Vai al contenuto

Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

Lorenzo

[maestri Chokin] Kanō Natsuo

Messaggi consigliati

Kanō Natsuo

 

Natsuo naque il 10 anno dell'epoca Bunsei 1828 in Kyoto, figlio di un negoziante di riso. Il nome del negozio era Fushimi-ya in Atago Yamashiro. Venne adottato in giovane età da un mercante di spade di nome Kanou Harusuke. All'età di dodici anni cominciò lo studio della lavorazione dei metalli da Ikeda Takahisa della scuola Otsuki e pittura da Nakajima Raishou della scuola Maruyama.

Divenuto venticinquenne, si trasferì a Tokyo (Edo) dove a breve divenne artigiano della corte imperiale.

 

museumqa_e05_kanou.jpg

 

Il desiderio di migliorare se stesso lo spinse a studiare non solo l'arte ma anche la letteratura cinese classica e la sua personalità attrasse a se molti pupilli. La personalità di Natsuo era tale da attrarre la mente delle persone, che finivano per provare profondo rispetto per lui.

I pupilli conosciuti sono Kagawa Katsuhiro, Nomura Katsumori, Tsukada Hideaki, Unno Shoumin ed altri.

 

Nei primi anni dell'era Meiji delle splendide monete (Yen) furono disegnate e coniate da lui.

Nel 1870, uno dei risultati della restaurazione Meiji, fu lo spostarsi verso una moneta decimale. Durante il regno dell'imperatore Meiji, che durò dal 1868 al 1912, furono create splendide monete chiamate Yen, disegnate da Kano Natsuo e stampate in Osaka usando delle presse britanniche acquistate in Hong Kong. Il lato frontale mostra un dragone che tiene in mano il tesoro sfera, con la scritta "Grande Giappone - Meiji 27 - 416 (grani di argento puro) - Uno Yen - 900 (finezza)" che lo circonda. Il lato posteriore mostra "uno Yen" in kanji in una cornice del fiore simbolo del paese, il crisantemo, incrociato con il fiore di Pawlonia (potere esecutivo, ora l'ufficio del primo ministro ha questo mon). Molte circolarono come denaro di scambio in Cina ed Hong Kong.

 

ljapyen.gif

 

L'imperatore Meiji era un amante delle spade. Ottenne la Suiryuu-Ken (Dragone d'acqua) dalla

Syousouinn (Casa del tesoro) nel 1872, ed ordinò un koshirae a Kano Natsuo. Egli lo realizzò in poco più di un anno.

 

Il dragone d'acqua fu la spada imperiale di Shoubu(45esimo imperatore). E' una chokuto di 62.3cm.

 

suiryu.jpg

 

Nel 27 anno del Meiji Natsuo divenne professore della Tokyo art university e fece grandi sforzi per sviluppare il mondo del kinko.

 

Natsuo morì nel 1898 lasciando una gran quantità di assoluti capolavori, oggi ritenuti il punto di arrivo di mille anni di tradizione artistica giapponese.

 

 

 

 

 

Le immagini dei suoi lavori sono prese dal museo delle arti di Boston.

 

koshirae per wakizashi

Tema peonie, acciaio e oro.

 

Koshirae.jpg

 

Dettagli..

 

koshi_dettaglio.JPG

 

Riporto una parte di un libro di Okabe Kakuya, interessante perchè è stato scritto nel 1909, a dieci anni dalla morte di Kanō Natsuo, da un suo allievo diretto.

Tradotto da "Japanese Sword Guards - Okabe Kakuya"

Gotō Ichijō, kōno Haruaki e Kanō Natsuo sono noti come i tre grandi maestri dei lavori in metallo e tsubashi dei tempi moderni, anche se i secondi due sono generlamente migliori del primo. Furono Haruaki e Natsuo che in epoca di decadenza generale misero in pratica le condizioni che portarono ad una graduale ed inconsapevole caduta degli altri tsubashi, ed i tentativi di far rivivere gli ideali del passato.

Haruaki ritornò allo stile della prima scuola Gotō mentre Natsuo scelse di trarre ispirazione dai maestri del secondo periodo o perfino più recenti. Nelle sue tsuba tentò di combinare le qualità di Yasuchika, Nagatsune e del primo Kaneiye.

C'è una semplicità ed una dignità nei lavori di Haruaki e di Natsuo difficilmente riscontrabile nei loro contemporanei.

 

 

Kagamibuta netsuke

Rappresenta il grande buddha, daibutsu. Materiali: ferro, oro (coppetta in legno con finiture in argento).

 

kanoo1.jpeg

 

Stiamo parlando di un oggetto di 3.5 centimetri di diametro, guardate l'occhio..

 

kagamibuta_dettaglio.JPG

 

 

 

Kojiri con piante in fiore

Materiali: shibuichi, argento e altri materiali in hirazogan.

 

kanoo3.jpg

 

In questo kojiri è interessante l'incredibile texture (nashiji) ottenuta sullo shibuichi, nonchè gli scuri ottenuti tramite kiribori e i chiari con degli hirazogan di dimensioni microscopiche.

 

kojiri_dettaglio.JPG

 

 

Kozuka con peonia.

Materiali: Shakudo, oro. Un esempio di pittura piatta sul metallo, guardate il contrasto!

 

kanoo5.jpeg

 

kozuka_dettaglio.JPG

 

 

Tsuba

rappresentante i fiocchi di neve, in ferro.

 

kanoo6.jpeg

 

 

 

Tsuba con iris

 

natsuo6.jpeg

 

notate lo studio di kanoo sulle texture, il fondo è incredibile. In questo caso l'artista si è concentrato per rendere organico l'acciaio, e direi che c'è riuscito in modo esemplare.

 

iris_dettaglio.JPG

 

 

 

Amida Tsuba

Altra magnifica tsuba con tocchi in oro ed argento.

 

Kanoo.jpeg

 

Qui notate invece lo studio sulla tridimensionalità dei volumi e sulle luci. Il dio è in oro, la luce per eccellenza. Ma guardatene i riflessi sui baffi del drago.

 

amida1_dettaglio.JPG

 

Guardate anche l'uncino.. qualcosa di incredibile.

 

amida2_dettaglio.JPG

 

 

 

Questo è Natsuo, non si trova nessun altro artista giapponese che lo abbia mai eguagliato. Drammatico pensare che si tratta di un uomo deceduto meno di un secolo fa'. Avendo lasciato tantissime testimonianze tuttavia, è più facile studiarlo; non è avvolto da misteri o leggende. Spero che il retaggio che ha lasciato sia preso al più presto da qualche nuovo artista che, oltre a perpetrare la tradizione, la legga in chiave nuova, sperimentando ed elevando se possibile ancor di più l'arte di tradizione giapponese.

 

ps: se vi interessa un lavoro di questo personaggio e lo trovate sul web, è sicuramente un falso. Ammeno che (come una sua tsuba venduta di recente) costi più di 8500000 yen (53000 euro)

Modificato: da Jarou
  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Bellissimo Jarou!!

 

nella penultima foto c'è scritto madreperla ma... dove è stata usata? non riesco a vederla..

  • Like 2


Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

spettacolari essenziali e curatissimi....... molto zen

  • Like 1

Il pino proietta la sua ombra sul muro.

La luna riflette sull'acqua.

Davvero non siamo nulla.

Sia il cielo e dare un lungo grido

 

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Interessante l'ultima tsuba del primo post, non ha il kozuka-ana, quindi mi vien da chiedere come mai alcune tsuba le realizzavano senza kozuka/kogai-ana?

  • Like 1

Mattia

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

credo che quando un artista raggiunge un livello di eccellenza, la sua abilità e la sua arte siano di un livello tale da colpire anche gli occhi e la sensibilità di chi è profano.

La bellezza traspare dalla precisione artistica, il saper scegliere con naturale perfezione il miglior tratto e il saper visualizzare un immagine attraverso il sapiente uso di essi.

il budda tra le fauci del dragone è qualcosa di una bellezza inarrivabile.

 

come viene realizzato il fondo che hai evidenziato jarou? è a martello oppure è una corrosione?

 

 

... bellissima la chiocciola, grazie

  • Like 1


Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Avevo scritto una cosa, ma non era corretta quindi l'ho cancellata prima di beccarmi una randellata in mezzo alle orecchie da Jarou :martellate:

Nessuna corrosione, tutto materiale asportato!

mi era venuto spontane dire uchidashi, ma con gli uchidashi si fanno i menuki, non viene asportato nessun pezzettino di metallo, tutto battuto e sagomato. apro una piccola parentesi di uchidashi ne esistono di diverse forme e dimensioni, quelli per sgrossature e quelli per lavori più fini.

 

Ora metto un'immagine sui Tagane dopo integno con qualche info in più! (sulla tecnica della tsuba)

 

4.jpg

 

Edit:

 

la sgrossatura avviene tramite il Tagane, ovvero un cesello, con il quale si esporta del materiale, vi allego solo un immagine indicativa, altro non sono riuscito a trovare, spero che Jarou vi illustri meglio :ciuccio:

 

mac.jpg

Modificato: da tia592
  • Like 1

Mattia

 

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Meraviglioso articolo. Notevolissime immagini. Grazie


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

caspita ma stavo giusto rigustando perbene le immagini e ho colto solo ora che i fiori di quel kojiri in shibuichi sono zogan...cioè sono ageminati!

ma come si fa a ribattere oro in dei solchetti da meno di un millimetro??? Incredibile



Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Oggi sono stato travolto da un lavoro di traduzione di un manuale scritto da cinesi e tradotto in inglese col traduttore.. e devo metterlo in italiano... ... ..

Ne avro' per tutto il we credo, poi rispondo.

 

Tia quell'immagine è per lo itozogan, cmq vi metto io delle foto, abbiate pazienza.

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
come viene realizzato il fondo che hai evidenziato jarou? è a martello oppure è una corrosione?

 

 

Come Tia ha accennato, tutto è realizzato per asportazione di materiale, con i famosi tagane (ceselli).

 

Quelli che ha pubblicato lui sono sunnobe, ovvero (come per la spada) i grezzi prima dell'affilatura / sagomatura / tempra.

 

Col martello ed il cesello ti faccio il tousogu bello :nausea:

 

L'immagine postata da Tia con il tagane mentre lavora è relativa ad un tutorial sullo itozogan, ovvero si scava una cava, la si rende quadrata in sezione, e ci si schiaccia dentro un filo. Poi tutto viene polito allo stesso livello. Non vorrei approfondire troppo qui, per non andare offtopic rispetto al lavoro di Natsuo.

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
caspita ma stavo giusto rigustando perbene le immagini e ho colto solo ora che i fiori di quel kojiri in shibuichi sono zogan...cioè sono ageminati!

ma come si fa a ribattere oro in dei solchetti da meno di un millimetro??? Incredibile

 

 

Incredibile si. Ti invito anche a notare la precisione della cesellatura del fusto e delle foglie nel kozuka in shakudo. Non ci sono sbavature, non ci sono segni di cesello, e tutti gli spigoli sono perfetti e vivi. Questo è uno dei criteri per sgamare le copie che fanno di lui. Altra cosa interessante di quel kozuka è lo hirazogan in oro. Quel fiore è un metallo diverso intarsiato. Di solito, i bordi degli intarsi piatti (hirazogan) sono continui tra il metallo intarsiato ed il metallo contenitore. Qui sono scavati nel contenitore, dando profondità ai bordi e facendo esaltare il fiore. Tuttavia, il fiore rimane comunque intarsiato al di sotto di quello scavo :basito:

 

 

Kento forse ha ancora un immagine di una copia di kozuka che ho trovato in rete poco tempo fa.. se ce l'ha ancora e la pubblica qui sarebbe interessante notare quei dettagli.

Modificato: da Jarou
  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti
la sgrossatura avviene tramite il Tagane, ovvero un cesello, con il quale si esporta del materiale, vi allego solo un immagine indicativa, altro non sono riuscito a trovare, spero che Jarou vi illustri meglio

 

Volevo solo aggiungere che non solo la sgrossatura, ma anche la finitura avviene tramite i ceselli (nella maggioranza dei casi) ovviamente poi nel caso dei pezzi con finitura a ruggine i micropallini che si vedono sono ottenuti tramite il sabitsuke.

Ci tengo a sottolineare questa cosa perchè qualcuno potrebbe pensare che si usino lime o altri attrezzi per rifinire, ma l'unico modo per avere spigoli definiti e vivi è l'uso dei ceselli affilati.

  • Like 1

Condividi questo messaggio


Link al messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

Potete trovare QUI tutte le informazioni per associarsi ad I.N.T.K..
Associandovi ad I.N.T.K. accettate in maniera esplicita il Codice Etico e lo statuto dell'associazione ed avrete accesso ad una serie di benefici:
- Accesso alle aree riservate ai soci del sito e del forum;
- Possibilità di partecipare agli eventi patrocinati dall'associazione (ritrovi, viaggi, kansho, ecc...);
- Riceverete il bollettino trimestrale dell'Associazione.

"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Si prega di accettare i Termini di utilizzo e la Politica sulla Privacy