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idk

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  1. idk

    Chi è il "buon Maestro"?

    Ognuno tirerà acqua al proprio mulino, credo... e credo anche che questa discussione potrebbe non arrivare mai ad una conclusione
  2. idk

    Chi è il "buon Maestro"?

    Sì, certamente... non ci si deve mai fermare alla prima impressione ^_^ intendo... quale genere di cose non dovrebbe dire o fare?
  3. idk

    Chi è il "buon Maestro"?

    Di questo sono convintissima anche io! Ma quindi tu saresti in grado di distinguere un Maestro da un istruttore qualunque?
  4. idk

    Chi è il "buon Maestro"?

    Quindi un Maestro non può chiamarsi tale in quanto impara dai propri allievi? Vuoi dire che prima si è Maestri poi una volta imparato si diventa allievi?
  5. P-provincia di d-dove? io v-v-vivo lì... e non sapevo nulla... Vi prego aggiornatemi! Che cos'è questo paradiso?
  6. So che ne esistono di tre tipi... che rappresentano uomini, piante o animali. Sto parlando di decorazioni che devono essere come "in tinta" le une con le altre... non so come si chiamino, quindi cercherò di farmi capire. Due si mettono nella Tsuka... e servono per impugnare. Uno si mette alla fine della Tsuka e l' altro è una specie di anello... E parlo anche della Tsuba! Tutte queste cose hanno un significato o sono solo decorazioni? (Mi scuso per il mio TERRIFICANTE modo di esprimermi. Vado a nascondermi in un angolino...)
  7. Come hai scritto, nulla viene imposto. Io pratico da poco tempo Iaido e nessuno mi ha mai detto come mi devo comportare nei minimi dettagli. Mi hanno solo detto che quando si entra e si esce dal Dojo bisogna fare un piccolo cenno di saluto. Io penso che il rispetto non vada imposto. Se qualcuno ti obbliga al rispetto è un dittatore... il rispetto non si può pretendere. O c'è e viene da dentro, o è qualcosa di superficiale e falso che non vale neanche tutta la fatica che si fa per fingerlo! Quindi, credo che non si debba imporre un determinato comportamento, ma si deve sinceramente dimostrare quello che interiormente si pensa. Quindi non posso dire come ci si deve comportare, ma come mi comporto io. Quando il Maestro parla, non mi metto in Seiza, e non sto neanche in Kamae perché ho la sensazione di tenere puntata un'arma contro qualcuno che non ha intenzione di attaccare e la cosa mi da fastidio. E' come minacciare qualcosa di inesistente... odio la cosa. Quando parla o rinfodero, o porto giù la punta e la porto al fianco, tenendo la tsuka con due mani. Quando qualcuno fa un esercizio guardo con attenzione. Aspetto i comandi per iniziare un Kata o un esercizio. Accetto ben volentieri le critiche e ci metto tutta l' energia che posso. Cerco di praticare con un minimo di cervello e aiuto sempre, ma senza credermi chissà chi o voler dimostrare cose che non sono in grado.
  8. Tante risposte, tante altre domande... sono in vena, provo ad aprire un'altra discussione!
  9. idk

    Chi è il "buon Maestro"?

    Mi riallaccio alla discussione sulle gare nelle Arti Marziali. Dunque, ci sono due lati della stessa medaglia: le Arti Marziali (intese come percorso di crescita e miglioramento personale) e le arti marziali (che io definirei "agonistiche", dove l' importante è la bella tecnica, la vittoria e la gloria. In secondo piano passa tutto il succo). Inoltre c'è chi dice che le gare siano un fattore molto positivo perché mette alla prova il praticante sotto pressione, perché entrare in contatto con gli altri aiuta a crescere, perché ficcare il naso fuori dal Dojo ti fa rendere conto di quanto tu non sia tanto invincibile e invulnerabile in realtà, perché motivano... ma c'è anche chi giustamente afferma che le gare penalizzano un po' il lavoro interiore rendendole più superficiali, spostando l' attenzione dai valori originali per portarli su cose decisamente più materiali. Si è anche detto che tutto dipende dal punto di vista del praticante, ma partiamo dalle origini. Il praticante è detto tale perché qualcuno si è preso la briga di esserlo prima di lui. Sto parlando del Maestro. Ora. Non mi ricordo assolutamente dove io abbia letto questa frase, ma più o meno diceva che "bisogna praticare l' Arte Marziale, non i Maestri". Questa frase mi ha fatto un po' storcere il naso... da studentessa di psicologia e pedagogia quale sono, so che diversi fattori influenzano in un rapporto così stretto come quello tra Maestro e allievo e vorrei portarvi a ragionare. Come ho già detto prima, il buco in cui praticavo Judo era molto diverso dal Dojo in cui pratico Iaido attualmente. Perché era pieno di medaglie, trofei, coppe, riconoscimenti, foto di gare... e tutto in bella vista. Oserei proprio dire che erano proprio DI FIANCO ALL'ENTRATA DELLA PALESTRA. Questo istruttore mi ha iscritta a delle gare prima ancora che fossi ufficialmente iscritta io. Parlava delle gare in modo aggressivo, di sconfiggere l' avversario, di vincere a tutti i costi. Seguendo il ragionamento, i praticanti di quel posto sarebbero dovuti essere tutti comunque dei santi, bravissimi praticanti. Invece lì tra i praticanti c'era una fitta ragnatela di ostilità, amicizie, gruppetti... Arriviamo al succo? Arriviamo al succo. E' inutile dire di no. Il Maestro influenza i praticanti. Dal Maestro dipende la visione della pratica, il modo in cui essa è vissuta dall' allievo, l' atteggiamento stesso di quelli nei confronti degli altri. Secondo voi, arrivati a questo punto, che cosa c'è da dire del buon Maestro? Chi è costui?
  10. Hai proprio ragione te-do! E quasi dispiace ammetterlo...
  11. idk

    Lo "Shiba inu"

    Che carino questo cane! Mi sembrava di aver sentito in giro qualche curiosità sui cani di questa razza, ma non mi ricordo di che si trattava... appena me ne ricordo te lo scrivo!
  12. idk

    Iaido (anche) a casa?

    Grazie per i consigli!!
  13. Sandro, che storia interessante! Ora sono ancora più felice di praticare Iaido (e a breve si spera anche Kendo) !! Grazie mille G.Luca Venier, spero di non montarmi mai la testa...
  14. Era esattamente questa la discussione che volevo! Quanti bei pareri... Allora a questo punto dico anche la mia! Io non sono né pro né contro alle gare, perché ogni praticante le vive in modo diverso. Sono assolutamente d'accordo con chi dice che certe cose non possono essere premiate con una medaglia. Il giudizio é sempre un po' ingiusto... Alla fine si é più portati per giudicare la tecnica piuttosto che altro, ma la tecnica non é tutto. Come ha detto te-do, le Arti Marziali intese come DO sono più di qualche nella mossa buttata lí... Ma é anche vero che con le gare si ha l'opportunità di conoscere più gente, far incuriosire chi ancora magari non pratica, scambiarsi idee e pareri... Una persona una volta mi ha detto che essere troppo 'chiusi' nel proprio mondo, nel proprio dojo, nella propria realtà, senza nessun contatto con gli altri è sbagliato. Si finisce per... Per perdere qualcosa e quel qualcosa é importante. E lo so per esperienza personale... É bellissimo quando arrivano altri Dojo dove pratico e ci alleniamo tutti insieme! Isidoro per quanto ne si, significa VIA DELL'UNIONE, DELL' ARMONIA... E io credo fortemente in questo. L'unione fa la forza e senza i più bravi, i novellini come me non potrebbero conoscere tutto ciò che di così bello c'é nelle Arti Marziali. Ma tutto dipende dal praticante. Perché pratica? Perché si sente un figo assurdo con una spada in mano? Beh allora credo che in quel caso... Mah, lasciamo perdere cosa ne penso che é meglio O.o Dicevo. Le gare sono vissute in modo diverso da ogni praticante, no? C'è chi con le gare supera le proprie paure, per esempio. Però da un altro punto di vista, le gare sono MOLTO pericolose. Ho praticato judo (e mi auguro che fosse solo un'eccezione la mia esperienza!!) per qualche mese e quell'... Istruttore, e dire così é già troppo, VIVEVA per quelle maledette gare. Io ero alla mia lezione di prova e già ero iscritta alle gare. Nella "palestra" c'erano medaglie, coppe, robe inutili appese OVUNQUE! Parlava delle gare con aggressività... Parlava di VIOLENZA, di "fare male all'avversario prima che lui ne faccia a noi" di "incazzars*" (parole sue!!) Ecco, questi va contro lo spirito DELLO SPORT, figurarsi se parliamo di un'arte marziale!!! Davvero, più ci penso, più mi vengono i brividi e la pelle d'oca. Due mesi ho resistito... Poi era fin troppo anche per me!! Insomma... Non sono né totalmente contro, né totalmente pro.
  15. idk

    Fighting Spirit?

    Se tu facessi Kendo almeno avresti dei Kote... ma se proprio proprio ti fa schifo, alloooora... (sto tentando di convertirti, lo ammetto )
  16. idk

    Iaido (anche) a casa?

    Pratico Iaido da 10 mesi e per ovvi motivi ho bisogno di un Maestro che mi segua e mi corregga, ma nonostante tutto vorrei provare a lavorare anche a casa visto che ho uno Iaito e senza giocare con il mio piccolino almeno una volta al giorno non sono tranquilla Ho però una limitazione: non ho un obi (e di conseguena non posso tenere lo Iaito rinfoderato nell' Hakama perché cadrebbe!) che esercizi potrei fare? E in quale misura (non vorrei che poi allenandomi a casa io mi ficchi in testa dei movimenti sbagliati o quant'altro...)?
  17. Ops... posso cambiarla di categoria? Ce n'è una apposta per parlare di Arti Marziali e vorrei proprio metterla lì... come posso fare?
  18. idk

    Fighting Spirit?

    Ma non si usano protezioni?
  19. Esatto! E' proprio di questo che voglio parlare! Secondo te l' introduzione delle gare nelle Arti Marziali le stanno lentamente trasformando in sport (e quindi perdendo spessore e il significato profondo che le distingue) oppure che siano qualcosa di estremamente positivo?
  20. idk

    Fighting Spirit?

    Io pratico Seitei Iai, e spero di non aver scritto male... In tal caso, mi scuso per la figuraccia colossale
  21. Avevo aperto una discussione sul Fighting Spirit e la cosa ha preso una piega secondo me interessante: le gare. C'è chi dice che le uniche vere gare siano quelle dove uno dei due avversari muoiono, io invece credo che siano occasioni stimolanti di confronto durante le quali è possibile mettersi alla prova (soprattutto per quanto riguarda il fattore emotivo ) E voi cosa ne pensate delle gare? Credete che sarebbe meglio se non ci fossero? Pensate che allontanino l' Arte Marziale da quello che era la loro "purezza iniziale" nella quale esisteva solo il Dojo e il Maestro, oppure che siano un modo per rafforzare quell' idea di principio? Inoltre... pensate che le Arti Marziali siano praticate esattamente come prima, oppure che qualcosa sia cambiato\ andato perduto\ guadagnato?
  22. idk

    Fighting Spirit?

    Francesco, che cosa tragica!! Però effettivamente è vero, le gare si fanno così ma sai com'è... questi noiosi hanno deciso che tagliare a pezzettini la gente con una spada sia illegale Però anche le gare sono interessanti... aspetta, voglio aprire un altra discussione, voglio proprio sentire che cosa ne pensano gli utenti che praticano Iaido di questa cosa
  23. idk

    Fighting Spirit?

    Ma... ma... ma... Ma quello è KENDO!!! Cavoli quanto ci somiglia! Sembra persino che dicano persino "men" e "do" (no, ok. Questa sono io con le allucinazioni...) E anche come "rinfoderano" dopo aver finito quelli che sembrano kata! E' IDENTICO al Kendo! Ma che cos'è questo Iaijutsu?? Comunque hai ragione riguardo allo Iaido... molti purtroppo si annoiano perché... per carità, la soddisfazione di sentire lo Iaito che fischia c'è (per non parlare poi di quando ti senti quasi l' eroe di qualche leggenda giapponese che ha appena salvato il mondo alla fine di un Kata fatto come si deve ahahahah), ma dopo quasi un anno anche io ora sento la necessità di mettermi alla prova con un avversario vero! Ho fatto Kendo pochissime volte, lezioncine di passaggio, nulla di che... però la storia è totalmente diversa! Nel Kendo si urla, ci si confronta faccia a faccia ed è... maledettamente appagante
  24. idk

    Fighting Spirit?

    E fidati, se hai la possibilità di frequentare un corso di Iaido fallo! Non te ne pentirai... ha tante cose da dare ed è estremamente stimolante sotto tutti i punti di vista. Si fa amicizia con i praticanti, poi le gare, i seminari, gli stage... Se non ho capito male pratichi Iaijutsu... e io ho letto un libro che mi ha prestato il Maestro. C'era scritto che IAI -jutsu è come l' antenato dello IAI -do. Lo iaijutsu è più qualcosa di tecnico per uccidere l' avversario, poi quando ha preso il nome di Via, il concetto ha preso un altro significato diventando una spada che non serve solo ad uccidere, ma a dare la vita, a crescere interiormente... Quindi se è vero che sono come mamma e figlia, le cose non dovrebbero cambiare di molto ( o no? ) ... fossi in te proverei, hai solo da guadagnare!
  25. idk

    Fighting Spirit?

    Shinkokyu, tu da quanto pratichi? :D

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

Come associarsi ad I.N.T.K.:

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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