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Cagli0str0

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messaggi di Cagli0str0


  1. Intendi che qualche scuola è più portata verso l'akiken o semplicemente che qualche scuola è meglio di altre?

     

    Entrambe le cose...

     

    tipologie di dojo di aikido :

     

    1) fa aikiken e lo conosce

    2) fa aikiken ma lo copia e non lo conosce intimamente (ci sono tanti video)

    3) fa altre scuole (serie) di Kenjutsu... ma non aikiken

    4) fa altre scuole di kenjutsu... ma le copia e non le conosce intimamente (ci sono tanti video)

    5) non fa nulla

     

    visto che O-Sensei diceva che il "suo" Aikido era tale solo se composto per 1/3 di Ken, 1/3 di Jo, ed 1/3 di taijutsu (parlando di riai),

    vien da se che io prediliga il primo caso o quanto meno il terzo... il resto... diciamo che non mi interessa


  2. Teniamo presente che l'autore è una praticante di Shinkage Ryu che ha avuto la fortuna di essere istruito e di apprendere le notizie da uno degli istruttori diretti del ryu.

     

    Questo è relativo... dalla mia esperienza "Giapponese" ho appreso che l'etichetta o reigi nel dojo, può cambiare moltissimo da dojo a dojo, anche in presenza della stessa arte marziale e di prossimità fisica tra i dojo.

    Il motivo risiede nelle pratiche "spirituali" dei maestri e dalle loro inclinazioni "religiose", tra l'altro lo Shinto, il cui sistema di rituali è comunemente seguito nel dojo, internamente ha profonde differenze, che si segua quello dei templi o quello delle sette, e le sette internamente hanno a loro volta notevoli differenze.

    in Aikido per esempio l'etichetta ha assorbito le inclinazioni spirituali del fondatore modificando alcuni aspetti tradizionali per dare un messaggio forte sulla sua filosofia di fondo.

    Alcuni saluti sono invertiti e la posizione della spada è anch'essa invertita, al fine di creare un clima di "fiducia" e non di "aggressività" con l'avversario.

    Per questo motivo O-Sensei è stato definito "rivoluzionario" o "innovativo" a seconda dei casi.

     

    Riguardo l'etichetta in senso stretto non bisogna dimenticare che fino ad un secolo fa i dojo erano chiusi e la loro pratica "secretata", quindi non vi era un modo uniforme di approcciare ad essi, solo l'etichetta "esteriore", di uso comune, aveva affinità... altre usanze erano proprie del dojo stesso, quasi a creare tra gli allievi un linguaggio esclusivo.

    Siamo, a mio avviso, noi occidentali a sentire l'esigenza di sintetizzare in un unico metodo il modo di approcciare al dojo al fine di non dover troppo approfondire una cultura estremamente complessa dal punto di vista "comportamentale".

     

    Ora sicuramente il libro sarà interessantissimo per vedere un punto di vista, anche se penso non sarà risolutivo, però mi riservo ogni commento alla sua lettura :)

    Per quanto riguarda l'apprendere le notizie direttamente da uno degli istruttori del ryu, questo dovremmo farlo tutti ed in ogni caso non è garanzia di successo ;)

     

    nb : sono di Mantova provincia, se guardi il mio sito vedi tutto :P


  3. Ok ho reinserito il "prima",

     

    ho fatto un pò di pubblicità a chi ha lavorato alla mia lama,

     

    ho messo anche le foto e le schede dei Tosogu... ora c'e' tutto !!!

     

    la lama non riesco a metterla nel forum per una valutazione visiva :D


  4. Ecco... accetto volentieri... questo autunno vengo a trovarti 100%

     

    tra l'altro volevo venire a prescindere dai seppa ... per un paio di liquide bionde... basta che non mi bronzi anche quelle che poi finiamo in Guinness :tioffrounabirra:


  5. no, ad oggi no :P

     

    però mi interesso da tempo allo studio in via personale,

    anche perché ho molti amici imparentati con cui ho il piacere di confrontarmi e che hanno la pazienza d'insegnarmi,

    anche se sono il loro cruccio avendo scelto di approfittare di loro senza istituzionalizzarmi :D

     

    diciamo che sono un freelance :P

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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