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betadine

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messaggi di betadine


  1. Veramente grazie per la tua esposizione.

    Il 5/3/2021 alle 23:46 , GiulioC ha scritto:

    ...  Viene visto come un messaggero di malaugurio (un corvo che gracchia sul tetto della casa di un malato preannuncia una prossima morte), ....

    Solo su questa affermazione avrei qualcosa da aggiungere..  (sulla facile e popolare credenza o, meglio, superstizione.

    La facco franca e breve.. occorre sempre considerare l'aspetto religioso/intimo delle cose (in questo caso persone.. al pari di un monaco benedettino).
     

    La morte, oltre ad essere unica certezza dal momento in cui siamo "vivi", generalmente è vista come la cosa più naturale che ci sia... certo non così auspicata, salvo che in un suicida.. che si chiami Mishina o Monicelli son sottili differenze.

    Nel caso specifico, giapponese, invece vorrei rammentare banalmente che abbracciare buddismo o shintoismo porta, nel primo caso, all'atto fondamentale della vita, quasi auspicabile.. perchè il "karma" ci inseguirà riproponendo un'altra possibilità per rimediare (alle "cose non buone", fatte nella attuale vita). Quindi una sorta di .. ritorno (avendo sicuramente peccato).
    Nel secondo caso, invece, v'è quasi la certezza di contiunuare a frequentarla, la vita, seppur sotto un'altra forma.. spirituale o da spiritello (e nel peggiore dei casi potrò ritrovarmi tra Yokai o Kappa o, se mi dice bene, andrò in montagna con gli amici Tengu.
    In quest'ultimo caso "è la discesa" ..  dalla montagna, a dover aspettare che si riveli nell'ombra un raggio di luce.  (meglio sarebbe definirlo .. illuminazione.)

     

    Quindi, banalizzando, un buddista sa che tornerà .. uno scintoista sa che non se ne andrà.
    E quindi la visione o i timori (sgrat-sgrat) che talvolta abbiamo vengono completamente stravolti.
    Sicuramente per un bushi c'è la consapevolezza "dell'occasione" e, tuttosommato, si era preparati a non pensarci.. bastava cogliere l'attimo prima dell'altro.
    Comunque passa..
    e poi, nulla.

    Sicuramente uno Yamabushi quel "nulla" lo aveva già in se.. (aveva già dato) e tutto fuori era diverso.
    Tutto aveva un altro aspetto.
    Vuoto

     

    Talvolta capita di scostare la tenda e riuscire a sbirciare.
    Ma ora i tempi son generalmente diversi.. anche per un killer,  OperunCorvO
    .. e "il contrasto" è qui rappresntato dalla vita e dalla morte

    •  

    Considerato l'argomento e una prossima mostra -per chi potrà (ammirare le opere di Ogata Gekko) vi lascio una naturale traccia ..  https://www.sieboldhuis.org/en/exhibitions/kachōga-de-poëzie-van-de-japanse-natuur
     ... in Leiden, Nederland,s c/o Japanmuseum SieboldHuis

     


  2. Grazie Enrico  (debbo aver prestato poca attenzione al post di DD)

    sarebbe bello se voi due buttaste giù qualche riga o un semplice elenco di spade o scuole su lame di questa regione.
    Il titolo è già bell'e pronto: Le Lame del Kashu

    Attenderò di leggerlo almeno per Natale. :arigatou:


  3. Che la Luna mantenga zone scure è chiaro a tutti.. a volte s'eclissa o si nasconde del tutto., ma anche se non si fa vedere, influenza l'ampiezza -detta anche altezza dell'onda o più semplicemnte marea- e, volenti e nolenti, esercita una certa attrazione verso di se.

    .. e con cadenza, quasi mensile, si mette di traverso e influenza l'umore.. tornando comunque a girarci intorno, come i nostri offuscati pensieri, talvolta avvolti nelle nubi.
    Certo si potrebbe sempre fare come l'Astolfo.. saltar in sella all'ippogrifo e .. tentar di recuperar qualche boccia.
    (o come diceva GuglielmoTell.. una freccia per la mela.))

     

    azz.. in questo periodo son vietati gli spostamenti fuori Regione.
    pax.ienza

    uuuuhuuuu(lulato,)


  4. Grazie Giulio... interessante.

    (torniamo a parlare di "guerra e guerrieri" attraverso l'Arte.)
    **)  Invito a leggere un pezzetto di riflessione in uno stralcio di discussione che ha preso in esame anche il corvo.

    Avendo la pazienza di leggere qualche "risposta" (siamo a pagina 24 del Club dell'ukiyo-e  ..  e a partire dai tengu arriviamo ad una visione "del corvo", passando dall'alchimia attraverso il fuoco, arrivamo al bushi.  (era il primo di novembre del 2018 e dalle convergenze parallele, arrivamo alla forgiatura ... dell'uomo.  La spada.. solo un mezzo.)
    (pochi post intorno a questo.. e questo messaggero di pace e di morte, ci spiega che -nel caso- non c'è poi tanta differenza.)

    Sempre "lì" si torna.
    Perché «questo popolo», detta così brutalmente e banalmente, mangiando pesce e miso, è cresciuto con il dna tagliente.
    La Nihonto è un mezzo ... dell'espressione della sua formazione  (almemo lo era.) 

    Senza banalizzarci (come italiani, e so che non vale per tutti, ma nello spirito collettivo, siamo fantasiosi.. a volte troppo.)
    beh, un giapponese, senza banalizzarlo troppo... è tagliente e consapevole dell'impermanenza delle cose.
    Pronto a mordersi la lingua, se non deve parlare.
    (ma son solo "piccole storie di vita e di morte".)) 

     

    **piccole modifiche sull'invito alla lettura, ribadendo che è "una visione", non certo un assioma.

     

    anche oggi Aleksej mi ha già chiamato.
    CI torneremo su.
    Grazie ancor

     

    (per completezza di informazioni, Aleksej lo conosciamo tutti, fa Stakanov di cognome.)


  5. 10 ore fa, GiulioC ha scritto:

     ... Del resto buona parte delle arti e delle forme espressive giapponesi che noi tutti amiamo si vengono a creare (o almeno a formalizzarsi) nel periodo Edo quando, mi si perdoni la banalizzazione, c'era molto tempo libero ..

    Sicuramente avrai ragione tu, ma io credo che tutto nasca prima.            **[aggiungo, ora, questo tuo inciso, che trovo molto più calzante con la mia visione.. (o almeno a formalizzarsi)]

    Non so perché ma son convinto che Sen no Rikyū, il maestro del té e i concetti del "wabi-sabi", erano ben presenti a molti già da molto tempo... al pari di un hamon sugu-ha.
    L'avvento, o la riflessione sul suo «essere», anche cronologicamente parlando, sono di poco precedenti all'epoca Edo (in Azuki-Momoyama) ma il suo apprendis
    tato lo fa da Sōtō.. e già arriviamo al Muromachi.. e chissà chi c'era prima.
    L'osservazione della natura "nelle sue più svariate e naturali forme" l'ho riscontrata in diverse latitudini.. è un legame ancestrale, che talvolta si perde strada facendo.
    Certo... l'accezione dei concetti "bello e brutto" han sempre trovato ostacoli.. ma molto più spesso di quanto si crede, erano (e forse sono) legati ad «uno spirito di branco».
    un lupo solitario aveva un altro sguardo... e un'altra fame.

    Sen no Rikyū ebbe il coraggio di divulgare questo pensiero.. e caro gli costò.
    Come un lupo solitario, ammirato dai suoi pari, che preferiscono però restar nel branco.

    Scusate le divagazioni.. vengo a quanto promesso.
    stavolta non copio ne incollo.. allego.

    Sul primo (che poi è il secondo) mi ritrovo questo articolo.. Il Lungo MedioEvo di Jaquel LeGoff.pdf

    Sul secondo, che ora sappiamo essere "il primo.."  vi lascio un interessante link (sicuramente conosciuto) ma che -guarda il caso- si ricollega ad un eretico di poche righe più in sù.
    Rinascimento o lungo Rinascimento - ERETICOPEDIA

    (e guarda ancora "il caso".. il lungo medioevo, scaturisce da una intervista rilasciata qualche anno fa alla radio Svizzera.))
    mushin  (tutto torna)

    La Luna in questo periodo è un po' calante... ma sicuramente -prima di sparire del tutto- rilascerà qualche bagliore.

     

    **


  6. Ragazzi... discussione interessantissima, ma..

    Stiamo contaminando in modo permanente una esposizione temporanea.
    Per cui vi invito in "off" (mi collegherò in "dimenticanze", ricordando Le Goff, lo storico di Getsu. Ma volendo si può aprire un altro post e condividere le vs.conoscenze e scambiarci le ns.lacune.))
    :arigatou:


  7. Il 3/3/2021 alle 23:44 , betadine ha scritto:

    ...
    Per i Maeda, interessarsi alle arti e ai mestieri e spingere per il potere finanziario in quella direzione era probabilmente umiliante in un certo senso, tuttavia, in questo modo han costruito le basi su cui si sarebbero sviluppate anche ancestarli passioni legate alla cucina e la cultura legata al cibo.
    ...
    Se si considera anche solo questo aspetto, il contributo della famiglia Maeda alla cucina giapponese è incommensurabile.

    in fondo in fondo, la loro fortuna si deve proprio a quel rigogllioso e tenace chicco di riso e a quel "Million Koku of Kaga",,  contadini annessi.

    .. eh si, m'ero scordato di sottolineare della "seconda" importantissima classe giapponese, i Contadini.

    Un filosofo cinese, tal Chen Xiangdao Xu Xingzhi, ben conosciuto nel periodo degli Stati Combattenti, nei suoi tra.scritti -conosciuti come "Mencio · Teng Wengong" o "Schennong" (trascritto come "Divine Farmer" o "Divine Husbandman") - affermava che.. "Il saggio coltiva e mangia insieme al popolo e governa con il cibo".
     

    Di estrazione confuciana e dedito all'agronomia, riteneva che il virtuoso monarca dovrebbe coltivare insieme al popolo per procurarsi il proprio cibo, prepararsi la colazione e cena e gestire gli affari di stato. .
    "Colui che lavora nell'agricoltura e nella tessitura, insegna a se stesso le fondamenta".
    Affermava anche che "è il figlio dell'imperatore che ha portato i principi a coltivare la terra degli imperatori.
    Al pari, la concubina imperatrice condusse i nove bachi da seta maschi nei sobborghi e il gelso nei campi pubblici.,,

    Spesso pensiamo alla terra e ai suoi frutti, senza pensare a chi quella terra la calpesta, semina e sovescia.

    (e perdonate per l'inte(g)razione OffTopic)


  8. ... ma che lezione!!
    io son solo curioso e cerco di approfondire quanto disponibile sotto questo cielo.. spesso illuminato dal bagliore della Luna (e archivio tutto.)
    In fondo, come han già detto.. mi limito ad un copia-incolla - nella migliore tradizione del buon Larry (Tesler) -- al limite qualche volta traduco (ma anche "in quello", abbastanza male : ))

    è solo curiosità.. come si dice alla Koko. (in un certo senso è un passo indietro.. per prender lo slancioma lì siamo veramente su un altro pianeta.
    Il pianeta delle scimmie.
    (Koko project Gorilla Foundation)dixit


  9. Scartabellando in archivio ho torvato questo articoletto (dal noto sito culinario tsuji.ac.jp) che ci rinfresca la memoria sul Clan Maeda.
     

    La famiglia Maeda è parte integrante della storia di Kanazawa.

    La città culturale, conosciuta come "Million Koku of Kaga", è stata costruita dalle generazioni successive dei signori Maeda.
    Si potrebbe quasi dire che la storia della famiglia Maeda sia la storia di Kaga o di Kanazawa.

    Il "Koku-daka" indicava la ricchezza della regione su cui regnava un daimyo.
    Un "koku" corrispondeva a circa 180 litri (pensiamo al "boe", barrel of equivalent oil, al barile di petrolio) ed è stato utilizzato principalmente come misura della produzione del riso.
    In questi giorni la valuta è sostenuta dall'oro, ma nell'era Edo era sostenuta dal riso.
    Il riso poteva essere scambiato con denaro, quindi il potere finanziario di una regione era determinato dalla quantità di riso che raccoglieva.

    Di tutti i domini, il dominio Kaga era di gran lunga il più ricco.
    Per inciso, le terre dello Shogunato di Edo hanno prodotto otto milioni di koku, il che indica il suo potere finanziario.

    Una persona veniva chiamata daimyo se produceva più di diecimila koku all'anno, quindi c'erano molti vassalli nel dominio Kaga che raggiungevano la classe Daimyo.
    Si può quindi immaginare quanto fosse grande il dominio Kaga.

    Kanazawa è nota per le ceramiche Kutani e Ohi, Kaga Yuzen (seta stampata), Kaga Mizuhiki (nastri rigidi realizzati in varie forme per la decorazione), Kaga Makie (una tecnica di lacca in cui viene spruzzata polvere di metallo su vernice bagnata) e Kaga Zogan (intarsi di vari materiali). 
    Questi famosi prodotti artigianali tradizionali di Kanazawa hanno preso forma sotto le generazioni successive dei signori Maeda.

    Non si sono concretizzati dall'oggi al domani e in effetti, la storia ci mostra che molto tempo e molto impegno sono stati dedicati allo sviluppo di questi mestieri.

    La famiglia Maeda ha governato l'intero distretto di Hokuriku per circa trecento anni.
    Il loro governo coprì quattordici generazioni, a partire dal 1583, quando Maeda Toshiie si trasferì nel castello di Kanazawa da Nanao, nella provincia di Noto, e terminò con il governo di Yoshiyasu.
    Toshiie servì come uno dei Cinque Grandi Anziani sotto il regno di Toyotomi e si guadagnò abbastanza fiducia da diventare il guardiano di Hideyori (il figlio di Hideyoshi) dopo la morte di Toyotomi Hideyoshi.

    Toshiie morì nel 1599, all'età di sessantadue anni, al Castello di Osaka.

    Nel 1600 il secondo signore di Maeda, Toshinaga, combatté nella battaglia di Sekigahara nell'esercito orientale, a fianco di Tokugawa, e mandò sua madre a Edo, come spesso capitava in quel tempo quale trattenuta a garanzia della sua lealtà.


    Nel periodo successivo alla morte di Toshiie, la famiglia Maeda ha lavorato duramente per garantire il benessere della loro famiglia, senza risparmiare sforzi per ottenere il favore dello Shogun, Tokugawa Ieyasu, sebbene "loro" venissero considerati "tozama" -una sorta di daimyo di minor rango- considerati come una linea estranea alla discendenza diretta.  Molti di questi signori (Tozama), in un certo senso furono inviati nell'alta società - e nelle grazie dei Tokugawa - solo dopo la battaglia di Sekigahara.. seppur erano di sovente screditati dagli stessi Tokugawa.
    Ma le radici dei Maeda, abituati -al pari del riso- ai terreni instabili, s
    i dedicarono alla politica conservatrice dell'annullamento di sé nel tentativo di mantenere Kaga., forti proprio di quel famoso Million-Koku.

    In seguito si organizzò anche un matrimonio, sempre con l'intento di metter radici, tra il figlio adottivo e l'erede, Toshitsune e Tamahime, la figlia del secondo Shogun Tokugawa, Hidetada.

    Inizia così la strategia politica del matrimonio con la famiglia Tokugawa.
    Toshitsune, il terzo signore Maeda, a sua volta organizzò un matrimonio tra suo figlio ed erede, Mitsutaka, e la figlia adottiva di Tokugawa Iemitsu (il terzo Shogun).
    Man mano che i legami con la famiglia Tokugawa si saldavano, i Maeda visitarono sempre più spesso Kyoto e svilupparono inevitabilmente un interesse per l'artigianato di Kyoto.

    Successivamente inviarono molti maestri artigiani di Kyoto e incoraggiorano lo sviluppo di arti e mestieri in tutto il dominio.
    Questa era puramente una strategia per dissipare la diffidenza dello Shogunato nei confronti della famiglia Maeda.
    Questa politica culturale ebbe maggior successo durante il periodo di Tsunanori, il quinto signore di Maeda.

    Per i Maeda, interessarsi alle arti e ai mestieri e spingere per il potere finanziario in quella direzione era probabilmente umiliante in un certo senso, tuttavia, in questo modo han costruito le basi su cui si sarebbero sviluppate anche ancestrali passioni legate alla cucina e alla cultura legata al cibo.  
    ... in fondo in fondo, la loro fortuna si deve proprio a quel rigogllioso e tenace chicco di riso e a quel "Million Koku of Kaga".

    Se si considera anche solo questo aspetto, il contributo della famiglia Maeda alla cucina giapponese è incommensurabile.

     

    Ora come allora le grandi questioni si risolvono meglio davanti a un delizioso piatto e a seguito di un buon pasto.


  10. Grazie.

     

    Hai scelto come dimora una regione rigogliosa e rigenerante.
    Da quelle parti, anche se una parte del mio cuore resta a Matsue, rammento un meraviglioso giardino, il Kenrokuen, e un altrettanto meraviglioso onsen sulle rive di un fiume (segnalato anche sottostante link)
    ... per non lasciare solo parole al vento..  https://www.ishikawatravel.jp/en/stories/samurai-art-and-culture-the-power-and-wealth-of-the-maeda-family/


  11. Intanto grazie.. per le attenzioni che ci dedichi.

    Non volendo oltremodo abusare, però, nella tua agenda degli impegni, aggiungi una piccola nota sulle "altre cose giapponesi".
    C'è una bellissima sezione titolata "Fiori di ciliegio", o nella peggiore delle ipotesi in off-topic, dove sicuramente alcuni seguaci sarebbero ben felici di poter ammirare altri oggetti legati alla cultura giapponese.

    Anche se non taglienti al primo impatto o alla vista... sotto sotto delineano quelle caratteristiche uniche che riscontriamo su ogni Token.

     

    Del resto in questo periodo di prossime fioriture, qualcuno sta per incontrare l'hanami.
    Ed anche la semplice vista di un semplice sakura, per un giapponese (o per noi filo-giapponesi), ci ricorda le nostre passioni..  ed anche altro.       hana wa sakura-gi, hito wa bushi


  12. Il 1/3/2021 alle 14:27 , GiulioC ha scritto:

    Saro' piu' che felice di portare le lame quando ricominceremo gli incontri dal vivo! Per me sarebbe anche una grandissima occasione per beneficiare della vostra esperienza e conoscenza.

    GiulioC.. lo dico solo a te (tanto non ci legge nessuno) hai parlato di lame e considerato che sei bravo nel redigere schede ed anche nel fotografare, che ne dici di proporci qualche altra scheda/lama ??
    [ovviamente libero di decidere se e quando farlo.]

    :arigatou:


  13. … immagino che sarete tutti impegnati con San Remo, ma allo stesso tempo sapete che da tempo sto inseguendo Go-Toba, o meglio cercando di comprendere cosa lo porta a dedicarsi completamente alle arti –>“esilio” o estromissione inclusa <– ma quella benedetta Kiku-Ichimonji deve avere un qualche legame, o qualche segno, che non siamo ancora riusciti a scorgere (e se non lo han fatto i “Giapponesi”, sarà impossibile che io ne caverò un ragno dal buco, ma continuo imperterrito a cercare di rispondere a quella domanda che tempo fa fu fatta…

     

    Tra i vari reperti «in analisi» c’è questo.. che racconta brevemente di un estroverso personaggio, sicuramente baciato o abbagliato da una qualche Luna, o come scriveva un tal Robert H.Brower, in una pubblicazione del 1972.. Forse il più talentuoso dei molti imperatori del Giappone, ed in più anche un critico astuto e sensibile."

    (RobertHBrower: “Gli insegnamenti segreti dell’ex imperatore Go-Toba.. Go-Toba no a Gokuden.. Harvard Journal of Asiatic Studies, edizione di Ishida e Satsukawa)

     

    "Lasciando che la radiosità del suo potere e maestà risplendesse senza essere oscurata, allo stesso tempo si divertiva con ogni varietà di arte e realizzazione. In tutte queste cose non era secondo a nessuno, così che la gente si chiedeva quando e come avesse acquisito tale competenza.

    E molti che erano esperti in una o l'altra di queste arti sono stati interessati o incuriositi  dall'interesse dell'ex imperatore e dalla sua voglia di raggiungere fama e fortuna.

    Si dice che il Buddha conduca tutti gli uomini alla salvezza, anche quelli colpevoli dei dieci mali e dei cinque peccati capitali . Da parte sua, l'ex sovrano mostrava interesse per ogni risultato, anche quelli che sembravano del tipo più banale e insignificante.

    Così che tutti i tipi di persone che avevano qualsiasi diritto di essere a conoscenza di queste cose furono convocati alla sua presenza, dove, a quanto pare, chiesero liberamente il suo favore.
    Tra tutte queste arti, si può dire che la sua abilità nella poesia giapponese lasci “uno” a corto di superlativi.

    La gente potrebbe pensare che parlare in questo modo significhi trarre molto dal nulla.   Ma poiché molte delle composizioni dell'ex sovrano possono essere facilmente trovate in varie raccolte, chiunque può giudicare da solo.  Si può immaginare quale deve essere stata la sua abilità in altre arti e realizzazioni.

    Ma finché ci sarà qualcuno che si emoziona ai testi delle sue composizioni poetiche, al pari di quelli  che li hanno trascritti e conservati, anche le nuove generazioni potranno vedere di persona la portata della sua maestria poetica".
    -  Minamoto Ienaga, private secretary, Zenchukai

     

    (chissà se mai si arriverà ad una più nitida visione.. chissà??
    anche se.. più scavo e più penso che al pari dei giochi dei bambini, non bisognerebbe mai indagare troppo.. si rischia di rovinare la magia e spegnre la luce negli occhi dei piccoli fantasticatori.
    Al pari di chi sul fil di una lama, torna nel passato.. e tutto sommato, studia e si impegna per riviver quelle gesta e cercar di comprendere quei gesti che han portato alla forgia le ns.lame.

    alla prosima..))

     


  14. Bravo Francesco.. "noshi no maru" 熨斗の丸 pare proprio lui.

    Questo lo trovi qua..  https://irohakamon.com/kamon/maru.html  (Iroha.. information site about Japanese family crests)

    Come ben sapete "Il Mon" (紋), o monshō (紋章), mondokoro (紋所), e kamon (家紋) sono stati ampiamente utilizzati da diverse famiglie, non necessariamente "altolocate", e mentre nei primi tempi si pensa che siano stati usati per lo più dai vari Daimyo e dalle loro "dipendenze", dal 1600 in poi, ovvero dal periodo Edo, l'uso di questi elementi divenne comune e molto spesso erano varianti da un principale "casato" e foggiati anche da famiglie di varie estrazioni sociali.
    Qua potrete trrovare qualche dettaglio in più..  https://doyouknowjapan.com/symbols/


  15. ... questo era già postato  (non ho guardato, ma è comunque una bella dispensa)

    Il 1/8/2018 alle 15:33 , betadine ha scritto:

    Sasa.. immagino nel senso di bamboo (io"quello"nonl'hotrovato)

    ma già che sono.. tanto oramai sto condividendo con voi tutto il mio data base, guardatevi questo: JapaneseHeraldry&HeraldicFlags_DavidF.&PhillipsEditor.pdf 20 MB · 31 download

     

     

    (e... mandatemi20dollari)hahahhahhahhahahaaa

     


  16. Grazie dell'info.

     

    Per chi fosse interessato, mi permetto di integrare altre info...

    Leggi e accetta il regolamento nella sua interezza
    Scarica questo video

    https://visitgifu.com/lp/it/lapina-a-gifu-giappone-autentico/img/visitGifuVideo.mp4

    oppure scegli una foto su Gifu tra quelle che la Pina @lapinadeejay caricherà su Instagram con il tag #amoregifu e scaricala per ripostarla.
    Ricarica la foto dal tuo account Instagram scrivendo una frase o un testo che, ispirandosi alla foto, valorizzi Gifu e invogli ad andarci! Se vuoi conoscere meglio Gifu e quello che c'è dietro alle foto, il sito ufficiale visitgifu.com è una fonte ricchissima!
    Inserisci il tag @gogifu_japan, l'hashtag #amoregifu e posta!

    🎁 I primi dieci classificati potranno ricevere un premio a scelta (fino a esaurimento) tra il coltello santoku (fino a quattro persone), la lampada (fino a tre persone) e il set cuffie e prendiappunti (fino a tre persone). Altri 35 concorrenti saranno invece selezionati per una copia speciale del nuovo libro della Pina, I Love Japan 📚♥️🇯🇵

     

    L'iniziativa è appoggiata da Japan Planet - Associazione di cultura giapponese @japanplanet.it  (instagram è solo "un veicolo")

    qua un altro estratto..
    Guardare queste meraviglie di Gifu mi fa stare in un Giappone senza tempo, dove potrebbe essere oggi, ieri, o mille anni fa. Gli agenti atmosferici, gli elementi del cosmo, la luce danno l’impressione di star facendo del proprio meglio affinché ciò che accade accresca lo splendore di quell’attimo. È una sensazione stupenda. Ti senti al centro del bello, al centro dell’universo. Grazie. Se volete conoscere meglio Gifu, partecipate all'iniziativa che ha lanciato! Fino al 5 marzo riposta una di queste foto (basta uno screenshot) taggando @gogifu_japan e #amoregifu con un testo che valorizzi Gifu e invogli ad andarci! Verranno selezionati i testi migliori e premiati con degli stupendi oggetti di artigianato creati nei luoghi dove sono stata. Tra i premi c'è anche il mio nuovo libro, I Love Japan! Leggi prima i dettagli e il regolamento su https://bit.ly/3dg5jZl * La partecipazione all’iniziativa è completamente gratuita. * Non è richiesto nessun acquisto di prodotti / servizi dell’organizzatore. * L'Iniziativa non è collegata ad Instagram e non è sponsorizzata, supportata o organizzata in alcun modo da Instagram. * Iniziativa premiale rientrante nelle esclusioni dalla disciplina dei concorsi a premio in base all’art. 6 c.1 Lett. a del DPR 430/2001 (riferimento nota Ministero dello Sviluppo Economico n. 205930 del 20/11/2014). L'Iniziativa ha la finalità di far conoscere e valorizzare la Prefettura giapponese di Gifu. Un’Iniziativa dunque senza alcun scopo di lucro ma con la sola finalità della promozione del suo territorio.  (by Pixwox lapinadeejay帖子)

    (io di cinese ho anche un noto telefono, bandito dall'app-store.. equindi niente instagram.))

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