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tsunemoto

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  1. tsunemoto

    Scuola Uda

    Di nulla è un piacere!
  2. tsunemoto

    Scuola Uda

    Aggiungo un piccolo articolo sulla scuola Uda. Spero che possa riverlarsi utile. La Scuola Uda Il fondatore della scuola Uda è Kunimitsu . Originario della città di Uda nella provincia di Yamato si presume abbia lavorato dall' era bunpo ( 1317 ) alla fine dell'era kamakura ( 1333 ). Nel corso della sua vita Kunimitsu si trasferì nella provincia di Etchu, quindi ,anche se la scuola uda aveva fondamento nella tradizione Yamato, è considerata essere una delle wakimono ( scuole in cui troviamo mescolati gli elementi di ogni Gokaden ) originarie di questa regione insieme alle scuole Fujishima e Chiyozuru. Queste tre scuole insieme sono anche indicate come Kita Kuni mono. Dal momento che molte opere di Kunimitsu sono andate perdute i suoi allievi, Kunifusa e Kunimune sono generalmente considerati i veri fondatori di questa scuola. Entrambi hanno studiato sotto Norishige della provincia di Etchu e sono stati attivi durante l'era Koan ( 1361 ). Le opere di questi due fabbri seguono le caratteristiche della Yamato-den soprattutto per quanto riguarda hamon e sugata. Sono pochi i fabbri uda attivi prima dell'era Oei ( 1394 ), mentre sono decisamente più numerosi quelli attivi dopo quel periodo. In generale la qualità di lavorazione dei fabbri durante il periodo Muromachi ( 1336 – 1573 ) è inferiore confronto a quella di Kunimitsu e Shodai Kunimune. Il jitetsu dei primi fabbri Uda è raffinato, ben lavorato mentre le opere dei fabbri successivi tenderanno ad essere inclini ad avere segni di qualche impurità. Troviamo delle cristallizzazioni di tipo Nie un po' grossolane lungo la Yakiba, alternate ad altre cristallizzazioni di tipo Nioi. E' utile ai fini del kantei ricordare che in presenza di Nie tendono ad essere separate e a scintillare come stelle. Sugata : Le prime lame Uda mostreranno tratti Yamato. Successivamente le lame saranno tipiche dell' era Muromachi con un sori che tenderà al saki–sori ( il fulcro della curvatura è orientato verso il kissaki ). La katana sarà shinogi–zukuri, iori mune con uno shinogi piuttosto elevato. Sono stati prodotti molteplici tanto con una varietà di forme tra hira–zukuri ( in assenza di shinogi ) e moroha zukuri ( doppio filo tagliente ). Il kissaki è leggermente più lungo del chu - kissaki. Hamon : L' hamon è generalmente , con presenza di Nie , Notare–midare e gunome–midare e ci sono numerose analogie con le scuole Yamato. Come la scuola di Fujishima la maggior parte di hamon sarà una combinazione di diverse scuole tra cui Bizen e Shosu. Ci saranno formazioni Nie abbondanti con ashi , yo , hotsure , sunagashi e kuchigai. Possiamo quindi affermare che Nie e una forte tendenza riflettente ( Hikari ) saranno elementi caratteristici dell' hamon della scuola Uda.A volte possiamo trovare un leggero temperamento hitatsura. Boshi : Per quanto riguarda il boshi troviamo ko-maru , hakikake , nie-kuzure con un kaeri lungo. A volte si continua in muneyaki Nagako : La lunghezza del nagako è breve e termina con un ampio kurijiri. Il nagako dei tanto Uda è leggermente più lungo di quello degli altri tanto del periodo. Troviamo Yarisuri generalmente in yoko o in kiri. Horimono : Troviamo suken, bo-hi, soe-hi e futatsu-hi. Alcuni dei fabbri più famosi della scuola Uda: UDA KUNIFUSA ( due generazioni ) UDA KUNIMUNE ( quattro generazioni ) UDA KUNIHIRO UDA KUNITSUGU UDA KUNIMASA UDA KUNIHISA ( quattro generazioni ) UDA KUNITOMO
  3. tsunemoto

    Un Tanto molto particolare

    Ok ti chiedo scusa in effetti non mi sono espresso chiaramente. Ti espongo il mio ragionamento vediamo se sei d'accordo: sulla forma sono perfettamente d'accordo con te quello che ha i postato è il classico yoroidoshi e la maggior parte di essi ricalcano quella forma. Tuttavia io non sò se tutti avessero esclusivamente quella forma. Da qui la discussione sulla lama infatti a meno che, come hai giustamente detto, non si tratti di un esercizio stilistico e quindi una lama a sè stante, a me sembra un oggetto volto alla perforazione da qui la mia convinzione di ritenerlo uno yoroidoshi ( fora-armatura ). Tutto qui ti parlo solo di considerazioni personali non di verità assoluta è solo il parere di un principiante. Se trovate che il mio ragionamento presenti delle lacune o degli errori vi ringrazio se vorrete correggermi.
  4. tsunemoto

    Un Tanto molto particolare

    Non lo sò sinceramente a me sembra uno yoroidoshi. In effetti é molto differente dai classici tanto camuffati da yoroidoshi che troviamo sulla rete. A meno che come ha giustamente fatto notare Lorenzo non si tratti di un espressione stilistica del tosho. Resto comunque dell' idea che sia uno yoroidoshi e non un tanto, ma in questo forum ci sono sicuramente persone più esperte di me per dirlo...
  5. tsunemoto

    Un Tanto molto particolare

    Scusami Lorenzo quindi tu credi che sia l'ennesimo tanto modificato ?
  6. tsunemoto

    Un Tanto molto particolare

    Scusami Lorenzo ti avevo fraiteso!
  7. tsunemoto

    Un Tanto molto particolare

    Tralasciando esempi limite come la verticale o le leggendarie imprese di Jean II le Meingre, non è un mistero che un cavaliere in armatura completa riuscisse a compiere dai movimenti più comuni, fino addirittura a cadere da cavallo e rialzarsi, senza esserne ingombrato. Cito da wikipedia: "...Al contrario di quanto spesso si crede, un'armatura da battaglia medievale (più pratica delle versioni iniziali "da cerimonia" e "da giostra" popolari presso la nobiltà a fine medioevo) non ingombrava il cavaliere più delle protezioni che si utilizzano oggi. Un cavaliere corazzato (addestrato fin da bambino a portarla) poteva facilmente correre, strisciare, salire scale, montare e smontare da cavallo... " Sinceramente la conversazione mi piace molto però forse non sarebbe il caso di spostarla ? Credo stia deviando un pò dal tema principale.
  8. tsunemoto

    Un Tanto molto particolare

    Per quanto riguarda le nostre armature, ovvero quelle dei cavalieri europei, anche le più comuni a scaglie erano in grado di respingere colpi di archibugi, moschetti e balestre ( esclusi quelli da distanza ravvicinata ). Anzi il colpo di moschetto era una prova per valutare l'efficacia dell' armatura stessa. Inoltre ( cosa decisamente sorprendente ) limitavano relativamente i movimenti del cavaliere. Sono giunte fino a noi immagini di cavalieri in armatura completa che compiono la verticale! Per quello che riguarda le armature giapponesi devo ammettere di essere un pò ignorante in materia, non sò se venissero sottoposte a tali prove. Attendo il parere di qualcuno più esperto di me.
  9. tsunemoto

    Un Tanto molto particolare

    Già non avevo pensato ad un fatto di solidità strutturale. Grazie mille mauri!!
  10. tsunemoto

    Un Tanto molto particolare

    Credo anch'io che venisse usato per sfruttare le aperture dell'armatura... Per quello che riguarda i colpi d'archibugio ( anche se credo sia un fatto dovuto sempre ad una buona percentuale di fortuna ) le armature giapponesi erano in parte capaci di fermarne i colpi... Lo stesso Tokugawa Ieyasu ha avuto salva la vita proprio perchè un proiettile non fu in grado di trapassarne l'armatura. A questo punto però lancio un altro quesito : se sotto le armature non usavano particolari protezioni non sarebbe bastato un normale tanto per penetrarne le aperture? Perchè creare lo yoroidoshi ? Scusate la curiosità ma sull' utilizzo in guerra dello yoroidoshi non si trova molto né sui libri ( almeno quei pochi in mio possesso ) né in rete.
  11. tsunemoto

    Un Tanto molto particolare

    Da quello che sò lo yoroidoshi chiamato anche metazashi era utilizzato per penetrare tra le armature. Però sarebbe interessante sapere se poteva penetrare qualsiasi parte dell'armatura o solo alcune "più accessibili"....
  12. tsunemoto

    Saluti.

    Salve a tutti, mi presento io sono Simone ho 22 anni e sono un appassionato di cultura giapponese e da un pò di tempo pratico le arti marziali. Ora sono intenzionato ad acquistare una nihonto e devo dire che in rete non c'è niente di più completo di questo forum sull' argomento. Complimenti!

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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