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Tsubame

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messaggi di Tsubame


  1. Eppure ho trovato il termine crew gunto - se capisco bene, gunto più corte per ufficiali di sottomarini e aerei -

    su questo sito:

     

    crew gunto

     

    La ragione per cui l'ho postato... Ohmura ha le sue idee, ma è una fonte preziosa di informazioni.

    "Crew Gunto" è probabilmente quanto di più simile l'inglese di Ohmura può rendere per l'originale termine giapponese, che non conosco...

    Comunque, la prima spada giapponese catturata dagli americani era di un ufficiale a bordo di un sommergibile "nano" a Pearl Harbor. E' di dimensioni normali, quindi non so quanto indispensabili fossero spade così corte anche in termini di spazio.

    Difficile pensare a qualcosa di più claustrofobico di un sommergibile delle dimensioni di un grosso siluro, ad un solo posto.

    Notate come le lame che Ohmura porta ad esempio sono antichi Wakizashi o Nagamaki-Naoshi. Probabilmente questa era

    la vera natura delle crew Gunto : antiche lame corte che non occupavano spazio e che erano accettate anche se fuori dagli standard. Non credo (meglio, non mi risulta...) siano mai state fabbricate lame per questo scopo sotto specifiche militari,

    escludendo naturalmente i "Kamikaze Tanto" e simili...


  2. Giusto per avere un termine di paragone, un dettaglio di una vera lama in "Damasco", meglio definito "Pulad" o "Wootz".

     

    persiana, XVIII c. A.D., notare la "scala di Maometto", interressantissima attività che non riesco a comparare con niente di giapponese :

     

    DSC_0018.jpg

     

     

    e questo è un Jiambiya, più recente ma con grana più grossa :

     

    DSC_0098.jpg


  3. Ciao Yama.

     

    Manda una mail in inglese a budos@budoshop.co.jp all'attenzione di Kakuta-San.

     

    Il prezzo del libro + CD è di 65 U$ ma non so dirti le spese di spedizione per l'Italia (la mia copia era omaggio).

    Per gli USA so che sono 39 U$. Il libro è ingombrante e pesante, così le spese sono alte.

     

    Il libro è firmato dallo spadaio in "bella calligrafia". Se vuoi anche una dedica a te personalmente dovrai

    aspettare un po' di più, ma è possibile. Naturalmente la dedica sarà in giapponese :gocciolone: .

     

    Nell'eventualità di un acquisto, purtroppo dovrai pagare con trasferimento bancario o carta di credito perchè Budoshop non usa Paypal. Le foto sono quelle disponibili su internet ma più grandi e dettagliate. La traduzione non è disponibile se non

    attraverso Budoshop. Io ho avuto l'anteprima della traduzione in PDF e tempo fa avevo promesso di inaviarla a un membro di INTK, con cui mi scuso, ma se vogliamo altre traduzioni di altri libri, dobbiamo accettare di supportare il lavoro di Paul, che sembra essere sulle tracce di Harry "AFU" Watson che ormai non traduce più libri sulle spade giapponesi da anni, purtroppo.

     

    Resto a disposizione per eventuali necessità.

     

    A tutti i partecipanti e specialmente ai dirigenti di INTK.

     

    Il traduttore, Paul Martin,sarebbe felice di organizzare eventi in Italia come quello inglese con Ono o con altri spadai e lucidatori. Nel caso interessasse una futura collaborazione fatemelo sapere.

     

    Saluti.


  4. Salve a tutti.

     

    Ho appena ricevuto la mia copia (firmata... :happytrema: ) del catalogo dell'esibizione "Ono Yoshimitsu’s World of Juka Choji" del Museo Hayashibara.

     

    E' diviso in due sezioni : "Pursuing Koto Bizen" e "The Ayumi Chronology", una cronologia del lavoro di Ono nelle esibizioni annuali NBTHK fra il 1983 e il 1991.

     

    In "Pursuing Koto Bizen", Kashima Susumu collega 26 lame fatte da Yoshimitsu ai periodi a cui sono ispirate, dal Ko-Bizen (prime NihonTo curve) alle Sue-Bizen chumon-uchi (ordini speciali) .

     

    Misure : 36,50 x 25,50 x 2,00 cm

     

    154 pagine, 106 foto in bianco e nero ad alta qualità, 30x22 cm, 3 foto a colori di koshirae.

     

    In giapponese con traduzione inglese su CD acclusa.

     

    Niente ISBN

     

    Disponibile tramite Budoshop, budos@budoshop.co.jp

    Kakuta-San parla inglese ed è una persona estremamente affabile..

     

     

    IMG_0948.jpg

     

     

    L'indice del libro :

     

     

    Ono Yoshimitsu’s World of Juka-Choji

    Pursuing Koto Bizen / The Ayumi Chronology

     

     

    Contents

     

    Exhibition Introduction…..Director of The Hayashibara Museum—Okuma Ritsuji

    Memories……………………………………... Finance minister—Hashimoto Ryutaro

    Proudly Presenting our Arts to the World…………..President of the Hayashibara Corporation—Hayashibara Ken

    Carrying the Bizen Tradition-Ono Yoshimitsu……………………..Kashima Susumu

    The Yoshimitsu Exhibition………………………………………..Yoshihara Yoshindo

    Plates

    Pursuing Koto Bizen…………………………………………………………………

    The Ayumi Chronology………………………………………………………

    Texts

    Pursuing Koto Bizen…………………………………………………Kashima Susumu

    Ono Yoshimitsu—Pursuing Koto Bizen……….Kashima Sususmu/Ono Yoshimitsu

    The Ayumi Chronology……………………..…………………...…..Kashima Susumu

     

    The Ayumi Chronology 1983-1991……….….……………………….Ono Yoshimitsu

    Profile—Ono Yoshimitsu

    Epilogue

     

     

    Acknowledgements

    Sword Photography — Okisato Fujishiro

    Portrait Photography and Photography — Tom Kishida

    Catalogue design — Kanai Kouji

    Editor — Kobayashi Kakushi

    Translation — Paul Martin

     

     

    Esempio di lama (dal libro) e dettagli (dal CD). Lama e traduzione sono intenzionalmente scollegate.

     

     

    IMG_0950.jpg

     

     

    Inizia...

    …omissis…

     

    Tachi (Long sword)

     

    Inscription:

    Front: Etchigo (no) kuni (ni) oite Yoshimitsu kore (wo) tsukuru

    (Yoshimitsu made this in Etchigo Province- Niigata)

     

    Back: Heisei san nen aki kissho bi

    (An auspicious day in Fall 1991)

     

    Length: 77.8cm (2 Shaku, 5 sun, 6 bu, 5 rin)

     

    Curvature: 2.8cm (9 bu, 2 rin)

     

    Kashima Susumu

     

    This tachi displays the style of workmanship of the Ichimonji school from the early Kamakura period.

     

    The blade is quite narrow and is koshi-zori with funbari and a small point section that is shaped like the head of a barracuda. The forging is a tight ko-itame hada and displays utsuri. The hamon is a large choji-midare that turns into juka-choji with ko-ashi and plenty of yo mixed in. The nioi-guchi is tight and the boshi is a deep midare-komi in an ichimai style with kaeri.

     

    This tachi has met its aim of attaining the feeling of the early ‘ichi’ signed Kamakura Ichimonji tachi, and displays the characteristics well.

     

    Ono Yoshimitsu

     

    Early Kamakura blades have a beautiful shape. A flamboyant juka-choji can be seen creeping up to the shinogi. After this, they began experimenting with different juka-choji styles.

     

    As this blade’s mihaba was narrow, it was difficult to produce a flamboyant hamon.

     

    Polished by Inutsuka Tsuneyuki

    Habaki by Nakamura Saido

    Shirasaya by Sakai Toshifumi

     

    ...termina

     

    Amo il lavoro di Ono ed ho specialmente apprezzato questo catalogo che collega

    lavori moderni (spesso copie, altre volte ispirati a...) ad uno specifico contesto storico

    in maniera cronologica e grazie alla traduzione dell'amico Paul Martin che rende questi lavori

    apprezzabili pienamente anche da chi non è familiare con il giapponese.

     

    Il prezzo (libro pesante = spedizione cara) è meglio che lo chiediate direttamente a Kakuta-san (il mio era di favore...)

    anche per sapere se è ancora possibile far firmare la vostra copia a Ono.

     

    Grazie per il vostro tempo.


  5. L'amico Paul Martin ha postato in un altro forum queste informazioni che penso possano essere interessanti :

    Scusate l'inglese ma non ho tempo di tradurlo. Periodo di rinvasi bonsai...

     

    Inizia...

     

    Press Release

     

    Cyberbudo and The Japanese Sword.com are pleased to announce the attendance of master swordsmith Ono Yoshimitsu and master sword polisher Abe Kazunori to Seni 07 (www.senishow.com) at the Excel Centre, Docklands, London May 19/20. This is a rare opportunity for anyone interested in Japanese swords, as this is the first time that these two master craftsmen have appeared outside of Japan.

     

    Ono Yoshimitsu is a strong candidate to become a Living National Treasure. At the annual sword forging competition he won the top prize (Prince Takamatsu Award) four times in a row and five times in total—a feat unachieved by any of his contemporaries. Now ranked mukansa (above competition level), he no longer has to compete as his blades are guaranteed display at the annual exhibition in the Japanese Sword Museum, Tokyo. This is a rare chance to see a real master demonstrating some of the processes of sword making and view some of his works. Yoshimitsu is renowned for his re-creation of the Japanese national treasure sword called the Yamatorige. On this occasion we will be fortunate enough to be able to see this displayed at the Cyberbudo stand.

     

    Abe Kazunori is a mukansa ranked Japanese sword polisher. A winner of seven first prizes at the annual sword polishing competition in Japan, he is one of the top polishers in Japan today and has been entrusted with polishing many important Japanese swords. Also a producer of oshigata (hand drawn records of Japanese swords) for a major sword publication, Abe will be giving lectures over the weekend and will be demonstrating traditional Japanese sword polishing techniques throughout the day at the Cyberbudo stand.

     

    Paul Martin

     

    ...termina.

     

     

    Grazie per l'attenzione.

     

    Carlo


  6. Kentozazen, pensa solo alle diverse maniere con cui si può chiamare un jihada, alle sfumature in lingua originale, alle difficoltà di rendele correttamente nella traduzione in inglese e a quanto va perso nell'ulteriore traduzione in italiano. Come si fa a non sbagliare ?


  7. Musashi, è proprio una questione di contenuti. il NihonTo Koza che, solo per le lame, è un'enciclopedia di 5 volumi ha le sue pecche pure lui. Come Fujishiro e come ogni altro libro anche in sola lingua originale. Le ostiate le scrivono anche i giapponesi e le scuole di pensiero sono diverse. Hai provato a vedere quel sito sulle Shingunto in cui si dice chiaro che una Mantetsu è superiore qualitativamente alla stragrande maggioranza delle spade tradizionali e SUPPORTA CON FOTO il perchè ?

    Non ci sarà mai una fonte definitiva, ma ci saranno sempre fonti da cui attingere. Saper distinguere è il problema,

    moltiplicato dalla difficoltà delle lingue per noi italiani ... :brooding:


  8. Paolo, il Nagayama va bene per cominciare ma non è la Bibbia. Nessun testo sullle NihonTo è senza errori e il Nagayama

    per sua natura è solo un testo divulgativo.

    Il Nengo a cui mi riferisco lo trovi anche in rete, con il programma che a suo tempo avevo postato, dell'amico Matthias Schemm dell'Università di Tubinga.

    Cerca tu stesso il Nengo, sia Tsuchihashi che Zoellern vanno bene :

     

    http://www.uni-tuebingen.de/geschichte-japans/nengo_calc.htm


  9. Fra le quattro cose che non ti sconfifferano ne manca una... e cioè che nel 1350 il buon Kegemitsu guardava le margherite dalla parte delle radici!!! (sono cinica.... :hehe: )

     

    SALUTI....

     

    Forse che intorno al 1334 (come ipotizzato da Paolo) non c'era nessun Kagemitsu ? :whistle:;)

    Per la data posso essere d'accordo se citi la genealogia del Kanemitsu a cui ti riferisci attivo in quel periodo.

    Non riesco a trovare un'oshigata periodo Shoo come kagemitsu da comparare a quello postato da Paolo.

    Shoo vede attivo il padre Nagamitsu e Kagemitsu ha lavorato per 30 anni.

    Gimei, data erroneamente tradotta ancora una volta o cos'altro ?


  10. Un'opinione :

    Secondo me un casino fra ShoKei e Shohei (il SECONDO Shohei). Il primo Kanji è quello che produce casino. Sembrerebbe essere Shokei dal secondo Kanji e dalla parte visibile del primo ma non può essere Shokei perchè Shokei ha solo 2 anni.

    Non può essere Shohei perchè non è prima di Kemmu e il secondo kanji non coincide. La persona esperta potrebbe aver sbagliato a immaginare il primo kanji mancante in parte a causa del mekugiana o io potrei non avere tutte le trascrizioni degli anni e/o aver sbagliato qualcosa.

    Io SICURAMENTE non sono esperto quindi più in là di così non vado.


  11. Copi e incollo il testo standard che sto postando su tutti i forum a cui partecipo.

    L'asta è per raccogliere fondi per un trapianto di fegato. Dettagli sulla degente qui :

    http://forums.swordforum.com/showthread.php?t=68402

    Io possiedo un set simile per daisho e sono veramente ben fatti.

     

    Grazie per la comprensione.

     

    Inizia...

     

    Hi all.

    I ask forgiveness from Moderators. This multiple post is intended to reach the largest possible audience and is made in several fora, so is a “standardized” one.

     

    A set of 3 japanese swords bags in natural silk fully lined in synthetic material, kindly offered by the fellow forumite Shaun Reid, has been added to the Auction in favour of Genise Graham Surgery in SFI Classified Forum ( http://forums.swordforum.com/showthread.ph...8467&page=3 )

     

    Here is a preview of the items :

     

    swordbags024.jpg

     

    More pictures, full details of items and rules for auction at the link provided hereabove (please scroll down…).

    Details about Genise here : http://forums.swordforum.com/showthread.php?t=68402

     

    Thanks for your time and forgiveness.

     

    Carlo Giuseppe Tacchini

     

    ...Termina


  12. Mi sembra che paolo una volta avesse chiesto qualcosa del genere. in qualsiasi caso è una gran bella foto.

     

    Grazie a Keith Larman.

     

    Testo originale descrittivo (http://swordforumbugei.com/phpBB2/viewtopic.php?p=42037#42037)

     

    "we got in three pieces by Tatsuyoshi Enomoto this week. I've been doing some initial photography prior to putting them up on the site. Last night I was shooting some test shots of details in a really big Osaraku Tanto when I decided to try out my macro features and see if I could get a shot of an area of thick ji-nie. Now people have often asked me what the stuff looks like. It is hard to describe. Under some light and angles (down the blade for instance) it can look like an island surrounded by mist (sorry for the poetic description but it is the best I can do). Straight on under the right light it can look like a dark, rough area in the ji surface (the "soft" steel part)."

    jinie.jpg


  13. certo sarebbe bello sapere esattamente come sono composte.

     

    Credo sia il segreto più gelosamente custodito di tutti gli ispadai. Neanche Kapp, secondo me, riuscirebbe a

    miscelare gli ingredienti. Li ha bagnati Yoshindo o c'era ancora Yamashita a fare il lavoro "sporco" ?


  14. Scusate, sono veramente troppo occupato, ma questo può essere interessante.

    Dal NihonTo Message Board, originalmente postato da Deron Douglas :

     

    The Namban Group of Japanese Sword Guards

     

    Available in:

    Soft Cover - B&W $50.00

    Soft Cover - Color $75.00

    HardBack - Color - $100.00

     

    For informational purposes I would suggest the B&W version if you are low on funds and don't want to spend $100.00 There are not a lot of color pictures and the information in this book is what is really exciting. Of course if you are like me, you may prefer the hardback for it's durability.

     

    -------------

    The Namban Group of Japanese Sword Guards: A Reappraisal

    By Dr John Lissenden

     

    Prior to their redefinition by Ogawa in 1987, the Namban group of tsuba had received scant attention from scholars. In part, this had been due to the lack of a clearly defined categorisation, making systematic attribution of the group difficult and thus preventing coherent study of the corpus as a whole. Dr John Lissenden uses this redefinition as the starting point in his accessible, creative and thoroughly researched study of Namban tsuba, for which he was awarded the degree of Master of Arts in East Asian Studies by the University of Durham in 2002.

     

    The author has made good use of the research that has been previously done by European and Japanese students, but has also been originally critical of some of the established scholarship. This approach has allowed him to present interpretations of Namban tsuba that are indeed new.

    Among collectors and curators, some aspects of this study will be debated even contested but the clarity of the authors position will cause them to reconsider some of their originally held beliefs.

     

    Collectors also will value this study because it presents an innovative categorisation of this previously neglected group of sword guards, and serves to clarify the diversity and relationships of the Namban style. Including, as it does, expositions on both gilding and casting as related to this group of tsuba, the authors reappraisal also uses the data on sword furniture as a new source of insight and information on historical developments in East Asia during the 16th to 18th centuries.

     

    B&W - http://www.amazon.com/gp/product/155404365...3046604-2029634

     

    Paperback - Color - http://www.lulu.com/content/360453

     

    Hardback - Color - http://www.lulu.com/content/361355

     

    Guarda: http://www.intk-token.it/forum/index.php?showtopic=5458&hl=%2Bacciaio+%2Bnamban

Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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