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Vi poto questa lama, su cui vorrei se possibile si potesse fare qualche considerazione ragionata, essendo una lama esterna al nostro forum penso che potremmo partire tutti con le stesse possibilità (ragionare solo dalle foto perchè nessuno ha avuto la possibilità di visionarla dal vivo) per arrivare a delle conclusioni in comune.

 

fss520(blade%20full).jpg

 

Presa da: http://www.nihontoantiques.com/fss520(blade%20full).jpg

 

 


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Un bell'esempio, Mauri. A prima vista, dalla foto, può sembrare una lama koto ma col 'nakago sbagliato' (ed anche abbastanza brutto, il mekugi ana sembra fatto coi denti...) !

Il boshi ha un aspetto strano, da una parte pare quasi normale, dall'altra sembra come al lumicino; ma forse è la fotografia. Può essere del tardo ottocento, giusto ? :arigatou:

Modificato: da G.Luca Venier

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Guardiamola nella sua totalità dal boshi al nakago, magari utilizzando al meglio le foto originali del sito.

E di quello che ci sembra di vedere facciamo un'analisi.

 

Vedi: http://www.nihontoantiques.com/fss520.htm


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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Beh prima cosa che vedo e' il mekugi ana che ha tutto l'aspetto di essere realizzato con vecchi metodi.

Il Nakago sembra decisamente antico, addirittura leggermente scavato dall'ossido in alcuni punti.

Vedo pero' ora che risulterebbe molto recente... quindi siamo di fronte a un palese Utsushi?


武士に二言無し

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Io ci vedo una frattura in corrispondenza della base dell'habaki. Anche se la posizione dell'ana non mi sembra compatibile con uno spostamento accentuato, mi da l'impressione di aver avuto un leggero machi okuri, soprattutto per come la tempra termina oltre il machi.

 

La curvatura del kissaki mi sembra anche un tantino strana verso la fine, come se fosse stata accorciata di qualche millimetro e la curva fosse stata ripresa per non intervenire su tutto il kissaki.

 

Ma è tanto che non ragiono su una lama e temo di aver perso l'occhio. ;-)


Gisberto (ex nick Koala)

 

Persevera nell'addestramento come se fossi una spada che deve essere forgiata con il più puro dei metalli. (Takuan Soho)

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mah, sembrerebbe un utsushi nanbokuchò, grande kissaki, niente fumbari, ovviamente il nakago non ci azzecca ed è anche strano, forma corretta (per un shinshinto) ma assai "sgarrupato" come finitura superficiale, a parte la tarlatura sotto il munekado, come ha notato Gisberto. Sembrerebbe abbiano voluto invecchiarlo e anche lo ha-machi è consumatello come in una lama vecchia. A sto punto potevano fare un secondo buco, tagliare kiri il nakago e fingere un belll'o-suriage.

A qualcun altro la palla


:ichiban:

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comincio a buttare giù una veloce analisi, come dici, nemmeno io ho potuto vedere la lama dal vivo, quindi sono solo considerazioni, potenzialmente influenzate da foto probabilmente ritoccate(nella luminosità, ecc).

innanzitutto vedo un acciaio molto compatto e "duro" all'aspetto. questa è la prima impressione al colpo d'occhio. questo mi porta già a considerare sopratutto il tardo shinshinto(e ci siamo, parliamo di un forgiatore di epoca Meiji), l'hada appare poco uniforme, con dei punti non così eccezionali, sopratutto verso il kissaki, mentre l'hamon è caratterizzato da una tempra un po' debole ed è imho un bell'indicatore del tipo d'acciaio.

la curvatura non è così pronunciata e non mi da l'impressione di rifarsi al Nambokucho... ma è un'impressione. il boshi molto debole sul lato destro non mi pare un segnale di una qualità eccelsa, sopratutto se si somma a tutte le altre considerazioni. anche considerando una leggera risagomatura del kissaki(che, da quanto vedo, non mi pare avere comunque la forma perfetta e i corretti rapporti con il ko-shinogi) il boshi non gli è uscito così bene.

venendo ad osservare il nakago salta subito agli occhi quella brutta rottura, che ha già notato anche Gisberto. quella può anche essere figlia dei problemi nella tempra, chissà.

la patina è scura ma non profonda, gli yasurime quasi inesistenti e la scarsa finitura fanno quasi più pensare ad una gunto che non ad una shinshinto. la firma è incisa già alla maniera delle gunto e non delle shinshinto, nemmeno molto bene, e i due kanji distanziati non sono così eleganti, non sembra nemmeno essere costante la profondità delle incisioni... considero questo nakago un lavoro fatto "di fretta", quindi la somiglianza con una lama koto forse è più per le cattive condizioni(sembra quasi esser stato pulito, forse per eliminare un po' di ruggine troppo invadente dovuta a cattiva conservazione) che non per il desiderio di far sembrare questa lama più antica di quello che è... nel caso anche la firma sarebbe stata incisa alla maniera delle firme koto e non così. il foro non mi sembra ottenuto con "vecchi metodi" quanto con metodi nuovi usati frettolosamente ed impropriamente. i vecchi fori sono generalmente molto precisi, con i margini leggerissimamente arrondati(non hanno sbavature da trapano), in questo caso il nakago sembra rosicchiato da un topo.

se c'è stato tentativo di far apparire questa lama più antica di quanto non sia è stato successivo e non così "appropriato".

queste le mie prime impressioni...

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dopo aver scritto il messaggio precedente ho cercato qualche informazione su questo "Yoshimune" del tardo shinshinto(1868), attivo nella provincia di Hizen.

Viene considerato chu-saku, confermando la mia impressione di un lavoro "medio"(per non dire mediocre, anche se non mi piace utilizzare questa parola per il lavoro di una persona sconosciuta), comunque molto tirato giù alla veloce.

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Molte delle cose che ognuno di voi ha notato, almeno per quanto mi riguarda non le avevo proprio viste, il taglio vicino allo Ha Machi almeno per quanto mi riguarda io l'avevo valutato un imperfazione durante la realizzazione del Nakago (in sede di battitura) queste cose forse sono effettivamente molto evidenti nelle lame Gendaito di produzione Militare.

La cosa che però almeno per quanto mi riguarda mi è risultata inusuale è lo Hamon nel Boshi,che nel lato Ura sembra già a lumicino, questo, assieme al fatto che in questo lato della lama il Kaeri risulta più lungo ed il Ko Shinogi è più corto porterebbe a pensare ad una politura molto invadente su questa sezione della lama.

 

Eccovi il particolare:

 

Yoshimune.jpg


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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secondo me il forgiatore non è riuscito a controllare bene la temperatura in fase di tempra. probabilmente la parte destra s'è indurita maggiormente, con la parte martensitica ridotta, però. non è l'assottigliamento a far "abbassare l'hamon, anche perchè non è comunque "appiattita", probabilmente è nata "male" in partenza.

che poi ci siano anche delle imperfezioni nella politura, è evidente.

per quanto riguarda la tempra ho fatto un paragone con le gendaito proprio perchè quello che io reputo un cattivo controllo della temperatura, probabilmente causato anche dalla qualità del metallo(la difficoltà di tempra è proporzionale anche alla durezza del metallo) ha generato una tempra debole, diseguale, povera di hataraki.

 

G.

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Effettivamente potrebbe essere anche questo, il fatto che molte cose non si vedono non so dire se è dovuto alla politura o a un procedimento anche solo fotografico, in questo sito la maggior parte delle lame presentano questi colori anche se dichiarate di ere diverse, stessa cosa per i nakago che più o meno sembrano tutti dello stesso colore.


"accorciati la firma". Ernst Jünger

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sì, ho notato, in moltissimi casi però si tratta del set fotografico probabilmente. le loro fotografie hanno tutte la stessa luce, invece di esaltare l'unicità di ogni singola lama le uniforma parecchio.

le mie considerazioni non si basavano però tanto sui "colori" quanto sulla qualità della tempra.

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Il boshi diseguale anche io lo considero dovuto ad un non perfetto controllo della tempra.

 

Teniamo presente che il forgiatore ha provato ad ottenere dei vistosi hakikae sul boshi, quindi non direi che il boshi sia povero di hataraki, quanto piuttosto che la difficoltà del risultato ricercato era al di sopra delle capacità del forgiatore. Ma bisogna comunque studiare e provare per imparare.

 

Per quanto mi riguarda, pur nella sua iumperfezione, trovo un certo fascino in questa lama, come mi capita di provare per certi quadri nostrani in cui dietro una non corretta padronanza della prospettiva o della luce, si scorge comunque un forte senso di ricerca in tal senso.

 

Tornando alla lama, il lato omote del boshi è sicuramente più regolare, mentre il lato ura ha la tempra che non iesce assolutamente ad essere coerente con le geometrie generali. In un certo senso vedere questo risultato ti fa apprezzare appieno un perfetto suguha.

 

Quello che non riesco a capire è se la politura è un hadori molto aderente alla linea di tempra, oppure se è un sashikomi. L'impressione che ho è di un sashikomi, ma con un habuchi molto disomogeneo. Però la luce (e i giochi di contrasto fatti sulla foto) non mi aiutano a capire bene.

 

 

 

Che ne pensate?


Gisberto (ex nick Koala)

 

Persevera nell'addestramento come se fossi una spada che deve essere forgiata con il più puro dei metalli. (Takuan Soho)

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Mi soffermerei un attimo sulla Mei

 

Nel periodo Keiō (1865 - 68) sembra aver operato un solo Yoshimune che si firmava con questi due Kanji : 吉宗 ma anche con questi: 義宗 quando firmava in Gyōsho (stile semicorsivo) - Vedi sotto.

Naturalmente quanto dico sopra non è assoluto; bisognerebbe avere a disposizione tutta la produzione di questo Yoshimune per verificare la veridicità di quanto affermato.

 

Torniamo però alla firma della lama.

Il primo Kanji è sicuramente 義 ma il secondo Kanji può essere 宗 ?

Ho provato ad ingrandirlo, contare i tratti, ecc.... ma non sono riuscito a decifrarlo (sicuramente è una mia limitazione)

 

 

Yoshimune.jpeg

 

 

Modificato: da Paolo Placidi

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@Gisberto:

secondo me il boshi non è hakikake... è il non perfetto controllo della tempra(che non è costante), l'acciaio duro, l'hada e il fatto che abbia indurito molto anche la parte di non hamon a farlo sembrare così.

già, tutte le lame hanno il loro fascino... per quello che possono raccontare...comunque sì, il tanto sottovalutato suguha è un bellissimo hamon anche secondo me.

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Bhè se parliamo di un tentativo di ricreare una lama antica malandata, il boshi assottigliato forse è proprio un tentativo in tal senso.

Qualcuno potrebbe pensare che era una o-kissaki rimodellata :)

 

il nakago ana è addirittura vistosamante conico, e ci sono punti in cui c'è sfondamento sullo shingane.

Probabilmente lo strano di kawagane è stato realizzato appositamente più sottile o magari appositamente consumato con le prime pietre per generare l'effetto di numerose politure.

 

Oppure è una lama che è stata molto molto utilizzata, rovinata da incurie, magari ritrovata con mezzo chilo di ruggine sopra e che ha subito una politura molto profonda per eliminare tacche e corrosione profonda.



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con 7,4 mm di kasane al machi non credo che si volesse creare una copia di lama antica.

 

Più facile invece che sia stata recuperata in cattivo stato e che si sia cercato di mascherare il non recuperabile.

 

Anche lo yasurime mi sembra molto rovinato per una lama di 200 anni, sopra le appena distinguibil linee in katte sagari mi sembra di scorgere delle picchiettature diffuse regolarmente, come se avessero leggermente martellato il nakago per eliminare ruggine che si sfaldava. Ma è solo un ipotesi.


Gisberto (ex nick Koala)

 

Persevera nell'addestramento come se fossi una spada che deve essere forgiata con il più puro dei metalli. (Takuan Soho)

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