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Kentozazen

Principali Elementi Per La Valutazione

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In questa discussione inseriamo gli elementi tecnici ed artistici necessari a valutare una Nihonto, comprenderne lo stile, la tradizione, l'epoca, la scuola, cosa osservare e come. Scoprirete una vastit? di criteri da capogiro.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Ecco intanto un ottimo sito di riferimento:

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Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Il sito che hai segnalato ? davvero interessante, mi metter? a tradurre gli articoli e li riposter? qui, cos? avremo una discussione per ogni argomento, intanto qui scrivi pure i tuoi personali criteri di valutazione, cos? ci confrontiamo tra tutti.

 

Personalmente credo che a livello base, cio? nel riconoscere se siamo di fronte a una originale o ad un falso/imitazione, sia fondamentale valutare:

 

-il jihada, (la trama dell'acciaio)

- il nakago (l'acciaio all'altezza dell'impugnatura)

-la mei (la firma), se ? presente.

 

un acciaio lucido, con consistenza che appare uniforme, luminosa, a specchio ? sicuramente un imitazione in acciaio comune lucidato a macchina e non polito con la tecnica tradizionale. :19:

del nakago si pu? dire che, nei pezzi originali, ? sempre presente una patina di ossidazione, uno strato di fine ruggine di colore scuro, segno del passare del tempo.

Questo strato si accumula perch? il Nakago non viene mai polito, per cui l'acciaio ossida naturalmente col tempo.

L'ossidazione del nakago ? quindi anche un indice dell'et? della spada: se vi vogliono vendere una koto(1200-1300 a.c) con il nakago liscio come la lama,molto probabilmente vi stanno prendendo per i fondelli.

 

la firma ? un modo veloce per capire con cosa si ha a che fare, una volta tradotti i kanji (e qui ovviamente serve un esperto) basta cercare su internet il nome del forgiatore per capire il periodo in cui ? stata fatta, la provincia e il valore approssimativo.

 

 

Lascio l'analisi degli elementi pi? importanti al nostro Kentozazen (bello il tuo nuovo Avatar!)



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Oltre a quanto da Yama giustamente elencato aggiungo il boshi. A mio parere se, come prima fase dobbiamo verificare se di autentico o imitazione si tratti, il boshi ? un utilissimo criterio. Il boshi infatti ? una delle parti pi? complesse della spada e rispetta rapporti geometrici ben precisi, per mia esperienza nessuna imitazione o gaijinto in genere pu? avere un boshi ben fatto. Esistono alcune eccezioni ma sono rare e non vale la pena elencarle in questa fase introduttiva.


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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A scopo esemplificativo vi ripropongo le immagini prese da ebay della gendaito appena presa da Kentozazen per sottolineare appunto quello che distingue una spada vera da un falso:

kanenori.jpg

 

innanzitutto, il koshirae ? quello tipico delle shingunto della seconda guerra mondiale, e ad occhio sembra abbastanza ossidato e consumato da poter risalire tranquillamente a quel periodo, la mei dovrebbe voler dire, secondo il venditore, Seki Ju Kane Nori Saku Kore magari Ken l'ha tradotta un p? meglio, dicci tu.

Possiamo comunque controllare QUI se esiste un fabbro riconosciuto di quel periodo che si chiama Kanenori, e infatti eccolo, qui ? indicato come Noshu Seki ju Kanenori.

 

Gi? questo ? molto indicativo, ma comunque la mei potrebbe essere falsa, aggiunta in seguito su una spada di scarso valore.

Andiamo ad osservare la lama anche se le foto non sono molto valide...

nella terza parte dell'immagine osserviamo la grana dell'acciaio, sono visibili diversi segni e graffi (oltre a un ditatone enorme :pork: !) ma si nota subito che l'acciaio ha una certa trama segno che ovviamente l'acciaio ? lavorato; l'hamon di questa spada poi ? particolarmente ben definito e sono visibili i punti in cui l'acciaio, con la tempra, raggiunge lo stato martensitico (detti Nie o Nioi a seconda dei casi).

Gi? cos? si pu? dire che difficilmente si tratta di un imitazione ma proviamo a farci un idea anche del nakago: innanzitutto osservando il grado di ossidazione leggero pare plausibile che risalga a una cinquantina di anni fa ma non di pi?: se il venditore ci avesse detto che era una koto gli avremmo potuto tranquillamente ridere in faccia.

Del Nakago si pu? ancora dire che sono visibili le linee di tratteggio , anche queste tipiche di ogni scuola e piuttosto impegnative da realizzare per cui difficilmente le troverete in un imitazione.

 

 

e complimenti a Ken per la sua nuova Katana! :21:



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