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Davide dotta

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messaggi di Davide dotta


  1. Il 22/10/2020 alle 19:05 , raffa ha scritto:

    certo che fa un po' strana questa storia..... 

    Vivi in Giappone e quelle lame, come tu scriv,i le volevano buttare.... mahhhhh.... ma poi le hanno regalate

    per quanto arrugginite....in generale, credo un giapponese sappia che possano avere anche un valore  

    un giappo che le butta... bhaaa

    Non è strana ci sono un mucchio di spade non registrate dimenticate da qualche parte, durante la stessa giornata ci sono state almeno un altro paio di nonnine che erano del marito ma senza registrazione. Sono stati i figli a dir loro che era illegale. E si, i giapponesi nella media sanno che la katana a la punta. Tutta la loro conoscenza è qui.


  2. Buongiorno a tutti,oggi altra giornata di studio con il maestro Fujikawa  presso il museo di storia di Fukui, questa mostra temporanea è dedicata alle lame, principalmente koto, di Hokuriku (Fukui,Ishikawa,Toyama).
    Come sempre buona visione! 
    PS special guest Yoshimitsu!

    Perdonate le foto dal libro, ma si poteva solo così!

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  3. 6 ore fa, Enrico Ferrarese ha scritto:

    proprio no, ma sono estremamente affascinato dalle kashu-to, che hanno delle caratteristiche particolari e quindi è normale che tutto ciò che le riguardi mi interessi molto 😀

    Ho giusto l'incontro mensile con l'associazione questa domenica, il tema saranno appunto le lame kashu,spero stavolta di riuscire a fare delle foto.


  4.  

    2 ore fa, Enrico Ferrarese ha scritto:

    si ad esser più precisi Kashū (加州) è la forma abbreviata derivata cinese di Gashū (賀州), l'antica provincia di Kaga, corrispondente oggi a parte della prefettura moderna di Ishikawa. Kanazawa fu ed è ancora la città capoluogo della zona. Lì confluirono e prosperano gran parte dei kaji che si trasferirono dalle altre antiche province quali Mino, Echizen, Owari ed altre, quando all'inizio dello Shinto iniziò la fase decrescente della domanda di lame.

    Secchione!


  5. 3 minuti fa, betadine ha scritto:

    @@Renato... ti toccherà andar a trovare Davide..  (da quando è apparso qua sul Forum, ogni notizia è in qualche modo legata a Ishikawa.))

    https://www.city.wajima.ishikawa.jp/art/home_e_u.htm#top        Anni addietro pubblicarono questo.. https://japanlibrary.jpic.or.jp/books/published/cd6bbfc134c6d634ba7027d7fd11c85c0513de1d.html

    e sicuramente conoscerai anche Il Museo dei Tokugawa ( https://www.tokugawa-art-museum.jp/en/about/treasures/lacquerware/ )

    Nel caso (e si ti interessa) con un pò di pazienza posso dar un'occhiata nel mio archivio e veder cos'esce fuori.

    Ah ah io nel forum ci sono da secoli! Ma vi spiavo e basta. Solo adesso per un paio di casi fortuiti mi sono dato una bella svegliata nello studio!


  6. Si kashu è la parte a sud di Kanazawa Che oggi si chiama kaga. Scusa le targhette indicano solamente il periodo e il tipo di lama e se presente al firma, per il resto non c'è scritto nulla. Di solito le informazioni sono quelle, ho riscontrato solo maggiori informazioni nella oodachi di shirayama hime. Che ho postato nuovamente nella sezione oodachi di Francesco


  7. Ripropongo come richiesto da Francesco questa oodachi ma stavolta con una breve descrizione, spero sia di vostro interesse.

    Tipo: oodachi

    Mei: Yukimitsu

    Epoca: Muromachi

    Lunghezza: 186,5 cm

    Peso :7 kg

    Descrizione:

    Questa tachi apparteneva a Magara Naotaka detto jyurouzaemon  sottoposto del daimyo di Echizen(prefettura di Fukui) Asakura Yoshikage. Si narra che Magara possedesse una forza sovrumana,tanto da poter maneggiare con una sola mano questa tachi da cavallo. Durante la battaglia di Anegawa del 1570, contro le forze congiunte di Oda e Tokugawa falciò e uccise decine di nemici, tuttavia la battaglia fu persa e lui e il figlio persero la vita coprendo la fuga del clan Asakura. Dopo questa battaglia,questa lama prese il nome di “oodachi di Magara”.

    Per quanto riguarda il koshirae, esso proviene da un’epoca successiva, pare che infatti sia stato fatto dall’artigiano Goto saijiro su ordinazione del daimyo di Kaga Maeda Toshitsune nell’epoca Kan’ei nel 1628 come riportano le iscrizioni sulla scatola.

     

    Ps Sembra che,ad oggi, nessuno sappia come, dalla battaglia di Anegawa vicino al lago Biwa nella provincia di Omi, decisamente distante da Shirayama Hime jinja, sia poi finita al tempio.  

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  8. Benvenuto, qui troverai un sacco di gente ben disposto aiutare chi, come te, ha appena iniziato ad addentrarsi in questo bel mondo. Per domande riguardando( esclusivamente) le nihonto, c'è la sessione apposita, divertiti!


  9. Lo so, sto diventando molesto, ma se vi do fastidio ditemelo!
    Ci troviamo come sempre nella prefettura di Ishikawa, qui nella città di Kanazawa, un tempo sotto il dominio del clan Maeda, collaboratore di Toyotomi Hideyoshi!
    Qui siamo siamo nel quartiere delle buke yashiki( case samurai), ovvero il quartiere samurai. Nella zona sono presenti diverse case e una stalla, questa ultima e le abitazioni degli ashigaru, sono ricostruzioni moderne, invece questa che vedete nelle foto, è la villa Nomura ancora nel suo stato originale.
    Come sempre buona visione!

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Chi è I.N.T.K.

La I.N.T.K. – Itaria Nihon Tōken Kyōkai (Associazione italiana per la Spada Giapponese) è stata fondata a Bologna nel 1990 con lo scopo di diffondere lo studio della Tōken e salvaguardarne il millenario patrimonio artistico-culturale, collaborando con i maggiori Musei d’Arte Orientale ed il collezionismo privato. La I.N.T.K. è accreditata presso l’Ambasciata Giapponese di Roma, il Consolato Generale del Giappone di Milano, la Japan Foundation in Roma, la N.B.T.H.K. di Tōkyō. Seminari, conferenze, visite guidate a musei e mostre, viaggi di studio in Europa e Giappone, consulenze, pubblicazioni, il bollettino trimestrale inviato gratuitamente ai Soci, sono le principali attività della I.N.T.K., apolitica e senza scopo di lucro.

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"Una singola freccia si rompe facilmente, ma non dieci frecce tenute assieme."

(proverbio popolare giapponese)

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