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Alastor2602

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messaggi di Alastor2602


  1. Ciao a tutti ;-)

    Ho sentito molto parlare di Masamune, il famoso forgiatore di spade, una figura tra mito e realta`. Qualcuno di voi ha qualche informazione in piu`. Vorrei chiarirmi le idee e discuterne con voi.

    Ad esempio, e` vero che una Masamune e` considerata tesoro nazionale del giappone e raggiunge un prezzo elevatissimo?

    Qualcuno di voi ne ha mai impugnata una? :happytrema:

     

    Ciao : )


  2. Credo sia un interessante aspetto del Giappone, io personalmente ne sono molto affascinato e mi piacerebbe discuterne con voi per vedere che cosa ne salta fuori.

    Copio incollo una citazione del Sensei Musashi

     

    Dogen ha scritto nel Shobogenzo:

     

    Che cos'? Zazen? E' essere nell'istante, al di l? di tutte le esistenze dell'universo, ? cogliere la dimensione del Buddha

    e vivere in essa. Zazen ? solo questo: penetrare nel pi? profondo dell'esperienza del Buddha.

     

    Sono state dette molte cose sbagliate al riguardo ne elenco le principali.

     

    I. Zazen non ? una "meditazione" nel senso in cui si pratica nel Cristianesimo o nell'Induismo.

    Pascal defin? l'uomo una "canna pensante" esprimendo cos? la concezione europea che individua nell'attivit? del pensiero la base del

    comportamento umano. Il pensiero riempie tutta la vita, nessuno concepisce il non pensiero. Zazen non ? un pensiero, ma nemmeno un non pensiero

    ? al di l? del pensiero, ? pensiero puro, al di l? della coscienza personale, in armonia con la coscienza dell'universo. Dogen

    cita spesso un episodio che riguarda il maestro Yakusan: un giorno, mentre era in Zazen un giovane monaco gli domand?:

    "Che cosa pensate in Zazen?" Egli rispose: "Penso senza pensare"

    Hishiyro, questa ? la dimensione del pensiero senza coscienza: questa ? l'essenza dello Zen, di Zazen.

     

    II. Zazen non ? un'" esperienza misteriosa", una condizione particolare del corpo della mente o dello spirito. E' il ritorno alla

    condizione naturale dell'uomo. Si pensa in genere che una religione debba essere fatta di misteri e di miracoli, in opposizione alla scienza

    Anche riguardo a Zazen, molti pensano che si tratti di trovare un'"illuminazione", una condizione particolare dello spirito.

    L a pratica della meditazione della concentrazione, della postura del Buddha non ? nulla di tutto questo.

    Questa condizione non ? riservata ai maestri o ai santi: ? priva di misteri, accessibile a tutti.

    Zazen ? divenire intimi con se stessi, ritrovare la propria natura, la propria unit? interiore e armonizzarsi con la vita universale.

     

    III. Zazen non ? una mortificazione. Alcuni pensano che in una sesshin si debba fare zazen per lunghe ore, ogni giorno, dormendo e

    mangiando poco, cosi' da entrare in una situazione di estasi attraverso un progressivo esaurimento delle condizioni fisiche. E' un grave errore

    che fanno molti monaci del Giappone. Eppure Dogen ha scritto :

     

    Durante Zazen dovete utilizzare un cuscino ben imbottito, posato sull'erba o su una coperta. Il dojo deve essere al riparo dalle correnti

    d'aria, dal vento e dalla pioggia, l'atmosfera deve essere confortevole, il luogo in penombra, la temperatura adatta alla sua stagione

     

    Tutto cio' ? molto importante, perch? zazen non ? una mortificazione ma una Via che conduce alla vera pace, alla libert? dell'uomo.

    Qual ? dunque, l'essenza di Zazen? La postura, la respirazione e la disposizione dello spirito

     

     

    Tutti i gesti della vita diventano Zen , ma la sua fonte la sua origine ? solamente nel sedersi nella giusta postura. Zazen

    si pratica da seduti su un cuscino, lo zafu. Le gambe sono incrociate secondo la posizione tradizionale del loto: il piede destro

    sulla coscia sinistra, il piede sinistro sulla coscia destra, le piante rivolte verso l'alto. ? anche possibile utilizzare la posizione del semiloto, dove

    uno dei due piedi poggia saldamente sul terreno.

    Il corpo ? eretto, col bacino bilanciato in avanti in modo che gli organi interni si dispongano naturalmente. La testa ? diritta, il mento ritirato in modo

    che il naso si trovi sulla verticale dell'ombelico e che le orecchie siano perpendicolari alla linea delle spalle . Il maestro Dogen diceva: "Il dorso

    deve essere come un precipizio" la posizione di Zazen ? "spingere con la testa il cielo con le ginocchia la terra"

    Le mani riposano sulle cosce, le palme verso l'alto, la mano sinistra sulla destra. I pollici si uniscono orizzontalmente, prolungandosi l'uno nell'altro

    e formando con le altre dita il disegno di un uovo. Le mani sono in contatto con l'addome, le spalle e le braccia cadono in modo naturale.

    La bocca ? chiusa ma non contratta: la lingua appoggia sul palato dietro ai denti.

    Gli occhi sono socchiusi , lo sguardo posato, non fisso, a un metro davanti a s?, immobile.

    Quando la postura ? corretta, la respirazione ? giusta e si compie in modo naturale. L'espirazione ? pi? lunga dell'inspirazione potente e calma come

    il muggito di una mucca.

    La respirazione deve essere naturale, mai forzata.

     

    Zazen ? la condizione normale del corpo e dello spirito: quiete, stabilit?, equilibrio e armonia. Preparandosi a zazen si oscilla

    lievemente da destra a sinistra per trovare la giusta postura: l'equilibrio immobile. Non ? una tensione n? un rilassamento, ma vera libert?

    e armonia.


  3. Anche a me certe cose riempiono di gioia =)

    Non posso fare altro che quotare, quanto detto da altri prima di me, certi prendono le arti marziali come uno sport (inteso nel senso peggiore del termine) e arrivano a chiamare quello che dovrebbe essere sensei: trainer.

    E' bello pero' vedere che le arti marziali non hanno perso del tutto il fascino e il loro scopo.

    Manifestazioni del genere, gente che si vanta di un grado piuttosto che di un altro o gente che sbandiera le arti marziali per sentirsi "figo" ci sara' sempre.

    Io mi opporro' sempre e comunque a qualunque manifestazione di questo tipo.

     

    Ciao ragazzi : )


  4. Pero' vedi hai sottolineato due punti fondamentali

    - lo stesso maestro

    - il fatto che fossero complementari

     

    Io pensavo a qualcosa di "diametralmente opposto" ad esempio: Judo e Karate, possono benissimo coesistere, ma si ottengono dei benefici reali dalla pratica delle due arti contemporaneamente?

     

    Ciao : )


  5. Dunque ero qui che pensavo e mi sono detto:

    "In questo forum ci sono moltissimi appassionati e gente esperta perch? non raccogliere in un solo 3d tutte le citazioni che ci hanno fatto riflettere o ci sono semplicemente piaciute?"

     

    Spero sia apprezzata come cosa

    Alastor2602

     

    Inizio io :-)

     

    Nel coltivare se stessi, non esiste la parola "fine" chi si ritiene completo, in realt?, ha voltato le spalle alla via

     

    Se ti imbatti in gravi difficolt? o in situazioni incresciose, non ? sufficiente dire a te stesso che non ne sei turbato.

    Imbattendosi in situazioni incresciose devi spingerti ancora pi? avanti con audacia e rallegrartene, quasi dovessi superare una barriera. Come dice il motto: "Quando l'acqua sale la barca si alza."

     

    Entrambe sono state tratte dall'Hagakure


  6. be lo letto molto tempo fa ma mi sembra che tsunetomo si sia fatto monaco proprio per nn fare seppuku e infondo posso anche capirlo :ninja2cltelli:

     

    Sulla Biografia che possiedo io dice che per l'interdizione del sepukku si fece monaco buddhista ;-)


  7. In ogni caso, sono felicissimo di vedere che nessuno ha votato thai box o "quelle cose li" (come le chiamo io) IMHO quelle non sono arti marziali sopno sport, e dal mio modo di vedere la differenza ? enorme : )

     

    Passando alla mia esperienza posso affermare che non conta poi molto l'arte (a patto che sia seria ovvio), quanto il maestro: ho avuto la fortuna di praticare Judo per un po' di anni, ma per svariati motivi ho cambiato arte passando al Karate Tradizionale (tesserato Fikta).

     

    Ho avuto l'enorme vantaggio di avere di fronte a me dei masestri eccezionali (il mio maestro ? allievo di Dario marchini, e io stesso l'ho avuto come maestro in svariati stage).

     

    Il massimo sarebbe arrivare ad allenarsi con sensei quali Shirai o Naito, ma qui stiamo sognando ;)


  8. Oss al sensei funakoshi, ma credo sia d'obbligo aggiungere il dojokun ; )

     

    1) HITOTSU JINKAKU KANSEI NI TSUTOMURU KOTO

     

    "Impegnati a raggiungere la perfezione del carattere"

     

    2) HITOTSU MAKOTO NO MICHI O MAMURU KOTO

     

    "Persegui la strada della sincerit?"

     

    3) HITOTSU DORYOKU NO SEISHIN O YASHINAU KOTO

     

    "Rafforza instancabilmente lo spirito"

     

    4) HITOTSU REIGI O OMONZURU KOTO

     

    "Osserva un comportamento impeccabile all?insegna del rispetto universale"

     

    5) HITOTSU KEKKI NO YU O IMASHIMURU KOTO

     

    "Acquisisci con coraggio, il controllo sul tuo spirito istintivo"

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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