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pier1988

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messaggi di pier1988


  1. Non sono partito ne da 2 ne da 9, ma da 1, il panetto.

    Dove hai letto che partono da 9?

    al momento della posa dei pezzi di tamahagane .. è come un puzzle.. ma gli stati si possono contare.. il panetto che tu dici è già uno stadio molto avanzato..


  2. io sono partito da 20 e 25

     

    20 -40- 80- 160-320 -640 - in 6 piegature...

    25 - 50- 100- 200- 400 -800 sempre in sei piegature... studiando alcuni libri di forgiatura , 2 di questi sono del maestro Yoshiara lui propone questo schema di ripiegature.. ovviamente non ti dice gli strati ma ti dice il numero di pieghe... gli strati li ho estrapolati da una foto iniziale.. non solo sua.. ma anche di altri maestri.. solitamente sono 9 - 25 .. alcuni maestri invece utilizzano chiodi acciaiosi per fare il kawagane del San Mai.. pertanto gli strati non sono misurabili.. e contano le piegature... io ho potuto costatare più di una volta che superando i 2400 strati si iniziano a rovinare e non fanno più la loro funzione ...


  3. Per ricollegarmi a qualche post fa: gli strati non si contano così?

     

    1 piegatura: 2 strati

    2 piegatura: 4 strati

    3 piegatura: 8 strati

    4 piegatura: 16 strati

    5 piegatura: 32 strati

    6 piegatura: 64 strati

    7 piegatura: 128 strati

    8 piegatura: 256 strati

    9 piegatura: 512 strati

    10 piegatura 1024 strati

    11 piegatura 2048 strati

    12 piegatura 4096 strati

    13 piegatura 8192 strati

    14 piegatura 16384 strati

    15 piegatura 32768 strati

     

    Come fai ad avere 800 e 640 strati? Dove mi perdo?

    se parti da 2.... ma i fabbri partono da 9 ....


  4. Complimenti per il tuo lavoro e la necessaria dedizione, mi rendo conto che non è facile cimentarsi in questo tipo di lavoro artigianale, con una certa aspettativa di risultati, immagino, se non dotati di passione, e per forza di cose di tutto il necessario per quanto riguarda attrezzature e materiali, una curiosità, la tua officina si trova in italia o altrove?

    ciao grazie mille , si la mia officina è in italia , solo che studio in Spagna , pertanto i lavori di forgiatura riprendono a natale.. la politura invece continuo in spagna.. preparo le lame e me le porto :) cosi oltre che a studiare passo il tempo qui......


  5. Sei molto chiaro nelle spiegazioni.

    Sarebbe interessante sapere quante volte hai ripiegato l'acciaio esterno e quello interno...

    in questo caso l'acciaio esterno è stato ripiegato a 800 (itame ), l'interno è ripiegato a 640 strati (masame) . Le ultime due katana che ho realizzato ho fatto questo tipo di costruzione perché volevo provare questa configurazione pero ho notato che il massime sul filo non è il massimo. Meglio al contrario o kobuse per la realizzazione del masame . I san mai sono preferibili (per me) Masame (ji) e itame (ha) oppure tutto itame..


  6. Innanzitutto ti ringrazio , e che adoro fare questo "mestiere" ci metto tutta la passione che posso e tutto il tempo, teoricamente il san mai dovrebbe uscire solo un cm lungo il filo , il problema pero è il seguente: bisogna fare le proporzioni corrette affinché esca e nello stesso tempo martellare in maniera uguale desta e sinistra, in alcuni provini che feci notai che il pacchetto un volta incollato a caldo mentre viene steso con la pressa e successivamente con il martello esternamente sembra perfetto e non sporge nulla , pero l' hagane all interno non si mantiene rettangolare ma inizia a serpeggiare, pertanto succede che lavorandolo si inizia avere punti dove sporge e punti più interni , allora il problema si fa più complesso per via della tempra , eppure per il fatto che è differenziata... non so se mi sono spiegato.. chiedete pure se non ci capite è colpa del mio italiano :)

    dimenticavo , poiché al momento della tempra lo spessore al filo è maggiorato la penetrazione e la curva di raffreddamento cambiano ovviamente e per questo che poi non viene un tempra uniforme.. ce da dire che la colpa ovviamente è la scelta dell acciaio che ho utilizzato per questa katana . se avessi utilizzato l'acciaio giapponese non avrei avuto il problema.. avendo usato un acciaio aisi.. ovviamente ho fatto un errore..


  7. Questo è un problema del tuo San mai.

     

    In realtà, il panino dovrebbessere fatto in modo tale che il contenuto non emerga sui fianchi, lasciando le caratteristiche del metallo della parte interna solo sulla parte di lama che taglia.

    Generalmente occorrono molte politure (e secoli) affinché il core emerga inopportunamente sui lati.

    Però, complimenti!

    Hai davvero talento.

    Innanzitutto ti ringrazio , e che adoro fare questo "mestiere" ci metto tutta la passione che posso e tutto il tempo, teoricamente il san mai dovrebbe uscire solo un cm lungo il filo , il problema pero è il seguente: bisogna fare le proporzioni corrette affinché esca e nello stesso tempo martellare in maniera uguale desta e sinistra, in alcuni provini che feci notai che il pacchetto un volta incollato a caldo mentre viene steso con la pressa e successivamente con il martello esternamente sembra perfetto e non sporge nulla , pero l' hagane all interno non si mantiene rettangolare ma inizia a serpeggiare, pertanto succede che lavorandolo si inizia avere punti dove sporge e punti più interni , allora il problema si fa più complesso per via della tempra , eppure per il fatto che è differenziata... non so se mi sono spiegato.. chiedete pure se non ci capite è colpa del mio italiano :)


  8. Che problema hai?

     

    L'acciaio più morbido dovrebbe sbiancarsi maggiormente.

    infatti , ho chiazze... ad alcune parti sbianca e ad altre no perché è chiaramente più duro... questo è un problema del san mai.. si tempra non omogeneo per questioni meccaniche e di pratica..


  9. Notevole l'uso della pressa al posto del maglio, hanno preso dagli Americani.

    e che in verità la pressa è precisa per l'acciaio.. perlomeno per fare i pacchetti , fa un lavoro di fino ,le saldature sono delicate .... il maglio lo costruirò prima o poi... penso la prossima estate..

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