G.Luca Venier 0 · Inserito: 1 dicembre 2015 Giusto due note su queste particolari tipologie di lama/montatura (sul secondo tipo non mi risulta sia stato scritto qualcosa sul forum) Del mamori gatana si è parlato qui: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=5625&hl=%2Bmamori+%2Bgatana&do=findComment&comment=69792 ed anche qui: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=8107&hl=%2Bmamori+%2Bgatana si tratta, come si è visto, di una lama di dimensioni ridotte che veniva donata ad un bambino, che avesse non più di 5 anni, nato (o adottato) in una famiglia di classe samurai (o comunque elevata). La montatura di questa lama era generalmente rivestita di broccato. Il termine chigo zashi invece definirebbe una lama, o forse meglio un tipo di montatura, indossata da un bambino di una famiglia di classe samurai etc. durante particolari festività, fino all'età di 6 anni. Questa montatura, infatti, viene chiamata anche iwai zashi (lett. “indossato durante la festa”). All’interno di questa montatura vi è una spada vera a tutti gli effetti, con un sugata che mantiene le proporzioni di una lama di misura normale, ma con un nagasa di circa la metà. Qui un esempio: http://www.aoijapan.com/wakizashi-iga-kami-fujiwara-kinmichi-chigozashi-style Se qualcuno ne sa di più ci illumini ! Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 1 dicembre 2015 Bè non saprei dirti molto di più, posso dirti però che io ho sempre visto i koshirae dei mamori gatana come quelli da tachi ma naturalmente in miniatura, quindi la saya era laccata. Non vorrei che si riferisse al broccato al posto del same nella tsuka. Se non sbaglio Massimo ne ha uno "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
G.Luca Venier 0 · Inserita: 1 dicembre 2015 Trovo interessante, a proposito del chiga zashi, la questione delle proporzioni. Raffrontando la lama di aoi con la tua, ammesso che sia un mamori gatana, si possono vedere notevoli differenze. La tua, nonostante sia più corta, ha un mihaba ben più ampio; dalle foto, senza riferimenti che facciano capire le dimensioni reali, la tua ha più un aspetto da wakizashi, ti pare ? Quella di aoi, se non ti dicessero che la lama è solo 38 cm, dalle foto potresti pensare che sia una spada di normali dimensioni. Non ti fa anche a te questo effetto ? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 2 dicembre 2015 Lo scorso anno ho parlato con un suo forse precedente proprietario, mi diceva che aveva una montatura in stile tachi laccata. Purtroppo non ha foto. Onestamente prendendola in mano non mi ricorda molto un wakizashi, ma quasi di più un tachi Nanbokuchō in miniatura con ō kissaki (ieri sera ho aggiunto delle foto della lama polita nel topic). Quindi nel caso potrebbe essere definita come kodachi? "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
G.Luca Venier 0 · Inserita: 2 dicembre 2015 Sicuramente in mano la sensazione può essere diversa, perchè è molto piccola. Ma guarda le proporzioni: se moltiplicassimo semplicemente tutto per 2 avremmo un nagasa di 68,8 un moto di 4,6 ed un saki di 3,1. Quindi verrebbe una lama assai 'tozza' e con delle proporzioni non proprio da tachi (anzi, direi che le misure di moto e saki sarebbero abbastanza sproporzionate rispetto al nagasa, se applicate ad una lama lunga). Comunque anche dalle foto si nota un sugata non proprio "slanciato". L'altra invece avrebbe un nagasa di 76,6 un moto di 3,5 ed un saki di 2,3. Quindi delle proporzioni più "reali" se riferite ad una lama lunga. Tutta questa riflessione per tentare di figurarci quali possano essere le differenze effettive tra queste tipologie di oggetti e, quindi, provare ad inquadrarle. Nello specifico, trovandoci ad esaminare una lama con dimensioni molto piccole (escludendo dal tipo di sugata che possa essere un tanto o un kaiken), possiamo definirla chigo zashi se mantiene certe proporzioni ? Viceversa, se non le mantiene, possiamo allora dire che è una mamori gatana ? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
dig1982 0 · Inserita: 2 dicembre 2015 Allora guardando semplicemente le foto senza leggere misure varie, quella di aoi sembra di più una lama lunga in miniatura. Poi sicuramente come dicevate sopra, dal vivo le sensazioni possono essere diverse. Quel che è certo è che non sia affatto facile riconoscere se effettivamente possa essere una mamori gatana o un semplice wakizashi. La montatura di cui parli Francesco potrebbe essere più recente della lama, magari qualcuno che ha visto come te la possibilità che fosse una mamori gatana ne ha fatto un koshirae in stile. Diego T. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Walter Pozzecco 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 Se ben ricordo, ho visto a Ca' Pesaro, Venezia, delle montature, tachi, di dimensioni ridotte, a breve conto di fare una puntatina, faro' delle foto. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Francesco Marinelli 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 Non saprei Gianluca Si Diego, ci sta che fosse più recente, ma devi considerare che era molto molto costoso farle, ne valeva la pena? In asta c'è una lama da bambino (?) in shirasaya: http://czernys.com/auctions_lot.php?oggetto=59090&asta=55 "Indiana Jones e la lama perduta" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
dig1982 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 Non è lunga la lama czernys per essere da bambino? Diego T. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Mc 74 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 Ciao a tutti. I soliti complimenti a G. Luca per aver iniziato un'altra bella discussione. Mi è capitato di vedere e tenere in mano un paio di queste Mamori gatana, l'impressione è stata di avere in mano una katana in miniatura dal vivo credo sia impossibile confonderla con un ko-wakizashi. (parere personale). Vi aggiungo alcune foto per gentile concessione di un'amico, sono state fatte un po' di fretta quindi abbiate pazienza. Marco Marco C. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Mc 74 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 continua.... Marco C. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Mc 74 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 ....se qualcuno fosse in grado di tradurre quello che c'è scritto sulla tsuba sarebbe interessante. me lo avevano detto ma vorrei la certezza di chi conosce il giapponese. Marco C. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
dig1982 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 Molto interessante Marco,potrebbe sembrare una katana in miniatura, anche se io faccio davvero fatica a distinguerla da un wakizashi, probabilmente come dici tu avendola in mano ci si accorgerebbe più facilmente. Pensavo ad una cosa, se fosse un regalo per un bambino, non ci fareste mettere una dedica, una frase o una poesia? Diego T. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Mc 74 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 esatto Diego mi sembra di ricordare qualcosa come una dedica e forse anche una data ma certezze non ce ne sono, abbiamo bisogno di una traduzione. Marco Marco C. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
G.Luca Venier 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 Grazie Marco, molto interessante l'oggetto che hai postato. Speriamo che Sandro ci legga ed abbia tempo per aiutarci nella traduzione Per quanto riguarda la sensazione con la lama in mano non c'è dubbio: ho avuto occasione di vedere la vicino la lama di Francesco e non c'è modo di scambiarla per un wakizashi. Però dalle sole immagini, senza saperne le misure, anche la lama che hai postato ha un sugata "da wakizashi" e noto che pure a Diego fa la stessa impressione. Con gli oshigata, forse, ci si intende meglio: Una delle due lame è ha un nagasa di 76, l'altra di 38. Io farei fatica a capire quale delle due è quella corta; le proporzioni sono quasi perfette. Certamente non penserei che una delle due possa essere un wakizashi, tanto meno che possa essere in realtà molto piccola e sottile. Poi, magari, tutta questa faccenda del sugata proporzionato è fuorviante: dato che entrambi questi oggetti sono destinati a bambini per buon augurio, perchè si dovrebbero rispettare le proporzioni ? E resta sempre il dubbio che il termine chigo zashi si riferisca soprattutto al tipo di koshirae. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
dig1982 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 Probabilmente è come dici tu Gianluca, le storia delle proporzioni magari è fuorviante. Dagli oshigata la mia impressione è che la seconda sia più "tozza" quindi punterei su quella. In ogni caso mi piacerebbe vederne una dal vivo giusto per capire questa differenza. Diego T. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
dig1982 0 · Inserita: 3 dicembre 2015 http://www.nihonto.ca/sadakatsu/ Potrebbe essere interessante ciò che dice circa le mamorigatana. "The omotemei indicates that this tanto is what is known as a mamorigatana. Historically in Japan, the sword has been regarded as being imbued with a kami, a soul or spirit that amongst other things has power over evil spirits, bad luck, and ghosts. Children were sometimes given tanto, known as mamorigatana, that were meant to protect them in a spiritual sense from these various evil omens. As time went by, the practice extended to women and men (such a mamorigatana could serve two purposes, guarding the owner in a physical as well as a spiritual sense). Even today, the gift of a tanto can be something regarded to protect and safeguard a loved one." Diego T. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
G.Luca Venier 0 · Inserita: 4 dicembre 2015 http://www.nihonto.ca/sadakatsu/ Potrebbe essere interessante ciò che dice circa le mamorigatana. "The omotemei indicates that this tanto is what is known as a mamorigatana. Historically in Japan, the sword has been regarded as being imbued with a kami, a soul or spirit that amongst other things has power over evil spirits, bad luck, and ghosts. Children were sometimes given tanto, known as mamorigatana, that were meant to protect them in a spiritual sense from these various evil omens. As time went by, the practice extended to women and men (such a mamorigatana could serve two purposes, guarding the owner in a physical as well as a spiritual sense). Even today, the gift of a tanto can be something regarded to protect and safeguard a loved one." Non capisco bene, in riferimento allo scopo rituale dell'oggetto, il collegamento tra la "protezione fisica e spirituale di un bambino" e la "protezione dei più alti ideali spirituali del Sig. Iemata" ... Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti