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Ho trovato queste due fotografie dalle quali si capisce bene come la curvatura venga data alla spada durante la tempra e non durante la forgia. E' una cosa risaputa ai più, ma non ai principianti, e comunque non capita spesso di vedere la stessa spada "prima" e "dopo"...

chi2d.jpg

chi2e.jpg


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Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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grazie giuseppe.

quindi, se non ho capito male, la curvatura è data dalla maniera con la quale reagiscono diversamentei 2 tipi diversi di acciaio alla tempra.

:arigatou:


Mentre Ippei cercava di elaborare una teoria che giustificase il fatto che una koto fosse al contempo torii-zori,koshi-zori e saki-zori.. Kentozazen says:<SOCCIA CHE HADA!>

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Il sori non è casuale e quindi non è dettato solo dalle reazioni fisiche della materia. E' lo spadaio che nell'atto della tempra decide dove e di quanto curvare la lama.


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Giuseppe Piva
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Il sori non è casuale e quindi non è dettato solo dalle reazioni fisiche della materia. E' lo spadaio che nell'atto della tempra decide dove e di quanto curvare la lama.

 

infatti la cosa più affascinante è constatare come lo spadaio sia in grado di controllare queste reazioni fisiche secondo sua volontà.


Mentre Ippei cercava di elaborare una teoria che giustificase il fatto che una koto fosse al contempo torii-zori,koshi-zori e saki-zori.. Kentozazen says:<SOCCIA CHE HADA!>

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Il sori non è casuale e quindi non è dettato solo dalle reazioni fisiche della materia. E' lo spadaio che nell'atto della tempra decide dove e di quanto curvare la lama.

 

Che storia, :gocciolone:

sapevo che si potevano curvare durante la tempra, ma non con risultati di questo tipo! :happytrema:


Mattia

 

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innanzitutto grazie mille Giuseppe per queste foto davvero interessanti!

 

Permettimi però un dubbio sull'effettiva capacità dei forgiatori di controllare con precisione certe caratteristiche e soprattutto sul fatto che stia tutto nell'atto di tempra.

Se ricordi bene, abbiamo chiesto al maestro Yoshindo in uno degli ultimi incontri quanto il sori fosse frutto di tempra o di forgia e lui ci diceva che oltre a dipendere dal materiale, dallo spessore della lama e dallo tsukurikomi, il sori si accentua in tempra ma se si vuole ottenere un sori molto marcato e necessario impostarlo già prima dello yakiire.

Se non sbaglio accennava anche che di norma le sue lame si inarcano di un 20% in più di quanto impostato con il martello.

Sempre se ci hai fatto caso e se non mi ricordo male le lame che gli abbiamo visto temprare avevano già un pò di sori prima dello yaki ire.



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Beh, è chiaro che sono d'accordo.

La curvatura che si forma in tempra sarà bene o male sempre la stessa, quindi per averne di più dovrà essere già impostata in partenza. Stesso discorso probabilmente vale anche per il "dove" sarà il sori.


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Giuseppe Piva
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Davvero interessante :ok: , una combinazione di più fattori quindi.

 

Potrebbe incidere sul SORI anche la velocità con cui si immerge la lama in acqua (in certi video si vede immergerla lentamente partendo dalla punta mentre in altri tutta contemporaneamente) o questo ha effetto solo sulla "durezza" della lama?

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Davvero interessante :ok: , una combinazione di più fattori quindi.

 

Potrebbe incidere sul SORI anche la velocità con cui si immerge la lama in acqua (in certi video si vede immergerla lentamente partendo dalla punta mentre in altri tutta contemporaneamente) o questo ha effetto solo sulla "durezza" della lama?

Credo che questo abbia effetto sul tipo di curvatura.

La tesi secondo cui l'impostazione seppur minima del sori venga impostata spesso in anticipo è anche deducibile dal fatto che immergendo un sunobe completamente retto si sono verificati casi di curvatura inversa, non ricordo dove ma abbiamo un'immagine da qualche parte.

Mi domando come invece sia possibile ottenere lame prive di sori.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Bè, non bisogna dimenticarsi di una lavorazione finale molto importante, il sorinaoshi.

Questa fase avviene dopo la tempra e consiste in una normale "martellatura" della spada - appoggiata su un cubo di rame incandescente nel caso si voglia incrementare il sori - per aggiustare la curvatura alla misura desiderata.


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Giuseppe Piva
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Quando si fa la tempra si ha un aumento di volume dell'acciaio (per il passaggio da ferro gamma a martensite) e quindi la velocità di raffreddamento e il modo in cui si immerge il pezzo è molto importante, così anche come l'acciaio utilizzato.

 

Ciao.

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Quando si fa la tempra si ha un aumento di volume dell'acciaio (per il passaggio da ferro gamma a martensite) e quindi la velocità di raffreddamento e il modo in cui si immerge il pezzo è molto importante, così anche come l'acciaio utilizzato.

 

Ciao.

Sì ...ovviamente...

rimane comunque il quesito, forse nel caso di lame dritte il sorinaoshi consiste nell'annullamento della curvatura. :confused:


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Sì ...ovviamente...

rimane comunque il quesito, forse nel caso di lame dritte il sorinaoshi consiste nell'annullamento della curvatura. :confused:

 

 

Beh, le lame dritte non sono difficili da ottenere.

 

Altrimenti chi tempra coltelli o altre spade avrebbe sempre lame storte dopo la tempra (un metodo per evitare deformazioni in fase di spegimento, almeno per i coltelli, è inserirli nel liquido di raffreddamento per il dorso e cercare di ottenere un riscaldamento e un raffreddame4nto il più omogenei possibili).

 

Però raffreddare la lama immergendola in un certo modo fa si che essa si deformi.

 

Certo, riuscire a far assumere volutamente ad una lama una certa curvatura in fase di spegnimento non è semplice.

 

Ciao.

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Ho trovato questa descrizione in inglese che mi pare centrata con l'argomento, quindi la riporto di seguito:

 

http://www.jsme.or.jp/tsd/ICBTT/conference...atsuoINOUE.html

 

Spero possa essere d'aiuto, io purtroppo non so tradurre decentemente l'inglese :wacko:

CIAO

 

7. Simulated Results of Quenching Process

7.1 Sword treated and the condition of simulation

The sword treated here is 600 mm in length with 7 mm in maximum width, which is a model of a classical sword made in Houki region. Three dimensional finite element mesh division of the sword is represented in Fig.8, where the division is made for a half part in the width direction due to symmetry, and Fig.(a) and (b) respectively denotes the whole region and the enlarged part near kissaki, or tip.

 

 

inoue8a.gif(a) Entire region.

inoue8b.gif(b) Near the tip.

Fig.8 Finite element division of the sword.

 

 

Total number of the elements is 828, and that of the nodes is 1230. This model is supposed to consist of two regions, core steel with 0.2% carbon content and skin steel with 0.65%C to which different material data are applied.

To differentiate the relative heat transfer coefficient depending on the thickness of the yakibatsuchi clay, the surface of the sword is divided into two layers with different value as are evaluated by use if the cooling curves, also depending on temperature.

The sword is uniformly heated up to 850°C at which temperature the whole region is changed into austenitic structure, and the sword is quenched into the water of 40°C.

7.2 Variation of temperature, metallic structures, and associated deformation

Figure 9 demonstrates the temperature distribution of the surface of the sword with successive time from the beginning of the quenching, and the mode of deformation is also depicted in the figure. The part of blade near the blade with thin thickness shrinks due to thermal contraction by severe cooing, which leads to the bending to the downward termed as gyaku-sori or reverse bending at t=1s as is shown in Fig.(b).

 

 

inoue9.gif

 

 

Fig.9 Successive variation of deformation associated with temperature.

 

 

Figure 10 shows the change in calculated distribution of martensite and pearlite fraction associated with deformation in comparison to the initial shape. When martensitic transformation starts to occur in that part, however, normal bending called sori to the upper direction is observed due to the volumetric dilatation by martensite formation (see Fig.©). Gyaku-sori again appears at t=3-4s, because of the pearlite transformation in the part of ridge. In the successive stage of cooling, hot ridge side shrinks gradually because of thermal contraction, and finally, the normal bending can be obtained. Thus simulated deformation gives the good agreement with the actual bending mode of sori.

 

 

inoue10.gif

 

 

Fig.10 Successive change in fraction of structures.

 

 

7.3 Stress distribution and residual stresses.

Stress distribution in the longitudinal direction in the course of quenching is represented in Fig.11. This data of simulated residual stresses after complete cooling are compared with measured data by X-ray diffraction technique, and satisfactory coincidence is obtained.

 

 

inoue11.gif

 

 

Fig.11 Variation of longitudinal stress distribution.

 

 

It is also noted that the maximum stress near the tip of the sword during quenching reaches the fracture stress, which sometimes leads to cracking or breakage of the sword during the operation. Variation of stress distribution during quenching.

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Interessante! Quindi si può controllare anche la direzione del sori, non solo la sua profondità...


______________________
Giuseppe Piva
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Quando si fa la tempra si ha un aumento di volume dell'acciaio (per il passaggio da ferro gamma a martensite) e quindi la velocità di raffreddamento e il modo in cui si immerge il pezzo è molto importante, così anche come l'acciaio utilizzato.

 

Ciao.

 

credo(ditemi se dico una boiata)che, per esperienza di lavoro personale, nel momento in cui la lama viene raffreddata immergendola con molta rapidità nel liquido, abbia molta importanza il fatto di lasciarla DENTRO il liquido fino al suo totale raffreddamento(e dovremmo avere qui una lama abbastanza dritta) e il fatto di farla raffreddare in maniera piu "lenta",cioè ritirarla fuori e rimetterla dentro insomma(e qui dovremmo avere un bella lama ricurva.

Correggetemi se mi sono fatto delle idee sbagliate :laugh:

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I tempi di immersione come la temperatura iniziale dell'acqua, la temperatura di austenizzazione ecc variano e dipendono dallo stile , dalla scuola , dalle dimensioni della lama dalle sue qualità fisiche e via discorrendo, non ci sono regole isolate e costanti, la creazione di una spada è un sistema con molteplici variabili.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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I tempi di immersione come la temperatura iniziale dell'acqua, la temperatura di austenizzazione ecc variano e dipendono dallo stile , dalla scuola , dalle dimensioni della lama dalle sue qualità fisiche e via discorrendo, non ci sono regole isolate e costanti, la creazione di una spada è un sistema con molteplici variabili.

 

wow. :happytrema:

 

quindi non ho detto proprio una fesseria!

:vecchiocinese:

:cool:

applausi a Yamabushi Matt! :gocciolone:

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