Kentozazen 44 · Inserito: 11 marzo 2007 (modificato) Un film di Aleksandr Sokurov Interprete principale Issey Ogata nel ruolo dell'Imperatore. Anno di produzione 2005 Nella seconda metà del 1945 il Giappone è occupato dalle forze statunitensi e il suo Imperatore è costretto in un bunker a Tokyo. Il film racconta i retroscena delle due decisioni cruciali prese da Hirohito, che si riveleranno di grande importanza storica. La prima è la dichiarazione di resa durante la seconda guerra mondiale, e l'altra la rinuncia al suo stato divino, vissuta in occasione della conoscenza del generale americano MacArthur. La storia dell'abdicazione dell'Imperatore giapponese diventa l'occasione per mostrare umanità e debolezze (e quindi un'altra diversa grandezza, privata, umana, dove non si pensava ci fosse) di una delle principali figure della Storia Contemporanea. Poche scene, pochi volti (e quei pochi davvero essenziali e fondamentali, su tutti un intensissimo protagonista) e poche frasi rendono perfettamente il senso di isolamento e lo straniamento di Hirohito, quasi puerile (talvolta) nel suo rapporto col mondo esterno. L'acquiescenza del proprio ruolo di 'luce del mondo' anche davanti a irridenti - e una volta di più arroganti e irrispettosi di qualsivoglia diversità - soldati statunitensi in cerca di un souvenir diventa forza e caparbietà di fronte al proprio gabinetto così legato dalla tradizione. E' in fondo una 'lunga' carrellata su un breve momento della storia di un uomo, in cerca di libertà, un'evento di portata mondiale insito nella rinuncia a uno status di divinità che avrebbe continuato a negare tanto agognate pace e tranquillità all'uomo quanto la possibilità di entrare nella modernità al popolo tutto. Ben lontano da ambizioni di incasso da botteghino, lontano dal timore di annoiare con un ritmo lento e melanconico, questo film descrive in maniera assai reale gli avvenimenti di quelle manciate di ore. Molti critici si sono concentrati sulla descrizione della singolare umanità del Tenno, ma credo che molte altre cose si possano evincere dal racconto, non per ultima una concreta esplicitazione di cosa il Tenno rappresentasse, sino quasi a condurre alla comprensione che egli era (e tuttore è per molti aspetti nella conservativa mentalità nipponica nonostante tutto) ben più di una metafora divina ma il Giappone in sè stesso. La personificazione di un'entità sociale intera. Spinge a riflettere (almeno questo a me è accaduto) sulla natura dei sentimenti del popolo e sulla singolare meccanica sociale e psicolgica giapponese. Estremamente accurato, realistico forse sino alla noia, alla pena; bello per me, non direi toccante , nessun artificio catartico di riscossa è concesso allo spettatore, una fotografia pallida, seppiata, sdrucita che spinge a cercare i significati dentro se stessi piuttosto che partendo dai propri occhi. Secondo me QUESTO è un bel film. Peccato solo per il doppiaggio indegno, meglio sarebbe stata la scelta dei sottotitoli per cotanto realismo. Senza troppo sbattimento si trova da blockbuster relegato nell'angolino remoto e impolverato. Modificato: 12 marzo 2007 da YamaArashi Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Matteo 43 · Inserita: 11 marzo 2007 i film non è male, anche a me è piaciuto, però è vero i doppiaggi sono atroci Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Simone Di Franco 54 · Inserita: 12 marzo 2007 ottima recensione Ken, è un pò che volevo vedere questo Sokurov...provvedo a recuperarlo in qualche modo e vedo se c'è in originale con i subz. ti ho messo una locandina -ina-ina Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
shimitsu masatsune 10 · Inserita: 12 marzo 2007 Grazie per la recensione Ken ! Sono due anni che voglio vedermi questo film,cercherò di recuperarne una copia . Per quanto riguarda il famoso discorso fatto dal figlio del Sole ci sarebbe da dire che è ancora oggetto di studio. Volendo essere brevi si potrebbe affermare che l'unica certezza circa quel discorso è che Hirohito fu alquanto ambiguo,supportato anche delle infinite sfumature e possibilità interpretative a cui si presta la lingua giapponese... La vittoria è di colui, ancor prima del confronto, che non pensa a sè e dimora nel non-pensiero della grande origine. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Kentozazen 44 · Inserita: 12 marzo 2007 Sì Shimi è vero, comunque nel film il discorso dell'Imperatore non viene descritto...ma non vado oltre , non voglio raccontare, lascio a voi la visione. Yama grazie per la locandina-ina. Mani fredde, schiena curva, odore di pietre bagnate. Questo è il togi. Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti