kanesada
-
Numero di messaggi
7 -
Registrato dal
-
Ultima visita
messaggi di kanesada
-
-
La storia del Maestro Shiigi Munenori e della sua antica famiglia si può trovare in questo articolo:http://www.freebudo.com/articoli/ichi%20gi...20do%20main.htm
preso appunto dal sito di FreeBudo, che rappresenta il suo ponte culturale tra Giappone e Italia.
Cambiando invece argomento, sarei curioso di sapere da voi che tipo di esercizi fondamentali compite prima ancora dell'esecuzione dei vari kata. Immagino che anche qui ogni corrente abbia una priorità, dettata sopratutto dai trascorsi di ogni singolo maestro; ma mi piacerebbe conoscere qualche procedura di allenamento, per così dire, "riconosciuta" o promossa dalle varie scuole di Karoti Shinto.
Da quello che mi risulta in Giappone non esistono procedure di allenamento (rectius: riscaldamento).
La lezione inizia e finisce col saluto e si sostanzia nell'esecuzione pedissequa dei vari kata. E' un uso tutto occidentale quello di costruire sequenze di tecniche avulse dai kata per riscaldarsi.
Certo... anche nel paese del sol levante sono consapevoli della necessità di prepararsi: sfido chiunque di loro a partire subito a razzo con gli iai in ginocchio senza essersi un pochino riscaldato!
Per quanto concerne però il "tipo" di riscaldamento quello è rimesso alla libertà dell'individuo (mi raccontano di gente che arriva nel dojo correndo o di talaltra che, prima di entrarvi, prende a bastonate per un quarto d'ora l'alberello nel cortile antistante... ma forse queste sono solo leggende metropolitane).
Un saluto.
-
Io nella mia maestosa ignoranza posso dire che tra gli stessi kata di Katori Shinto Ryu eseguiti da Sugino e Otake, preferisco di molto quest'ultimo. Se poi didatticamente e a livello di metologie di allenamento sia meglio l'uno o l'altro, non potrei mai dirlo. Ma sarebbe bello poter scorgere delle concrete differenze.Le differenze sono notevoli ma non è parlandone o descrivendole che si possono cogliere. Anzi...
Ecco perchè condivido appieno il consiglio di Rodolfo RG, il cui significato è meno ovvio di quello che possa sembrare. E' necessario praticare, praticare e praticare ancora... per poter arrivare ad essere in grado di capire, almeno, di che stiamo parlando!
...Figuriamoci per comprendere le differenze...
Non siete d'accordo?
Un saluto a tutti.
-
Anche io ho avuto modo di osservare Otake Sensei su youtube e devo dire che il suo modo di praticare mi ha veramente impressionato; veloce, pulito, essenziale, senza fronzoli, potente ed allo stesso tempo molto sciolto. E poi lo trovo molto comunicativo. Da quello che ho potuto vedere nel documentario prodotto da BBC, che è possibile peraltro trovare in rete su youtube suddiviso in quattro parti (credo si chiami The way of warrior o The way of samurai), il suo metodo di insegnamento comprende, oltre i kata a solo, anche il combattimento tra le armi della scuola ed in particolare tra yari, bo, naginata e ken. Sinceramente se anche questi combattimenti fossero delle forme, sarebbero in ogni modo forme di grande pregio; osservando i praticanti (credo oltre ad Otake vi siano il figlio ed un terzo personaggio che non conosco) è possibile osservare che tutti i colpi sono portati a segno e che vi è una notevole padronanza del tempo e della distanza. Inoltre la loro durata richiede un perfetto controllo del respiro, che ha combattuto un po' sa quanto sia importante evitare l'affanno in certi frangenti.Personalmente pratico un altro stile koryu, ma non posso che provare ammirazione per quanto Otake è in grado di fare. Io non ne sono capace. Respect insomma
Un saluto a tutti voi interessati.
Secondo il mio modesto parere, il video della BBC (che ho visto e rivisto diverse volte) è un ottimo biglietto da visita della scuola, ma ritengo sia abbastanza vecchiotto...
Ed il suo intento non era, forse, dichiaratamente "divulgativo". Questo intento, invece, è fatto proprio dal nuovo libro di Otake, edito dalla Koryu books, e si evince dalla presentazione fatta dal Soke e dallo stesso maestro.
L'ho trovato molto interessante e mi sento di consigliarlo, non fosse altro per un motivo: L'attenzione posta da Skoss e da Relnick (che da decenni segue l'insegnamento di Otake) nella preparazione e supervisione del libro hanno permesso di trasporre in modo pressochè fedele il pensiero del maestro.
Penso che questo sia fondamentale, per capire la dottrina della sua scuola!
Vorrei, infine, intervenire su un dettaglio tecnico che è emerso dalla interessantissima discussione e che, vi prego di scusarmi, non ho capito appieno: è stato affermato che una critica alla scuola è la sua poca valorizzazione delle capacità scissorie della lama. In che senso? Potete spiegarlo meglio?
Inoltre, ciò deriverebbe dal fatto che l'insegnamento si riduce alla mera ripetuta pratica dei kata. In che senso? Che non ci sono combattimenti liberi? che non si fanno prove di taglio?
Grato delle risposte che vorrete darmi, vi saluto calorosamente.
Kanesada.
-
Un dono per il nome che hai scelto nel forumla lama di uno dei Kanesada
Grazie Mauri.
In effetti il nickname non l'ho scelto così per caso: il mio primo Iaito è una riproduzione di una lama di Kanesada. Non chiedermi quale dei maestri di questa famiglia. So solo che mi colpì per quel caratteristico e "tachicardico" hamon, simile a quello della tua foto.
Un bel regalo il tuo.
Andrea.
-
Benvenuto Andrea, Roma è il tuo cognome oppure la città in cui vivi?E' la città.
Un saluto.
Andrea.
-
Salve a tutti.
Mi chiamo Andrea e sono, come tutti voi, un appassionato di spada giapponese.
Sono rimasto molto colpito dalla ricchezza di informazioni e dalla mole di interessantissime e costruttive discussioni presenti sul vostro sito... tanto da rendermi conto di quanto embrionale sia la mia conoscenza su molti aspetti di questo affascinante argomento!
Mi sono quindi iscritto nella speranza di poter condividere con voi le mie (poche) esperienze e, soprattutto, far tesoro delle vostre preziose riflessioni.
Un saluto a tutti voi.
Andrea (Roma).
Katori Shinto Di Otake
in Le arti del guerriero
Inserita:
Verissimo e grazie per la precisazione. Effettivamente in tante scuole - mi è stato detto - si pratica il riscaldamento prima del keiko. In verità il mio intervento era circoscritto alla domanda di Fedonair, che concerneva il katori shinto ryu. So che in Giappone i praticanti di katori non eseguono, di regola, il riscaldamento nel dojo. Per quanto riguarda le "leggende metropolitane", seguirò il tuo consiglio e andrò a vedere se trovo qualche filmato di Jigen ryu.
Un caro saluto.