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Rinnovo/Iscrizioni N.B.T.H.K. Italian Branch 2024

La Branch italiana è un piccolo organismo, sostenuto dall’impegno e dalla passione di pochi, ma risulta molto importante per lo sviluppo dei nostri studi sulla token. Vi esortiamo a prendere in considerazione l’idea di far parte di questo gruppo, non solo per progredire nello studio ma anche per diventarne sostenitori attivi. Oltre ad essere economicamente vantaggioso per chi vuole essere socio N.B.T.H.K., permette di avere un contatto privilegiato con la Sede Centrale a Tokyo, dando l'accesso a canali di studio altrimenti impensabili per un occidentale, come accaduto durante l'ultimo Special Meeting.
Chi è interessato e desidera avere maggiori informazioni, che sia già Socio INTK o meno, può contattare il Presidente Gianluca Venier entro il 20 marzo direttamente via email: nbthk.italianbranch@gmail.com

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Kentozazen

Fuchi E Kashira

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Un opinione su questo:

fk100.jpg


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Le foglie sono in shakudo e argento?


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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nuovo koshirae in preparazione?

belli comunque

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Belli...belli...si possono abbinare alla tsuba di Jarou se non sbaglio...

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Tra i miei koshirae ho queste cose.

Sono, per ora, gli unici abbinamenti che sono riuscito a fare, basandomi sul "colore"

 

nuova_488.jpg

nuova_486.jpg

Fuchi_06b.jpg

Fuchi_06.jpg

Tsuba_24a.jpg

Tsuba_24d.jpg

 

Sono graditi i consigli

 

Shirojiro

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Kashira praticamente identico.

E' interessante vedere queste cose, dimostra e conferma l'uso di adottare determinati motivi estetici come modello e specializzarsi in questi.

Immagino -ma vorrei maggiori notizie in proposito- che tale pratica si sia consolidata nel periodo Edo, mi domando se la produzione di questi manufatti fosse appannaggio di un determinato artista, se vi vossero invece una sorta di laboratori composti da più persone tutte specializzate in determinati stili, se vi fosse una sorta di catalogo di un laboratorio da cui attingere per le commissioni...se parimenti più artisti o più laboratori eseguissero lo stesso tipo di lavorazione.

Insomma come funzionava?


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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cavolo, ma sono quasi identici! sembra un gioco di quelli della settimana enigmistica... :gocciolone:


<!-- isHtml:1 --><!-- isHtml:1 --><em class='bbc'>Insisti, Resisti e Persisti...Raggiungi e Conquisti!<br /><img src='http://www.intk-token.it/forum/uploads/monthly_11_2008/post-34-1227469491.jpg' alt='Immagine inserita' class='bbc_img' /><br /></em>

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Riflessi e colore a parte, che dipendono sopratutto dall'illuminazione, sembra proprio che chi ha fatto questi due kashira sia la stessa persona.

Forse la capacità artistica permetteva ad allievi della stessa scuola di fare oggetti simili, comunque penso proprio che siano nate sotto lo stesso tetto.

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Credo che si possa supporre una certa industrializzazione del processo. Le foglie per esempio sono delle stesse dimensioni anche se il profilo è leggermente differente, mutano invece le venature.

Muta la posizione degli steli mentre sono praticamente identici i pallini che formano i fiori.

Si può supporre che esistessero dei bulini sagomati col profilo delle foglie da utilizzare per tagliare le lastrine di metallo da ageminare poi a mano e rifinire sulla base? Secondo me sì. Voi che dite?


Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Credo che si possa supporre una certa industrializzazione del processo. Le foglie per esempio sono delle stesse dimensioni anche se il profilo è leggermente differente, mutano invece le venature.

Muta la posizione degli steli mentre sono praticamente identici i pallini che formano i fiori.

Si può supporre che esistessero dei bulini sagomati col profilo delle foglie da utilizzare per tagliare le lastrine di metallo da ageminare poi a mano e rifinire sulla base? Secondo me sì. Voi che dite?

 

Anche se in un primo momento ho pensato anch'io a fustelle per ritagliare i vari tipi di foglie, esaminandole molto bene ho visto che non molto simili, ma non uguali. Cambiano le dimensioni e il numero di dentini sui lati delle foglie.

Es: foglia grossa in basso, ha il lato destro (per chi guarda) più grosso in quella di ken. Nella foglia in alto, la parte a punta, è più incurvata in quella di Ken. Stesse considerazioni per la foglia centrale , parte sinistra, più sottile ed allungata nella mia. Ecc.

Penso che se hanno usato fustelle siano state usate per abbozzare il taglio, per avere un minimo di proporzione, e poi sagomate a mano. Il lavoro di modellatura anche delle vene richiede un'abilità molto maggiore, per cui il taglio della foglia non penso possa essere un problema.

I petali dei fiori potrebbero essere ricavati da sezioni di filo e poi punzonati al centro.

 

Le mie sono supposizioni in base a quello che vedo e a come agirei io (se dovessi farlo e ne fossi capace), Jarou se ne intende senz'altro di più.

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Io la penso come Gianfra, nel senso che ritengo sia possibile che ci siano delle "fustelle" per impostare il pezzo che chiaramente verrebbe rifinito a mano ( e questo motiverebbe le piccole differenze dei profili e delle scolpiture)

Lorenzo sai la cosa mi è suggerita dalle dimensioni generali dei pezzi che sono veramente congruenti. Da due pezzi fatti a mano con lo stesso motivo mi aspetterei maggiori differenze dimensionali, soprattutto su tre pezzi in contemporanea.

Del resto ,non so quanto questo sistema sia antico ma ho visto a kyoto artigiani moderni usare fustelle per creare opere (peraltro non bellissime, diciamo turistiche) definite "traditional japanese damascene". Facevano bottoni, fermacravatte, clip per banconote, spille ...robetta, però usavano delle sagome per tragliare lastrine d'oro da ageminare a metelletto su basi di metallo finemente rigato.

Io non dico che tutti gli artigiani addottassero un processo "semiindustrializzato" però mi domandavo se ciò fosse in taluni casi possibile e -nel caso lo fosse- da quando fosse in uso una eventuale tecnica del genere.

Modificato: da Kentozazen

Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi.

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Gianfranco, nel tuo kashira i due fiori grandi sono attaccati?

 

E' stata chiesta la mia opinione quindi rispondo;

Le sagome sono tutte diverse. E poi non ha senso farli con una fustella. Per fare uno zogan i lati devono essere trattati in un modo tale che occorre farlo a mano.

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