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Tōken: Arte della Spada, Spada d’Arte – 10 maggio-8 giugno 1997, Sesto Fiorentino (FI)

“Fin dalla fondazione dell’I.N.T.K., fu nostro pensiero costante la realizzazione di una mostra di antiche spade giapponesi. Naturalmente i primi anni di attività sono stati di assestamento; tanti erano i problemi che un’associazione di questo genere doveva affrontare, sia per la peculiarità dei suoi assunti culturali sia, ovviamente, per la limitata diffusione nel contesto culturale del paese. Ma una volta stabilizzato l’assetto dell’Associazione, individuati i soci più attivi, constatata la stima e la considerazione ottenute anche in campo internazionale, abbiamo pensato che i tempi fossero maturi per esporre al pubblico questi oggetti, testimonianze di un’antica arte che non ha eguali nel mondo, utilizzando i pezzi migliori delle collezioni dei nostri soci.

Naturalmente abbiamo avuto bisogno di molte collaborazioni; trovate tuttavia senza difficoltà, nonostante i problemi del tutto nuovi per il nostro sodalizio di fronte a un’attività che esula da quella consueta della diffusione editoriale e di consulenza. Il concorso di tanti soci entusiasti e di realtà culturali anche estranee ai nostri scopi ha permesso la realizzazione del nostro antico progetto.”

Stefano Verrina,
Presidente e socio fondatore

“Soggetto di questa mostra sono le lame giapponesi di spade, daghe, pugnali: oggetti d’acciaio che furono armi ed insieme opere d’arte. Oggi il collezionismo le considera giustamente solo per la loro valenza artistica: tōken bijutsu in giapponese significa letteralmente “spada d’arte”. Che c’è dunque di artistico in questi manufatti in metallo? Innanzi tutto il fattore estetico, perché le lame giapponesi hanno sempre esercitato un profondo fascino sugli stessi giapponesi, ovviamente, ma anche sugli occidentali, fin dall’ingresso del Giappone nella cultura mondiale.

Le implicazioni mistico-esoteriche che proprio in occidente si vogliono spesso attribuire alla spada giapponese traggono forza dalle leggende sulla sua origine, come leggerete in altra parte di questo catalogo. In realtà sono le estreme, rarefatte, quasi estenuate forme della lama, le sue geometrie rigorose in quanto sezioni di cerchio o di parabola, a stimolare il senso estetico dell’osservatore e se una qualsiasi tōken è oggetto di “culto”, questo è lo stesso che si può attribuire a una qualsiasi opera d’arte.

Poi c’è la quasi incredibile tecnologia della lavorazione dell’acciaio, tanto più straordinaria in quanto nulla è lasciato al caso, dando l’impressione che lo spadaio plasmi il metallo come fosse creta per creare “figurazioni” (in giapponese hatarahi significa attività) che sono la cifra irripetibile di ognuno di loro e delle scuole che ne discendono, anche fino ai nostri giorni. Opera d’arte, quindi, la lama giapponese, che ne trascende la valenza di arma offensiva, terribile come strumento di morte, funzionale ad una raffinata tecnica schermistica altrettanto rarefatta quanto la sua forma. È fondamentale quindi che il collezionista si accosti alle spade giapponesi, libero da ogni pregiudizio misticheggiante ma solo armato di quella sensibilità e curiosità che lo porti a comprendere appieno la cultura dello spadaio, che ha forgiato una certa lama in un certo modo, e del suo tempo. Tutto ciò richiede una lunga e difficile esperienza, dapprima libresca ma poi necessariamente pratica, basata sull’esame – non obbligatoriamente sul possesso – di un’infinità di lame antiche site in musei e collezioni private giapponesi ed occidentali. Una mostra di lame antiche giapponesi ha lo scopo di avvicinare il grande pubblico a questo aspetto dell’arte giapponese e di offrire occasioni di confronto fra esperti per uno scambio di esperienze e pareri. Le associazioni svolgono un ruolo fondamentale nei paesi occidentali e in Giappone, per la conservazione nel tempo presente e in quello futuro di opere che sono da considerare patrimonio comune dell’umanità.

L’Associazione I.N.T.K., che ha realizzato questa esposizione in collaborazione con lo spazio delle arti La Soffitta, annovera fra i suoi soci collezionisti esperti e semplici appassionati, il cui contributo è stato fondamentale per la riuscita della manifestazione. Un grazie a tutti e in particolare a Massimo Rossi che ne è stato il promotore.”

Alberto Roatti,
Presidente onorario e socio fondatore.

“Appena cominciarono a concretizzarsi i progetti di una mostra di spade giapponesi, frutto dell’accorto collezionismo dei Soci dell’ I.N.T.K., mi venne dato l’incarico – che assunsi con entusiasmo – di procedere all’organizzazione di una manifestazione che potesse restare un punto di riferimento per i collezionisti o i semplici conneisseurs italiani.

Se la mia dedizione e il mio specifico coinvolgimento personale – ben più gravoso di quanto potessi immaginare, ma alleggerito dalla collaborazione organizzativa degli amici della Soffitta – avranno contribuito ad avvicinare i visitatori all’affascinante mondo del Tōken, arricchendo quella che può essere stata una mera curiosità iniziale, mi sentirò pienamente appagato.”

Massimo Rossi,
Vice Presidente


Selezione di opere esposte tratte dal catalogo realizzato per l’occasione: