornato sull'evoluzione e.. valuta bene l'accosto che ti appresti a fare, sottotenente.

...di vascello :ok: Diciamo che vengo in banchina con un certo grado di sicurezza, grazie al supporto di voi esperti piloti di porto.

Se perfezionerò l’acquisto ripasserò senz’altro da qui, e spero con qualche informazione in più.

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Ciao Navy, la lama sembra interessante e quoto quanto sopra ti è già stato scritto.

 

Non per fare il guastafeste ma è buona norma del forum inserire il link del venditore dal quale hai preso il materiale. :arigatou:


"Indiana Jones e la lama perduta"

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Ciao Francesco, grazie per il tuo incoraggiante parere. :thumbsup: Riguardo il link, come ho scritto non sono ancora proprietario della lama: sono in attesa di una spedizione dagli USA, e prima di procedere ad ulteriori acquisti voglio essere certo che la procedura indicata dalla questura di competenza vada in porto senza problemi. Inoltre, va detto che il venditore è un privato e non gestisce un negozio on line. Mi ha spedito le foto via mail, ed è vero che alcune sembrano provenire da un sito di vendite, ma probabilmente risalgono a quando lui ha acquistato il materiale.

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Ciao Francesco, grazie per il tuo incoraggiante parere. :thumbsup: Riguardo il link, come ho scritto non sono ancora proprietario della lama: sono in attesa di una spedizione dagli USA, e prima di procedere ad ulteriori acquisti voglio essere certo che la procedura indicata dalla questura di competenza vada in porto senza problemi. Inoltre, va detto che il venditore è un privato e non gestisce un negozio on line. Mi ha spedito le foto via mail, ed è vero che alcune sembrano provenire da un sito di vendite, ma probabilmente risalgono a quando lui ha acquistato il materiale.

Questa lama si trova su ebay, quindi se qualcuno te l'ha offerta via mail, fai molta attenzione perchè potrebbe essere una truffa

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Grazie mille per l’informazione! Credo si tratti dello stesso venditore, ad ogni buon conto l’ho contattato via mail; vediamo gli sviluppi.

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...se posso..
Quando facevo il truffatore, andavo in crisi quando mi chiedevano altre foto, peggio se specifiche (perché con photoshop si possono fare miracoli) e chiedendo particolari, tipo di 3/4: son difficili da fare. Poi dovresti aspettarti degli sfondi diversi.
Good luck


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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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