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Davide dotta

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messaggi di Davide dotta


  1. 1 ora fa, betadine ha scritto:

    Complimenti per i ritrovamenti.

    .. potrai allestire un piccolo museo di "Lame nel tempo" (anche se non blasonate, rappresentano una sincera rappresentazione di varie epoche).

    Questo un simil koshirae..  

    Shikomizue koshirae_Edo.jpg

    Non dico identico ma veramente vicino e guarda, non credevo ma tra un po' non avrò spazio in casa per metterle!


  2. Ed io ho scoperto una cosa nuova, pensavo fosse roba da film, beh tutto gratis non posso certo pretendere una masamune appena polita no?

    27 minuti fa, G.Luca Venier ha scritto:

    Sicchè hai trovato la miniera delle lame rugginose. Bravo ! Molti qui staranno già rosicando al pensiero di chissà quali tesori nascosti si possono trovare in Giappone, presso famiglie che non vedono l’ora di disfarsi di questa roba. In effetti anche i dealers locali vanno a caccia così. 

    Si, il koshirae sembra certamente un shikomizue. E le dimensioni della lama sono quelle classiche per quel tipo di montatura. 

     


  3. Nuova entrata nella collezione, ovviamente da risistemare. Interessanti sono alcune caratteristiche, il koshirae o quel che ne rimane e le dimensioni decisamente contenute.

    Discutendone con Francesco Sama sembra di poterla datare a inizio 800 quindi shin shinto.

    Pare sia stata pensata come lama celata dal momento che la forma ricorda un tipico bastone da passeggio.

    Vi lascio le dimensioni qui sotto e spero di generare una discussione interessante.(così nel frattempo imparo)

    Teragayama ujishige

    Motokasane 4mm

    Sakikasane 4mm

    Motohaba 2 cm

    Sakihaba 1,5 cm

    Sori 3 mm

    Magasa 51 cm

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  4. 5 minuti fa, Francesco Marinelli ha scritto:

    Be' tanto per dire qualche nome: Munechika, Kunitsuna, Yoshimitsu, Yoshimasa, Kunishige, Kunihiro, Amakuni... 

    A voi però trovare gli oshigata con queste firme 😁

    Chissà, magari un colpo di fortuna in qualche antiquario di Kanazawa...


  5. 7 ore fa, raffa ha scritto:

    bhe davide allora direi che ti candidi come volontario per tradurre le mei ;)))))  

    Che fascino quel Libro!!

    Volontariato per mia scelta o vostra? Ah ah ah

    Tutte le mei hanno il furigana quindi basta saper leggere lo hiragana e non necessiterete  di alcun aiuto! Ganbare minna san! 


  6. Buona domenica a tutti!
    Appena arrivato questo libro che andrà ad aggiungersi nella mia libreria dedicata alle touken, " kokon touken binran"
    È tipo un grosso elenco dei maggiori kaji dall'epoca koto a fine Edo.
    Per ogni kaji è presente una piccola descrizione e, in alcuni casi anche una bozza di una loro lama.
    Datato Taisho 15 esimo anno( 1926) e scritto da Matoba e edito da Ishitsuka.

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  7. 1 ora fa, Luca Zanichelli ha scritto:

    Putroppo sono riuscito a liberarmi sono alle 15.30.

    Ho provato piu' volte a chiedere di entrare ma non avuto risposta.

    Peccato.

    Dovreste terene d'occhio anche la "sala d'attesa della conferenza" e far entrare i ritardatari in futuro.

     

    Luca

    La prossima volta manda un messaggio a qualcuno del gruppo, magari entri più facilmente.


  8. 17 minuti fa, raffa ha scritto:

    davide ma per curiosità, tu le registri dicendo che cosa?? che le hai trovate nel fiume??  per capire, non credo che puoi dire che te l'ha regalata una famiglia in Giappone, altrimenti mi verrebbe da pensare che poi ti chiedano chi sono.  Se mi puoi spiegare un po' questo aspetto lo trovo interessante e mi incuriosisce. Come funziona li ?  

    Ho detto di averle ritrovate in un magazzino di mia moglie in campagna, succede spesso così, di conseguenza la polizia ha accettato la cosa e fine della fiera.


  9. Comunque, tornando alle lame in questione, piccola rettifica, la iietada non è uno shobu-zukuri ma un nessuno sa che roba sia-zukuri. 

    Gli esaminatori non hanno saputo come classificarla, non avendone mai vista una di questo tipo. Dalle foto non si vede, ma è presente anche lo yokote.

    Sembra un doppio shinogi, qualcuno ha idea di come poterla chiamare?


  10. 23 ore fa, G.Luca Venier ha scritto:

    In realtà in Giappone conoscono molto poco le spade. Le nuove generazioni, quelle del ‘90/‘00, perlopiù non sanno neppure che esiste un Museo della Spada a Tokyo, lo dico per esperienza diretta. L’interesse per questo argomento si sta piano piano risvegliando adesso, in queste generazioni, più sulla scia dei manga che per altro. 

    Per molti di quelli nati negli anni ‘60/‘70 la spada tende talvolta ad essere vista come simbolo dello spirito guerrafondaio del Paese, perché così gli hanno insegnato in famiglia; un simbolo che li ha portati alla rovina della guerra.
    Per alcuni, sono oggetti apprezzati solo dai membri della Yakuza.... Ogni popolo,  come si vede, ha i propri luoghi comuni. 

    In ogni caso, per molti il mondo della spada è del tutto sconosciuto, per alcuni può essere un curioso retaggio del passato, roba da nonni mezzi rimbambiti. La conoscenza della token è un po’ più diffusa tra le famiglie che abbiano un certo tipo di cultura e tradizione, o tra chi ha a che fare con le arti marziali. Ma per altri può arrivare a rappresentare anche qualcosa di sgradevole e negativo.

    Ho conosciuto almeno due giapponesi che si sono stupiti assai del mio interesse per la spada giapponese, mostrando in più una sorta di netto disagio. Come se avessi raccontato ad un israeliano che colleziono oggetti del Reich, per intendersi.

    Quindi non mi stupisco troppo che un giapponese che si ritrova questi oggetti in casa, magari in pessime condizioni e senza documenti, possa volersene liberare senza tanti complimenti. Pensate di trovarvi in soffitta un fucile modello ‘91 del nonno e immaginate la trafila burocratica da affrontare per poterlo detenere legalmente. I commercianti professionali si spade ne ritirano a pacchi di lame così (visto personalmente) e, sono convinto, in molti casi a prezzi stracciati (e in genere poi le rifilano a noi, ossia finiscono perlopiù sul mercato occidentale a meno che non salti fuori qualcosa di realmente interessante secondo i loro criteri di valutazione). Infatti, per quanto riguarda il valore in se degli oggetti, beh, la nicchia di utenza giapponese che apprezza la spada è talmente sofisticata che tenderebbe comunque a tenere in scarsa considerazione una lama di Kashu. A parte rare eccezioni. Comunque è solo un esempio.

    Poi, tra le altre cose, i torokusho nuovi di zecca mi inducono a pensare che il precedente proprietario le detenesse non registrate, quindi abusivamente. Altro buon motivo per voler “passare la palla” a qualcun altro.

    Esattamente erano privi di registrazione. Io sono il primo a registrarle. In commissione mi conoscevano tutti, abbiamo fatto la registrazione insieme!

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La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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