Alastor2602 0 · Inserito: 22 settembre 2005 Credo sia un interessante aspetto del Giappone, io personalmente ne sono molto affascinato e mi piacerebbe discuterne con voi per vedere che cosa ne salta fuori. Copio incollo una citazione del Sensei Musashi Dogen ha scritto nel Shobogenzo: Che cos'? Zazen? E' essere nell'istante, al di l? di tutte le esistenze dell'universo, ? cogliere la dimensione del Buddha e vivere in essa. Zazen ? solo questo: penetrare nel pi? profondo dell'esperienza del Buddha. Sono state dette molte cose sbagliate al riguardo ne elenco le principali. I. Zazen non ? una "meditazione" nel senso in cui si pratica nel Cristianesimo o nell'Induismo. Pascal defin? l'uomo una "canna pensante" esprimendo cos? la concezione europea che individua nell'attivit? del pensiero la base del comportamento umano. Il pensiero riempie tutta la vita, nessuno concepisce il non pensiero. Zazen non ? un pensiero, ma nemmeno un non pensiero ? al di l? del pensiero, ? pensiero puro, al di l? della coscienza personale, in armonia con la coscienza dell'universo. Dogen cita spesso un episodio che riguarda il maestro Yakusan: un giorno, mentre era in Zazen un giovane monaco gli domand?: "Che cosa pensate in Zazen?" Egli rispose: "Penso senza pensare" Hishiyro, questa ? la dimensione del pensiero senza coscienza: questa ? l'essenza dello Zen, di Zazen. II. Zazen non ? un'" esperienza misteriosa", una condizione particolare del corpo della mente o dello spirito. E' il ritorno alla condizione naturale dell'uomo. Si pensa in genere che una religione debba essere fatta di misteri e di miracoli, in opposizione alla scienza Anche riguardo a Zazen, molti pensano che si tratti di trovare un'"illuminazione", una condizione particolare dello spirito. L a pratica della meditazione della concentrazione, della postura del Buddha non ? nulla di tutto questo. Questa condizione non ? riservata ai maestri o ai santi: ? priva di misteri, accessibile a tutti. Zazen ? divenire intimi con se stessi, ritrovare la propria natura, la propria unit? interiore e armonizzarsi con la vita universale. III. Zazen non ? una mortificazione. Alcuni pensano che in una sesshin si debba fare zazen per lunghe ore, ogni giorno, dormendo e mangiando poco, cosi' da entrare in una situazione di estasi attraverso un progressivo esaurimento delle condizioni fisiche. E' un grave errore che fanno molti monaci del Giappone. Eppure Dogen ha scritto : Durante Zazen dovete utilizzare un cuscino ben imbottito, posato sull'erba o su una coperta. Il dojo deve essere al riparo dalle correnti d'aria, dal vento e dalla pioggia, l'atmosfera deve essere confortevole, il luogo in penombra, la temperatura adatta alla sua stagione Tutto cio' ? molto importante, perch? zazen non ? una mortificazione ma una Via che conduce alla vera pace, alla libert? dell'uomo. Qual ? dunque, l'essenza di Zazen? La postura, la respirazione e la disposizione dello spirito Tutti i gesti della vita diventano Zen , ma la sua fonte la sua origine ? solamente nel sedersi nella giusta postura. Zazen si pratica da seduti su un cuscino, lo zafu. Le gambe sono incrociate secondo la posizione tradizionale del loto: il piede destro sulla coscia sinistra, il piede sinistro sulla coscia destra, le piante rivolte verso l'alto. ? anche possibile utilizzare la posizione del semiloto, dove uno dei due piedi poggia saldamente sul terreno. Il corpo ? eretto, col bacino bilanciato in avanti in modo che gli organi interni si dispongano naturalmente. La testa ? diritta, il mento ritirato in modo che il naso si trovi sulla verticale dell'ombelico e che le orecchie siano perpendicolari alla linea delle spalle . Il maestro Dogen diceva: "Il dorso deve essere come un precipizio" la posizione di Zazen ? "spingere con la testa il cielo con le ginocchia la terra" Le mani riposano sulle cosce, le palme verso l'alto, la mano sinistra sulla destra. I pollici si uniscono orizzontalmente, prolungandosi l'uno nell'altro e formando con le altre dita il disegno di un uovo. Le mani sono in contatto con l'addome, le spalle e le braccia cadono in modo naturale. La bocca ? chiusa ma non contratta: la lingua appoggia sul palato dietro ai denti. Gli occhi sono socchiusi , lo sguardo posato, non fisso, a un metro davanti a s?, immobile. Quando la postura ? corretta, la respirazione ? giusta e si compie in modo naturale. L'espirazione ? pi? lunga dell'inspirazione potente e calma come il muggito di una mucca. La respirazione deve essere naturale, mai forzata. Zazen ? la condizione normale del corpo e dello spirito: quiete, stabilit?, equilibrio e armonia. Preparandosi a zazen si oscilla lievemente da destra a sinistra per trovare la giusta postura: l'equilibrio immobile. Non ? una tensione n? un rilassamento, ma vera libert? e armonia. ~ Alastor2602 // Hoka Hey -> http://alastor2602.altervista.org -> http://enterprise2602.altervista.org "Con ogni pensiero, tentare di conoscere i propri difetti e correggersi per tutta la vita: questa e` la via" Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Ughen 5 · Inserita: 22 settembre 2005 (modificato) molto bravo alastor un articolo magnifico se posso vorrei aggiungere qualcosa lo zazen come il chano-yu porta la persona ad un livello di pace e armonia(anche se nn sono i termini + appropriati) tale da superare i confine della normale cosapevolezza e la mente non si deve concentrare su alcun oggetto particolare e non deve tentare di gestire o guidare il pensiero. Quando i vari pensieri si presentano nella ment non si deve sentire piu' il bisogno di affrontarli, seguirli o lottare con loro. Li si lascer? solo affiorare e quindi allontanarsi dimenticati. La cosa pi? essenziale nel fare ZAZEN ? raggiungere la consapevolezza (Kakusoku) da uno stato di pensiero distratto dalle preoccupazioni e ottuso nell'affrontare cio' che affiora nella mente Senza Zazen non c?? Zen , Zazen ? la manifestazione stessa della Nostra Vera Natura. Noi possiamo leggere e studiare i Sutra, i Maestri, le Cerimonie, ma senza Zazen tutto rimane solo studiare, niente altro che studio: solo attraverso la meditazione tutto diviene parte della nostra vita. Possiamo studiare con grandi maestri o faccia a faccia con il Buddha, ma tutto rimane solo studiare se non c?? Zazen. Dobbiamo comprendere chiaramente che Zazen non ? ci? che comunemente intendiamo per meditazione cio?: contemplazioni, visualizzazioni, o mente vuota, non si trova in nessun mudra, chakra o mantra: lo Zazen ? rimanere seduti nell?attivit? del silenzio, del nostro corpo, della nostra mente che divengono partecipi e Uno dell?intero Universo. Zazen non ? un punto nella nostra vita, ma ? l?esperienza continua senza inizio e senza fine del nostro Essere. Zazen ? Essere intimi con l?Universo. Senza una forte pratica di Zazen,la Via del Buddha non pu? essere realizzata I Shin den Shin, da Cuore a Cuore: rimangono solo parole e descrizione (teoria) senza Zazen. spero che qualcuno capisca le mie parole un po' cofuse anche xk? ? impossibile descrivere a parole il Zazen, le parole sono vuote, mentre la pratica ? tutto Modificato: 13 ottobre 2005 da Ughen Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Oda 0 · Inserita: 26 febbraio 2008 cosa ne dite di continuare questa discussione magari parlando un po di vari aspetti dello zazen ? tipo voi vi siete creati un dojo(luogo di meditazione) a casa ? io si perchè pratico zazen (sono ancora alle prime armi purtroppo)...però mi piacerebbe se postassimo magari foto dei vostri luoghi di meditazione ecc...cosa usate...i tipi di incenso...che tecnica se quella del fissare una candela, un muro oppure un punto per terra...dai dai continuiamo vi va ? Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
Matteo 43 · Inserita: 27 febbraio 2008 ho un amico che "pratica" zazen, io personalemte non ne so molto io occasaionalmenete "pratico" chinkon gyoho Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti
sandro 40 · Inserita: 27 febbraio 2008 Sarebbe bello praticare Zazen, purtroppo per ora il massimo che posso fare è Mokusō dopo l'allenamento Condividi questo messaggio Link al messaggio Condividi su altri siti