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1061anubis

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messaggi di 1061anubis


  1.  

    Buonasera a tutti,

    riapro questo vecchio topic con un articolo scritto da Darcy Brockbank che trovo molto interessante e che deve far riflettere circa le certificazioni

     

    Questa una introduzione:
    "There are four levels of NBTHK papers: Hozon, Tokubetsu Hozon, Juyo and Tokubetsu Juyo. This four level ranking system unfortunately means that people end up with four slots in their head for placing an object’s importance and desirability.
    This mistake takes its lead from the fact that it’s easy to grasp and remember four simple categories than it is to remember the vast and complex web of smiths, time periods, schools, their associations with each other, their place in history, as well as the myriad of individual qualities that make an item desirable."
    Buona lettura:

     

    Ciao. Non partecipo da tanto tempo. Questo è una cronografia dei certificati.

    Tra l'altro io ho una lama certificata kicho token nel 1950. Ho scritto al NBTHK allegando copia e avendo conferma sull'originalità dello stesso. Lama acquistata in uk su ebay 5 anni fa e poi polita da Kentozazen.

    NBTHK-ORIGAMI-HISTORY-PRESTIGE-JAPANESE-SWORDS-BY-UNIQUE-JAPAN2.jpg


  2. Ciao a tutti ragazzi... Dovrei ripresentarmi dopo tanto tanto tempo. Spero voi tutti bene.

     

    L'ultima volta vi avevo postato la mia tachi, ultima di tre Katane, acquistata su e bay come ferrovecchio. Era stata identificata come una nihonto del XIII° secolo...ubu...sicuramente autentica, 86,5 cm di nagasa, 3,3 di sori...ma molto molto rovinata... dal tempo e da politure varie. Di interesse storico e...oserei dire spirituale...ma alla fine della sua storia.

     

    Il Link al vecchio post è il seguente:

     

    http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=3720&hl=&fromsearch=1

     

    Questo è il risultato dopo che Kentozazen l'ha polita e vestita. Non ho mai messo foto per...altro che mi ha distratto. Ora...ho scattato alcune foto e mi sembra - giusto- postarvele.

     

    Contento di essere ritornato.

     

    Roberto

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  3. Grazie a tutti.. Ma a Ken sempre tributo e ammirazione. In attesa delle foto della lama, aggiustata la macchina digitale, metto foto migliori del koschirae... Un po' meglio insomma! Non sono un gran fotografo. Cmq... sono grandi.... e basta portarle al 100% per cogliere in alcune un po' delle caratteristiche della laccatura...

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  4. Ciao a tutti... Sono assente da lungo tempo, ma ho sempre seguito.

     

    Ecco finalmente terminato il togi di KENTO sulla mia tachi del periodo kamakura, data per morta. Andate più sotto al "kento togi Kamakura"...dove troverete tutti i commenti tra il rispettoso, l'entusiastico e il luttuoso. Ma sostanzialmente un de profundis. Sicuramente la mia tachi ubu di 87 cm di nagasa è un opera quanto meno storica... Ma forse anche ben di più.

     

    L'opera di kento è stata eccezionale... Ed eccezionale per me è stata anche la sua costruzione del koschirae.

     

    Lascio a kento mettere sul sito le foto della lama polita e delle sue fasi... Mi limito per ora a riportare il koshirae. Purtroppo ho la macchina fotografica rotta e ho fatto con il solo cellulare... Rimedio appena posso.

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  5. A proposito di HIROMASA...se vera la mei... Ho trovato come Sue-Soshu School... Hiromasa... non però come Yamato... Inoltre ho trovato scritto che le scuole soshu hanno avuto 6 hiromasa dal XIV al XVI secolo a partire dal primo, fratello di hiromitsu che era allievo di masamune. Se è gmei...l'hanno attribuita a un maestro poco plausibile?

     

    HIROMASA sue soshu

     

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    hiromasa4

     

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    E ho trovato citato come Bingo mihara school:

     

    horomasa Bingo...

     

    Lo so che questo esula dall'aspetto propriamente tecnico stilistico...ma mi incuriosisce l'identificazione. Naturalmente sono molto contento che siano emerse alcune delle caratteristiche della spada...ancora conservate...che permettono di collocarla come stile e scuola.


  6. Ringrazio Ken :prostro: :prostro: per l'opera di restauro artistico che stà effettuando... e mi rendo conto della grande botta di culo che ho avuto nell'appuntamento col destino che ha voluto la spada giungesse a me (con 2k euri veramente ben spesi).

    Mi chiedo...ora che le caratteristiche dell'hamon e hada sono visibili...è possibile dire qualcosa di più su datazione, scuola, area geografica, qualità...e anche sul forgiatore in rapporto alla MEI. Si conferma dato lo stile dei caratteri la natura gmei...da far risalire a quando e perchè poi in questa particolare tachi a livello di potesi? Ed è al 100% che sia davvero gmei? Varrebbe la pena sottoporla ad una certificazione?

     

    :fiori:


  7. Ciao a tutti...E' parecchio che non mi faccio sentire, ma vi seguo... Nell'ombra. E buon anno!!!

     

    Intanto metto io le misure date del venditore e che ho verificato:

     

    Nagasa: 82,6 cm

    Sori: 3,3 cm

    Motohaba: 3,2 cm

    Sakihaba: 2,3 cm

    Motokasane: 7 mm

    Sakikasane: 4,5 mm

     

    La mei recita HIROMASA. Si vede bene nelle foto che avevo messo all'inizio della discussione.

     

    Intanto... Sono emozionato al pensiero dell'opera di restauro di Ken che farà rivivere questa spada che è...LA SPADA.


  8. Ho trovato sulla rete un hiromasa del 1550. Metto il link. Commenti? A me pare che la mia lama non sia coerente con questa

     

    tachi hiromasa

     

     

    la descrizione caso mai non fosse possibile linkare alla presentazione:

     

    Wonderful Ancestral Bladed Shin Gunto Mounted Officers Sword A simply wonderful sword with a rare early blade, probably Koto era circa 1550. The blade, signed Tachi mei Hiromasa, is in the early Nagamaki form without Yokote, and full length Hi. The Sori is beautifully deep and finely elegant. The Kashira has a super silver Kamon. This is one of the nicest ancestral Shin Gunto swords we have seen in a long time, and was certainly mounted for an officer of very high status and rank. The Nakago has been reshaped slightly in order to accommodate the Gunto Tsuka. In the reshaping one mekugi ana has been filled with copper, the tang was also part blued. Given considerable thought and taken opinion from a learned colleague, there is a possibilitythe nakago may have been reshaped not for WW2 but in the early 1900's when it was mounted Kyu gunto style, maybe for the last owner's Father who may have used in in the Russo-Japanese war. We will have this sword polished

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  9. Non è che voglio essere ottimista a tutti costi... Sono però convinto che Andrea un qualcosa possa fare. E' un atteggiamento, quello di fare tutto il possibile, che è anche forma di rispetto per una spada che è "la spada", e che sembra dire: "ho visto cose che voi umani..."

    Ha ben ragione Yama, pensando a come ha cavalcato la storia, sicché anche se ho speso 2000 euro sono molto contento... e mi sento un museo vivente.

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  10. Hai ragione Andrea. :ok: Prima di cercare di elaborare quanto indicato da Paolo, carico alcune foto che ho cercato di fare per capiate meglio. Mi chiedo... le punte lattiginose che ci sono sull'hada, che spesso appaiono ad occhio nudo proprio come macchie o perimetri circolari a forma di macchia lattiginosa... potrebbero essere residui di hamon? Magari dopo che ci è passata una lima...

     

    Intanto metto alcune misure date dal venditore e che ho verificato.

     

    Nagasa: 82,6 cm

    Sori: 3,3 cm

    Motohaba: 3,2 cm

    Sakihaba: 2,3 cm

    Motokasane: 7 mm

    Sakikasane: 4,5 mm

     

    Il venditore suggerisce:

    Hamon: looks like Ko-midare / Suguha Hamon but seems there are more activities on the Blade (?).

    Hada: Itame Hada?

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  11. Mi sembra che l'hamon sia NIOI, ovvero sembra che nettamente "invada" l'hada. Ma non so... Credo di non colgliere particelle distinte. Almeno mi pare. Non vedo hitatsura, che credo sia l'hamon che si estende a macchie su quasi tutto lo spessore della lama... Però la lama è sicuramente tanto tanto che non viene polita... Se non è hiromasa o se non ci sono altri ignoti hiromasa, trattasi di falso mei?

    Quindi... se non è stile soshu, di che si tratta estendendosi nel periodo successivo al kamakura?


  12. Grazie per i complimenti, sono molto contento affettivamente e anche se non so valutare rispetto ai 2 k che ho speso, e quello che si può fare in termini di politura, sono emozionato quando la prendo in mano.

     

    Secondo il venditore la mei recita HIROMASA. Può essere? E' una mei autentica? Qualcuno sa dirmi qualcosa su questo forgiatore?

     

    La spada l'ho ricevuta senza koshirae e ora devo vestirla e se possibile farla polire. Vi invio altre foto con altri dettagli, della mei ad esempio, ma soprattutto voglio mostrarvi la spada tenuta in mano nella sua possanza.

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  13. Salve a tutti, è parecchio che non mi faccio sentire... Impegni di lavoro e distrazioni varie.

     

    Ho appena acquistato una tachi, nagasa 82, 6 cm e sori 3,3. Viene attribuita dal venditore al tardo kamakura, ovvero circa 1300, stile soshu. Ha una mei che il venditore attribuisce a hiromasa. Vi metto il link con relativo prezzo e misure, nonché foto del venditore.

    La tachi mi è apena arrivata e presenta notevoli danni che si vedevano poco nell'inserzione: ovvero notevoli aperture e punti di ruggine. Molto molto stanca mi pare, e non so se valga la pena di una politura. Forse ho speso troppo, tuttavia mi affascinavano e mi affascinano il sugata e la storia vissuta, tra cui alcune tacche da colpi di lama assai evidenti. Affettivamente non sono neppure dispiaciuto.

    Vi metto di seguito alcune foto fatte stasera con i punti rovinosi ed inquietanti zoomati. La lama, fra le mani, è veramente possente.

     

    TACHI

     

     

     

    FOTO:

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  14. Bene! Sono molto contento di come si è evoluta questa discussione. Iniziata con la mia lama polita da Ken, naturale conclusione del togi history, è finita trattando del togi, con il questionario attraverso cui Andrea ci ha ben esemplificato quali oneri siano in premessa richiesti a chi vi si avvicina. In generale, credo che trovare un allievo sia per chi insegna un'esperienza di ulteriore sviluppo, revisione delle proprie conoscenze, maturazione... oppure una sconsolante perdita di tempo.

     

    Penso che una disciplina così difficile, che non mi pare sbagliato assimilare al restauro delle opere d'arte, trovi purtroppo un'ulteriore difficoltà nella "visibilità". Puoi essere molto bravo... ma esiste sempre un problema di immagine, ovvero di promozione, naturalmente rapportata al "mercato", che persone magari mediocremente competenti sanno invece sfruttare... magari perché meno schive e dalla mentalità più commerciale. E' un discorso assolutamente generale quello che faccio. Non so davvero come sia a questo riguardo per quanto riguarda il togi nell'ambito dell'antiquariato, italiano o europeo, e nel panorama delle associazioni culturali europee (ne se queste siano collegate fra loro da iniziative e scambi). Esistono immagino altre INTK inglese, francesi, tedesche...

     

    Per la professione che faccio sono lontano anni luce da una mentalità commerciale... Mi fregherebbe anche un bimbo e non saprei vendere neppure a me stesso... Tuttavia, quale sia il mercato "nihonto e restauro" e come si situi il togi nel comune panorama europeo (soprattutto per garantire a un togishi di potervisi dedicare come professione) potrebbe essere un argomento di qualche interesse.

     

    Ringrazio ancora con entusiasmo ken per la mia nihonto :laugh: e trovo giusto che il suo valore venga premiato da un ulteriore sviluppo professionale che gli auguro esponenziale. Intanto l'invito di Kapp, dopo che già Yoshiara si era espresso a Firenze, rende la mia prima spada polita un portafortuna. Chissa la seconda!!! :ola:


  15. Bello Andrea!. E hai avuto un vero maestro anche allora. Ciò che dici è forse l'essenziale di ogni disciplina e, soprattutto, di ogni arte. E' anche ciò che per fortuna spegne la facile passione, nutrita di narcisismo e scarsa autocritica, che si immagina un corsettino per corrispondenza o il sabato pomeriggio, compensato dal proprio misconosciuto genio. Questa tua nota autobiografica, se espressa in forma di storia, starebbe bene come premessa ad un libro sul togi (e non solo). Disciplina appunto! Lenta, ripetitiva, ossessiva (anzi ossessivo-compulsiva), frustrante, giornaliera. Del resto, nella nostra cultura sociale decadente e involuta (narcisista) è ciò che viene sempre più a mancare in ogni forma di apprendimento/insegnamento. Nel togi, ma non solo nel togi, c'è in più la responsabilità dei danni... ma forse le persone lo capiscono di più se ad esempio si assimila il togi al restauro di quadri ed affreschi del 600.

     

    Andrea... Ti auguro di trovare un giorno un vero allievo... Magari consultando i CHING! :happytrema:

     

    Intanto... Dai con un libro, un sito web, lame allo shinsa... che ne so! Sicché la strada ti si spiani lasciando vicoli e vicoletti (ovvero tutto ciò che non è togi).

     

    Scusa se mi sono permesso.

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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