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Simone Di Franco

[EROI] Nobunaga Oda

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ODA NOBUNAGA

 

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Oda Nobunaga (1534 - 1582) ? dipinto dalla tradizione come un uomo crudele e spietato, irascibile, deciso e tenace, molto abile come condottiero. Gli Oda erano i signori di un piccolo feudo nella regione di Owari (nello Honsh? centrale, a nord-est di Ky?to) e Nobunaga durante la giovinezza aveva temprato il proprio carattere in continui combattimenti per proteggere il territorio della famiglia dalle mire espansionistiche dei vicini e dalle congiure ordite dai propri stessi parenti (tra cui il fratello minore Nobuyuki), diventando in poco tempo il capo indiscusso del clan Oda.

Tra i nemici esterni era particolarmente pericoloso il clan degli Imagawa, signori di Suruga e T?tomi (ad est di Owari), che erano riusciti ad attirare nella propria sfera di influenza il vicino clan dei Matsudaira e cercavano di occupare progressivamente anche il territorio degli Oda. Nel 1560 Imagawa Yoshimoto raccolse un esercito di 25,000 uomini e penetr? nel territorio di Owari assediando il castello degli Oda a Washizu, con l'intenzione di spingersi fino a Ky?to e di occuparla. Bench? in forte inferiorit? numerica, Nobunaga con uno stratagemma riusc? ad attaccare di sorpresa le forze degli Imagawa che erano accampate nei pressi del castello, disperdendo l'esercito e uccidendo lo stesso Yoshimoto (battaglia di Okehazama, 1560).

 

In seguito a questa vittoria il prestigio di Nobunaga crebbe considerevolmente: eliminati gli Imagawa, i Matsudaira passarono dalla sua parte, presto seguiti dai Takeda di Kai (provincia a nord-est di Owari). In pochi anni Nobunaga sottomise anche i Sait? di Mino (provincia a nord di Owari) e concluse un'alleanza con la potente famiglia Asai di ?mi (provincia sulle sponde del lago Biwa, a ovest di Owari) che pure aveva mire sul feudo di Mino, dando in sposa la propria sorella ad Asai Nagamasa.

 

Nel 1567 Nobunaga fu raggiunto nella propria roccaforte di Gifu da Ashikaga Yoshiaki, il fratello di Yoshiteru, uno degli sh?gun Ashikaga. Nel 1565 i clan Miyoshi e Matsunaga avevano fatto uccidere Yoshiteru e messo al suo posto come sh?gun Ashikaga Yoshihide, un bambino di due anni. Yoshiaki chiedeva quindi aiuto militare agli Oda per far valere i propri diritti come successore legittimo di Yoshiteru. Era l'occasione che Nobunaga attendeva: nel 1568 egli avanz? verso Ky?to con il suo esercito, respingendo i Miyoshi e costringendo alla sottomissione i Matsunaga. Senza troppi sforzi egli occup? Ky?to e, con l'approvazione dell'Imperatore, fece insediare Yoshiaki come 15? sh?gun Ashikaga. Nobunaga, pur non accettando nessuna nomina ufficiale, approfitt? della situazione imponendo a Yoshiaki una serie di limitazioni che in pratica lo rendevano un burattino nelle sue mani.

 

La rapida ascesa di Nobunaga dest? la preoccupazione di molti daimy? e nel periodo 1570 - 1573 egli si trov? a dover affrontare l'opposizione di potenti feudatari come Asakura Yoshikage di Echizen (con cui si alle? anche Asai Nagamasa, cognato di Nobunaga), i Miyoshi e i Takeda, a cui si unirono i monaci guerrieri del tempio Enryakuji e gruppi di seguaci della setta Ikk?. Per tre anni l'esito della guerra fu incerto ma alla fine Nobunaga ne usc? vittorioso grazie alla determinazione e al tempismo dei suoi attacchi, all'abilit? come condottiero del suo alleato Tokugawa Ieyasu e alla morte prematura del suo principale nemico Takeda Shingen. Durante questa guerra Nobunaga si distinse per la ferocia con cui rase al suolo l'Enryakuji trucidando tutti i suoi monaci (1571) e stermin? 20,000 seguaci della setta Ikk? (inclusi donne e bambini) nella loro fortezza di Nagashima (1574).

 

La rivolta contro Nobunaga era stata in parte ordita anche da Ashikaga Yoshiaki che evidentemente trovava il proprio protettore troppo ingombrante e cercava di liberarsene. Nel 1573 Yoshiaki, inseguito da Nobunaga, si rifugi? con un piccolo esercito in un forte sul fiume Uji ma dovette capitolare e fu mandato in esilio. In questo modo finiva lo sh?gunato Ashikaga; da quel momento Nobunaga, pur senza assumere formalmente il titolo di sh?gun, fu di fatto il padrone del paese.

 

Nel 1575 Takeda Katsuyori, il successore di Shingen nella guida del clan Takeda, cerc? di riprendere la guerra contro Nobunaga ponendo l'assedio al castello di Nagashino; le truppe assedianti furono per? attaccate e completamente distrutte dalle forze congiunte di Oda Nobunaga e Tokugawa Ieyasu.

(questo episodio ? narrata fantasticamente nel film "Kagemusha" di Kurosawa)

 

Ormai padrone della parte centrale di Honsh?, Nobunaga cerc? di estendere la propria influenza a nord-est e a ovest. Tra il 1576 e il 1578 egli condusse una campagna militare contro Uesugi Kenshin che era padrone di buona parte dello Hokuriku ed era stato alleato di Nobunaga contro i Takeda ma in seguito gli si era ribellato, forse spaventato dalle sue mire espansionistiche. Kenshin era un abile condottiero e disponeva di un esercito ben preparato e inflisse diverse sconfitte alle truppe di Nobunaga ma mor? (probabilmente di malattia) nel 1578. Alla sua morte il clan degli Uesugi fu dilaniato da lotte intestine e divenne facile preda dei generali di Nobunaga.

 

Verso ovest i pi? potenti nemici di Nobunaga erano i M?ri, che erano padroni di gran parte del Ch?goku e si erano alleati con i monaci guerrieri del tempio Honganji di Ishiyama. Dopo aver tentato senza successo di conquistare la roccaforte dello Honganji, Nobunaga cerc? di isolarla tagliandole i rifornimenti sia per via di terra, sia attraverso un blocco navale. In un primo tempo la flotta di Nobunaga fu sconfitta da K?ki Yoshitaka, un pirata che era stato assunto come ammiraglio dai M?ri (1576, prima battaglia navale di Kizugawaguchi) ma Nobunaga potenzi? la propria flotta e alla fine riusc? ad avere la meglio (1578, seconda battaglia navale di Kizugawaguchi). Nel frattempo i generali di Nobunaga (Toyotomi Hideyoshi e Akechi Matsuhide) stavano avanzando nel Ch?goku via terra e allo Honganji, accerchiato, non rest? altra scelta che la resa (1580).

 

Tra il 1581 e il 1582 Nobunaga represse le due ultime sacche di resistenza alla sua egemonia, i clan guerrieri della provincia di Iga e i residui delle forze dei Takeda nello Shinano e nel Kai. Quando nel 1582 fece ritorno nel castello di Azuchi (la splendida residenza che si era fatto costruire nel 1578 come sede del suo quartier generale) egli era padrone di buona parte dello Honsh?, tanto che la corte imperiale gli offr? la carica di sh?gun. Due mesi dopo per? egli veniva ucciso: Akechi Mitsuhide, uno dei generali che egli aveva inviato per continuare la guerra contro i M?ri, gli si rivolt? contro e torn? di sorpresa a Ky?to con le sue truppe, sorprendendo Nobunaga mentre si trovava nel tempio Honn?ji. Mitsuhide ebbe facilmente la meglio sulla piccola scorta di Nobunaga e diede fuoco al tempio: non si sa se Nobunaga per? tra le fiamme o si suicid? (il suo corpo non fu mai ritrovato).

 



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