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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
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Jent

Tecniche Di Spada Giapponese

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Salve a tutti sono nuovo(anzi nuovissimo) del campo e vi prego di perdonare la mia più profonda ignoranza.

 

Ho 20 anni(freschi di 1 settimana) vivo a Torino, ma sono siciliano, e vorrei cominciare a studiare con serietà l'uso della spada giapponese in gergo "katana"; e' una insana passione che mi porto dietro da alcuni anni, alla quale, avendone adesso l'opportunità, ho deciso di dare sfogo.

 

Vorrei praticare qualcosa che nn sia solo bello da vedere ma che sia anche pratico e fisico(nn sono un problema piccoli tagli o ammaccature o ematomi vari e perchè mi piacerebbe anche mantenere l'atleticità acquisita con la pallavolo), insomma mi piacerebbe avere la possibilità di misurarmi sempre con qualcuno senza dover seguire delle lente coreografie studiate da ballerino di "saranno famosi".

 

Ho visto che qui bazzica gente molto preparata (che addirittura le spade le forgia) e che potrebbe consigliarmi qualcosa di serio a cui dedicare una parte cospicua del mio tempo(sono anche uno studente universitario purtroppo) per molti anni a venire!

 

Per favore se e quando mi consiglierete qualcosa indicatemi anche dei siti a cui fare riferimento e dove prendere materiale da studiare/vedere!

 

Grazie mille in anticipo!

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Vorrei praticare qualcosa che nn sia solo bello da vedere ma che sia anche pratico e fisico(...), insomma mi piacerebbe avere la possibilità di misurarmi sempre con qualcuno senza dover seguire delle lente coreografie studiate da ballerino di "saranno famosi".

 

:ichiban: Spero tu non ti riferisca ai kata.. Degli anni di karate che ho fatto sono la cosa che ricordo con piu' piacere.

 

Se vuoi il confronto diretto forse il kendo è il piu' indicato, anche se per ovvie ragioni non userai una katana.

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Se vuoi il confronto diretto forse il kendo è il piu' indicato, anche se per ovvie ragioni non userai una katana.

 

considerando che ci sono comunque dei kataanche nel kendo, e non apprenderli renderebbe il kendo solo un mero scambio di randellate, che è ne + ne - quello che spesso si vede. (oi oi ora i kendoka si arrabbiano :zitto: )


....finchè quelli che oggi sono ciotoli

 

diverrano grandi rocce che il muschio ricoprirà.

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:arigatou: Scusa l'imprecisione. Ho risposto d'impeto :gocciolone:

 

:lukedart: nessun problema, tra l'altro io faccio IAIDO, che, come ben sai, sono solo kata.


....finchè quelli che oggi sono ciotoli

 

diverrano grandi rocce che il muschio ricoprirà.

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Nn vorrei essere frainteso... i kata in quanto affinano la tecnica ci stanno e come...

 

L'unica cosa e' che nn volevo fare SOLO quelli...

 

Il kendo lo avevo già in mente, in quanto con la shinai un po' di colpi ce li si scambia ;D

 

però nn sapevo se ci fosse qualcosa di piu specifico!

 

Se c'è altro da sapere vi prego illuminatemi!

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Benvenuto

Un mix di entrambi è il migliore allenamento a cui ci si può sottoporre.

Ci sono cose che puoi capire solo con i kata poichè è proprio il ripetersi conitnuo e estenuante dei movimenti quasi all'infinito che ha reso le arti marziali quello che sono.

Un applicazione ottimale, istintiva e ed efficace di una tecnica avviene solo con la sua ripetizione continua, anche se a volte noiosa.

Altrimenti avresti null'altro che l'imitazione di un movimento visto da un altro ma non lo avresti fatto tuo tal movimento, non verrebbe dal tuo istinto poichè non lo avresti capito fino in fondo.

Allo stesso tempo i combattimenti di Kendo sono utilissimo per assaporare l'effetiva efficacia di tali movimenti e tecniche, se chi ti insegna sa il fatto suo saprà inculcarti la consapevolezza che ciò che tieni in mano non è una spada di bamboo e corde ma bensi una lama vera, un qualcosa con cui ci si taglia e ci può far male.

Il mio insegnante non ci permetteva neanche di prendere lo shinai dalla parte della "lama" o di poggiarlo a terra, previa una discreta quantità di flessioni o di men.

Se prendi sul serio ciò che fai ti renderai conto che quando subisci un colpo men(alla testa) da un avversario rifletterai sul fatto che quella se fosse stata una lama vera saresti stato ucciso probablmente.

E in quel momento sentirai più vero ciò che stai facendo e ti renderai anche conto che i Kata e la ripetizioni a volte noiosa di quei movimenti ti serviranno proprio a non ricevere quei colpi e magari a darli tu per primo.

Ciao


Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

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...

Un mix di entrambi è il migliore allenamento a cui ci si può sottoporre.

...

 

Verissimo.

 

Per ovvie ragioni, oggigiorno, non ci si può confrontare con un avversario usando una lama vera, quindi, secondo l'idea giapponese, la "via della spada" va seguita come fosse un binario.

 

Da una parte c'è il Kendo, con il quale si studia lo "spazio-tempo del combattimento" (ritmo, distanza, strategia, ecc), dall'altra parte c'è lo Iaido, con il quale si studia il corretto maneggio della Katana con le sue specifiche e peculiari tecniche, ed entrambi ti aiutano a sviluppare il tuo fisico nonché lo spirito: forte, fermo e controllato.


Un proverbio orientale recita: "La verità non suona bene all'orecchio".

Le persone, in genere, tendono a preferire le cose piacevoli alle cose vere:

Per quanto nelle mie possibilià, ricerco le cose vere ... anche se dovessi riscontrarle spiacevoli.

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Mi sono sempre chiesto il perchè tra kendo e iaido c'è differenza nello spostamento dei piedi.

Se uno è "parzialmente" l'applicazione dell'altro per trovare appunto lo spazio, tempo, sensibilità del colpo portato, della presenza dell'avversario, perchè i movimenti devono essere così differenti ?

 

Shirojiro :arigatou:

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È un problema di scopo e di "percorso". Mi spiego meglio.

 

Il Kendo sportivo moderno si basa più sulla "ricerca del punto" piuttosto che non ad ottenere un taglio completo e profondo (com'era un tempo) quindi porta il praticante a sviluppare più la mobilità (con i piedi ravvicinati e paralleli) che la stabilità (con i piedi divaricati, ad L o posizioni similari).

 

Anticamente il movimento di Suriashi (che porta il peso verso l'alto) non esisteva ed il taglio veniva portato "ancorando" il baricentro verso il terreno, come si usa ancora in tutte le Koryu tradizionali.

 

Il Seitei Iai, provenendo dalla ZNKR, conserva invece l'impostazione del kendo moderno.

 

Molti maestri appartenenti alle Koryu, per facilitare ai propri praticanti la preparazione degli esami di Dan per lo Iaido (con commissari ZNKR), hanno cambiato (l'ultima in ordine di tempo credo sia stata la Hoki Ryu, almeno così mi è stato detto a proposito del Giappone) l'impostazione dei piedi, portando così ad una (discutibile o meno) unificazione.

 

Ovviamente gli ipertradizionalisti hanno gridato allo scandalo, ma, come fu cento anni fa per la commistione dei due stili principali del Kyudo al opera di Honda, saranno poi i praticanti del futuro a decretare, o meno, il successo di questa variazione.


Un proverbio orientale recita: "La verità non suona bene all'orecchio".

Le persone, in genere, tendono a preferire le cose piacevoli alle cose vere:

Per quanto nelle mie possibilià, ricerco le cose vere ... anche se dovessi riscontrarle spiacevoli.

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Scusa, sai, ma hai fatto un'analisi per lo meno superficiale.

Il kendo, come tutte le arti marziali moderne (che terminano quindi in -do) hanno utilizzato le tecniche di combattimento al servizio di un obiettivo differente, ovvero il miglioramento della persona. Attraverso l'applicazione delle tecniche (di spada in questo caso, ma lo stesso vale per tutte le altre arti marziali giapponesi nonché per quelle arti non marziali che si affrontano con lo stesso spirito) il praticante puó rafforzare il proprio carattere ed affrontare la vita in maniera differente. Questo é il fine dichiarato della pratica del kendo. Una volta si studiava kenjutsu solamente per combattere; l'unica "via" era il bushido in generale, ma oggi non é praticabile come allora, se non vuoi finire in un manicomio criminale. Il bushi praticava costantemente arti marziali (BU) e non marziali (BUN) per servire il proprio signore e rafforzare il proprio spirito. Ma sto divagando...

 

Shiro, kendo e iaido non sono assolutamente la stessa cosa: derivano da due tecniche completamente differenti: il kendo - come ho detto - deriva dal kenjutsu, ovvero dalla normale "scherma" giapponese. Il combattimento inizia a spada sguainata. Le tecniche di iaijutsu invece sono state create allo scopo di non mettersi nemmeno nella posizione di doversi confrontare con l'avversario: si parte da taito - ovvero spada nel fodero - e con lo stesso movimento si estrae e si colpisce l'avversario. Manca quindi tutta la fase di studio "in guardia", che é il fondamento del kendo/kenjutsu.

 

Il seittei iaido é stato creato per uniformare un criterio di giudizio tra praticanti di koryu eterogenei, ma si basa su kata e posizioni degli stili antichi. Ha il grandissimo vantaggio di poter essere insegnato in maniera uniforme da ogni maestro.

Tutto qui.


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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Ho fatto un'analisi tecnica anziché filosofica e non ci vedo nessuna superficialità in questo; mi sono solo limitato a rispondere alla domanda di Shirojiro.

 

Condivido appieno il tuo secondo e terzo capoverso, ma trovo storicamente impreciso il primo; la storia delle arti marziali giapponesi è un tantino più complessa.

 

C'è stato un periodo di sovrapposizione durato almeno un secolo fra la finalità filosofica delle artimarziali (vedi i maestri Yagyu Munenori e Muneyoshi, il monaco Takuan e lo Shogun Tokugawa Yemitsu, nonché Musashi) ed il suffisso -do, poi versola metà del 1700, comparsa del termine Kendo, la pratica non assomigliava ancora alle A.M. moderne chiamate Gendai Budo ... il discorso è troppo lungo per affrontarlo in un forum ... se riesco a venire ne parliamo alla prossima sessione di esami di Sportilia (o dove sarà) vuoi ?


Un proverbio orientale recita: "La verità non suona bene all'orecchio".

Le persone, in genere, tendono a preferire le cose piacevoli alle cose vere:

Per quanto nelle mie possibilià, ricerco le cose vere ... anche se dovessi riscontrarle spiacevoli.

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C'è un preciso perchè nel fatto che nel Kendo non si può, col piede dietro, sopravanzare quello davanti ? Cosa che mi sembra normale nello Iaido.

(se sto dicendo imprecisioni perdonatemi, ma non conosco molto bene la materia)

 

Shirojiro :arigatou:

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Tra kendo e iaido si può inserire il ken-jutsu che unisce lo studio della spda a dei combattimenti in accordo ( anche se fatti a livello alto sono tutt'altro che esenti da rischi dei legnate) eseguiti prevalentemente con il boken.

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Bardix, leggendo la tua risposta sembra che nello iai ZNKR si utilizzino i piedi come nel kendo, a differenza dei koryu. Il che naturalmente sai che non é vero.

Per superficialitá mi riferivo alla tua risposta iniziale Il Kendo sportivo moderno si basa più sulla "ricerca del punto", poi che la storia sia molto piú complessa ovviamente non ci piove...

Shiro, il movimento dei piedi utilizzato nel kendo permette di utilizzare tutto il corpo per colpire: é una cosa complicata da spiegare senza essere al dojo, ma sostanzialmente l'errore che che si farebbe senza questo movimento é quello di piantarsi per terra al momento dell'impatto. Poiché nel kendo ovviamente non possiamo portare colpi profondi per i quali sarebbe necessario l'uso del corpo per essere efficaci - come diceva Bardix - si supplisce a questa mancanza con l'utilizzo di zanshin con suriashi (ovvero quei piccoli passettini veloci dopo aver colpito) che portano all'ulilizzo di tutto il corpo per effettuare la tecnica.

Spero di essere stato chiaro.

 

Purtroppo quest'anno a Sportilia non potró esserci, in complenso ieri sera ho preso tante di quelle mazzate da Hirakawa...


______________________
Giuseppe Piva
www.giuseppepiva.com

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Poiché nel kendo ovviamente non possiamo portare colpi profondi per i quali sarebbe necessario l'uso del corpo per essere efficaci - come diceva Bardix - si supplisce a questa mancanza con l'utilizzo di zanshin con suriashi (ovvero quei piccoli passettini veloci dopo aver colpito) che portano all'ulilizzo di tutto il corpo per effettuare la tecnica.

Spero di essere stato chiaro.

 

 

Capisco che più di così si farebbe fatica a spiegare e penso di aver capito quello che hai detto.

Quello che non mi è proprio chiaro, ma non pretendo altre risposte è il perchè non si possa usare tutto il corpo per colpire ed effettuare anche quei movimenti che utilizzano l'avanzamento del piede dietro.

Se penso di avere una lama, anzichè bambù, perchè non posso comportarmi in tal modo ?

 

Unaltra domanda facile facile è il perchè nello iaido non ci sia un livello che insegni ad usare la spada, una volta acquisiti i movimenti fondamentali, aumentando la velocità fino a portarla alla velocità reale.

Avendo praticato karate marziale, quello di 40 anni fà, capisco perfettamente l'importanza del raggiungere l' istintività dei movimenti.

Tuttavia ad un certo punto si comincia ad aumentare la velocità del gesto perchè solo in questo modo esso ha una ragione d'essere.

Perchè non la spada ?

Modificato: da Shirojiro

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Unaltra domanda facile facile è il perchè nello iaido non ci sia un livello che insegni ad usare la spada, una volta acquisiti i movimenti fondamentali, aumentando la velocità fino a portarla alla velocità reale.

 

rispondo da profanissimo, pronto a prendermi delle ramanzine da Piva che è sicuramente moooooolto + preparato di quanto sia io, ma non condivido quello che dici, ho meglio non lo capisco, cosa intendi per velocità reale? lo IAIDO è fatto di movimenti e pause , di attacchi e di momenti in cui si da all'avversario la possibilità della fuga, i movimenti nello iaido partono lenti e finiscono veloci, tranne che nel noto in cui si parte veloci e si termina lenti, credo che già guardando un II° dan tali movimenti siano ben visibili.


....finchè quelli che oggi sono ciotoli

 

diverrano grandi rocce che il muschio ricoprirà.

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... leggendo la tua risposta sembra che nello iai ZNKR si utilizzino i piedi come nel kendo, a differenza dei koryu. Il che naturalmente sai che non é vero.

 

Per quanto riguarda l'angolazione di piedi (paralleli) questo è vero! Come dicevo, anticamente le Koryu (come ancora oggi Katori Shinto Ryu e 10 anni fa la Hoki Ryu) non tenevano i piedi paralleli ma "ad L", successivamente quasi tutte le Koryu si sono uniformate.

 

Comunque, fra Kendo e Iaido, cambia la larghezza (poco) e la distanza (parecchio) fra i piedi; ancora, nello Iaido è previsto anche il taglio con il piede sinistro avanzato (vedi per esempio il decimo Kata del Seitei).

 

Per quanto riguarda la velocità, questa è richiesta soltanto per i Kodansha (gradi avanzati), difatti un esercizio "interessante" è il Hayanuki, si tratta di fare tutti i kata della seconda serie di Muso Shinden (che non è certo praticata dai principianti) di fila, senza mai interompere il movimento nè alzarsi troppo sulle gambe.

 

La progressione nello studio dello Iaido suggerita dalla ZNKR chiede la "corretta forma" fino al III Dan, la "corretta tecnica" fino al V dan, successivamente il "corretto spirito" (lo aveva detto Ide Hanshi a Borgo Valsugana), quindi la velocità non è certo prioritaria all'inizio, anzi, la sua ricerca, secondo questa progressione, può essere dannosa per i principianti perché porta tendenzialmente alla perdita del controlo e quindi alla perdita della forma.


Un proverbio orientale recita: "La verità non suona bene all'orecchio".

Le persone, in genere, tendono a preferire le cose piacevoli alle cose vere:

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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