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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

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Kentozazen

Spade Di Epoca Militare: Gunto, Showato, Gendaito.

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Come ho già spiegato altrove i termini gunto, gendaito e showato sono utilizzati per definire le spade dell'epoca della seconda guerra mondiale tuttavia fanno riferimento a caratteristiche che spesso sono origine di confusione, per maggior chiarezza sintetizzo così:

GUNTO: lett. "Spada militare"

GENDAITO: lett. "Spada moderna" (letteralmente si intende quindi una lama prodotta tra il 1875 e il 1945 e non sottintende se la spada sia stata fatta con tecnica tradizionale o meno)

SHOWATO: lett. "Spada prodotta durante l'era Showa ovvero tra il 1926 e il 1989"

Questo il significato letterale ma i collezionisti normalmente utilizzano i termini in maniera più restrittiva in modo che possano essere utili ad identificare anche caratteristiche tecnico artistiche.

Praticamente si indicano come Gunto le spade prodotte industrialmente, Showato quelle con tecnica ibrida, Gendaito quelle prodotte tradizionalmente.

Durante l'invasione del Giappone sono state portate in America (o forse è meglio dire rubate, razziate...) pi? di un milione di spade alcune di pregio, altre meno; il campo di studio è molto vasto e la ricerca ancora aperta. Per esempio alcuni studiosi e collezionisti tendono a definire Gendaito solo le lame prodotte allo Yasukuni Jinja e quelle che riportano nel nakago la sola firma del forgiatore, escludono quindi dal rango di gendaito a priori tutte le lame che riportano marchi di produzione quali la stella, il fiore con all'interno il kanji showa, il seki e via discorrendo.

Ultimamente tuttavia si è cominciato a rivedere questa rigida posizione in quanto alcune lame "marcate" hanno evidenziato caratteristiche tali da essere inserite tra le gendaito. E' altresì vero che non si può giudicare una lama dal solo mei in quanto molti forgiatori producevano sia gendaito sia showato, diciamo piuttosto che occorre analizzare caso per caso.

Facendo un discorso statistico - consapevoli del fatto che le gendaito sono decisamente le più rare - se si ha per le mani una lama marcata "Showa" o "Seki" molto probabilmente sarà showato; il discorso è differente per la stella ad esempio (marchio identificativo del Rikungun Jumei Tosho) in cui la possibilità di trovare una gendaito è decisamente più alta.

Sebbene buona parte dei collezionisti esperti tenda a trascurare la showato esistono numerosi criteri di valutazione anche per questo tipo di lama che a mio parere non merita assolutamente disprezzo.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Ho notato inoltre che in alcuni elenchi di forgiatori lo stesso termine "Showato" viene diviso in tre sub-categorie : low grade, medium grade, high grade. Come vedete il confine tracciato dalle definizioni si fa un po' confuso, insomma il dubbio resta: quella spada era un 2high grade showato" o una "gendaito"?

Per aggiungere confusione al gi? difficile dilemma vi dico che alcuni venditori definisco ulteriori sub categorie quali "hand forged gunto"! :06ohmy:

Modificato: da Kentozazen

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Altro elemento importante nella valutazione delle "shin gunto".

Capitava di frequente che una volta forgiata la spada questa venisse mandata presso incisori specializzati per iscrivere il mei, questi incisori si chiamavano "nakirishi", da qui il termine "nakirishi mei" che sta ad indicare che la firma non è stata messa per mano dello stesso forgiatore; da ciò si deduce quindi che in taluni casi l'esame calligrafico utilizzando come riferimento qualche oshigata disponibile non può sempre essere di grande utilità. Una apprezzabile certezza sull'autenticità si ottiene solo dal controllo incrociato tra vari elementi, valutando concordanze e discordanze. Bello vero? E' un po' come fare un'indagine.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Ken ma una tale valutazione può avvenire solo con un esperienza notevole e dopo aver visto una grande quantità di lame tali da avere anche un metro di valutazioine e un termine di paragone.

Di conseguenza qui i libri e lo studio possono aiutare limitatamente.

Nel momento che si acquista una lama ci possono essere sorprese sia in senso negativo che positivo quindi.

 

Funboy


Le parole possono ferire, il silenzio può guarire. Sapere quando è opportuno parlare e quando invece tacere è compito dei saggi.

La conoscenza può ostacolare, l'ignoranza liberare. Sapere quando è opportuno conoscere e quando ignorare è compito dei profeti.

La lama, indifferente a parole, silenzio, conoscenza o ignoranza, taglia in modo netto. Questo è il compito dei guerrieri.

(Suzume no Kumo)

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Eh già Fun proprio così, in fondo l'esperienza si fa solo sul campo, comunque anche una attenta osservazione delle fotografie disponibili può essere utile a sviluppare un po' di "sensibilità".


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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In effetti prendere in mano una lama rende subito l'idea su molte cose...

spiegare a parole gli effetti di luce e i segni presenti nell' hada e nell'hamon ? sempre difficile, osservandoli ? un'altra cosa, la percezione diretta fa capire meglio il vero valore di questi oggetti.



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Yasukunito

 

Nel mese di luglio del 1933 il ministro dell'esercito Araki Sadao fondò un gruppo di forgiatori chiamato Nihonto Tanren Kai nel tempio Yasukuni a Tokyo , tale gruppo aveva il compito di forgiare gunto di alta qualità per gli ufficiali di alto rango dell'esercito. Tra il '33 e il '45 sono state prodotte allo Yasukuni circa 8000 spade; il maestri forgiatori che lavoravano nel Nihonto Tanren Kai presero il nome di Yasukuni Tosho.

La NTK era un'organizzazione no-profit nella quale hanno lavorato circa 30 forgiatori; a quei tempi il tamahagane disponibile era molto poco in quanti l'ultimo tatara venne chiuso nel gennaio del Taisho 14 (1925), per ovviare al problema la NTK costruì un nuovo tatara allo Yasukuni.

Da quando il Giappone era entrato in guerra con molti paesi asiatici si è cominciato a ritenere che una spada di ottima qualità fosse la degna espressione del puro spirito nipponico e questo è il fondamentale motivo del compito assegnato alla NTK.

Possiamo quindi sintetizzare le principali caratteristiche della NTK in questo modo:

1) Produzione di un proprio tamahagane

2) Creazione di un gruppo di maestri forgiatori provenienti da diverse scuole del Giappone.

3) Sviluppo di un sistema altamente organizzato e specializzato.

All'inizio vi erano solo due forgiatori Miyaguchi Yasuhiro e Kajiyama Yasutoku, sei mesi pi? tardi si aggiunse anche Ikeda Yasumitsu.

Yasuhiro era studente di Ikkansai Shigetoshi di Suruga.

Yasutoku era studente di Yokoyama Sukeyoshi.

Yasumitsu proveniva dalla scuola di Ikeda Kazuhide.

Più tardi si aggiunsero altri due importanti maestri, Kotani Yasunori e Kajiyama Yasutoshi. Nel corso dei successivi dodici anni molti altri forgiatori entrarono a far parte del NTK.

La tecnica produttiva rispettava rigorosamente il sistema tradizionale e non veniva utilizzato alcuno strumento meccanico ad esclusione del trapano per il mekugi ana.

Principalemente si producevano lame in stile Bizen di epoca Kamakura, hamon in suguha con ashi e yo. I modelli a cui ispirarsi erano quindi quelli dei grandi maestri del passato come Mitsutada, Nagamitsu, Kagemitsu, Masatsune e Kanemitsu.

Tra le lame prodotte un terzo veniva testato in tameshigiri, contestualmente due volte al mese venivano organizzati concorsi per giudicare le nuove spade creando una vera e propria graduatoria, il giudizio in questi concorsi era estremamente rigoroso e le lame migliori ottenevano il titolo di onoreficenza Chou Token Kai.

Modificato: da Kentozazen

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Le caratteristiche di una Yasukunito

 

Una tipica Yasukunito è modellata sullo stile di Kagemitsu o Nagamitsu in suguha. La lunghezza tradizionale è 2 shaku 2 sun (66,7 cm) il sori da 5 a 6 bun (1,5cm /1,8 cm). Il kissaki è ko-kissaki. L'impressione generale è quella di una Sue-koto di dimensioni ridotte. Pricipalmente il mei è tachi-mei per le katana e katana-mei per i tanto, vi sono però eccezioni nei casi di Onkashi-to (spada presentata all'Imperatore) e Homei-to (spada di altissimo pregio). lo yarisume è spesso kiri. Yasutoku e Yasuhiro usavano kuri-jiri per il nakago-jiri mentre Yasumitsu prediligeva il kengata-jiri. Il boshi è spesso suguha ma talvolta Yasumitsu usava il midare-komi. come già detto l'hamon e spesso suguha ma Yasutoku e i suoi studenti hanno eseguito anche gunome con nie e ashi. La caratteristica di Yasumitsu è suguha con ko-ashi ma senza nie. Yasuhiro ha prodotto differenti stili di hamon in nie.

Il suguha è il più frequente perchè questo veniva spesso espressamente richiesto dallo Shinsa, inoltre il suguha è anche il più veloce da produrre e i forgiatori non avevano molto tempo per potersi dedicare agli stili più impegnativi. Yasutoku ha fatto anche sanbonsuji e Yasuoki ichimonji-choji ma solo circa una decina di queste spade sono state prodotte in tal stile.

Va notato che talvolta i sakite (i martellatori) e gli studenti producevano spade per i propri maestri ed in tal caso potevano apporre la firma del maestro sul nakago, talvolta poteva anche avvenire in contrario ovvero che fosse il maestro stesso ad apporre la propria firma sulla lama di un suo studente, è comunque utile sapere che lo stile del mei è spesso differente a seconda che si tratti di dai-saku (spada prodotta dall'allievo) e jishin-saku (prodotta dal maestro). Ulteriore elemento da tenere in considerazione è che i forgiatori dell Yasukuni Tosho non usavano lo stile dello Yasukuni per lame da loro prodotte al di fuori del NTK. Per esempio Miyaguchi Yasuhiro , dopo aver abbandonato lo NTK nel 1936, firmò le proprie lame col nome di Ikkansai Kunimori, queste spade hanno comunque assai meno pregio di quelle firmate Yasuhiro.

Al termine della guerra la produzione di spade fu vietata per lungo tempo, tale produzione viene nuovamente autorizzata solo nell'anno Showa 28. In quel periodo molti maestri forgiatori hanno quindi ripreso la loro attività producendo Shinsakuto. Tra coloro a cui dobbiamo il mantenimento in vita della tradizione ricordiamo Yakuwa Yasutake (morto nel 1984), Shimasaki Yasuoki (morto nel 1986), Masuda Yasuaki (morto nel 1995), and Ozaki Yasumune(morto nel 1997).

dall'inizio dell'era Meiji ad oggi le spade più apprezzate sono quelle prodotte allo Yasukuni e le attuali Shinsakuto, queste spade hanno alcune notevoliti punti in comune come la produzione partendo dal tatara e la presenza di severi e competenti gruppi di controllo a giuducarne il valore, lo Shinsa per le Yasukunito e i collezionisti per le Shinsakuto.

Un ulteriore altro elemento di paragone è offerto dalla riflessione sul fatto che le Yasukunito sono state prodotte in tempo di guerra mentre le Shinsakuto in tempo di pace; tale situazione è simile a quella che si evidenzia nel confronto tra lame Sue-koto e Shinto.

 

Eh eh eh e adesso come la mettiamo? :27wacko:

Modificato: da Kentozazen

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cioa Ken,

mi ricordo di aver letto ,ma non ricordo dove, che le spade per la marina venivano costruite con acciaio inox. ? vero per tutte o solo per quelle fatte con metodi industriali??

sto dando un'occhiata a questa :

 

http://cgi.ebay.it/ws/eBayISAPI.dll?ViewIt...ssPageName=WDVW

 

e volevo appunto avere un parere.....? normale che ci sia montato quello tsuba??

ho ordinato un libro sulle gendaito....cos? studier? un p? :)


....se il tuo cuore è forte....anche la tua spada sarà forte.....

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Ciao Ichi, in risposta alla tua domanda ? vero per la stragrande maggioranza delle kay gunto. La produzione era di tipo industriale anche se destinate ad ufficiali di alto rango, vi sono certamente alcuni casi in cui la regola non vale ma sono estremamente rari. Nel caso della lama che hai postato ? sicuramente di inox, lo tsuba ? corretto tipico kay.

Quale libro hai ordinato? Sono curioso.


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quindi di tipo industriale significa di un solo tipo di acciaio?? l'hamon ? vero o simulato? il valore ? solo un p? pi? basso o praticamente nullo?? mi descrivi qualche particolare che ti ha subito convinto che sia stata prodotta con metodologia industriale??....almeno la prossima volta che mi capita non dovr? rompere le scatole al vecchio e caro wondy :))

 

i libri come ti ho scritto anche in un altra discussione sono :

 

WWII Gendaito Japanese Samurai Sword Book

 

Craft of the Japanese Samurai Sword Book

 

dimmi che ho fatto un buon acquisto!! :)


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Per i libri hai fatto un ottimo acquisto direi.

Nessuna spada ha valore "praticamente nullo", le showato e le gunto comunque hanno un valore molto pi? basso per tanti ovvi motivi.

Fondamentalmente nel campo nihonto, come in tutte le arti del resto, la valutazione economica di un oggetto dipende da numerosi fattori. Io dico sempre una cosa: un oggetto vale esattamente quanto uno ? disposto a spendere per averlo. Se da un lato agli occhi di un purista gunto e showato non costituiscono certo la sua massima ambizione, dall'altro lato occorre considerare che siamo pur sempre di fronte ad un oggetto dalla valenza non solo artistica (qualora ve ne sia) ma anche storica e socio-culturale. Tutti vorremmo sapere di avere per le mani un tesoro per? in questo caso dovremmo rispondere alla seguente domanda: "Chi stabilisce cos'? un tesoro?" "Sulla base di quali criteri lo si giudica?"

Inoltre personalmente trovo totalmente sensato il fatto che chi si avvicina al mondo nihonto lo faccia partendo da oggetti di valore basso, direi che ? la storia di un po' tutti i collezionisti gaijin. Anche Massimo Rossi ha una NCO esposta sul suo kake in casa, non credo proprio che non gli attribuisca valore, ? semplicemente un valore "differente" nelle sue valenze. Difficile spiegare pi? approfonditamente come si pu? essere certi che una lama sia gunto e showato piuttosto che shinshinto o gendaito forse sarebbe meglio che tu faccia qualche approfondimento nei siti segnalati e magari poi io rispondo a qualche domanda. :21:


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ok!! grazie ken!! :21:


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eh eh ragazzi volevo inserire una foto sugli stabilimenti della seconda guerra mondiale di fabbricazione della montature militari eseguite dalle donne :ohmy::ohmy::ohmy::ohmy:

sword_factory.jpg

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Le Gunto, le lame prodotte industrialmente hanno l'hamon ? Sono temprate come le altre, ma non ripiegate pi? volte ? Sono ricavate da una barra di acciaio e data loro la forma e poi temprate uniformamente ? O cos'altro.

Le gunto sono le uniche prodotte per l'industria bellica (a parte quelle per i ranghi elevati) ?

 

Grazie, Gianfranco :hiya:

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le gunto di basso livello, erano prodotte a livello industriale con macchine che forgiavano barre di acciaio. Di norma erano temprate nell'olio invece che nell'acqua perch? in questo modo si riesce a ottenere l'hamon con una copertura di isolante molto pi? semplice della tradizionale yakiba (la malta argillosa che si usa nella tecnica antica).

 

In tempi precedenti alla seconda guerra mondiale, per l'esattezza nel periodo meiji ai tempi della guerra russo-giapponese, il governo nipponico produsse un gran numero di quelle che vengono definite Kyu-gunto che sono quelle katana con la guardia a D (come le sciabole occidentali).

Le kyu gunto sono forgiate con la tecnica tradizionale e molto spesso sono lame antiche inserite nel koshirae modello sciabola.

Nello stesso periodo per? la polizia giapponese adott? delle spade molto simili che in realt? erano pezzi di ferro con l'hamon realizzato con una cromatura.



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Cosa pu? valere una katana gunto (solo la lama, o con un koshirae militare abbastanza vissuto) 66,6 cm, in acciaio (durezza 55 qualcosa) , in cui non ? presente l'hamon ? E in una dove l'hamon ? presente ? :sowwy:

 

Pi? mi ci addentro e meno capisco. O meglio capisco che ci sono tante differenze e tanti tipi di lame. :brooding:

... come poi in tutti i settori ! :laugh:

Gianfranco :hiya:

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:blink::blink: vedi Gianfranco ogni gunto (come d'altronde ogni lama :gocciolone::gocciolone: )deve avere un attenta analisi prima di incominciare a definire il prezzo.........visto che ognuna può avere diverse qualità :cool::cool:

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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